62

Cosa possiamo aspettarci da Stephen Elop?

Inizialmente in corsa come nuovo CEO di Microsoft, l'ex capoccia di Nokia ha preso posto sulla seconda poltrona più importante del colosso americano

SPECIALE di Mattia Armani   —   02/03/2014

Stephen Elop, dirigente canadese che si è fatto le ossa nel campo della tecnologia nelle fila di Macromedia, era uno dei candidati al ruolo di CEO Microsoft e, in quanto ex CEO di Nokia, è uno dei responsabili del passaggio di Nokia da Symbian a Windows. Un carriera importante culminata evento di enorme importanza che ha spianato la strada del dirigente verso Microsoft. La poltrona del comando, come ben sappiamo. è andata a Satya Nadella ma la posizione che si è aperta per Elop è, in questo frangente, altrettanto importante. Si tratta del settore dei dispositivi e dei servizi che include il settore mobile, Xbox, tutto l'intrattenimento e tutte le applicazioni di spicco della compagnia come Bing, Office e Skype. Elop, insomma, ha seguito il settore telefonico di Nokia nel regno di Microsoft e nel farlo ha ereditato nuovi domini e nuove responsabilità.

Stephen Elop è il nuovo capo del settore dispositivi e servizi di Microsoft. Cosa ci attende?

Il peso delle dichiarazioni

La nomina del dirigente a capo dei servizi e dispositivi di Microsoft, che includono anche il settore console, ha inevitabilmente rievocato le dichiarazioni di Elop in merito al possibile abbandono dell'affare Xbox da parte di Microsoft. Ma dobbiamo considerare che queste dichiarazioni sono state espresse mentre il dirigente canadese era in ballo come possibile CEO di Microsoft. Certo, nonostante il cambio di scenario parole di questo calibro hanno comunque un peso ma questo peso, di fronte a qualche considerazione più approfondita, può assumere un valore fortemente relativo. Di fronte agli azionisti, molti dei quali non sono necessariamente esperti del settore in cui hanno investito i loro soldi, le affermazioni volano in alto e anche se qualcuno in Microsoft potrebbe essere d'accordo con chi vuole cedere Xbox, quando si parla di argomenti così importanti si crea una distanza enorme tra l'idea di fare qualcosa di così drastico e l'effettivo compiersi dell'azione.

Cosa possiamo aspettarci da Stephen Elop?

In questi casi è necessario considerare gli investimenti fatti, il nome, il marketing, tutti elementi che pesano quanto il e più del temibile resoconto finanziario trimestrale. Inoltre, nell'ottica dell'investimento che vede Microsoft impegnata anche nella distribuzione di contenuti mediatici, c'è da tenere conto che Xbox è la lancia della compagnia di Redmond in un settore immenso, in continua evoluzione e tra i più resistenti alle crisi. Ed è proprio in questo panorama che si inserisce Elop come guida dei settori Xbox, Surface, mobile, accessori, servizi, musica, video e tutte le altre forme di intrattenimento veicolate attraverso prodotti Microsoft. In pratica, il dirigente controlla per intero tutto quello che i più tradizionalisti hanno criticato in Microsoft, quello che lo stesso Elop sembrava voler cedere. Il consiglio direttivo della compagnia è dunque impazzito? Tutto il contrario. Le dichiarazioni, come dicevamo, hanno un peso relativo e Stephen Elop è uno che conosce l'importanza degli extra e dei servizi. L'ascesa di Nokia nel mondo degli smartphone è passata per macchine fotografiche, applicazioni e per l'adozione di Windows Phone e sono i servizi a distinguere gli uni dagli altri i prodotti di compagnie consce che la fidelizzazione è un capitale insostituibile. Una filosofia, questa, che Microsoft ha abbracciato già con la prima Xbox, sebbene il progetto abbia preso compiutamente forma solo sul finire dell'arco vitale della console, e che sta portando avanti con Xbox One, spingendo inevitabilmente sulla connettività che dei servizi digitali è l'anima.

Cosa possiamo aspettarci da Stephen Elop?

Tutto è nato da una scommessa pericolosa

Quando sono arrivati i primi Lumia, nella forma dei modelli 800 e 710, l'iPhone di Apple era già al quinto modello, Android era in fase esplosiva e il mercato degli smartphone già avviato da ben quattro anni. Windows Phone 7 era in circolazione da diversi mesi ma gli smartphone incaricati di diffondere il sistema operativo nel mondo occupavano una fetta infinitesimale del mercato. E le cose non sono cambiate subito con lo storico accordo che ha visto Nokia, capitanata da Elop, scegliere Windows Phone come sostituto di Symbian. La partenza però è stata lenta e non ha avuto nulla di storico. La scelta di partire con due modelli di fascia alta ha messo in luce più il prezzo elevato che le qualità del nuovo sistema operativo e dei nuovi telefoni Nokia e la mancanza di applicazioni ha scoraggiato molti potenziali acquirenti. In tutto questo Nokia ha continuato a registrare grosse perdite ma queste non hanno scoraggiato Elop.

Cosa possiamo aspettarci da Stephen Elop?

