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WWE 2K22, la recensione del nuovo gioco di wrestling prodotto da 2K Games

A quasi due anni e mezzo dall'ultimo, disastroso episodio, il wrestling di Visual Concepts torna con diverse novità. Saranno sufficienti? La recensione di WWE 2K22.

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   12/03/2022

Aspettavamo con una discreta ansia di poter mettere le mani su WWE 2K22: da appassionati di wrestling e di giochi di wrestling, abbiamo osservato l'evoluzione di un franchise portato avanti probabilmente per troppo tempo dalle stesse persone, che lungo il tragitto avevano però perso contatto con ciò che rende divertente un prodotto simile.

Un repertorio di mosse sconfinato e una quantità enorme di modalità hanno infatti ben poco senso nel momento in cui i movimenti e le dinamiche di combattimento risultano lente, legnose, frustranti nella loro determinazione di rappresentare questo sport entertainment come una minuziosa, macchinosa simulazione piuttosto che come qualcosa di più simile a un picchiaduro. Qualcosa di divertente, appunto.

WWE 2K20, pur con tutti i suoi enormi problemi, ha avuto un grande merito: fare in modo che il franchise venisse finalmente messo in discussione, ripensato nei suoi meccanismi più profondi. Il nuovo coordinatore della serie e i ragazzi di Visual Concepts sono stati in grado di rilanciare il brand come ci auguravamo? In parte sì, in parte no: vi spieghiamo perché nella recensione di WWE 2K22.

Gameplay

WWE 2K22, Ultimate Warrior saluta il pubblico
WWE 2K22, Ultimate Warrior saluta il pubblico

Cominciamo dai lati positivi: il gameplay di WWE 2K22 risulta effettivamente migliorato rispetto alle precedenti edizioni. Si potrebbe dire maliziosamente che sarebbe stato difficile fare di peggio, ma bisogna anche riconoscere che non è semplice bilanciare un'esperienza di questo tipo, renderla immediata e coinvolgente mantenendo al contempo un minimo di varietà.

Una volta saliti sul ring, il nostro scopo è infatti quello di infliggere una quantità di danni sufficienti al nostro avversario perché sia possibile schienarlo per un conto di tre; ma in che modo raggiungere tale obiettivo? Gli sviluppatori hanno cominciato a ripensare l'esperienza dai controlli, che ora risultano nettamente più immediati.

Sì, è vero, non ha molto senso assegnare l'attacco pesante al pulsante A quando praticamente ogni action game da decenni utilizza Y, ma per il resto ci siamo: X per l'attacco veloce, A come detto per quello pesante, B per effettuare la presa, Y per il contrattacco istantaneo: la funzione che in precedenza veniva affidata ai trigger. Afferrato l'avversario, potremo usare X e A in combinazione con lo stick sinistro per effettuare varie mosse, oppure premere di nuovo B per lanciarlo contro le corde.

Il sistema è più intuitivo e lo si capisce fin dalle prime battute, su questo non c'è dubbio. Restano tuttavia delle perplessità circa l'implementazione della parata (Y tenuto premuto), che in un gioco di wrestling in cui contano soprattutto le prese non ha questa grande utilità; e delle schivate, che possono effettivamente avvantaggiarci ma che finiremo inevitabilmente per ignorare in favore di un approccio più tradizionale.

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È presente anche un nuovo reversal, che si esegue premendo X, A o B dopo che ci hanno afferrato: se il pulsante è lo stesso del nostro avversario, il contrattacco andrà a segno. Inoltre si è pensato di limitare i frustranti momenti di blocco al tappeto facendo in modo che ci si possa rialzare istantaneamente consumando uno dei tre indicatori per le special. Anche gli odiosi minigame basati sul timing (liberarsi da una submission hold, uscire dal pin) sono stati sostituiti dal buon vecchio button mashing: bene così.

