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L'antiterrorismo in TV

Alla gamescom 2015 non solo hands-on per il nuovo Rainbow Six!

PROVATO di Matteo Santicchia   —   07/08/2015
Tom Clancy's Rainbow Six: Siege
Tom Clancy's Rainbow Six: Siege
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Alla gamescom 2015 Tom Clancy's Rainbow Six: Siege si è presentato in grande spolvero, prima annunciando l'ingresso nel gioco dei GSG-9, ovvero i Grenzschutzgruppe 9, il corpo d'élite tedesco anti-terrorismo e operazioni speciali, e relativa mappa "di casa", Kanal (ambientata ad Amburgo), per poi rivelare, "behind close doors", ovvero a porte chiuse, una nuova interessante modalità, non di gioco, bensì "didattica", usando proprio le parole dei ragazzi di Ubisoft. Studiamo per diventare le migliori teste di cuoio o per essere i loro peggiori nemici?

Dalla gamescom 2015 nuovo hands-on per Tom Clancy's Rainbow Six: Siege!

GSG-9

L'antiterrorismo in TV

Tornando a bomba sugli operatori tedeschi, i quattro a disposizione hanno in dotazione dei gadget molto particolari, uno all'apparenza rudimentale se paragonato agli strumenti in dotazione ai ben più "ricchi" SAS o Navy Seal, ma altrettanto letali e ovviamente perfettamente inseriti all'interno delle meccaniche di gioco. Bandit, grazie ad una batteria d'auto collegata a un'arma in grado di infliggere potenti scariche di corrente può elettrificare superfici metalliche e filo spinato. Blitz è il perfetto tank da sfondamento grazie al suo scudo, ed otto granate stordenti. IQ è dotata di un sensore da polso in grado di rilevare qualsiasi dispositivo elettronico, controllando le emissioni elettromagnetiche, restituendo poi un feedback audio e video. E poi c'è Jager: armato con un ADS-MK IV "Magpie", che può distruggere i proiettili avversari, come se fosse una sorta di piccolo dispositivo Trophy personale. Si capisce quindi come i ragazzi di Ubisoft vogliano davvero imboccare la strada della varietà tentando di diversificare al massimo le squadre a disposizione.

Col cuore in gola!

Gli annunci di giornata sono stati il piatto forte della presentazione, niente nuove modalità purtroppo, ma non possiamo certamente lamentarci. La Spectator Cam permette ad un undicesimo "giocatore", di fare praticamente quello che i caster fanno in occasione delle telecronaca dei match, ovvero crearsi una sorta di regia personalizzata, per sviscerare al meglio gli eventi in tempo reale. Possiamo seguire gli operatori adottando la visuale in prima persona: in questo frangente a schermo appare chi stiamo seguendo, ma soprattutto il suo equipaggiamento.

L'antiterrorismo in TV

Nel frattempo vengo evidenziati con colori differenti amici, nemici e obiettivi. Se poi volessimo rendere le cose più interessanti possiamo alzare il punto di vista per avere dall'alto, di piano in piano, una visione d'insieme che possa farci capire meglio, e magari predire, le prossime azioni. Una modalità perfetta in ottica e-sports, ma soprattutto ideale per tutti coloro che vogliono "studiare" il gioco prima di buttarsi a capofitto nelle tatticissime partite cinque contro cinque. Uno strumento, questa Spectator Cam, che è sembrata decisamente versatile; non una semplice modalità spettatore, ma perfetta nel suo duplice scopo, capace quindi di svolgere sia una funzione "educativa" che di "intrattenimento". Per ora sarà disponibile solo su PC, ma nel corso del 2016 verrà implementata anche sulle nuove console. Sperando poi che il numero di chi potrà beneficiarne aumenti. Subito dopo è stata la volta di un nuovo test, ambientato questa volta nella base di Hereford, ovvero la casa degli inglesi SAS. Al meglio dei tre match dovevamo prima, da cattivi, respingere l'assalto dei buoni per liberare l'ostaggio, e poi ovviamente invertire i ruoli. Da rapitori ci siamo quindi divertiti a fortificare la casa, aggiungendo trappole esplosive, filo spinato e ovviamente chiudendo con barricate porte e finestre. Tutto come da manuale, come da manuale dell'antiterrorismo è la tensione che si scatena quando scatta l'assalto. Sappiamo tutti le regole del gioco: non c'è respawn, con un paio di colpi si muore, quindi un passo di troppo può significare fare lo spettatore in attesa della fine del round.

L'antiterrorismo in TV

Inutile dire che una impostazione del genere incentiva, anzi forse è meglio dire, richiede tanta cooperazione, parlarsi di continuo e zero approcci confusionari. Chi scrive è da sempre l'alfiere di un approccio di questo tipo quando si tratta di FPS, ma che di fronte a Siege trova lo stesso grande soddisfazione, e quindi divertimento, quando si tratta di comportarsi semplicemente all'opposto. E infatti ha guidato la difesa con tre uccisioni all'attivo. Vittoria schiacciante. La seconda partita è stata un nulla di fatto. Nei panni degli attaccanti la squadra ha messo una vita a trovare l'ostaggio, sia nella fase di scoperta iniziale che nel match, tanto che allo scadere del tempo nessuno è caduto in azione, ne da una parte ne dall'altra. Partita persa, comunque, match decisivo ancora nei panni degli attaccanti. Qui l'azione è stata tesissima, due kill dello scrivente non sono bastate per portare a casa la vittoria, un vero peccato. Ma spesso non si può nulla, quando si è rimane uno contro uno, e senza granate, contro un difensore nascosto dietro un riparo, pronto a sparare da un metro verso l'unico punto di accesso alla stanza. Il bello di Siege, insomma. La vittoria può essere davvero dietro, l'angolo ma mai come in questi i casi i riflessi contano più della fortuna. Siege mette davvero in scena dei veri e propri duelli all'ultimo sangue, non delle mega arene virtuali dove correre intorno ai nemici per ucciderli decine di volte. Una scelta questa tanto rischiosa quanto dannatamente divertente.

CERTEZZE

  • La Spectator Cam è davvero ricca di potenzialità
  • Tanto divertente quanto spietato

DUBBI

  • Vogliamo conoscere nel dettaglio tutti i contenuti di gioco