Sono passate appena due settimane dalla conclusione di WandaVision, e rieccoci già a parlare di una nuova miniserie Marvel Studios per la piattaforma digitale Disney. The Falcon and the Winter Soldier sarebbe dovuta uscire prima, in effetti, ma il coronavirus ha scombussolato la cronologia di questa Fase 4 nel Marvel Cinematic Universe che combina, per la prima volta e in maniera del tutto ufficiale, le produzioni televisive e quelle cinematografiche. Fortunatamente, le due miniserie in questione non sembrano essere collegate in modo significativo, pur avendo un comune denominatore: entrambe affrontano le conseguenze che Avengers: Endgame ha avuto su alcuni personaggi secondari, gettando le basi per le prossime storie che vedremo sul piccolo e grande schermo.
Il nuovo ordine mondiale
Nel primo episodio della miniserie - che ci farà compagnia per sei settimane - ritroviamo subito Sam Wilson (Anthony Mackie) alle prese con una missione di recupero che lo vede affrontare elicotteri e terroristi ad alta quota. È una sequenza iniziale al fulmicotone che rispolvera persino un vecchio villain (Georges Batroc, affrontato e sconfitto nell'introduzione di Captain America: The Winter Soldier) e sembrerebbe cementificare l'idea che ci eravamo fatti un po' tutti quanti: mentre WandaVision voleva essere un prodotto sperimentale - salvo poi prendere una piega più ordinaria sulla conclusione - The Falcon and the Winter Soldier sarà un popcorn movie in sei parti pieno di esplosioni e scazzottate. Almeno, questa è l'impressione che ci hanno dato i trailer e i primi cinque minuti del pilot... per ritrattare praticamente subito, dedicando i restanti quaranta minuti circa a introspezione e dialoghi. Un inizio spiazzante, non c'è che dire, per chi si aspettava qualcosa di completamente diverso da WandaVision.
In questo senso, però, lo storytelling in The Falcon and the Winter Soldier è più ordinario. Il pilota segue essenzialmente due personaggi, che sono appunto Falcon e Bucky (Sebastian Stan) anche se in questo primo appuntamento non condividono neppure una scena. Alla fine di Avengers: Endgame, Sam aveva ricevuto lo scudo di Captain America direttamente dal vecchio Steve Rogers, che lo aveva scelto come successore. Scopriamo che il nostro ha preferito invece consegnarlo allo Smithsonian come un cimelio, più che altro perché non si sente degno di portare un simbolo così importante. Scomparso per cinque anni nel Blip, Sam deve fare i conti con la vita privata: sua sorella è al verde, e questo significa tornare a casa per aggiustare le cose. Sfortunatamente, il mondo non si è ancora ripreso dal disordine in cui è stato catapultato da Thanos, e quando si parla di soldi pure un Vendicatore ha i suoi limiti.
L'altra sottotrama segue invece Bucky, che sta cercando il suo posto nel mondo. Non solo è scomparso per cinque anni, ma è pur sempre un uomo che ha più di cent'anni e che ha passato gran parte della sua vita a fare il sicario per l'HYDRA, seppur inconsapevolmente. Ora Bucky vede regolarmente una psichiatra e cerca di fare ammenda, nel suo piccolo, ma resta vittima di se stesso, alle prese con incubi e sensi di colpa che lo costringono a una dolorosa solitudine. Ovviamente le strade di Sam e Bucky si incroceranno presto, ma per il momento l'episodio pilota costruisce solo le fondamenta della serie, introducendo una nuova minaccia - i Flag Smashers, una banda di terroristi che sembrano contare dei potenziati tra le loro file - e un nuovo Captain America, scelto a tradimento dal governo statunitense per portare lo stesso scudo che Sam si era certamente meritato. Sarà all'altezza dell'incarico?
Le nostre prime note
Buona puntata pilota, insomma, che mostra i muscoli sul fronte della coreografia e degli effetti speciali - lo scontro a inizio episodio è convincente - e su quello della recitazione, con Mackie e Stan calati nelle parti e qualche cammeo degno di nota, in particolare quello di Don Cheadle, che torna a interpretare James "War Machine" Rhodes per qualche minuto. Avremo occasione di parlare degli altri personaggi che sappiamo compariranno nel corso della serie, Sharon Carter e Zemo su tutti, ma per adesso vogliamo concentrarci su quello di Joaquin Torres, interpretato da Danny Ramirez: nei fumetti, questo personaggio è diventato il sidekick di Sam nella collana in cui Falcon è diventato per qualche tempo Captain America. Non sappiamo quanto gli autori di The Falcon and the Winter Soldier abbiano aderito alla storyline originale, in cui un esperimento trasformava Torres in un ibrido umano/uccello, ma è un dettaglio su cui vale la pena riflettere.
Più complicati invece gli altri rimandi che abbiamo notato nel corso dell'episodio e nei titoli di coda: questi ultimi sfoggiano nomi come Madripoor e Power Broker, rispettivamente una nazione profondamente legata alle storie degli X-Men e un villain a capo di una corporazione che garantisce poteri superumani in cambio di denaro sonante. Considerando che almeno uno dei Flag Smashers possiede una qualche forma di super forza, intravediamo un disegno inquietante. Nelle prossime settimane ci soffermeremo sul nuovo Captain America - è ancora troppo presto - ma per adesso vi lasciamo con un'altra nota sui Flag Smashers, che praticamente sono la versione Marvel Cinematic Universe di quei pazzi dei Qanon: la tipa che distribuisce maschere dovrebbe chiamarsi Karli Morgenthau, e nell'universo editoriale Marvel il vero nome del villain chiamato Flag-Smasher (Spezzabandiera, in italiano) era Karl Morgenthau senza -i, un tipo che si era convinto che il mondo avrebbe funzionato meglio senza confini o nazioni indipendenti. Una rivisitazione sensata e, purtroppo, davvero attuale.
Conclusioni
Multiplayer.it
8.0
Il primo episodio di The Falcon and the Winter Soldier ci ha positivamente sorpreso, se non altro perché ci aspettavamo botte da orbi, esplosioni e inseguimenti fin dall'inizio, e invece ci siamo trovati a guardare quasi quaranta minuti di dialoghi, introspezioni e approfondimenti dell'universo cinematografico Marvel dopo Avengers: Endgame. Probabilmente le botte arriveranno, ma per ora la nuova miniserie Disney+ sembrerebbe prendersi tutto il tempo necessario a imbastire trama e personaggi, promettendo sviluppi davvero interessanti per i fan.
PRO
- Approfondisce lo stato del MCU dopo il Blip
- Molto più introspettivo e personale di quanto pensassimo
CONTRO
- Qualche ripresa poco azzeccata, specialmente nei primi piani
- Rispetto a WandaVision sembra un prodotto molto più ordinario