In occasione della scorsa E3 di Los Angeles abbiamo avuto l'occasione di vedere in azione il prossimo Hitman ma soprattutto di raccogliere le prime, preliminari informazioni su un progetto decisamente particolare. Pur trattandosi di un sequel che prosegue la linea narrativa e temporale della serie, questo nuovo capitolo rappresenta in qualche modo una rinascita dell'assassino più famoso del mondo, quasi un reboot e da qui la precisa decisione dello sviluppatore di non utilizzare sottotitoli o numeri accanto al titolo. Hitman terrà conto di quanto è successo in passato nella saga ma vuole spingere ai massimi livelli la figura dell'Agente 47 focalizzandosi sulle sue attività e sulla mansione che l'ha reso noto al popolo dei videogiocatori. Il primo incontro ci aveva convinto a metà: estremamente interessante sulla carta grazie ad una libertà e una varietà nelle esecuzioni che probabilmente mai nessun videogioco è riuscito a portare su schermo, ma decisamente meno chiaro in termini di quantità di contenuti, storia e soprattutto quel supporto post-lancio che ha generato non poche polemiche online. In occasione della GamesCom di Colonia, i ragazzi di IO Interactive hanno portato ancora una volta la stessa identica demo e noi ne abbiamo approfittato per approfondire con loro quegli elementi del gioco che ci avevano lasciato più dubbiosi.
Siamo tornati a vedere Hitman e ora diverse cose del suo gameplay ci sono più chiare
Tutto è illuminato
Partiamo subito col dire che la software house, prima di iniziare la pre-produzione di questo capitolo, ha fatto un'analisi molto approfondita di tutti gli episodi della serie focalizzandosi sui rispettivi punti di forza e debolezza, chiedendo anche il coinvolgimento della community. Questo ha permesso loro di scegliere come punto di partenza per tutta la struttura del gameplay Blood Money, senza ombra di dubbio il titolo più criticato ma anche, paradossalmente, proprio quello più apprezzato dai veri fan dell'Agente 47.
Per questo motivo Hitman non offrirà alcun salvataggio o checkpoint ma si focalizzerà su un'esperienza di gioco dove è l'assassino al centro di tutta l'azione grazie a livelli enormi, interamente sandbox e completamente alla mercé del giocatore e del suo istinto. L'altro punto di riferimento è Absolution, tenuto in grandissima considerazione dal team di sviluppo per le sue innovazioni tecnologiche. Il motore di gioco rimane infatti il Glacier 2 anche se potenziato con tutta una serie di nuove aggiunte che hanno permesso, da un lato, di ingrandire in modo esponenziale i livelli e dall'altro di aumentare sensibilmente il numero di personaggi non giocabili gestiti all'interno della mappa dall'intelligenza artificiale. In questo caso qualche numero può rendere l'idea di quello che ci troveremo di fronte. Il livello ambientato in un museo di Parigi adibito a location per una sfilata di moda, quello che si è sempre visto fino ad oggi, è circa sei volte più grande del livello più vasto di Absolution. E, come lo sviluppatore ci ha tenuto a sottolineare, questa non è neanche la mappa più grande di Hitman. Allo stesso tempo ora il motore può gestire agilmente più di duecento personaggi per ambiente, trecento nel caso di questo livello. Ognuno con le sue routine comportamentali, le sue ronde, i percorsi da seguire e le interazioni da effettuare e, di conseguenza, rendendolo un potenziale obiettivo di un contratto creato dai giocatori. Anche in questo caso il confronto con Absolution è d'obbligo visto che al massimo quest'ultimo titolo era in grado di supportare cinquanta PNG. Questo Hitman insomma, potrebbe davvero essere quello che ogni amante dell'Agente 47 ha sempre desiderato: il sandbox definitivo, in grado di offrire centinaia di diverse possibilità per uccidere i bersagli offrendo una varietà sconvolgente e che si concretizza anche nelle decine di vie di accesso e di fuga per avvicinarsi all'obiettivo o fuggire rapidamente da esso. È proprio con questo misto di eccitazione e curiosità che abbiamo cercato di approfondire la questione dei contenuti offerti e soprattutto della rigiocabilità potenziale di un tale progetto.
