Negli ultimi mesi AMD si è fatta sempre più aggressiva, apparentemente decisa a riscattarsi dopo un lungo periodo di recessione. Le prime dichiarazioni ufficiali sulla Radeon RX 480 le abbiamo prese con le pinze, considerandole come un'inevitabile mossa pubblicitaria. D'altronde una dichiarazione d'apertura altisonante è quasi un dovere quando si tratta di vendere tecnologia. Ma AMD ha continuato a insistere promettendoci a più riprese schede video caratterizzate da un rapporto tra prezzo e prestazioni mai visto prima, schede pensate per colpire quei giocatori che non hanno ancora un PC all'altezza degli ultimi giochi e le cui configurazioni non soddisfano i requisiti minimi della realtà virtuale. Parliamo di quel 84% del mercato PC che acquista schede nella fascia tra i 100 e i 300 dollari e che conta un centinaio di milioni di potenziali acquirenti. Si tratta di un bacino d'utenza enorme che AMD ha chiamato alla rivolta con la parola d'ordine Uprising, incitando alla sollevazione popolare con toni da rivoluzione russa.
La Radeon RX 480 è finalmente giunta e potrebbe aver colpito nel segno
La Radeon RX 480
Scaduto l'embargo sono finalmente apparse tonnellate di benchmark delle versioni reference della Radeon RX 480, la nuova scheda mainstream di AMD basata su chip Polaris 10 che punta tutto sul compromesso tra prestazioni e prezzo. In molti casi i prezzi iniziali per l'Europa sono più alti di quelli stimati, ma caleranno con l'aumento della disponibilità per assestarsi, si spera, a breve. Inoltre alcuni siti riportano per alcuni modelli prezzi simili a quelli stimati con l'edizione reference da 8GB di Sapphire, che risulta reperibile a 269 euro. Prima di passare alle performance riassumiamo le specifiche della RX 480 reference che può contare su 144 texture unit, bus da 256-bit, 32 compute unit, 2304 stream processor e clock base da 1120MHz.
La versione da 199 dollari si accontenta di 7000MHz per i suoi 4GB di GDDR5 e di 224GB/s di banda passante mentre quella da 8GB spinge le GDDR5 fino a 8000MHz e arriva a 256GB/s di banda passante. I numeri sono inferiori rispetto a quelli della fascia medio-alta della scorsa generazione ma tra nuove tecnologie e clock più elevati, che in boost arrivano a 1266MHz, parliamo comunque di più di 5.8 TFLOP di potenza contro i 5.2 della R9 390. Il tutto condito da consumi decisamente più bassi che sono merito sia dei 14 nanometri del processo produttivo sia della nuova architettura finalmente rivoluzionata dopo anni di refresh. A dire il vero 150W non sono così pochi se consideriamo che sono gli stessi della GTX 1070, più potente di una Titan X, ma il salto rispetto al passato è netto e finalmente è possibile scendere a quota 500W di alimentatore anche nel caso delle schede Radeon. Oltre a consumare meno, la nuova generazione di GPU AMD può contare su un nuovo controller della memoria, su una migliore compressione del colore e su un miglioramento della capacità di calcolo asincrono. All'hardware scheduler degli async shader, ora presente anche nelle schede NVIDIA, si aggiungono la Compute Preemption e la Quick Response Queue che permettono di gestire meglio i carichi di lavoro riducendo le code al minimo e consentendo l'allocazione precisa e dinamica delle risorse. Importanti anche per la realtà virtuale, queste tecnologie riducono i tempi di risposta della GPU che si occupa direttamente anche del True Audio. Il miglioramento dell'efficienza in relazione agli shader ammonta a un 15% e fa il paio con i nuovi geometry engine che aumentano anche la resa della tessellation. La dotazione della Radeon RX 480 include supporto per Mantle, compatibilità con lo standard DVI, supporto per surround con pannelli Ultra HD, DisplayPort 1.4, FreeSync, encode/decode a 4K con HDR e, lo mettiamo tra le feature vista l'importanza, la promessa di update software più frequenti.
1440p o 1080p?
Siamo infine arrivati alla spinosa questione delle prestazioni. Al momento la RX 480 da 8GB combinata con una CPU Skylake di ultima generazione sembra giocarsela con la GTX 980, in modalità DirectX 12, con titoli come Hitman e Ashes of the Singularity ma resta a debita distanza dalla R9 390X e in DirectX 11 le prende dalla anche dalla summenzionata scheda NVIDIA. Guardando alle medie complessive, purtroppo falsate dall'uso di schede comparative spesso non reference, la nuova Radeon se la gioca con la R9 390 che in alcuni casi risulta sconfitta ma non è sempre così. A essere onesti ci saremmo aspettati qualcosa di più visto il clamore sollevato da AMD intorno alla RX 480 ma dobbiamo considerare che ci troviamo di fronte a una scheda giovane, destinata a maturare nel prossimo futuro. Inoltre le prestazioni vanno considerate nell'ottica del rapporto tra qualità e prezzo, che è ottimo. In ambiente DirectX 12 Hitman e Rise of the Tomb Raider si avvicinano ai 60 frame al secondo in 1080p per scivolare fino a circa 40 frame al secondo in 1440p. Con Battlefront in DirectX 11, sempre in 1440p, la RX 480 fila a quasi 70 frame al secondo ponendosi a metà strada tra la GTX 970 e la GTX 980.
