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Le mani sul pipistrello

Un hands-on a porte chiuse con l'attesissimo titolo Rocksteady

PROVATO di Fabio Palmisano   —   14/08/2014

Capita molto spesso che le demo mostrate alla GamesCom di Colonia siano le stesse dell'E3 di due mesi prima, ma succede anche che titoli solamente visibili tramite filmati o gameplay hands-off in quel di Los Angeles si presentino all'appuntamento tedesco in versione giocabile: Batman: Arkham Knight rientra in entrambi i casi, con lo stesso scenario che vi avevamo descritto nella nostra anteprima disponibile per un provato a porte chiuse all'interno dello stand Warner Bros. Ecco le nostre impressioni dopo mezz'ora ai comandi dell'uomo pipistrello di nuova generazione...

Bello e bravo

Che Batman: Arkham Knight fosse bello graficamente l'avevamo già potuto notare sin dai primi filmati in-game, tuttavia avere il controllo diretto della situazione ci ha consentito di mettere in luce l'eccezionale cura per i dettagli del prodotto Rocksteady, specialmente per quel che riguarda i due protagonisti principali, ovvero il cavaliere oscuro e la sua fida Batmobile. L'armatura del nostro eroe è modellata con precisione millimetrica, e la vettura è talmente rifinita nei particolari che sembra quasi di poterla toccare: ma è l'intero impianto visivo ad essere di grande valore, e lo scenario della raffineria oggetto della demo presentava una notevole complessità strutturale (con edifici capaci di erigersi ad altezze davvero elevate) senza che il motore grafico desse il minimo segnale di cedimento.

Le mani sul pipistrello

Possiamo dunque confermare e sottoscrivere tutto ciò che di buono si era visto all'E3, considerando che la build del gioco era esattamente la stessa. Spostandoci sul gameplay vero e proprio, pad alla mano, Batman: Arkham Knight si è dimostrato subito familiare, grazie ad un sistema di controllo e ad un'impostazione di base che non sono stati rivoluzionati rispetto ai precedenti capitoli della serie. Ciò non toglie che le migliorie ci sono, e si percepiscono immediatamente: i movimenti di Batman sono ora molto più fluidi, ed il passaggio da un'azione all'altra si verifica praticamente senza stacchi, consentendo all'utente di esplorare l'ambientazione in maniera molto più dinamica. Un esempio lampante è quello del rampino, che si può utilizzare in sequenza per raggiungere vette più elevate compiendo un'unica salita piuttosto che frammentarla in tante piccole tappe. Il sistema di combattimento - fiore all'occhiello del franchise - non poteva sottrarsi ad un analogo lavoro di ristrutturazione, ed anche in questo ambito ci siamo ritrovati nella demo a destreggiarci con grande naturalezza nei confronti con gruppi di nemici, passando agevolmente da un obiettivo all'altro.

Dopo la presentazione dell'E3, Batman: Arkham Knight era finalmente giocabile alla GamesCom!

Che macchina!

Abbiamo potuto apprezzare anche qualche succosa novità: Batman ora può scippare agli avversari l'arma contundente che imbracciano, utilizzandola per imprimere ancora più forza ai suoi attacchi, ed è capace di sfruttare a suo vantaggio gli elementi dello scenario per eseguire degli spettacolari (e dolorosissimi) takedown ambientali. Rimanendo in questo ambito, abbiamo sperimentato anche il cosiddetto Fear Takedown, che consente di sbucare all'improvviso da un nascondiglio per neutralizzare in una singola soluzione un massimo di tre avversari paralizzati dal terrore. Due nuove tipologie di nemici completavano un quadro migliorato sotto praticamente tutti gli aspetti risultando comunque immediatamente riconoscibile dai veterani della serie. L'assoluta new entry è invece costituita dal ruolo attivo della Batmobile, che finalmente abbiamo potuto testare in tutta la sua promettente versatilità. Il veicolo poteva essere chiamato in qualunque momento tramite il telecomando in dotazione del cavaliere oscuro, sia per fornire un supporto nei combattimenti grazie ad un cannone che spara proiettili paralizzanti, sia per fungere da chiave di volta nella soluzione di alcuni puzzle ambientali: nella nostra esperienza con la demo, abbiamo sfruttato il potente gancio di traino della Batmobile per abbattere pareti, sollevare oggetti pesanti e distruggere i tubi del vapore che impedivano l'accesso al protagonista ad alcune zone, e sicuramente queste sono solo alcune delle nuove sfumature di gameplay che Rocksteady ha potuto infondere nel gioco grazie a questo nuovo elemento.

Le mani sul pipistrello

La Batmobile serve poi ovviamente anche solo come mezzo per spostarsi in velocità da un punto all'altro della mappa (occasione nella quale si comporta quasi come una normale automobile, con acceleratore, freno, retromarcia e turbo), ma è soprattutto protagonista delle sezioni di combattimento fra tank che hanno sollevato più di qualche perplessità tra gli appassionati. È sufficiente tenere premuto un tasto dorsale e si entra in modalità assalto, con il veicolo che rapidamente cambia forma, assumendo per l'appunto le fattezze di un moderno carro armato: muovendo lo stick analogico ci si può muovere rapidamente in ogni direzione, con la possibilità di eseguire anche un rapido "strafe" per schivare i colpi nemici, mentre ogni nostro proiettile andato a segno riempie un indicatore che una volta pieno consente di sparare una micidiale salva di missili. Al di là dei discorsi sulla coerenza stilistica di una simile feature, non vi è dubbio che si tratti di una soluzione ben realizzata che aggiunge sicuramente spessore e varietà ad un titolo che ci sembra decisamente sulla strada giusta per far entrare la serie in grande stile nella nuova generazione.

CERTEZZE

  • Graficamente sontuoso
  • Tante aggiunte e miglioramenti alla formula originale
  • La Batmobile va alla grande

DUBBI

  • Lo scenario era lo stesso dell'E3
  • Resta tutta da valutare l'esplorazione della città