In pratica Hitman offrirà due diverse progressioni che dovrebbero far venire la voglia al giocatore di ripetere più e più volte ogni livello, per il puro gusto di scoprire e concretizzare piani e assassinii sempre più audaci e incredibili. Prima di tutto c'è un progresso interno alla mappa. In pratica tutta una serie di interazioni e punti di interesse del livello dovranno essere sbloccati trovandoli o attivandoli con il corretto meccanismo od oggetto per poter poi essere utilizzati liberamente anche in tutte le partite successive. Ad esempio, nella mappa di Parigi sarà possibile fuggire a bordo di un motoscafo. Per farlo dovremo però prima trovare la persona che possiede le chiavi dell'imbarcazione oppure recuperarle da una cassetta di sicurezza. Una volta che le avremo trovate, la possibilità di fuggire con la barca sarà per sempre valida anche in tutte le future partite senza che il gioco ci obblighi a recuperare ogni volta le chiavi. In questo modo più giocheremo ed esploreremo un livello e più sbloccheremo nuovi elementi che ci permetteranno a loro volta di esibirci in uccisioni sempre più ardite, architettando piani sempre più complessi in un circolo virtuoso che dovrebbe essere particolarmente stimolante. Potremo ad esempio sbloccare dei piccoli rifugi dove lasciare un fucile da cecchino oppure elementi d'interazione con lo scenario da attivare al momento giusto per far uscire o richiamare il nostro bersaglio. Gli esempi che potremmo farvi sarebbero decine e vi possiamo garantire che su questo fronte ci sarà davvero l'imbarazzo della scelta.
Un agente migliore
L'altro elemento di progressione riguarderà invece l'Agente 47. In pratica ogni attività compiuta durante le partite farà immancabilmente guadagnare esperienza a Hitman consentendo lo sblocco di nuove armi e gadget. Anche su questo fronte la scelta sarà, a quanto pare, vastissima e coinvolgerà sia le armi iconografiche del nostro assassino preferito, sia bocche da fuoco più esagerate. Tornerà la mitica moneta che potrà essere usata anche per attivare macchinari e distributori e, nel caso dei veleni, sarà possibile scegliere tra quelli in grado di uccidere un bersaglio, stordirlo o magari semplicemente farlo sentire male per farlo correre in bagno, con tutto quello che ne può conseguire in termini di meccaniche.
Purtroppo, pur avendo finalmente compreso qualcosa in più su questi aspetti, ne rimangono almeno altrettanti ancora misteriosi. In primis c'è tutta la questione della trama che, a quanto pare, sarà semplicemente uno sfondo in grado di dare maggiori indicazioni su quello che sta avvenendo nel mondo. Fin dall'inizio del gioco potremo infatti scegliere liberamente quali livelli affrontare, magari concentrandoci su di altri una volta che ci saremo stufati per poi tornare sui primi e così via. Non ci sarà un ordine da seguire e semplicemente scopriremo maggiori informazioni sugli accadimenti narrativi soltanto ascoltando le persone parlare. È possibile che ci siano specifici livelli che si sbloccheranno solo dopo aver raggiunto un certo livello di esperienza o solo in seguito a determinate uccisioni ma su questo aspetto lo sviluppatore non si è voluto sbottonare. Nonostante sia stato stuzzicato più e più volte dalle nostre domande, non c'è stato neanche il modo di capire se effettivamente ci sarà una vera e propria missione finale. Tutto quello che sappiamo è che all'uscita del gioco, prevista per l'8 dicembre su PC, PlayStation 4 e Xbox One, Hitman sarà comunque un'esperienza completa e tutto quello che verrà dopo sarà distribuito in formato gratuito per gran parte del 2016 con il preciso obiettivo di aumentare i contenuti giocabili ma anche di offrire eventi e modalità aggiuntive in grado di arricchire ulteriormente l'esperienza di gioco.
CERTEZZE
- Centinaia di possibilità per uccidere i propri bersagli
- Tutto sembra far pensare ad un altissimo grado di rigiocabilità
- L'Agente 47 come avremmo sempre voluto vederlo e controllarlo
DUBBI
- Potrebbe risultare veramente ostico a chi non è fan della serie
- Siamo molto dubbiosi sulla tenuta della storia