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Obi-Wan Kenobi, 10 cose da sapere prima di guardare la serie TV su Disney+

10 cose da sapere su assolutamente Obi-Wan Kenobi prima di guardare la nuova serie TV dedicata al maestro Jedi su Disney+.

SPECIALE di Christian Colli   —   26/05/2022

Sembra ieri che abbiamo salutato Boba Fett e la sua scombinata banda su Tatooine, invece sono passati più di tre mesi e rieccoci pronti a scalare le dune del pianeta deserto in compagnia di Obi-Wan Kenobi: la nuova serie in arrivo su Disney+ si concentrerà proprio sulle avventure solitarie del Maestro Jedi a pochi anni dalla fine de La vendetta dei Sith. L'Impero ha stretto la galassia lontana lontana nelle sue grinfie e governa col terrore ora che i Jedi sono praticamente estinti. I pochi rimasti sono braccati da Darth Vader e i suoi Inquisitori, così Obi-Wan, scappato su Tatooine, deve tenere un profilo basso mentre sorveglia il piccolo Luke Skywalker, figlio del suo ex apprendista e ora Signore dei Sith, che sta crescendo coi suoi zii, inconsapevole del destino che lo aspetta.

Ewan McGregor torna a interpretare l'Obi-Wan della trilogia prequel, uno dei personaggi più affascinanti nella saga imbastita da George Lucas e ora nelle mani di Disney. Un Jedi più complesso di quel che sembra, che nasconde molti chiaroscuri sia nella storia di Star Wars, sia nella realtà che ruota tutt'intorno questo mito multimediale. Vi raccontiamo 10 cose da sapere su Obi-Wan Kenobi prima d'imbarcarvi nella visione della miniserie TV che esordirà il 27 maggio coi primi due episodi.

In principio era sir Alec Guinness

Alec Guinness in Star Wars Episodio IV
Alec Guinness in Star Wars Episodio IV

E questo dovreste saperlo un po' tutti. Il venerabile Alec Guinness ha interpretato Obi-Wan Kenobi da vecchio nel primissimo film della saga, che in realtà era il quarto episodio secondo la visione di George Lucas. Quello che noi abbiamo chiamato per decenni semplicemente Guerre Stellari, insomma. Ciò che forse non sapete è che Alec Guinness detestava Star Wars. Il fatto che fosse stato l'unico attore nel film a essere nominato agli Oscar del '78 come Miglior attore non protagonista, e che non l'avesse vinto dato che la statuetta andò a Jason Robards per Julia, non c'entra niente. Guinness, che tra le altre cose era un grandissimo attore di teatro, odiava Star Wars per i dialoghi, che considerava insopportabilmente stupidi e per il fatto che Lucas li riscriveva continuamente prima che andasse in scena.

Nella sua biografia, Guinness raccontò di temere che i posteri lo avrebbero ricordato solo per Star Wars e di essersi stufato dei fan che lo perseguitavano dappertutto. A uno di loro, che asseriva di aver visto Star Wars più di cento volte, Guinness firmò l'autografo solo se avesse promesso che non l'avrebbe guardato più.

E per poco non fu Toshiro Mifune

Toshiro Mifune è stato la prima scelta di George Lucas
Toshiro Mifune è stato la prima scelta di George Lucas

Casomai non ve ne foste accorti, George Lucas ha pescato a piene mani nella tradizione orientale mentre inventava i cavalieri Jedi e in particolare si è ispirato alla figura del ronin, il samurai errante, quando ha immaginato Obi-Wan che vagabondava per le dune di Tatooine o affrontava Darth Vader sulla Morte Nera. E infatti, per il ruolo del vecchio Ben Kenobi, non si pensò subito a sir Alec Guinness, ma piuttosto a Toshiro Mifune, un attore che aveva lavorato a braccetto col regista giapponese Akira Kurosawa. E se consideriamo che Lucas idolatrava I sette samurai, possiamo dire che tutto torni. Peccato che Mifune rifiutò la parte poiché, a suo dire, ridicolizzava l'immagine popolare del samurai nipponico. Sua figlia Mika spiegò, anni dopo, che all'epoca i film di fantascienza erano troppo rozzi, in termini di effetti speciali, per un uomo orgoglioso come il padre. Lucas, comunque, non si diede per vinto, e gli offrì anche la parte di Darth Vader - che indossava un casco e quindi non si vedeva in volto - ma Mifune rifiutò anche quella.