Nel caso di The Division, anche questa volta in risoluzione QHD, la RX 480 si avvicina alla R9 390X e ai 40 frame al secondo mentre con The Witcher 3 risulta di poco più performante della R9 390 assestandosi intorno 44 frame al secondo senza HairWorks. Non delude invece Doom che in 1440p viaggia a 60 frame al secondo piuttosto stabili e lo stesso vale per il recente Overwatch. Riassumendo la Radeon 1440p consente di giocare più che dignitosamente in 1440p ma è una scheda più versata per il 1080p senza compromessi che, complici le nuove tecnologie, dovrebbe cavarsela decisamente meglio della GTX 970 con la realtà virtuale. In tutto questo il punto di forza più evidente, come promesso, è il rapporto tra qualità prezzo che vale alla neonata AMD la corona di scheda video più conveniente in assoluto. Il rapporto tra performance e costo è del 25% superiore rispetto alla GTX 1070 e non è poco anche se per superare quest'ultima servono due RX 480 con tutto quello che ne deriva in termini di aumento dei consumi e problematiche delle configurazioni a più GPU. Passando all'overclock diamo il benvenuto a Wattman, il software che manda in pensione OverDrive accogliendoci con grafici scoppiettanti, dettagli sul funzionamento della scheda e opzioni di overclock più avanzate. Il tool ha bisogno di corpose rifiniture ma rappresenta un evidente passo in avanti rispetto al passato permettendo all'utente di puntare a uno specifico consumo, di stabilire la rumorosità massima e di impostare profili di overclock per ogni singolo gioco. In quanto a clock la scheda raggiunge senza troppi problemi i 1340MHz di picco che valgono un aumento prestazionale che va dal 5 al 10%. L'incremento non è eccezionale ma in alcuni casi permette di superare i 60 frame al secondo in 1440p e non è quindi da sottovalutare.
La scheda più conveniente di sempre?
Prima di concludere dobbiamo dedicare qualche riga al CrossFire che pur non rientrando tra le priorità di AMD può contare sul supporto per 4 GPU anche in modalità DirectX 11 nonostante in questo caso sfruttare più di tre schede sia pressoché impossibile. Questo limite non c'è nel caso delle DirectX 12 ma starà agli sviluppatori decidere o meno se supportare configurazioni a più schede. Microsoft, per esempio, ha rilasciato una API pensata appositamente per consentire ai propri titoli di sfruttare configurazioni multi-GPU ma resta il fatto che al momento diversi titoli non supportano nemmeno il CrossFire a due RX 480, da molti atteso nella speranza che possa tallonare la GeForce GTX 1080 alla metà del prezzo.
In alcuni casi invece la scalabilità risulta ottima e in 1440p, risoluzione minima per prendere in considerazione una configurazione del genere, due RX 480 si avvicinano a uno SLI di GTX 970 che non casca tanto lontano dalla GTX 1080. Invece con titoli come Battlefield la GTX 1080 vince di un buon 25% e la percentuale è simile nel caso di The Witcher 3 anche se con il titolo CD Projekt RED, paradossalmente, due RX 480 si avvicinano decisamente di più alla GTX 1080 quando si sale a 4K. Ma non è il caso di azzardare valutazioni di sorta visto che parliamo di schede acerbe, nate nel bel mezzo della transizione tra vecchie e nuove librerie grafiche. Quello che è chiaro è che la Radeon RX 480 si comporta molto bene con le DirectX 12, dovrebbe poter su un'ottimizzazione migliore dei titoli convertiti da console grazie al software OpenGPU e sfoggia un rapporto tra prestazioni e prezzo superiore anche a quello delle schede di fascia bassa più convenienti. Per il resto le dimensioni sono tutto sommato contenute, anche se i 24 centimetri di lunghezza possono essere senza dubbio ridotti senza troppi problemi, mentre le temperature sono in linea con la GTX 1070 superando quelle della R9 390 ma non abbastanza da creare problemi. Infine la rumorosità con la scheda sotto carico è piuttosto alta, superiore a quella delle soluzioni Pascal di NVIDIA, anche se non raggiunge i decibel di R9 390X e R9 390 risultando tutto sommato accettabile. A questo punto, assodato che la RX 480 ha tutte le carte in regola per imporsi nella fascia media e cambiarne gli equilibri, non ci resta che aspettare l'assestarsi dei prezzi per un eventuale acquisto o, in caso di dubbi, attendere l'arrivo della GTX 1060 di NVIDIA che potrebbe scombinare i piani di conquista di AMD.