120

La marcia di Xbox One e i frutti della cura Spencer

La console ridata finalmente ai giocatori

SPECIALE di Simone Tagliaferri   —   24/12/2014

Una delle storie che più hanno caratterizzato questo 2014 è tutta di segno Microsoft, con il rovesciamento ai vertici della divisione Xbox, effettuato per imporre un deciso cambio di marcia a Xbox One. In realtà la storia inizia nel 2013, con l'annuncio di una console multimediale incentrata su Kinect e su una visione più casual del mondo dei videogiochi che scontenta molti e va a sbattere contro la concorrente diretta, PlayStation 4, che intanto si bea di una campagna di lancio completamente incentrata sulla soddisfazione del videogiocatore tradizionale, tornato al centro dell'arena dopo la ristrutturazione del mercato mobile e le difficoltà di Wii U.

Phil Spencer
Phil Spencer

Senza usare mezzi termini, possiamo affermare che Microsoft ha sbagliato praticamente tutto con Xbox One nella fase dell'allattamento. Dopo un Natale 2013 sottotono, per il 2014 s'imponeva un cambio di rotta. La svolta è arrivata nella persona di Phil Spencer, che il 31 marzo 2014 viene nominato capo della divisione Xbox dal CEO di Microsoft Satya Nadella:

"Ho chiesto a Phil di prendere il suo nuovo ruolo di guida in Xbox, combinando i team di sviluppo di Xbox e Xbox Live insieme ai Microsoft Studios. Phil riporterà direttamente a Terry Myerson, consentendoci così di mantenere i videogiochi vicini al gruppo che sviluppa i sistemi operativi su tutti i dispositivi".

Spencer decide di commentare la sua nomina, dimostrandosi attento sin da subito nello sviluppare un rapporto con la base utente:

"La nostra comunità sta al cuore di quello che facciamo in Xbox. Ascolto attivamente e sono motivato a fare ciò che è giusto per i fan che hanno investito il loro tempo, i loro cuori e il loro denaro nei prodotti che costruiamo.

Taglio di prezzo is the way
Taglio di prezzo is the way

Sono incredibilmente orgoglioso dei talentuosi membri della divisione Xbox nel mondo e credo, come loro, nel potere della tecnologia per portare giochi e intrattenimento su console, PC, tablet e dispositivi mobile. È stato un anno importante per Xbox e sono onorato di guidare il team in questo periodo incredibile per Microsoft e per l'industria videoludica."

Già general manager e vicepresidente di Microsoft Studios, Spencer ha una visione chiarissima di quello che sarà il futuro di Xbox One: tornare a parlare ai videogiocatori core, convincendoli della bontà della sua offerta ludica. A guardare i risultati conseguiti, Spencer ha giocato una partita eccezionale e, anche se ancora non ha recuperato il gap scavato dalla ruspa PlayStation 4, con Sony che nel frattempo ha sbagliato pochissimo battendo ogni record di vendita hardware, a dicembre c'è stato il sorpasso della primula verde in termini di vendite mensili sul mercato americano. Come ha fatto?

Da “TV, TV, TV” a “Giochi e giocatori”

Quando prende il ruolo di capo della divisione Xbox, Spencer è cosciente del vantaggio di PlayStation 4, sia in termini di unità vendute, sia in quelli di immagine. Xbox One è la console di "TV, TV, TV", venduta come una specie di piattaforma multimediale per famiglie, in cui i videogiochi sono una funzionalità tra le tante.

Kinect è diventata una periferica facoltativa
Kinect è diventata una periferica facoltativa

Spencer inizia quindi un attacco concentrico su tutti i fronti, scegliendo però una strategia comunicativa morbida. Sa bene che una campagna troppo aggressiva contro l'avversario non pagherebbe, vista la relativa debolezza, quindi da bravo stratega inizia a tessere i suoi fili preparandosi per il primo appuntamento importante della sua gestione: l'E3 2014. Spencer inizia a tastare il terreno promettendo un E3 esplosivo per Xbox One, con nuovi titoli e collaborazioni, quindi con un colpo magistrale augura un buon E3 a Sony e PlayStation 4, dimostrandosi di un'astuzia incredibile (la captatio benevolentiae funziona anche nel mondo 2.0). La bomba è pronta. Quali sono i grossi problemi di Xbox One che la rendono poco appetibile per i giocatori? Il primo è il prezzo, superiore di 100$/€ a quello della rivale. Il secondo è Kinect, periferica sì eccezionale per come riesce a rilevare il movimento, ma anche molto esosa in termini di risorse consumate e, soprattutto, in termini di peso sull'immagine della console. Finché ci sarà Kinect, Xbox One non riuscirà a togliersi di dosso l'infame marchio del tormentone "TV, TV, TV".

