Hai voglia a parlare dell'importanza a cui il mercato videoludico è assurto nell'ambito dell'intrattenimento in tutte le fasce d'età, ma se non c'è un evento mediatico di spessore che vada ad invadere gli altri mezzi di comunicazione di massa tutto resta ristretto al circolo degli appassionati, per la maggior parte del tempo. È un vecchio problema dell'industria videoludica, mitigato negli anni dall'allargamento demografico del pubblico ma mai risolto del tutto: la necessità di andare verso il mainstream mediatico, di uscire dal ghetto dell'intrattenimento da nerd e arrivare a rivaleggiare con lo star system cinematografico, suffragando anche col glamour e l'eccesso quella posizione di rilievo assunta nel mondo dell'entertainment.
Non è forse la direzione giusta da perseguire, perché il corrispettivo dello star system su cui si basa il mondo videoludico non può seguire le regole di quello hollywoodiano o musicale, ma il bisogno di dare un più ampio respiro alla presentazione e alla premiazione di videogiochi, indubbiamente, si sentiva nell'aria. A pensarci prima di tutti sono stati Geoff Keighley, GameTrailers e Spike TV, che con i loro Video Game Awards sono riusciti a creare ormai un appuntamento fisso di grande richiamo per tutta l'industria videoludica. Certo il tono resta un po' quello enfatico e naif di uno spettacolo per teenager, per buona parte dello show, e le star convocate a volte sembrano "un tantino" fuori posto (vedi Jessica Alba e la dissertazione su Super Mario), ma la perfetta cornice da grande spettacolo televisivo puramente americano fa sempre la sua figura, tra le ovazioni del pubblico all'inizio e alla fine dei filmati mostrati, la classica voce fuori campo che introduce gli ospiti e l'immancabile "the winner is..." a dare un tocco da notte degli oscar anche per i nostri amati videogiochi. I VGA hanno compiuto 10 anni con l'edizione della notte scorsa e l'evoluzione sicuramente c'è stata, non solo per la quantità di anteprime mostrate ma anche per quanto riguarda il nucleo stesso della serata, ovvero i premi, che quest'anno hanno saputo stupire per alcune scelte non banali. E allora, tra le fin troppe battute da "motherf***ing badass" del solito Samuel L. Jackson sempre in ottima forma, certi momenti di puerile entusiasmo e qualche ospite visibilmente fuori luogo, c'è stato anche modo di emozionarsi durante uno show comunque divertente, che ha il merito di unire alla spettacolarità delle presentazioni anche un po' di ironia.
World premiere e anime nere
L'anima dei Video Game Awards ovviamente è rappresentata dalle premiazioni, ma buona parte dell'attesa che circonda l'evento, per non dire tutta, si riferisce alle ormai tradizionali anteprime assolute che la trasmissione di Spike TV riesce ad accaparrarsi in ogni edizione, cadendo peraltro in un periodo dell'anno - dicembre - necessariamente più dedicato ai riscontri sul mercato piuttosto che agli annunci e alle presentazioni. Si tratta di un momento in cui un annuncio o un video possono sfruttare una risonanza che in altri contesti, compressi da altri prodotti come durante le conferenze specializzate dei grandi produttori di console, non possono avere.
Dunque si capisce come la serata dei VGA sia riuscita a ricavarsi questo spazio importante anche come contenitore di annunci e video promozionali, solitamente dedicati a titoli di grosso calibro, anche perché conquistarsi un posto d'onore in un evento del genere immaginiamo che non sia proprio alla portata di tutti. Quest'anno l'organizzatore dell'evento, Keighley, aveva twittato la possibilità che gli hardcore gamer potessero rimanere fortemente soddisfatti dalla novità presentata, ed è stato di parola: l'anteprima assoluta ha riguardato infatti Dark Souls II, presentato per la prima volta in esclusiva con uno spettacolare trailer dal taglio cinematografico, che oltre alla solita ambientazione fantasy oscura e il senso di minaccia costante, tipici della serie, sembra peraltro mostrare un'attenzione maggiore alla componente narrativa. Tra mostri inquietanti, paesaggi desolati e ovviamente morti ripetute, c'è spazio anche per un accenno ad una storia personale dell'eroe, con tanto di misteriosa donzella. Al di là del video si sa poco altro del gioco, tranne il fatto che è attualmente in sviluppo su PlayStation 3, Xbox 360 e PC e arriverà nel corso del 2013. Non ci sarà dunque bisogno di un'altra petizione per le piattaforme Windows, evidentemente l'operazione effettuata con il primo capitolo ha convinto Namco Bandai che ha deciso di affiancare subito il PC alle console.
