202

Come scegliere il TV 4K giusto

Una piccola guida che tenta di aiutarvi nel difficile compito di trovare il televisore 4K adatto a voi

SPECIALE di Pierpaolo Greco   —   30/09/2016

Tra Xbox One S e PlayStation 4 Slim sembra che in questo periodo non si parli altro che di 4K. Mentre attendiamo tutti di capire quale sarà la mossa di Nintendo in questo ambito tecnologico, ci siamo accorti che moltissimi tra i nostri lettori fanno fatica a muoversi in un mercato, quello dei televisori, dove spesso è il marketing a dettare legge e non sempre risulta molto chiaro quali sono le tecnologie e le caratteristiche da tenere sott'occhio se si vuole fare il grande salto e procedere all'acquisto di una TV in grado di supportare la risoluzione del futuro (anzi, ormai del presente).

Come scegliere il TV 4K giusto

Per questo motivo abbiamo deciso di confezionare uno speciale che non vuole e non può in alcun modo essere risolutivo per le vostre decisioni di acquisto ma, accompagnato magari da altri approfondimenti realizzati da testate specializzate nell'argomento, può quantomeno aiutarvi ad avere una prima infarinatura su cosa è davvero il 4K e su cosa bisogna cercare in uno schermo ad altissima definizione. Sia chiaro che, a parere di chi scrive, non è assolutamente questo il momento per passare al 4K e non lo sarà neanche il Natale in arrivo. I motivi sono soprattutto tre: disponibilità microscopica di contenuti nativi a questa risoluzione, prezzi ancora troppo elevati e instabili, numerose incongruenze negli standard. Il nostro consiglio è quindi di rimanere in attesa almeno per il resto dell'anno e per gran parte del prossimo e puntare magari al Natale del 2017 per compiere il grande passo, approfittando magari delle prime uscite di sostanza per PlayStation 4 Pro e dell'arrivo sul mercato di Xbox Scorpio. Come di consueto vi invitiamo a dire la vostra nei commenti, a criticare quanto scritto nell'articolo giustificando il vostro punto di vista ed eventualmente a suggerire altri modelli ed elementi da tenere sott'occhio.

Non sapete cosa cercare in un televisore 4K? Proviamo noi a darvi una mano!

Cosa è il 4K?

Partiamo dalle nozioni basilari. Il 4K reale è solitamente utilizzato solo nelle proiezioni cinematografiche equivale alla risoluzione di 4096x2160 ma, per una questione di proporzioni, sul mercato delle TV e dei monitor si utilizza la risoluzione di 3840x2160, esattamente il doppio del Full HD (1920x1080) e denominata Ultra HD. Per motivi che non stiamo qui a spiegarvi e su cui spesso ci interroghiamo anche noi, è stato deciso di utilizzare l'ampiezza orizzontale per definire questa risoluzione, per l'appunto il 4K, invece del numero di linee verticali come si è sempre storicamente fatto con le altre risoluzioni: 1080p per il 1920x1080 o 720p per il 1280x720.

Come scegliere il TV 4K giusto

È anche per questo motivo che talvolta, quando si parla di 4K, qualcuno scrive 2160p. In estrema sintesi 4K, Ultra HD, 2160p, 4096x2160 o 3840x2160 identificano tutti, con piccolissime eccezioni, la risoluzione oggetto di questo speciale. Rispetto al Full HD ci troviamo davanti al quadruplo dei pixel su schermo e passiamo quindi da circa 2 milioni a 8 milioni di punti da gestire sul pannello con un enorme incremento della quantità di dati da trasmettere e, nel caso di computer e console, anche da renderizzare. La prima, più importante conseguenza, è che il numero di dettagli presenti nelle immagini è enormemente superiore e quindi è necessario essere molto più vicini allo schermo per poter apprezzare questo aumento di risoluzione. Si stima che a livello teorico è necessario essere il doppio più vicini al display rispetto al Full HD per poter apprezzare le differenze in termini di resa grafica. Da qui arriva quindi il nostro primo consiglio: puntate sempre al maggior numero di pollici che il vostro budget e il vostro salotto o camera da letto possono permettervi. Considerate infatti che a due metri e mezzo di distanza dalla TV non bisognerebbe scendere sotto i 60 pollici mentre se questa distanza raggiunge i tre metri, è vivamente consigliato farsi almeno un 75''. Questo ovviamente se si vuole godere dell'aumento di risoluzione permessa dal 4K. Il secondo aspetto da tenere assolutamente in considerazione è la tecnologia del pannello. Questa, insieme alla dimensione, spesso determina un aumento del costo della TV fino al 40% rispetto a un Full HD di uguale grandezza. Lasciando da parte proiettori e plasma 4K, i primi perché meriterebbero uno speciale a parte e i secondi perché sono praticamente introvabili sul mercato consumer, si parte ovviamente dai semplici LED, i più economici e ovviamente quelli che soffrono maggiormente nella gestione di luminosità, contrasto e qualità dei neri.

