Dopo averlo visto in esclusiva a Goteborg e aver intervistato a lungo gli sviluppatori, torniamo a parlare di Need for Speed: Rivals in seguito ad una prova diretta effettuata sullo showfloor di Electronic Arts presso l'E3 2013, in corso in questi giorni a Los Angeles. Giocabile qui per la prima volta, il titolo si è proposto in versione PlayStation 4, con una breve sessione di gara tra racer e poliziotti, introdotta brevemente da Craig Sullivan, il quale ci ha spiegato nel dettaglio il funzionamento della formula di rischi e ricompense che caratterizza il gameplay. Giocando nei panni di un racer, la principale preoccupazione sarà accumulare gli speed point (una valuta di gioco necessaria ad acquistare mezzi sempre più veloci e miglioramenti per gli stessi), e per farlo vi saranno una moltitudine di modi. Una driftata, un salto, un autovelox attraversato ad alta velocità sono tutti ottimi modi per accrescere il contatore degli Speed Points, ma questo non sarà sufficiente. I punti così guadagnati dai racer rimarranno infatti sospesi sino a quando il giocatore non riuscirà a raggiungere un punto sicuro sulla mappa, una soluzione di gameplay che è destinata a reggere l'intero concetto di sfida dietro a Need for Speed: Rivals.
Per i racer infatti, rimandare il più possibile l'arrivo al punto sicuro significherà anche guadagnare sempre più punti grazie ai moltiplicatori, ma allo stesso tempo vorrà dire anche esporsi ad un pericolo sempre più grande, in quanto rimanere bloccato da una macchina delle forze dell'ordine significherà perdere tutti i punti guadagnati fino a quel momento. I poliziotti, dal canto loro, vedranno evidenziati sulla mappa i giocatori con il maggior numero di punti, i quali rappresenteranno per loro un'occasione di guadagnare a loro volta molti più Speed Point in caso di Takedown. Questo semplice concetto è destinato a scatenare un gran caos per le highway della contea di Redview, con ognuna delle due fazioni spinta a rischiare tutto per guadagnare di più. Come confermato dai game designer presenti sul posto, la capienza massima per i server di Need for Speed: Rivals sarà di sei corridori contemporaneamente connessi online, con i server che si occuperanno di gestire il matchmaking e le sostituzioni in tempo reale, occasionalmente aggiungendo anche mezzi guidati dall'intelligenza artificiale. Da queste premesse, risulta già evidente come Rivals sia effettivamente un erede spirituale di Hot Pursuit, ma si concentri in maniera molto più netta sull'aspetto multigiocatore, che diventa vero fulcro dell'esperienza di gioco.
Mani sul pad
La sessione da noi provata ci ha visto correre nei panni di un poliziotto, ma la vera competizione è partita solo dopo qualche minuto di puro free roaming, con i racer impegnati ad accumulare più punti possibile e i poliziotti in libera pattuglia. La transizione dalla libera esplorazione a una gara con altri giocatori in Need for Speed: Rivals è quasi immediata, disponibile alla sola pressione di un tasto qualora si incontri un altro giocatore sulla mappa (naturalmente, è anche possibile affrontare le gare in maniera più tradizionale, invitando amici e cercando altri partecipanti tramite matchmaking, oppure guidando verso specifici punti di partenza segnati sulla mappa).
Una volta dato il via alla gara, il compito dei racer è naturalmente tagliare per primi il traguardo, cercando nel contempo di guidare in maniera utile ad accumulare Speed Point extra, oltre a quelli in palio per il podio. I poliziotti dovranno invece dare la caccia, ben consapevoli che eliminare uno dei piloti più abili significherà anche ricevere ricompense nettamente maggiori. Interessante, in questo senso, come tra i poliziotti possa esservi più di una chance per collaborare, magari dividendosi i compiti e i takedown, mentre per i racer si tratta sempre di una doppia sfida, contro le forze dell'ordine e i restanti piloti. Il modello di guida è un interessante mix tra quello di Hot Pursuit e quello di Most Wanted. La Ferrari Berlinetta da noi provata si presentava in puro stile Criterion, leggermente più "pesante" rispetto alla media offerta dai giochi arcade, eppure dispostissima al drift, al solo sfiorare il freno e impostare una curva leggermente di traverso. Guidare per le strade della contea di Redview significa naturalmente trovare anche un gran numero di scorciatoie utili a fornire vantaggi anche grossi in gara, a patto di disporre di buoni riflessi e controllo sul mezzo. Proprio come in Hot Pursuit, a bordo strada si trovano spesso cancelli o steccati che possono essere sfondati, rivelando percorsi alternativi. Dal punto di vista tecnico, la demo Playstation 4 era davvero notevole. Mantenendo lo stile che ha già caratterizzato Hot Pursuit e Most Wanted, i ragazzi di Ghost Studios hanno sfruttato in maniera notevole le potenziali del Frostbite 3. La distruttibilità non è particolarmente enfatizzata, ma dal punto di vista dell'effettistica e della pulizia dell'immagine nel complesso i risultati ottenuti sono notevoli. A colpirci particolarmente è stata anche l'eccezionale resa dell'accelerazione delle supercar, in grado di rendere vera gustizia alle controparti reali. Anche gli effetti particellari, soprattutto in caso di pioggia, sono davvero notevoli, con le singole gocce sulla carrozzeria in grado di riflettere la luce circostante e il pulviscolo d'acqua sollevato dalle ruote molto realistico. Il tutto, nonostante la versione provata fosse tutt'altro che definitiva, con una fluidità davvero invidiabile, senza che anche le situazioni più concitate facessero singhiozzare il motore grafico. Nel complesso, la breve gara provata sullo showfloor dell'E3 2013 ci ha convinto. Need for Speed: Rivals è un racing arcade solido nelle meccaniche e graficamente molto avanzato, caratterizzato da transizioni quasi istantanee tra match online e free roaming.
Proprio di questo parlavano i Ghost Studio durante la prima presentazione del gioco, circa due mesi fa, utilizzando l'espressione "abbattere le barriere" tra singolo giocatore, cooperativa e multigiocatore. In Need for Speed: Rivals, tutto questo diventa parte di un'unica esperienza, senza confini precisi. D'altra parte, il godimento di questa produzione è interamente legato ai propri gusti riguardo allo stile Criterion, che indubbiamente la permea in ogni suo aspetto. Dal modello di guida, al sistema di progressione allo stile grafico, i ragazzi di Ghost Studio hanno accettato in pieno quella precisa eredità, lavorando semmai sull'espandere l'esperienza dal punto di vista della condivisione online. Proprio questa rappresenta inoltre una delle principali debolezze della produzione. Prova dopo prova, siamo sempre più convinti che, giocato offline, Need for Speed: Rivals potrebbe davvero perdere la maggior parte del suo fascino, cosa peraltro confermata anche dagli stessi sviluppatori. Il nostro hands on ci ha invece rassicurato sulla qualità del modello di guida e delle tecnologie impiegate, in grado di mostrare finalmente un dettaglio grafico finora mai visto su console della generazione uscente. Future, e più approfondite, prove ci daranno senza dubbio nuove occasioni per parlare di Need for Speed: Rivals, entrato ormai di diritto tra i titoli da tenere d'occhio per questa stagione invernale. Il lancio è fissato per il 19 novembre sulla generazione attuale e su PC, mentre per le versioni next gen non vi è ancora data ufficiale.
CERTEZZE
- Graficamente notevole, e molto fluido
- Gareggiare online, con obbiettivi asimmetrici, è divertente
DUBBI
- Giocato offline potrebbe rivelarsi molto poco interessante