Non sarà semplice per Sumo Digital portare a casa il risultato, eh no. LittleBigPlanet 3 è infatti il primo episodio della serie "madre" realizzato da un team di sviluppo diverso da Media Molecule, nonché quello che porterà il franchise a debuttare su PlayStation 4.
Una produzione che rimane cross-gen nel cuore, però, o almeno è questa la sensazione che abbiamo avuto provando l'esclusiva closed beta riservata ai possessori della console next-gen Sony, ormai alle battute finali. Alcune frasi in italiano, altre in inglese, riferimenti a un'interfaccia differente ("premi il tasto Start!") e un comparto tecnico che in alcune situazioni fatica un bel po': non i migliori biglietti da visita per un'esperienza che finora ha sempre detto la sua anche dal punto di vista visivo, ma che sembra destinata a non prendere le distanze rispetto a quanto abbiamo già potuto apprezzare in passato. Si è quindi deciso di puntare sui contenuti, vivacizzando l'offerta sia sul fronte ludico che su quello creativo tramite l'introduzione di nuovi personaggi, dotati ognuno di abilità peculiari, nonché di strumenti inediti per la gestione degli oggetti e la realizzazione degli scenari personalizzati, la cui qualità toccherà senza dubbio nuove vette grazie ai sedici livelli di profondità ora disponibili in luogo dei tre precedenti.
Abbiamo potuto provare l'esclusiva beta di LittleBigPlanet 3 e farci un'idea sulle novità del gioco
Lampi nel buio
La serie di LittleBigPlanet è stata finora portatrice di idee interessanti e innovative, ma allo stesso tempo di un gameplay per molti versi opaco. Ci sono cose che non dovrebbero mai mancare in un platform, in primis una gestione convincente della gravità, ed è proprio in tale frangente che il lavoro di Media Molecule non ha convinto. Il terzo episodio, purtroppo, non sembra prendere le distanze da tale impostazione: il Sackboy e i suoi nuovi amici si muovono accusando un po' troppa inerzia e saltano come se si trovassero sulla luna, il che sulle prime rende difficile "prendere le misure" al gioco e conferisce all'esperienza una scivolosità e una mancanza di "peso" che i puristi del genere non potranno che ritenere fastidiose.
Per fortuna l'introduzione delle abilità speciali rinfresca sostanzialmente l'impianto, e nella beta abbiamo potuto affrontare un livello nei panni di Toggle, il pupazzo che, tramite la pressione del tasto L1, cambia immediatamente taglia passando dalle generose dimensioni iniziali a una misura molto più ristretta. Impegnati nello stage che probabilmente era stato messo a disposizione della stampa durante l'ultimo E3, abbiamo apprezzato le soluzioni adottate per conferire importanza ai meccanismi di trasformazione, con gli oggetti più grandi che è possibile spostare solo quando si è "grossi" e gli spazi angusti in cui intrufolarsi solo quando si è "piccoli". Non è finita: il cambio di taglia comporta anche una variazione del peso, e così via di trampolini a molla da cui proiettarsi per raccogliere le tradizionali sfere, nonché una sezione subacquea da cui riemergere passando da una forma all'altra, il tutto condito da un frenetico inseguimento con un'enorme palla demolitrice. Ci sono piaciute le idee, al netto di una fisica dei personaggi che ancora non riusciamo a digerire, ma al tempo stesso abbiamo notato gravi rallentamenti durante alcuni momenti della demo; rallentamenti difficilmente giustificabili su PlayStation 3, figuriamoci su PlayStation 4. Da cosa dipenderanno?
I nuovi strumenti
Una delle parti davvero inedite della beta di LittleBigPlanet 3 è costituita da una serie di livelli in cui veniamo guidati dal simpatico pupazzo di Leonardo da Vinci a scoprire le novità del menu Popit, dotato di tante feature che - ne siamo sicuri - verranno utilizzate per la realizzazione di interessanti puzzle ambientali nonché nell'ottica dell'editor. Il semplice cursore, controllabile anche tramite touch pad (ma tale soluzione al momento non convince per precisione e reattività), può essere utilizzato per selezionare determinati oggetti, spostarli, ruotarli e ridimensionarli, così da creare, ad esempio, ponti e rampe che consentano al Sackboy di accedere a zone altrimenti inaccessibili.