Come scegliere il TV 4K giusto

Tra l'altro, complice l'illuminazione irradiata dai bordi dello schermo, sono anche quelli che tendono a dare fenomeni di clouding (una sorta di illuminazione a chiazze sugli angoli e alcune zone centrali dello schermo) soprattutto al crescere di dimensioni. Di recente si trovano sul mercato alcune TV pubblicizzate per la loro splendida resa dei colori grazie alla tecnologia Quantum Dot. Si tratta semplicemente di uno strato di nano cristalli posizionati tra la retroilluminazione e il display vero e proprio che si accendono nel momento in cui vengono irradiati e permettono di aumentare contrasto e gamut (lo spettro dei colori) offrendo un effetto potenziato specie in situazioni in cui i colori su schermo sono molti, come nei film in computer grafica o nei cartoni animati. È un interessante artificio tecnico ma nulla di rivoluzionario o su cui vale la pena spendere dei soldi. Salendo di livello si arriva al full array LED, FALED dove l'illuminazione è diffusa a griglia sull'intero display consentendo una gestione molto più oculata e precisa dei LED e, di conseguenza, una resa dei neri e della luminosità decisamente più appetibile rispetto a quella dei normali LED. A chiudere il cerchio troviamo i pannelli OLED, il vero salto in avanti tecnologico visto che tutti i singoli pixel possono essere accesi o spenti portando a un abbattimento dei consumi ma soprattutto alla massima resa teorica in termini di bianchi, neri e gamut dei colori, mancando di fatto una retroilluminazione diffusa. Non è un caso che le TV OLED presenti sul mercato siano anche le più costose, talvolta anche nell'ordine di un 20-30% in più rispetto a un uguale televisore 4K LED ma bisogna stare attenti a elogiare soltanto questa tecnologia. Anche se ormai sono numerosi anni che la troviamo su smartphone, tablet e alcuni pannelli di dimensioni molto generose, permangono dubbi sulla longevità delle TV basate su questa tecnologia visto che non ci sono statistiche sensate sui fenomeni di ghosting e burn-in (il primo è l'effetto scia che denota un invecchiamento della sensibilità dei pixel, il secondo è il fenomeno per cui le immagini statiche rimangono impresse sullo schermo anche una volta sparite dal rendering). Se siete soliti cambiare la TV ogni cinque, sette anni e non più di frequente, questo potrebbe rappresentare un'arma a doppio taglio. Se invece siete dei patiti della tecnologia e contate di aggiornare il vostro pannello con maggiore frequenza, puntare sull'OLED potrebbe essere la scelta giusta.

Come scegliere il TV 4K giusto

Arriviamo poi al fantomatico HDR (high dynamic range) che noi videogiocatori ben conosciamo per le campagne di comunicazione di Xbox e PlayStation. Si tratta di un elemento in grado di ricreare ombre e zone illuminate in modo più credibile e ricco di dettagli con in aggiunta una palette cromatica molto più ampia. Ricordate sempre che si tratta di un elemento aggiuntivo: non tutti i televisori 4K lo supportano e quindi, in fase di acquisto, assicuratevi sempre che sia presente sul pannello scelto pena il ritrovarsi tra le mani un TV senza un elemento su cui si poggeranno numerose delle produzioni filmiche e ludiche dei prossimi anni. È anche vero che se già sono pochi i contenuti nativi in 4K, quelli che supportano l'HDR si contano veramente sulle dita una mano e ritorniamo quindi al discorso di inizio articolo: sarebbe meglio aspettare ancora diversi mesi prima di procedere con l'acquisto. Tra l'altro proprio la specifica HDR è quella che subisce maggiormente la poca precisione degli standard. Da un lato c'è HDR10 che è la specifica "minima", supportata da Xbox One S e PlayStation 4, poi troviamo il cosiddetto Ultra HD Premium, un vero e proprio consorzio che riunisce più produttori che offrono televisori 4K certificati HDR10 con alcuni extra non meglio definiti e infine c'è il Dolby Vision, un altro standard HDR promosso e licenziato da Dolby Laboratories che dovrebbe offrire una resa cromatica ancora superiore. In questo periodo storico è difficile consigliare quale delle tre specifiche adottare, ciò che conta è che la vostra TV prescelta supporti HDR per metterla al riparo dall'obsolescenza.