Questioni di famiglia

Denis Lawson (Wedge Antilles) è lo zio di Ewan McGregor
Denis Lawson (Wedge Antilles) è lo zio di Ewan McGregor

Anche il casting di Ewan McGregor fu parecchio difficile perché l'attore scozzese non era sicuro che interpretare Obi-Wan Kenobi fosse la strada giusta per lui, che fino a quel momento - parliamo degli anni '90 - aveva lavorato in piccoli film indipendenti, attirando l'attenzione proprio per il suo grande talento. Recitare nella trilogia prequel di Star Wars sarebbe stato straordinario, ma anche rischioso e impegnativo, così il giovane Ewan si rivolse all'unica persona che poteva consigliarlo bene: lo zio materno Denis Lawson. Quest'ultimo, infatti, aveva già recitato proprio nella trilogia originale di Star Wars, interpretando nientepopodimeno che Wedge Antilles, un personaggio che sarebbe diventato iconico col passare degli anni.

E indovinate un po'? Lawson cercò di distogliere il nipote dall'idea d'indossare i panni di Obi-Wan Kenobi, perché si sarebbe dovuto confrontare col gigantesco Alec Guinness e perché sarebbe potuto restare intrappolato in quella parte per sempre. Alla fine, però, Ewan decise di provarci lo stesso e andò decisamente bene: non solo il suo Obi-Wan è ricordato come una delle parti migliori di una trilogia che divise pubblico e critica, ma l'attore proseguì lungo una strada lastricata di straordinari successi che non avevano niente a che fare con la saga di Lucas.

Obi-Wan Kenobi oltre i film

Obi-Wan Kenobi nei fumetti Marvel disegnati da Simone Bianchi
Obi-Wan Kenobi nei fumetti Marvel disegnati da Simone Bianchi

Nonostante sia molto più iconica l'immagine del vecchio Kenobi, specialmente quando ricompare sotto forma di fantasma della Forza ne L'Impero colpisce ancora e ne Il ritorno dello Jedi, il franchise di Star Wars ha raccontato molto di più sulla vita del Maestro Jedi quando era giovane. Ci sono tantissimi romanzi e fumetti che narrano le avventure di Obi-Wan, ma come probabilmente saprete ora non tutte le storie sono ufficiali: dopo che George Lucas ha venduto i diritti del franchise a Disney, infatti, moltissimi racconti sono stati etichettati come Legends e questo significa che non sono più canonici. In seguito, però, sono usciti nuovi romanzi e fumetti che raccontano in via del tutto ufficiale la vita di Kenobi oltre i film, come per esempio la miniserie a fumetti I diari di Obi-Wan Kenobi, disegnata dall'italianissimo Simone Bianchi.

Memorabili, poi, gli episodi di Star Wars: The Clone Wars, la serie in computer grafica che racconta tantissimi retroscena importanti negli anni tra L'attacco dei Cloni e La vendetta dei Sith. È soprattutto The Clone Wars a delineare il personaggio di Obi-Wan Kenobi per come lo conosciamo oggi, raccontandoci il suo ruolo di maestro nei confronti del giovane Anakin e i suoi trascorsi da generale nell'esercito della Repubblica.

Obi-Wan Vs Darth Maul

Lo scontro finale in Star Wars: Rebels
Lo scontro finale in Star Wars: Rebels

Una delle scene d'azione più famose in assoluto nella saga di Star Wars è lo scontro con Darth Maul alla fine di Episodio I: La minaccia fantasma. Accompagnata dalle note iconiche di Duel of the Fates, la battaglia vede il maestro Qui-Gon Jinn e il suo apprendista Obi-Wan affrontare Darth Maul, un avversario come non ne avevano mai incontrati prima, dato che i Sith si credevano estinti. Lo scontro è importantissimo perché ci mostra una versione di Obi-Wan che non rivedremo mai più, quando Maul colpisce a morte il suo Maestro, scatenando la furia del Padawan. Alla fine, Obi-Wan taglia Maul in due, e sembrerebbe finita lì... se non fosse che, in seguito, i due rivali si sono affrontati più volte fuori dai film.

Darth Maul, infatti, torna in scena nella serie The Clone Wars con un paio di gambe bioniche, e fa squadra con suo fratello Savage Oppress, arrivando persino a impadronirsi di Mandalore. Obi-Wan lo incrocia più volte nel corso della serie, affrontandolo in duello e uscendone quasi sempre vincitore, da solo e qualche volta in compagnia, come per esempio nella stagione 5, quando affronta i due Zabrak insieme alla Jedi Adi Gallia. Lo scontro finale si svolge poi in Star Wars Rebels, su Tatooine, e dimostra, una volta per tutte, chi è lo spadaccino più forte tra i due.