Parata di stelle e il mistero Phantom Pain
La serata è partita subito con un evento alquanto misterioso, che ha scatenato discussioni e analisi da parte del pubblico. Dopo lo spassoso video di South Park: The Stick of Truth è stato presentato il video di quello che pare essere un nuovo gioco, intitolato The Phantom Pain, apparentemente sviluppato da un sedicente team svedese chiamato Moby Dick. Sono tanti i punti interrogativi legati al titolo in questione: come ha fatto un team sconosciuto a mettere insieme un gioco di così alto profilo ed a raggiungere uno spot d'onore ai VGA, tanto per cominciare? L'analisi del video da parte della comunità videoludica è partita subito e sono tanti gli elementi che fanno pensare ad un collegamento con Metal Gear Solid.
Si parte dal nome dell'autore, tale "Joakim Mogre" che potrebbe essere un anagramma di "Kojima", mentre Mogre contiene al suo interno la parola "Ogre", ovvero il nome in codice del nuovo titolo in sviluppo presso Kojima Productions, ma sono anche alcuni momenti del video che sembrano puntare decisamente su questa teoria: il protagonista decisamente somigliante al Big Boss di Ground Zeroes, il riferimento ai due "phantom" nati da FOX, la presenza di soldati simili a quelli presentati nel video del nuovo Metal Gear e anche la fugace apparizione di personaggi come Volgin e Psycho Mantis, oltre ad una ricostruzione del logo che sembra includere la scritta "Metal Gear Solid V". Insomma, sembrerebbe una "kojimata" in piena regola e per indagare maggiormente vi invitiamo a seguire i link presenti in questa news, che riporta il video. Dopo il momento "WTF", la serata è poi proseguita su binari standard, ma non per questo meno spettacolari. Semplicemente impressionante è il nuovo video di The Last of Us, che ha annunciato al mondo anche la data d'uscita del gioco, ovvero il 7 maggio 2013, e che ha mostrato un nuovo misto di elementi narrativi e d'azione che continuano a convincere sull'enorme capacità tecnica di Naughty Dog, in attesa di poter provare con mano il nuovo lavoro.
Un Ken Levine evidentemente provato dal crunch time per la conclusione dei lavori ha mostrato al pubblico un filmato di Bioshock Infinite, che mostra direttamente alcune sezioni del gioco con visuale in soggettiva, dal primo incontro del protagonista con Elizabeth allo scontro con un temibile Handyman. Il nuovo FPS-RPG di Irrational ricordiamo, è stato recentemente posticipato di un mese al 26 marzo 2013. Altra star della serata, introdotta dalla sua versione-modello in carne e ossa, la graziosa Camilla Luddington, è stata Lara Croft, che si è mostrata nel trailer di Tomb Raider con un montaggio di scene tratte da sequenze d'intermezzo e gameplay. Anche in questo frangente sono apparse chiare le nuove caratteristiche del "reboot" della serie, con la giovane protagonista alle prese con la sua prima, grande e oscura avventura che la trasformerà per sempre in un'eroina. Più tradizionale nella sua struttura è stato il trailer di Castlevania: Lords of Shadow 2, tratto direttamente da una sezione in computer grafica dal tono piuttosto cinematografico e narrativo, la classica introduzione alle avventure del gioco, così come il trailer di Gears of War Judgment, che ha rivelato nuovi retroscena nella storia che caratterizza il nuovo capitolo-prequel sviluppato da People Can Fly e quello di Assassin's Creed III - La Tirannia di Re Washington, vero e proprio teaser per la prossima maxi-espansione dell'action adventure ad ambientazione fanta-storica di Ubisoft. Infine, non poteva mancare Master Chief alla festa dei videogiochi, con l'annuncio del prossimo arrivo dell'ultimo episodio della prima stagione di Halo 4: Spartan Ops.
And the winner is...
