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Quasi ci siamo

Dopo qualche rinvio, Naruto si appresta a tornare con un'opera onnicomprensiva

PROVATO di Umberto Moioli   —   21/12/2015

Non capita spesso di assistere al rinvio di un titolo su licenza Bandai Namco. La società ha una catena produttiva rodata fatta di sviluppatori a cui si affida da anni, che seguono con rigore lo scandire del rilascio di nuovi contenuti. Per Naruto Shippuden: Ultimate Ninja Storm 4 si è fatto uno strappo alla regola, ma alla fine va bene così: archiviato il manga e con un'intera storyline da ripercorrere, Cyber Connect 2 è giusto che si prenda il tempo necessario per rifinire ogni minimo particolare, smussare gli angolo; ed ecco perché in fondo il passaggio dal novembre scorso al febbraio prossimo è meno traumatico di quanto lo sarebbe stato altrimenti. In questi giorni siamo stati a Tokyo nel quartier generale del colosso nipponico, impegnati a vedere e testare le novità del prossimo anno, e non ci siamo fatti scappare l'opportunità di mettere nuovamente mano al titolo.

Naruto Shippuden: Ultimate Ninja Storm 4 è quasi pronto: lo abbiamo provato un'ultima volta

Scontro epico

Dopo alcuni mesi e diversi incontri unicamente dedicati alla componente multiplayer, in questa occasione siamo finalmente riusciti a mettere nuovamente le mani sulla campagna, ripercorrendo l'epico scontro tra Kurama e Ten Tails. In Naruto Shippuden: Ultimate Ninja Storm 4, Cyber Connect 2 si è preposta l'ambizioso compito di ripercorrere tutte le vicende dei ninja del Villaggio della Foglia, all'interno di una componente single player che, ancora più che in passato, pone l'accento su meccaniche non necessariamente riconducibili al genere dei picchiaduro.

Quasi ci siamo
Quasi ci siamo

Lo scontro con Ten Tails assumeva quasi la connotazione di una battaglia da action game: divisa in due fasi, con un sistema di controlli e interazioni create ad hoc e scandita da alcune cinematiche. La prima metà della battaglia ci chiedeva di schivare i colpi del nemico, evitare raggi energetici e i suoi poderosi colpi che scuotevano il terreno, per poi puntare e colpire i suoi punti deboli, indebolirlo e approfittare dei momenti in cui si accasciava al suolo per ridurre la sua energia vitale. Nella seconda metà della battaglia le meccaniche cambiavano: un inseguimento a rotta di collo attraverso un canyon, cercando di schivare le saette che, nel caso fossero andate a segno, ci avrebbero rallentato dando modo al mostruoso demone di braccarci. Il finale evitiamo di descriverlo, anche se gli appassionati sicuramente già sanno l'esito della sfida, ma la chiusura della scena era scandita da la solita sequenza di quick time event a cui spesso lo sviluppatore si affida. Nel complesso una demo spettacolare da vedere: il gioco è dotato di una componente grafica di prim'ordine, è forse quanto di più vicino un "anime game" sia andato al materiale di riferimento e i fan non potranno non amarne le qualità estetiche. Contemporaneamente si percepisce che i controlli non sono rifiniti e fluidi come altri titoli che puntano unicamente su questo genere di situazioni. Non un problema insormontabile, visto che il livello di difficoltà e tutto fuorché proibitivo e in fondo in molti non cercheranno in Naruto Shippuden: Ultimate Ninja Storm 4 chissà quale gameplay ultra tecnico, ma è comunque giusto sottolineare quali aspetti potrebbero e dovrebbero venir rivisti nel mese di lavoro abbondante che ci separa dall'uscita. L'offerta del resto, con un centinaio di personaggi promessi e la solita varietà di contenuti single e multiplayer, non manca di certo. Naruto non è destinato a perdere di popolarità nell'immediato, questo è sicuro, ma è altrettanto chiaro che Bandai Namco punta molto sul titolo e sul ritorno di popolarità che la conclusione della serie e le iniziative dell'ultimo anno si sono portati dietro. Un'occasione che difficilmente ricapiterà.

CERTEZZE

  • L'intera avventura di Naruto e compagnia in un solo gioco
  • Visivamente ottimo
  • Missioni varie...

DUBBI

  • ... anche se non tutte le meccaniche sono rifinitissime
  • Il sistema di combattimento si è evoluto marginalmente