I pregi, sia di Windows Phone che degli smartphone Nokia, erano già evidenti e hanno aiutato le due compagnie a dare visibilità al nome Lumia. Una strategia dispendiosa, viste le vendite scarse, ma divenuta vincente con l'arrivo dei modelli Lumia 620 e 520. Rivolgendosi alla fascia media, con modelli sempre più sofisticati, Nokia e Microsoft hanno finalmente iniziato a raccogliere i frutti della loro unione e le scelte di Elop, criticate da chi vedeva Nokia spacciata e Microsoft come un partner incapace di imporsi nel mondo mobile, hanno improvvisamente avuto un senso. Da quel momento in poi Elop ha scommesso sulle telecamere di alta qualità, non ha desistito sui servizi e ha reso la serie Lumia la testa di ponte per la diffusione di Windows Phone, sistema operativo mobile che molti davano per spacciato e che invece si è dimostrato un'alternativa più che valida. Oggi Windows Phone è passato dalla nicchia all'essere una presenza corposa in diversi mercati, la serie Lumia è considerata un competitor valido nel mondo degli smartphone e Windows Phone ha dimostrato che i suoi mattoncini potevano costruire qualcosa di solido e non solo un'interfaccia "cool". Kantar, società che combina le abilità di 13 gruppi di analisti di mercato, ci da la misura del successo ottenuto da Elop con Windows Phone con un confronto tra le percentuali di installato del trimestre che va da novembre 2013 a gennaio 2014 e quelle del medesimo periodo dell'anno precedente. In Italia gli smartphone Nokia hanno ottenuto un successo elevatissimo e Windows Phone occupa, almeno secondo le summenzionate percentuali pubblicate da Kantar, il 17% del mercato degli smartphone. Ma anche laddove la presenza del sistema operativo è ancora ridotta, l'incremento è netto. In Inghilterra la presenza di smartphone Windows Phone è quasi raddoppiata, in Spagna i Lumia hanno portato il sistema operativo da un insignificante 1% al 5.3% che non è così distante dal 7.2% di iOS. In tutto questo Android resta dominante ma percentuali di crescita così elevate spiegano meglio di qualsiasi parola la decisione di Microsoft di acquisire la divisione servizi e dispositivi di Nokia.

Cosa possiamo aspettarci da Stephen Elop?

L'uomo giusto al posto giusto?

Stephen Elop è uscito da quello che poteva essere un disastro con una vittoria che lo dipinge come un dirigente estremamente capace. Un uomo dotato di competenze che, guarda caso, sono adatte proprio a un settore come quello di Xbox One che sul fronte dei giochi può contare sui Phil Spencer e su quello dei servizi, uno dei quali è il famigerato cloud, può ora sfoggiare Stephen Elop. E la sua nomina ci ricorda quanto abbiamo anticipato in merito alla natura delle dichiarazioni sulla cessione di Xbox, esternazioni che sanno più di public relationship che di strategia. D'altronde Microsoft è sospesa tra due mondi e due tempi e da una parte deve gestire un pachiderma legato a investitori conservatori mentre dall'altra deve fronteggiare un'evoluzione che richiede rischi e investimenti continui che in questo frangente, per Microsoft, coincidono con l'integrazione dei vari sistemi.

Cosa possiamo aspettarci da Stephen Elop?

In ogni caso, anche se l'ipotetica strategia di vendita del settore Xbox fosse reale, quello che ci interessa è il quadro che verrà a crearsi nel caso in cui un'operazione del genere non avvenga. Un quadro in cui Elop potrebbe indubbiamente dire la propria tanto più, grazie all'esperienza vissuta in Nokia, nella questione dell'integrazione di tutti i sistemi Windows in un'unica esperienza fatta fatta di servizi. Servizi che sarebbero raggiungibili, e questo può farlo solo Microsoft, da ben quattro piattaforme differenti che vanno dal mobile al PC classico e culminano in una console di nuova generazione. La nomina di Elop, in sostanza, trova un senso nel segno della connettività, parola chiave irrinunciabile quando si parla di servizi, streaming, cloud e via dicendo. E nonostante l'accordo tra Nokia e Microsoft verrà definitivamente concluso solo a marzo, siamo già stati sorpresi da un nuovo, inatteso, risvolto che ci ricorda un gruppo di greci in mutande decisi a passare la notte in un cavallo di legno per vincere la guerra. Già. Un Nokia con Android, in questo frangente, sembra pura follia. Ma gli smartphone Android di Nokia, di fascia bassa, avranno una X nel nome a ricordare Microsoft, avranno Skype, avranno Skydrive e offriranno l'esperienza Lumia in una versione appositamente modificata di Android. Indubbiamente un azzardo, e un potenziale buco nell'acqua, ma anche una dimostrazione dell'esuberanza di Elop che non ha paura di rinnovi e rivoluzioni nel segno dell'investimento. Ma proprio questa sua qualità ci riporta alla mente le migliaia di interventi, non proprio campati per aria, che hanno manifestato e replicato la preoccupazione dei fan di fronte alla possibile cessione di Xbox. Come può Microsoft mettersi in casa un nemico del videogioco, un uomo che ha anche solo immaginato di poter cedere quella parte della compagnia che ha reso Microsoft nuovamente popolare anche tra i più giovani? Beh, come detto, una decisione del genere, ancorché improbabile, passerebbe ben al di sopra della testa di Elop, i cui gusti hanno ben poco a che fare con la sua abilità nel sostenere o rilanciare una qualsivoglia attività.