A troneggiare nel solito, enorme stand di Electronic Arts, è Battlefield 4, presente con un set up per ben 64 giocatori, due squadre a darsi battaglia nella sterminata mappa di Shangai, già vista in conferenza Electronic Arts. Non c'è stata una presentazione, nessuna informazione sulle novità del titolo oltre a quelle già rilasciate, ma dopo aver aspettato un bel po' di tempo in coda, siamo subito scesi nel campo di battaglia. Il gameplay è quello solito, nessuno stravolgimento in tal senso, abbiamo giocato in modalità Conquista per cinque punti da assaltare, il tutto facendoci strada nella baia della città cinese tra altissimi grattacieli, corsi d'acqua, ponti, uffici e garage, apprezzando una libertà d'azione davvero alta, che ci invita a tentare tutte le possibilità che il gioco ci mette a disposizione.
Airland Battle
Abbiamo a disposizione elicotteri, con i quali ingaggiare i velivoli avversari dando il la a strepitosi combattimenti aerei tra i palazzi, utili anche, ma soprattutto, per arrivare su uno dei punti di conquista sul tetto di un grattacielo (c'è anche l'ascensore se vogliamo rischiare di subire un'imboscata), ma possiamo anche procedere a terra a bordo di carri armati e MRAP, i veicoli da trasporto resistenti alle mine pesantemente armati, senza dimenticare motovedette o moto d'acqua.
Insomma per cielo, terra e mare. Mai come ora quindi, date le enormi distanze in gioco (sparare con il proprio fucile da una parte all'altra di un ponte senza ottica è virtualmente inutile) il gioco di squadra è l'unico modo per vincere, forse più che nel terzo episodio. Il level design, più di un eccezionale comparto tecnico, è il vero protagonista del gioco. La mappa è piuttosto lineare, i punti di conquista si susseguono uno dietro l'alto seguendo la strada principale della città, ma a complicare le cose è la loro posizione: in un cortile, in un garage o in cima ad un grattacielo come scritto precedentemente. Grattacielo poi che come abbiamo visto può collassare e cadere al suolo, un evento parzialmente scriptato comunque visto che solo se i due team si accaniscono sui suoi piloni, possiamo assistere ad una terribile, devastante, ma spettacolare caduta, con la mappa poi che cambia drasticamente visto che al suolo le macerie creano un perfetto terreno di scontro fatto di imboscate e scontri ravvicinati da cardiopalma. Ma la vera novità è il ritorno della modalità Commander, vista l'ultima volta in Battlefield 2. Il concetto è semplice il comandante agisce di concerto ai soldati sul campo di battaglia, impartendo ai capisquadra basilari ordini di attacco e difesa via click di mouse o via chat, indicando la posizione di mezzi e soldati e può lanciare devastanti attacchi aerei, come l'AC-13O o il Tomahawk in base al punto di controllo conquistato.
Inoltre di base, non legato all'evolvere della partita, può contare sull'UAV e su una bomba EMP che acceca il comandante avversario. Interessante poi il fatto che sempre dai capisquadra può ricevere immagini "in diretta" della battaglia, ma la feature più interessante di tutti è che il comandante non sarà legato alla tastiera o al pad, ma potrà interagire con il proprio team anche via tablet o smartphone. Cosa questa che sposta lo scontro dovunque ci si trovi, connessione permettendo. Da un punto di vista tecnico la versione PC testata girava in maniera fluida e senza tentennamenti di sorta a sessanta fotogrammi al secondo (frame rate assicurato anche per le nuove console), e più che per il dettaglio e la pulizia estrema delle texture ci ha impressionato per la maggiore distruttibilità ambientale presente, per uno sterminato orizzonte visivo e per alcune chicche visive di grande impatto.
Arredo urbano, strade, alberi, palazzi, molto della svettante Shangai cade sotto i nostri colpi. Alcuni esempi possono dare l'dea del bel passo avanti fatto da DICE. I solai esplodono letteralmente in mille pezzi, i soldati che incautamente camminano sopra un lucernaio sprofondano in basso dopo una semplice raffica che polverizza le vetrate come se si trovassero in un lago ghiacciato, il tutto poi impreziosito dalla polvere che si alza e che per qualche tempo ci oscura la visuale (sparate una cannonata in un garage sotterraneo e godetevi il buio e assoluto). Tanto realismo insomma, al prossimo episodio vogliamo sentire l'odore della cordite. A confermare la bontà visiva del lavoro svolto dai ragazzi svedesi, troviamo un campionario nuovo di zecca di animazioni, come quella alla Mirror's Edge per scavalcare gli ostacoli, e soprattutto effettistica e particellari a profusione. Anche le rifrazioni non scherzano: in volo tra i grattacieli è possibile osservare come essi si riflettano l'un l'altro, enormi maxischermi compresi che mandano pubblicità, un vero spettacolo per gli occhi. Questo primo incontro con Battlefield 4 ci ha lasciati estremamente soddisfatti. Ovviamente la cornice fieristica non ci ha permesso di apprezzare al meglio le complesse dinamiche di squadra del gioco, ma conferma come la next gen sia una vera e propria manna dal cielo per i giocatori console. Insomma, più grande, più bello e con maggior libertà d'azione, per muoverci per terra, per mare e in'aria. Non vediamo quindi l'ora di tornare a giocare col titolo, magari a Colonia e in versione console, ma per quanto visto e provato Battlefield 4 ha tutte le carte in regola per bissare il successo di due anni fa.
CERTEZZE
- Per terra, per mare e in aria
- Level design e distruttibilità ambientale
- Il comandante anche in versione mobile
DUBBI
- Come sarà la campagna?