A questo impianto si aggiungono poi i comeback a base di QTE, molto carini e semplici da effettuare, e un sistema intelligente che conferisce il giusto valore alle finisher, rendendo tali mosse capaci di chiudere l'incontro laddove eseguite quando l'avversario è in difficoltà: un'ottima soluzione per riprodurre in maniera più fedele le dinamiche dei match della WWE, anche qui in contrapposizione con un approccio che in precedenza falliva sotto tale fronte, vanificando i nostri sforzi.

WWE 2K22, Brock Lesnar esita a entrare nel ring con Roman Reigns
WWE 2K22, Brock Lesnar esita a entrare nel ring con Roman Reigns

L'azione è più veloce grazie all'attivazione pressoché istantanea di determinate manovre, vedi gli attacchi in corsa, ma permangono alcune incertezze sul fronte delle collisioni, delle interazioni e dell'intelligenza artificiale, che si manifestano in maniera molto evidente durante gli incontri di coppia: i nostri compagni "inciampano" nell'arbitro e così le continue interferenze sul pin rendono impossibile chiudere il match, a meno che non si annientino tutti gli avversari.

La nuova formula, insomma, rappresenta un passo in avanti ma necessita ancora di un bel po' di lavoro e durante gli incontri si ha spesso la sensazione che l'esperienza sia tuttora legata al vecchio sistema delle counter, solo con dei pulsanti diversi e qualche variazione sul tema che però fatica a trovare una collocazione appropriata nell'ambito del gameplay.

Modalità

WWE 2K22, il primo match della modalità Showcase con Rey Mysterio ed Eddie Guerrero
WWE 2K22, il primo match della modalità Showcase con Rey Mysterio ed Eddie Guerrero

La schermata principale di WWE 2K22 consente di accedere a sei differenti modalità, nessuna delle quali inedita. Il piatto forte dell'offerta, se così vogliamo definirlo, è lo Showcase dedicato alla carriera di Rey Mysterio: un totale di soli dodici incontri che abbracciano però un ampio periodo di tempo, dagli esordi nel 1997 in WCW ai match più rappresentativi del 2020.

Introdotte e commentate da Mysterio in persona, le esibizioni vantano un fattore scenografico notevole, visto che ogni tot la grafica in-game lascia il posto al filmato reale, a rimarcare la straordinaria fedeltà visiva del gioco (ci arriveremo dopo). Purtroppo però gli incontri sono costellati da una lunga lista di azioni obbligatorie che bisogna eseguire per poter andare avanti, col risultato di un'esperienza spezzettata e frustrante, in cui spesso ci si scontra anche con le mancanze relative alle collisioni e all'intelligenza artificiale di cui abbiamo già parlato.

WWE 2K22, 'Macho Man' Randy Savage sta per eseguire la sua iconica elbow drop su Hulk Hogan
WWE 2K22, "Macho Man" Randy Savage sta per eseguire la sua iconica elbow drop su Hulk Hogan

L'Esibizione consente di dar vita a incontri singoli di qualsiasi tipologia, dai normali uno-contro-uno alla Royal Rumble, dagli handicap match ai Fatal 4-Way: stipulazioni già viste in passato nella serie, nulla di nuovo neppure qui, ma con gli oltre 160 personaggi a disposizione (che includono oltre trenta lottatori licenziati negli scorsi mesi, va detto) si tratta senza dubbio del contenuto più immediato e divertente, con cui dar vita a dream match fra leggende del passato o a faide più recenti consumate fra le superstar della WWE.

Le modalità più corpose in termini di contenuti sono Universe, ovverosia la cosa più vicina a una tradizionale modalità carriera, con la possibilità stavolta di impersonare un singolo lottatore oppure di prendere parte a tutti i match di ogni evento; e Il Mio GM, che ripropone dopo diversi anni la sua formula manageriale. Scelto un general manager, dovremo ottenere risultati migliori rispetto al nostro diretto concorrente e per farlo avremo bisogno di puntare su grandi nomi, stipulazioni speciali e altri meccanismi, sebbene alcune prerogative per il successo appaiano discutibili: è la popolarità dei wrestler e non la differenza di categoria a produrre ascolti, da che mondo è mondo.