Nel momento in cui si entra in possesso di materiali specifici, inoltre, si possono "disegnare" delle forme liberamente, ad esempio dei lunghi pannelli di collegamento, e cancellarle laddove non dovessero più servirci. Nella beta tale funzione viene svolta da uno strumento a forma quadrata, ma nella versione finale saranno disponibili naturalmente delle varianti, tutte ridimensionabili a piacimento, in grado di svolgere le funzioni di un vero e proprio pennello. L'editing avanzato sfocia addirittura nel ritocco vettoriale, quando si passa alla selezione di lati e angoli degli oggetti, che possono essere allungati o cancellati a seconda della situazione. Insomma, la serie punta a qualcosa di più completo e complesso per il proprio editor, anche se non mancano i tradizionali dispositivi già pronti, come ad esempio i trampolini, di cui è possibile editare non solo posizione e dimensioni, ma anche i valori che determinano l'intensità e la tipologia del rimbalzo. Meccanismi, questi, che in un livello vengono applicati a un gameplay in stile Lemmings, in cui il nostro personaggio deve fornire supporto a orde di pupazzetti per consentirgli di raggiungere il traguardo senza finire sulle spine o precipitare nel vuoto. Tra le funzioni che è possibile assegnare agli oggetti sottolineiamo infine anche differenti "poteri": fuoco, elettricità, plasma e gas letale. A tali elementi, nonché all'agente "normalizzatore", toccherà senza dubbio il compito di fornire ulteriore varietà all'esperienza, sia nell'ottica della campagna che dell'editor dei livelli. A proposito di editor, il Create Mode è liberamente accessibile nella beta e mette a disposizione tutto ciò di cui abbiamo parlato finora, inclusi i sedici livelli di profondità, al servizio della creatività della community, che già dallo scorso agosto ha cominciato a sperimentare e a creare qualche scenario. Non trattandosi di utenti selezionati sulla base delle loro abilità con i precedenti LittleBigPlanet, tuttavia, è normale trovarsi ancora di fronte a semplici bozze piuttosto che ad ambientazioni sfaccettate e funzionanti.
Impressioni preliminari
I recenti problemi del PlayStation Network non sono stati d'aiuto durante i nostri test della beta di LittleBigPlanet 3, vista la mole di funzioni che il gioco mantiene rispetto agli episodi precedenti, che si tratti di multiplayer cooperativo piuttosto che di leaderboard online.
I difetti che abbiamo notato nell'interfaccia, visibilmente incompleta e lenta nei caricamenti, ma anche la mancanza di alcuni elementi che pensavamo di trovare, potrebbero dunque avere a che fare con gli inconvenienti della piattaforma Sony. Come già detto, non sono stati fatti dei sostanziali passi in avanti sul fronte del gameplay, che rimane eccessivamente "scivoloso" e "leggero", ma l'introduzione dei nuovi personaggi e delle loro peculiari capacità avrà di certo un grosso impatto sulla godibilità della campagna in single player. I nuovi strumenti per l'editing implicano inoltre il passaggio a un livello più avanzato in termini di dettagli e possibilità, consentendoci di modificare liberamente le forme degli oggetti e assegnargli capacità speciali, regolandone eventuali funzioni predefinite. La compatibilità con la precedente piattaforma creativa, perfettamente funzionante nella beta, si tradurrà infine in una fonte pressoché infinita di nuovi scenari, tra cui spiccheranno naturalmente le creazioni riservate ai possessori del terzo episodio.
CERTEZZE
- Belli i nuovi personaggi, con annessi e connessi
- Tante nuove possibilità creative
- Virtualmente infinito grazie alla community
DUBBI
- Gameplay ancora "scivoloso" per un platform
- Tecnicamente al di sotto delle aspettative su PlayStation 4
- Qualche problema con l'interfaccia