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Until Dawn, la recensione della versione PS5: è migliore della versione originale per PS4?

Ecco la nostra recensione della versione PS5 di Until Dawn, il gioco cinematografico horror di Sony e Ballistic Moon che prova a superare il capitolo originale per PS4.

RECENSIONE di Nicola Armondi   —   07/10/2024
Una clessidra con sopra un teschio di Until Dawn
Until Dawn
Until Dawn
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Ce n'era veramente bisogno? Questa è la domanda che inevitabilmente in molti si sono posti quando hanno scoperto che Sony aveva deciso di ricreare Until Dawn, l'avventura cinematografica horror di Supermassive Games. Il dubbio nasce soprattutto considerando che non si tratta di una remastered come fatto con The Last of Us Parte 2 e il venturo Horizon Zero Dawn, accessibili nella nuova versione PS5 a soli 10€ per chi possiede il capitolo originale.

Until Dawn "remake" (tecnicamente non si chiama remake e Sony sta evitando di usare questo termine) è un prodotto indipendente dall'originale, venduto a prezzo pieno ed ovviamente pensato per rilanciare il marchio, in attesa del chiacchierato seguito e del confermato film live action.

Indipendentemente da tutto, però, ciò che conta è la qualità del prodotto e il valore dell'offerta rispetto al prezzo. Dopo essere tornati dopo tanti anni sulle Blackwood Mountains, siamo pronti per dirvi cosa ne pensiamo di Until Dawn in questa nostra recensione della versione PS5.

La trama di Until Dawn

Partiamo però dalle basi, per chi nove anni fa ha completamente perso la pubblicazione di Until Dawn su PS4 o è troppo giovane per esserselo giocato. Parliamo di un avventura narrativa nella quale un gruppo di ragazzi, a un anno dalla scomparsa in mezzo ai monti di due loro amiche, si ritrovano in una baita di montagna per ricordarle e divertirsi. I protagonisti, che il gioco mette sotto il nostro controllo a sua discrezione, sono un mix di stereotipi dei quelli che vengono chiamati slasher, ovvero la ragazza bella ma sciocca, il belloccio conteso tra due ex-amiche, il nerd timido e la ragazza tranquilla che non ammettono di avere una cotta l'uno per l'altro e non solo.

Quella che dovrebbe essere una bella serata però si trasforma presto in incubo, quando un pazzo inizia a rapire e uccidere i nostri. Noi dovremo cercare di far sopravvivere più persone possibili (o l'esatto opposto se preferiamo), completando Quick Time Event e compiendo scelte in momenti predefiniti. Nel mezzo dobbiamo raccogliere vari indizi narrativi che ci permettono di capire cosa sta veramente accadendo sulla montagna, così come dei totem che permettono di vedere un istante del futuro per capire cosa potrebbe accadere e intuire come agire per salvare o meno il nostro personaggio.

Tutto questo non è affatto cambiato e non crediamo serva a molto commentare nuovamente sulla qualità della storia e dei personaggi (lo abbiamo fatto nella recensione PS4, se ne avete bisogno). Until Dawn è uno slasher, una raccolta di idee e momenti tipici del genere e gioca attorno a tanti cliché, nel bene e nel male. Se siete grandi fan del genere, lo apprezzerete, soprattutto se siete pronti a rigiocarlo per vedere i vari finali e scoprire tutto quello che si nasconde sulla montagna.

Le principali differenza tra PS4 e PS5 in Until Dawn

Le domande a cui veramente vogliamo rispondere sono due: un nuovo giocatore dovrebbe spendere cifra piena per Until Dawn, oppure recuperare a 19,99€ la versione PS4? I fan storici, invece, hanno abbastanza motivi per ricomprare il gioco?

Le Blackwood Mountains sono l'ambientazione di Until Dawn: si inizia al tramonto, si finisce all'alba
Le Blackwood Mountains sono l'ambientazione di Until Dawn: si inizia al tramonto, si finisce all'alba

Per rispondere, è necessario vedere cosa è veramente cambiato. Prima di tutto, la versione PS5 e PC propongono un rifacimento grafico sostanzioso. L'ambiente è più dettagliato, i modelli dei personaggi pure, il sistema di illuminazione in particolar modo è stato completamente rifatto. Until Dawn si regge perlopiù sull'atmosfera e sulla qualità grafica e i miglioramenti ci sono, innegabilmente, e aiutano a rendere ancora più bella l'esperienza... anche se alla fine non parliamo di un salto in avanti poi così netto, visto che l'originale è comunque visivamente ancora buono, essendo solo di nove anni fa.