WWE 2K22, una card nella modalità Il Mio GM
WWE 2K22, una card nella modalità Il Mio GM

È un ritorno anche quello della modalità La Mia Ascesa, che ci vedrà creare un personaggio da zero e partire dal Performance Center di Orlando per farci un nome, crescere come atleti e come comunicatori, per debuttare infine nel main roster di uno degli show principali della WWE e coronare il nostro sogno. Purtroppo non sono stati fatti sostanziali passi in avanti rispetto al passato, ma soprattutto ci sono troppi caricamenti che potrebbero fiaccare il vostro entusiasmo e dal punto di visto hanno ben poco senso: un'attesa di circa diciassette secondi ogni volta, su Xbox Series X, per caricare un semplice dialogo?

A questi contenuti si aggiungono il tradizionale editor per la creazione di qualsiasi cosa, dalle superstar ai repertori di mosse, dai video alle arene, e il comparto online, rappresentato dagli incontri in multiplayer e dalla modalità La Mia Fazione.

Grazie ai primi aggiornamenti di WWE 2K22 Visual Concepts è riuscita a sistemare molti dei problemi coi server sperimentati durante la recensione e i primi giorni di pubblicazione del gioco, rendendo l'esperienza online decisamente più consistente rispetto a quando abbiamo effettuato la prova.

Grafica e sonoro

WWE 2K22, Edge a bordo ring dopo una vittoria
WWE 2K22, Edge a bordo ring dopo una vittoria

Se i contenuti di WWE 2K22 non sono entusiasmanti, bisogna certamente riconoscere che Visual Concepts ha svolto un lavoro notevole per quanto concerne grafica e sonoro. Persistono ancora situazioni di evidente sbilanciamento fra determinati personaggi, molti hanno un aspetto "premium" (incluse diverse lottatrici) e altri sono un (bel) po' abbozzati, ma ci troviamo in ogni caso di fronte al miglior gioco di wrestling di sempre dal punto di vista visivo.

La colonna sonora è anche stavolta un ricco mix di brani firmati e musiche d'entrata che difficilmente deluderà gli appassionati, così come il doppiaggio in inglese che è possibile apprezzare nella modalità La Mia Ascesa, interpretato dalle superstar che vediamo sullo schermo. Per quanto riguarda infine il commento dei match, l'abbiamo trovato discretamente vario ed efficace.

Conclusioni

Versione testata Xbox Series X
Digital Delivery Steam, PlayStation Store, Xbox Store
Prezzo 69,90 €
Multiplayer.it
7.0
Lettori (22)
7.1
Il tuo voto

WWE 2K22 è un rilancio riuscito a metà: da una parte sono indubbi i miglioramenti apportati al gameplay, che risulta più immediato e divertente rispetto al passato, dall'altra permangono alcuni problemi legati alle collisioni e all'intelligenza artificiale. Cimentarsi con le singole esibizioni e sfruttare così l'ampio roster per dar vita a match singoli si rivela piacevole, ma per godere di un'esperienza strutturata, sebbene poco originale, bisogna puntare sulla modalità Universe. Le altre opzioni purtroppo deludono: dallo Showcase breve, guidatissimo e vincolato alle contraddizioni de Il Mio GM, alla lentezza de La Mia Ascesa. In definitiva, i miglioramenti ci sono ma non aspettatevi una rivoluzione: per quella, ormai è chiaro, bisognerà attendere un passaggio di testimone.

PRO

  • Gameplay finalmente migliorato
  • Grafica e sonoro al top per il genere
  • Tantissimi personaggi, tantissimi contenuti

CONTRO

  • Ancora diversi problemi con IA e collisioni
  • Sul fronte delle modalità non ci siamo