Lo stile di Obi-Wan

Obi-Wan è un esperto dello stile di combattimento Soresu
Obi-Wan è un esperto dello stile di combattimento Soresu

Uno sguardo veramente attento si sarà accorto di sicuro che Obi-Wan Kenobi cambia stile di combattimento da un film all'altro, ma solo un vero intenditore di Star Wars e del cosiddetto Universo Espanso può interpretare questi cambiamenti. Meno male che ci siamo noi a spiegarveli! Guardando i film in ordine cronologico, appare chiaro che Obi-Wan passa da uno stile di combattimento con la spada laser più aggressivo a uno più compassato e difensivo nel corso degli anni. Questo cambiamento è una scelta narrativa perfettamente logica che ruota tutta intorno alla morte di Qui-Gon Jinn nel summenzionato duello con Darth Maul. Obi-Wan, infatti, aveva imparato soprattutto la Forma IV, nota anche come Ataru, che il suo maestro prediligeva: uno stile svelto e acrobatico che puntava a sbarazzarsi in fretta dei nemici, ma che lasciava anche fin troppo indifesi.

Per questo motivo, dopo aver sconfitto lo Zabrak su Naboo e aver capito che i Sith stavano tornando, Obi-Wan si è dedicato anima e corpo alla Forma III, Soresu, diventandone un esperto assoluto. Lo stile Soresu, basato sulla guardia e il contrattacco, è molto più difensivo ed è pensato per resistere nei duelli troppo lunghi, sfruttando il terreno di scontro e gli inevitabili errori che potrebbe commettere l'avversario. E ora sapete come ha fatto Obi-Wan a fare Anakin a pezzetti stando solo "più in alto" di lui.

Romanzi e videgiochi

Cal Kestis potrebbe comparire in Obi-Wan Kenobi?
Cal Kestis potrebbe comparire in Obi-Wan Kenobi?

La miniserie TV in arrivo su Disney+ pesca a piene mani nell'Universo Espanso: ovviamente a qualcun altro era già venuta l'idea di raccontare le disavventure di Obi-Wan Kenobi su Tatooine prima di Una nuova speranza e oltre al suddetto ciclo di storie a fumetti - in cui Luke Skywalker torna nella casetta di Ben e trova i diari che teneva da anni mentre lo sorvegliava - c'è anche un romanzo, scritto da John Jackson Miller e intitolato semplicemente Kenobi, che ci narra una delle sue prime avventure dopo essere arrivato sul pianeta deserto. Il romanzo di Miller appartiene all'etichetta Legends ed è importante perché è stato una delle poche opere a descrivere la cultura Tusken prima di The Book of Boba Fett.

Intanto, i trailer di Obi-Wan Kenobi ci hanno mostrato in azione anche gli Inquisitori, che sono comparsi per la prima volta in Star Wars: Rebels, ma che gli appassionati di videogiochi dovrebbero conoscere bene visto che davano la caccia a Cal Kestis in Star Wars Jedi: Fallen Order. Nella miniserie TV vedremo per la prima volta in live action addirittura il Grande Inquisitore e, considerando le tempistiche, avrebbe senso se Ewan McGregor e Cameron Monaghan, che ha prestato le sue fattezze proprio al giovane Cal, condividessero lo schermo. In fondo il romanzo canonico Una nuova alba ci racconta che è stato proprio Obi-Wan a formulare un piano di emergenza per i piccoli Padawan in caso di pericolo, un piano che poi avrebbe salvato il giovane Kanaan Jarrus durante l'Ordine 66.

Obi-Wan: Il videogioco

Star Wars: Obi-Wan per Xbox
Star Wars: Obi-Wan per Xbox

Obi-Wan Kenobi è un personaggio giocabile in una miriade di titoli a tema, dal recente LEGO Star Wars: La saga degli Skywalker, in cui esistono molteplici versioni minifigure del Maestro Jedi, per arrivare addirittura a Fortnite. Non tutti sanno, però, che LucasArts gli dedicò un intero gioco nel 2001, un'esclusiva Xbox intitolata, molto semplicemente, Star Wars: Obi-Wan. Pensate che fu George Lucas in persona a volere che lo sviluppo si spostasse sulla console Microsoft, dato che era rimasto deluso dalle performance del codice su PC. In ogni caso, il gioco era un'avventura in terza persona che raccontava da capo la storia di Episodio I: La minaccia fantasma, aggiungendo però tantissimi retroscena incentrati sul personaggio del giovane Obi-Wan che, tra le altre cose, approfondivano i suoi rapporti con altri Jedi come Mace Windu.

