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Warpath, la recensione dell'RTS mobile fanta-storico

Lo strategico in tempo reale funziona anche su mobile? Warpath ci prova, scopriamo com'è andata nella recensione.

RECENSIONE di Giorgio Melani   —   26/03/2021

Uno strategico in tempo reale ad ambientazione bellica incentrato su una versione alternativa della Seconda Guerra Mondiale: la recensione di Warpath parte da dei presupposti decisamente interessanti, che potrebbero far sognare coloro che aspettano un nuovo Company of Heroes appositamente studiato per le piattaforme mobile. Lilith Games riesce a fare bene molte cose in questo titolo, ma alla fine fallisce l'obiettivo di smarcarsi dal solito tiro dei giochi free-to-play con una soluzione veramente profonda e originale, che sarebbe richiesta per poter proporre davvero un RTS serio e completo, perfettamente fruibile sui dispositivi iOS e Android. Non si può dire che il progetto sia stato preso alla leggera: è chiaro come il team abbia investito su Warpath, che si presenta davvero piacevole come presentazione, dalla grafica in 3D sul campo di battaglia agli intermezzi semi-animati che presentano la storia, ma la struttura strategica rivendica quasi subito l'anima free-to-play del gioco, che si incanala presto nel solito binario della crescita progressiva ed estremamente guidata.

Warpath si presenta come un classico RTS, ma gli innesti in stile gioco mobile free-to-play emergono subito
Warpath si presenta come un classico RTS, ma gli innesti in stile gioco mobile free-to-play emergono subito


In ogni caso, i primi passi sono promettenti: Warpath mette in scena una Seconda Guerra Mondiale alternativa, in cui molti aspetti sono ricostruiti su base storica mentre molti altri sono semplicemente inventati. Ci si trova così ad avere a che fare con unità, armi e veicoli veramente tratti da quelli esistenti all'epoca, con schieramenti simili a quelli che si affrontarono durante la guerra e anche qualche personaggio storico reale, ma lo svolgimento degli eventi, i protagonisti delle varie missioni e anche la geopolitica generale è tutta inventata. Viene fuori così che il potente e organizzatissimo esercito con cui dobbiamo combattere, sebbene presenti notevoli somiglianze con quello della Germania Nazista, è in verità identificato come le forze "Raven" e diventa anche accettabile, in questo contesto, che un minuscolo manipolo di eroi belli e coraggiosi si ritrovino praticamente da soli a ribaltare l'esito del conflitto mondiale, spaziando su vari fronti dalla Francia alla Russia, senza particolari connessioni storiche.

Ne emerge una Seconda Guerra Mondiale modello fumettone, ben rappresentato anche dallo stile grafico in 2D dei dialoghi e delle scene d'intermezzo, che dev'essere necessariamente assunto con spirito ironico per sostenere l'overdose di epica guerrafondaia e cliché assortiti di cui trasuda. In ogni caso, è chiaramente un gioco dai valori produttivi importanti, che emergono sia dalla grafica in-game che da tutti gli elementi di contorno, come dimostra anche semplicemente il lungo spot promozionale live action che potete vedere qui sotto.

Gestione della base e scontri armati

Come buona parte degli RTS mobile, anche Warpath suddivide l'azione di gioco per lo più tra la gestione della base e gli scontri con il nemico. Quest'ultimo elemento risulta probabilmente il più convincente, sviluppandosi secondo una tipica dinamica da strategico in tempo reale con la necessità di spostare le truppe sulla mappa e di indicare l'azione da compiere e il nemico da colpire, mentre lo scontro a fuoco vero e proprio avviene poi in automatico e si risolve in base al tipo di unità utilizzato e al diverso livello di esperienza e potenza raggiunto dalle truppe. Armi, unità e veicoli sono tratti in maniera piuttosto fedele dagli equipaggiamenti dell'epoca e si suddividono in truppe di terra a piedi (fanteria di vario tipo), artiglieria, veicoli corazzati (carri armati e simili) e anche aerei, tra ricognitori, caccia e bombardieri. Ognuno di questi ha potenza e resistenza diversi e richiede tempi più o meno lunghi e abbondanza di risorse per la produzione, per l'addestramento e per il potenziamento, tutti elementi che dipendono da loot in-game, ricompense ed eventuali micro-transazioni.

Warpath   Mix 2


La gestione della base è forse l'elemento più debole dell'intera struttura: sebbene la costruzione non si discosti molto dalla tradizione storica del genere, risulta eccessivamente guidata anche dopo le prime fasi, con poche possibilità di personalizzazione e specializzazione. Il tutto si basa su una meccanica di espansione e upgrade progressivi praticamente automatica, ovviamente incentrata sui tempi di attesa e il possesso della giusta quantità di risorse, cosa che introduce la possibilità di ovviare velocemente a queste esigenze acquistando elementi in-app. A questo proposito, c'è da dire che Warpath risulta piuttosto generoso nel dispensare ricompense per la progressione tra gli obiettivi, per la conclusione delle missioni o anche solo con il passare del tempo, dunque non si avverte più di tanto la pressione verso l'acquisto, ma questa emerge comunque sul lungo termine e diventa molto evidente nel PvP.

La Campagna ci porta in giro per diverse ambientazioni, ripercorrendo alcune situazioni ispirate ai fatti della Seconda Guerra Mondiale ma sempre filtrate da una reinterpretazione fantasiosa. Per una lunga prima fase del gioco, le missioni risultano estremamente guidate e semplici, aprendosi a diverse strade e approcci solo in seguito ma rimanendo sempre piuttosto limitate dal punto di vista dell'elaborazione di strategie. Ci si ritrova soprattutto a passare da un checkpoint all'altro seguendo una strada piuttosto preimpostata, purtroppo, cosa che tende a mortificare l'ampiezza e complessità delle mappe, che potrebbero offrire ben altre possibilità e profondità di gameplay. Le missioni della Campagna risultano comunque l'aspetto più interessante, perché il PvP, effettuabile all'interno della mappa condivisa con le varie alleanze, è chiaramente falsato dalle possibilità di acquisto dei contenuti in-app, risolvendosi nel più classico dei pay to win.

Conclusioni

Versione testata Android, iPad 1.07.00
Digital Delivery App Store, Google Play
Prezzo Gratis
Multiplayer.it
7.0
Lettori (3)
4.2
Il tuo voto

Warpath sembra soprattutto un'occasione sprecata, o comunque un gioco che esprime il suo potenziale solo fino a un certo punto. La meccanica degli scontri e la gestione delle truppe, così come la realizzazione tecnica e la ricostruzione di veicoli e unità dalla Seconda Guerra Mondiale, avrebbero potuto fare da base a un RTS veramente ben costruito, invece Lilith Games ha optato per la solita strada del free-to-play mobile con micro-transazioni, con tutte le classiche conseguenze. Se si ha l'inclinazione per sopportare questo meccanismo videoludico, che prima o poi ci porta a fare conti con attese e acquisti, allora questo è uno dei migliori strategici attualmente in circolazione ma se cercate un RTS vero e proprio in ambito mobile, la scelta ricade sempre su Company of Heroes.

PRO

  • Ottima presentazione e realizzazione tecnica
  • Buona meccanica degli scontri e gestione delle truppe
  • Mappe varie e dettagliate

CONTRO

  • Campagna con missioni che offrono poca libertà di approccio strategico
  • Gestione e costruzione della base alquanto preimpostata
  • Il PvP sembra tendere al pay to win