Inoltre, non sarebbe stato male rivedere anche alcune delle animazioni dei personaggi, che alle volte si muovono in modo poco naturale, soprattutto per quanto riguarda i volti. Sotto questo punto di vista, invece, Until Dawn "remake" ripropone uno a uno quanto abbiamo visto su PS4. Il vero problema in tutto questo è che si paga uno scotto in termini prestazionali. L'originale aveva seri problemi di frame rate e lo stesso avviene con questa versione, con segmenti in cui anche l'occhio meno allenato non può non vedere le incertezze del motore grafico. La beffa è che Until Dawn per PS4 giocato su PS5 ha un frame rate migliore, quindi ci si trova nella strana situazione che il vecchio capitolo a basso prezzo garantisce un'esperienza superiore. Tra l'altro, non vi è nemmeno un uso particolarmente profondo delle funzioni del DualSense.

Sam è interpretato da Hayden Panettiere
Sam è interpretato da Hayden Panettiere

La grande novità di questa versione è però la telecamera. L'originale utilizzava visuali fisse, definite dagli sviluppatori. In questa versione, invece, Ballistic Moon ha deciso di trasformare Until Dawn in un classico gioco con telecamera in terza persona sopra la spalla. Si tratta di una scelta che, andando dritti al sodo, non abbiamo realmente apprezzato.

Sì, la visuale sopra la spalla aggiunge in alcune sezioni un po' di senso di claustrofobia, essendo maggiormente ravvicinata, inoltre rende gli spostamenti e le interazioni più fluidi visto che il sistema di controllo è più naturale, ma toglie ad Until Dawn quel tocco registico che aveva l'originale. Le varie sequenze erano state pensate per essere viste da certe angolazioni (e in alcuni casi le vecchie visuali sono rimaste, perché erano fondamentali) e la nuova telecamera non fa altro se non banalizzare la componente visiva, togliendo quel senso di inquietudine e/o di visione d'insieme garantito dagli strani angoli della camera originale.

Until Dawn è un gioco fatto di inquadrature e la visuale in terza persona non è sempre la più adatta
Until Dawn è un gioco fatto di inquadrature e la visuale in terza persona non è sempre la più adatta

Se la nuova visuale fosse stata un extra, con la possibilità di mantenere quella originale, avremmo apprezzato, ma così si tratta solo di un passo indietro.

Conclusioni

Versione testata PlayStation 5
Digital Delivery PlayStation Store
Prezzo 69,99 €
Multiplayer.it
6.0
Lettori (29)
7.2
Il tuo voto

Facciamo fatica a consigliare questa nuova versione di Until Dawn. Mantiene i punti di forza (e di debolezza) narrativi dell'originale e la superiore qualità grafica ha molto più peso qui che in altri giochi, visto che Until Dawn punta molto sull'impatto visivo e poco sul gameplay, ma le pessime prestazioni delle sezioni più avanzate devono essere migliorate. Anche se arrivasse un aggiornamento riparatore, c'è da tenere in considerazione il prezzo pieno di questo "remake" e il fatto che l'originale costa ancora 19,99€ su PS Store ed è assolutamente godibile così com'è. Anzi, lo è anche di più sotto alcuni punti di vista perché questa nuova versione su PS5 e PC elimina gli angoli di visione fissi a vantaggio di una telecamera in terza persona sopra la spalla, togliendo all'esperienza una delle sue poche componenti originali. In breve, se siete su console e volete recuperare il gioco, la vecchia versione potrebbe ancora offrire qualcosa in più. I giocatori PC, purtroppo, non hanno scelta.

PRO

  • I miglioramenti grafici sono sensibili
  • Until Dawn rimane un bel videogioco narrativo slasher

CONTRO

  • Frame rate da sistemare
  • La nuova telecamera non è migliore delle visuali fisse
  • L'originale costa meno ed è ancora un'esperienza validissima