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Morte tra i ghiacci

Il primo contenuto scaricabile di Dark Souls III, Ashes of Ariendal, è stato oggetto di una prova durante il TGS 2016

PROVATO di Umberto Moioli   —   21/09/2016
Morte tra i ghiacci

Per quanto possa sembrare pazzesco, l'incredibile storia che ha portato la serie dei Souls al successo internazionale e al riconoscimento della critica, inaugurando un nuovo genere e diventando uno dei punti più alti della produzione nipponica degli ultimi dieci anni, sta per concludersi. Il marchio resta e resterà nella mani di Bandai Namco, che sarà ovviamente libera di gestirlo a suo gusto, ma il creatore del progetto, Hidetaka Miyazaki, è in procinto di spostarsi con il suo team su qualcosa di completamente diverso, ancora avvolto dal più assoluto riserbo. Prima degli adii e delle retrospettive, c'è però ancora qualcosa che il direttore creativo ha da dire a proposito della serie, un commiato che arriverà in due parti sotto forma di contenuti scaricabili. La prima, in uscita il prossimo 25 ottobre, era presente durante l'evento organizzato da Bandai Namco un paio di giorni prima l'apertura del Tokyo Game Show 2016, occasione durante la qualche abbiamo potuto testarlo. L'altro uscirà invece più avanti, all'inizio dell'anno venturo, e sarà ovviamente oggetto di futuri approfondimenti.

Ashes of Ariendal, primo DLC di Dark Souls III, si mette finalmente in mostra

Idee e contenuti

Non è un'informazione che forse importerà ai fan più accaniti della serie, focalizzati più sulla qualità intrinseca dell'esperienza di gioco, ma Miyazaki e lo staff di Bandai Namco aprono comunque con una precisazione: nonostante il season pass sia diviso "solo" in due parti, la quantità di contenuti inseriti nel pacchetto sarà maggiore rispetto a quella offerta dai DLC fatti in passato da From Software per la serie e per Bloodborne. Insomma, non sarà una botta e via ma una vera e propria avventura che, a partire da una costola di Dark Souls III, racconterà un'unica, articolata storia che svelerà nuovi dettagli sul mondo di gioco. Come sempre le bocche sono cucitissime su trama e personaggi, ma quello che si intuisce immediatamente appena preso in mano il controller, ribadito anche in sede di chiacchierata, è che l'enorme campo innevato che farà da sfondo a buona parte di Ashes of Ariendal risponde non solo a necessità narrative, ma anche alla volontà di creare un ambiente più aperto che in passato, libero da vincoli e votato all'esplorazione.

Morte tra i ghiacci
Morte tra i ghiacci

Pronti via, veniamo disintegrati da un gigantesco granchio (d'altra parte se un granchio resiste a quelle temperature sotto zero, non sarà certo un crostaceo qualsiasi) e fermiamo il cronometro della nostra prima esperienza con Ashes of Ariendal a una trentina di secondi scarsi, nemmeno il tempo di guardarsi attorno. Scelta un'altra via e abbandonata per il momento l'idea di far fuori il bestione provvisto di chele, ci avventuriamo tra alcune rovine e in una foresta, faticando a portare a termine una manciata di incontri ma scoprendo anche alcune interessanti nuove dinamiche. In particolare, e ci viene successivamente dato conforto riguardo la nostra impressione, certi nemici, come degli enormi lupi, utilizzano delle nuove routine di intelligenza artificiale che permettono loro di agire come un vero e proprio branco, accerchiandoci per non darci scampo e dando man forte ai compagni in difficoltà. Sarà comunque interessante vedere, quando finalmente avremo il DLC completo tra le mani, come la landa gelata che fa da sfondo alle vicende verrà utilizzata non solo in termini tematici e per dare maggior respiro ai movimenti e alla libertà d'azione, ma anche per creare un ambiente in evoluzione, che metta in qualche modo a frutto la presenza di una tormenta di neve senza fine, capace di confondere e rendere la vita complicata all'utente (in un titolo dove è già abbastanza complessa di base). Attesa e già annunciata, ci sarà anche una nuovi spinta al PvP che potrà beneficiare di una modalità Colosseum, sia con opzioni uno contro uno, per sfide più dirette e incentrate sull'abilità personale, che due contro due, dove si creeranno dinamiche di squadra piuttosto interessanti. Guardando un po' oltre, non si sa ancora molto della seconda parte del season pass. Il PvP verrà ulteriormente rinforzato perché, a quanto pare, proprio quell'aspetto dell'esperienza è stato a lungo il più richiesto da parte dei fan, mentre l'ambientazione sarà diversa, completamente differente. Non sappiamo dove Miyazaki e i suoi ci porteranno, però quando gli abbiamo chiesto come mai avesse scelto la distesa ghiacciata, ci ha risposto che "sarebbe potuto essere anche qualcosa di radicalmente diverso, come un deserto, volevo qualcosa che desse l'idea di spazio e libertà e per Ashes of Ariendal questa è stata la scelta migliore". Chissà che quel riferimento alle dune non fosse un indizio, lo scopriremo nei prossimi mesi. In effetti la prospettiva di allontanarci dai temi medievaleggianti e gotici non sarebbe affatto male e potrebbe porre le basi per una grande addio. Per ora ci dobbiamo accontentare di vedere cosa verrà fuori dall'uscita del prossimo ottobre, meglio non forzare troppo la mano e i tempi: queste due ultime iniezioni di contenuti dovranno durare quanto più a lungo possibile, almeno finché capiremo che direzione vorrà prendere Bandai Namco per la serie e Miyazaki per i suoi progetti futuri.

CERTEZZE

  • Ambientazione interessante e (sembra) ben sfruttata
  • Rinnovata attenzione al PvP

DUBBI

  • Come sempre bocche cucite su molti dettagli fino all'uscita