I bundle, una delle carte vincenti del Natale di Xbox One
I bundle, una delle carte vincenti del Natale di Xbox One

Il 13 maggio 2014 arriva quindi la notizia, in realtà già vociferata nelle settimane precedenti: Xbox One sarà venduta anche senza Kinect, con un taglio di prezzo di 100$/€. Spencer non ha paura di rimangiarsi quanto affermato in passato sulla periferica, ossia che è essenziale per la console. In realtà si è preso un bel rischio, perché subito dopo l'annuncio ci sono stati dei contraccolpi polemici, soprattutto da parte di quelli che avevano acquistato la console a prezzo pieno e se la sono ritrovata dopo nemmeno un anno venduta con una periferica in meno e a un prezzo inferiore. La scommessa di Spencer ha avuto però un grosso successo, soprattutto a livello d'immagine: in un colpo solo Xbox One è stata completamente svincolata dai più grossi nodi polemici che l'avevano accompagnata dal lancio in poi. Quindi niente più console multimediale che strizza l'occhio ai giocatori casual, ma una macchina per videogiocatori dal prezzo in linea con la concorrenza, capace anche di riprodurre contenuti multimediali. Mettiamoci anche che il miglioramento nelle prestazioni dovuto alle risorse liberate ha permesso di migliorare la resa dei singoli giochi, così da ridurre il solco con PlayStation 4, e il colpo è fatto.

Le notizie del 2014: la cura Spencer rivitalizza Xbox One, tra tagli di prezzo e taglio di Kinect

I risultati sperati

Dopo i primi, ottimi risultati, Xbox One ha bisogno di altre spinte. La più forte è sicuramente quella dei giochi. Anche se nel 2014 la console di Microsoft non poteva oggettivamente recuperare gli annunci di Sony (le uscite effettive sono un'altra storia), Spencer inizia a lavorare per portare a segno qualche colpo che metta in rilievo Xbox One nella comunità.

Così ecco l'esclusiva temporale di Rise of the Tomb Raider annunciata alla GamesCom 2014, ed ecco scendere in campo in modo più massiccio il brand Halo, vero fiore all'occhiello di Xbox dalla sua prima incarnazione, con la Master Chief Collection, mega raccolta che contiene anche l'accesso alla beta di Halo 5. Non dimentichiamoci dell'acquisizione bomba di Minecraft, una delle proprietà intellettuali più forti al mondo, non solo per le vendite, ma anche per la diffusione nella cultura di massa. Comunque l'obiettivo di Spencer è anche un altro: aumentare le vendite della console per le feste natalizie. Per farlo c'è soltanto un modo: migliorare l'offerta. Così ecco l'annuncio di un nuovo taglio di prezzo di 50 dollari per il Natale, che probabilmente diverrà fisso, e che rende il prezzo di Xbox One, al netto di singole offerte, inferiore a quello di PlayStation 4. I risultati non tardano ad arrivare, anche grazie a dei bundle molto convenienti e alla qualità di alcune esclusive e dopo delle ottime vendite a settembre e ottobre, frenate solo massiccia campagna di PlayStation 4 legata a Destiny, finalmente novembre vede il primo sorpasso:

"NPD ha annunciato i dati del mercato videoludico nord americano americano per il mese di novembre, affermando che Xbox One ha venduto più di PlayStation 4 e Wii U.

Il Giappone è ancora terra ostile a Xbox One
Il Giappone è ancora terra ostile a Xbox One

La console di Microsoft ha venduto 1,2 milioni di unità, come confermato da diverse fonti attendibili tipo Tow Warren di The Verge e Geekwire, mentre le vendite della console Sony hanno raggiunto le 750-800 mila unità. Wii U dovrebbe aver venduto circa 200.000 unità. I numeri ci dicono che Xbox One ha venduto più di entrambe le rivali sommate."

Spencer si è dichiarato entusiasta dei risultati ottenuti e ha rilanciato promettendo un E3 2015 esplosivo. Insomma, è abbastanza evidente che Xbox One ha ancora molta strada da fare per recuperare PlayStation 4, anche perché Sony non è stata certo a guardare e, stando alla PlayStation Experience di inizio dicembre, si prepara a un 2015 tutto in attacco. È però indubbio che la cura Spencer ha già prodotto degli ottimi risultati e che i dati della console del periodo natalizio aprono più possibilità al recupero (un conto è presentarsi da publisher e investitori con una piattaforma zoppicante, un conto con una in ascesa). Rimangono sicuramente alcuni grossi problemi, come riuscire ad attecchire sul mercato europeo, dove Xbox One fatica parecchio, o riuscire a contenere i danni del disastroso lancio giapponese, dove la console di Microsoft fa numeri bassissimi, ma intanto possiamo facilmente affermare che tra tagli di prezzo e la marginalizzazione di Kinect, la cura Spencer ha dato i frutti sperati.