E arriviamo infine a quello che dovrebbe essere il tema principale dei VGA, ovvero gli awards stessi, che hanno costituito l'ossatura della serata di Spike TV. Sulla base di candidature scelte da una giuria composta da elementi appartenenti alla critica americana, tratti da varie testate come Entertainment Weekly, Game Informer, Joystiq, Kotaku, Polygon, IGN, GameTrailers, Gamespot, Wired.com, USA Today e The Associated Press, i premi sono suddivisi in numerose categorie e sono stati riepilogati tutti in questa news.
Dicevamo che le premiazioni, quest'anno, hanno dimostrato una certa "maturità" raggiunta dell'evento, nel senso di una minore "sudditanza" nei confronti dei brand blockbuster (nessun Call of Duty o Assassin's Creed in vista) e una serie di scelte che, seppure ovviamente discutibili, hanno dimostrato uno spirito critico in controtendenza rispetto alla ricerca del mainstream che una trasmissione del genere poteva palesare. In questo senso, i VGA possono forse avviarsi ad essere considerati un po' gli oscar dei videogiochi, quantomeno sul piano della coerenza critica, slegati almeno in apparenza da evidenti vincoli commerciali. È una vittoria particolarmente genuina e anche un po' sorprendente dunque, quella di The Walking Dead: The Game come gioco dell'anno e quella collegata di Telltale come "Studio of the Year", due riconoscimenti dall'importanza doppia in quanto vanno ad un team indipendente e ad un prodotto distribuito in digitale, sviluppato con budget e organizzazione ben diversi da quelli che caratterizzano i prodotti puramente blockbuster. La scoperta degli indie ai VGA è proseguita poi con l'assegnazione dei premi "miglior gioco PS3" e "miglior colonna sonora" a Journey, lo splendido esperimento di esplorazione e interazione videoludica di Thatgamecompany, che si aggiudica anche il titolo di "miglior gioco indipendente" (anche se la catalogazione può essere tecnicamente discutibile considerando il coinvolgimento diretto di SCE, ma il riconoscimento è indubbiamente meritato). Gli altri premi non presentano particolari novità o scossoni allo status quo dell'industria, ma si prestano ovviamente ai commenti. Li riportiamo qua sotto, fateci sapere nei commenti cosa ne pensate.
- Game of the Year: The Walking Dead: The Game (Telltale Games)
- Studio of the Year: Telltale Games
- Best XBOX 360 Game: Halo 4 (Microsoft Studios/343 Industries)
- Best PS3 Game: Journey (Sony Computer Entertainment/thatgamecompany)
- Best Wii / Wii-U Game: New Super Mario Bros. U (Nintendo)
- Best PC Game: XCOM: Enemy Unknown (2K Games/Firaxis Games)
- Best Handheld / Mobile Game: Sound Shapes (Sony Computer Entertainment/Queasy Games)
- Best Shooter: Borderlands 2 (2K Games/Gearbox Software)
- Best Action Adventure GameB: Dishonored (Bethesda Softworks/Arkane Studios)
- Best RPG: Mass Effect 3 (Electronic Arts/BioWare)
- Best Multi-Player Game: Borderlands 2 (2K Games/Gearbox Software)
- Best Individual Sports Game: SSX (Electronic Arts/EA Canada)
- Best Team Sports Game: NBA 2K13 (2K Sports/Visual Concepts)
- Best Driving Game: Need For Speed Most Wanted (Electronic Arts/Criterion Games)
- Best Fighting Game: Persona 4 Arena (Atlus/ARC System Works/Atlus)
- Best Adapted Video Game: The Walking Dead: The Game (Telltale Games)
- Best Independent Game: Journey (thatgamecompany)
- Best Graphics: Halo 4 (Microsoft Studios/343 Industries)
- Best Song in a Game: "Cities" by Beck (Sound Shapes)
- Best Original Score: Journey (Sony Computer Entertainment/thatgamecompany)
- Best Performance By a Human Male: Dameon Clarke as Handsome Jack (Borderlands 2)
- Best Performance By a Human Female: Melissa Hutchison as Clementine (The Walking Dead: The Game)
- Best Downloadable Game: The Walking Dead: The Game (Telltale Games)
- Best Social Game: You Don’t Know Jack (Jellyvision Games)
- Best DLC: Dawnguard - The Elder Scrolls V: Skyrim (Bethesda Softworks/Bethesda Game Studios)
- Most Anticipated Game: Grand Theft Auto V (Rockstar Games)