Oltre a implementare una modalità multigiocatore stile picchiaduro, in cui era possibile scegliere i vari Jedi sbloccati nella campagna single player, Star Wars: Obi-Wan era caratterizzato da un sistema di combattimento molto particolare in cui si controllavano i movimenti della spada laser col solo stick destro. Gli altri tasti servivano a saltare, a interagire e, ovviamente, a usare i tanti poteri della Forza a disposizione di Obi-Wan, tra cui spiccavano l'immancabile telecinesi e la capacità di rallentare il tempo intorno al Jedi.

Obi ♥ Satine

Satine Kryze e Obi-Wan Kenobi in una scena di Star Wars: The Clone Wars
Satine Kryze e Obi-Wan Kenobi in una scena di Star Wars: The Clone Wars

Su una cosa, però, Anakin Skywalker ha sempre avuto ragione: Obi-Wan era un pochino ipocrita. Se guardate attentamente L'attacco dei cloni e La vendetta dei Sith, Obi-Wan appare come una specie di bacchettone che non ammette quasi mai i propri sbagli, ma è sempre pronto a rimproverare il suo Padawan per le sue improvvisate. Il rapporto tra i due, infatti, è molto complicato, anche perché Obi-Wan è stato addestrato da un Jedi tutto tranne che ortodosso: Qui-Gon si scontrava spesso con le decisioni del Consiglio e a un certo punto aveva persino meditato di lasciare l'Ordine.

Ebbene, non sapremo mai se Obi-Wan avrebbe aiutato Anakin e Padmé con la loro storia clandestina, ma il Maestro Jedi non era esattamente estraneo ai sentimenti come avrebbe voluto l'Ordine. Star Wars: The Clone Wars, infatti, ci racconta che Obi-Wan aveva una specie di storia con la duchessa Satine Kryze di Mandalore, che aveva conosciuto durante una missione in cui lui e Qui-Gon avrebbero dovuto proteggerla. Col passare degli anni, Obi-Wan e Satine si sono frequentati a singhiozzo, ma i loro sentimenti reciproci sono sempre stati molto chiari ed è proprio la duchessa a dichiararsi in punto di morte, tra le braccia del suo amato. Per ironia della sorte, Satine è anche il nome della cantante interpretata da Nicole Kidman in Mouline Rouge: sapete chi indossava i panni del suo amore impossibile? Ewan McGregor!

L'addestramento di McGregor

Ewan McGregor in una scena di Star Wars: Obi-Wan Kenobi
Ewan McGregor in una scena di Star Wars: Obi-Wan Kenobi

Durante le riprese di Episodio I: La minaccia fantasma, Ewan McGregor era ossessionato dall'idea di replicare in modo convincente l'accento di sir Alec Guinness e i suoi manierismi, e perciò aveva preso a studiare ogni suo film o interpretazione, guardandolo e riguardandolo per ore ogni giorno. Essendo un attore straordinario, McGregor riuscì non solo a rispettare il vecchio personaggio, ma anche a farlo suo. In una recente intervista di Jimmy Kimmel, però, McGregor ha rivelato di non essersi più interessato a Star Wars per quasi vent'anni e di aver fatto una maratona di tutti i film solo di recente, per poter rientrare nel personaggio di Obi-Wan Kenobi prima di girare la miniserie televisiva. McGregor, infatti, ha rivelato di essere rimasto molto deluso dalla reazione dei fan, che all'epoca della trilogia prequel avevano scatenato una vera e propria campagna d'odio, portando Ahmed Best - che prestava le sue fattezze a Jar Jar Binks - sull'orlo del suicidio e facendo ritirare dalla scena cinematografica il piccolo Jake Lloyd.

Fortunatamente la trilogia prequel si è riscattata nel corso degli anni e McGregor ha ammesso di aver riscoperto un fandom molto più caloroso rispetto al passato, e quindi di essere tornato a interpretare il Maestro Jedi in esilio con molto piacere, insieme al collega Hayden Christensen, che tornerà a indossare il costume di Darth Vader.