Questioni di fluidità e di paraculate

Ci sono altri due elementi fondamentali da tenere d'occhio in fase di acquisto. Da un lato abbiamo gli hertz, la velocità di aggiornamento del pannello. Più è alta e più l'immagine appare fluida, a patto di avere ovviamente una sorgente all'altezza delle necessità. È fondamentalmente un altro modo per indicare il numero di frame al secondo che il pannello è in grado di mostrare. Se con i Full HD i 60 Hz erano un minimo da ricercare, ora scendere sotto i 120 Hz è molto rischioso anche se l'ultima versione dell'HDMI, la 2.0a, si limita a supportare il 4K con HDR a 60 frame al secondo.

Come scegliere il TV 4K giusto

Salire sopra i 120 Hz o seguire tutte le varie diciture come TruMotion, MotionFlow, Clear Motion Rate è praticamente inutile visto che entrano in gioco processi di interpolazione la cui qualità è determinata dai processori montati nei televisori. Solitamente queste routine possono essere disattivate tramite le impostazioni e contribuiscono a quell'effetto "telenovelas" che caratterizzava i primissimi televisori HD Ready ad alte frequenze di aggiornamento. E comunque il loro giudizio è intimamente legato al gusto personale dell'osservatore. Stesso identico discorso si può dire per il contrasto che molto spesso viene sbandierato come elemento identificativo della presunta qualità di un pannello. Esistono talmente tante modalità per calcolarlo ed enormi discrepanze sui metodi utilizzati, che ormai non vale più la pena considerarlo durante l'acquisto di un televisore. Anche per gli altoparlanti integrati l'argomentazione è similare. Ignorateli e possibilmente ignorate anche le TV con soundbar annesse e connesse. La resa audio sarà sempre pessima se confrontata con cuffie, sistemi home theater o soundbar comprate a parte e quindi non vale la pena investire neanche 50€ sui sistemi audio integrati. E per quanto riguarda il 3D e i fantomatici schermi curvi? Il primo fortunatamente ce lo stiamo dimenticando e, anche se lo trovate, è praticamente innocuo anche a livello di costo. La curvatura invece è l'ennesima, splendida trovata di marketing per convincere l'utente a spendere soldi che potrebbe tranquillamente tenersi in tasca per un "incredibile" ritrovato tecnologico che in concreto apporta solo fastidi: deformazioni per chi non guarda lo schermo esattamente frontalmente e gravi fenomeni di clouding soprattutto sui bordi laterali. L'ultimo elemento da tenere davvero in considerazione è paradossalmente il più importante per noi giocatori: l'input lag. Si tratta di un valore che misura il tempo che passa tra la ricezione del segnale della sorgente da parte della TV e la sua apparizione sullo schermo ed è calcolato in millisecondi. Più è alto e peggio è. È un elemento essenziale quando si gioca visto che determina la velocità di risposta ai comandi rispetto a quello che si vede su schermo ed è tanto più importante quanto è frenetico il gameplay.

Come scegliere il TV 4K giusto

Tutte le TV hanno un settaggio, la cosiddetta modalità gioco, che tenta di disattivare tutto il processing video e quindi di ridurre moltissimo l'input lag ma tendenzialmente bisogna cercare sempre televisori che ce l'hanno già di base molto ridotto. In questi termini non c'è una vera e propria regola ma orientativamente avere TV con più di 50 millisecondi di input lag può cominciare a far sorgere qualche scollamento tra quello che la testa comanda al pad e quello che gli occhi percepiscono dallo schermo. Prima di chiudere, vi lasciamo con un altro paio di indicazioni. Prima di tutto tenete sempre bene in mente quale sarà la principale destinazione d'uso del vostro TV. Se considerate di sfruttarlo per vedere soprattutto film, oppure se siete soliti guardare sport o magari sorgenti in bassa definizione per buona parte del tempo o, ovviamente, se in primis volete cambiare televisione per giocare in 4K. Questa valutazione vi permetterà di scegliere l'ordine delle priorità tra tecnologia del pannello, input lag, hertz e HDR e quindi di fare un po' di scrematura tra le centinaia di TV presenti sul mercato. Infine chi scrive si trova molto spesso a suggerire di ascoltare personalmente le cuffie o gli altoparlanti prima di procedere con l'acquisto visto che le orecchie di ognuno sono più o meno sensibili a determinate frequenze e soprattutto cercano determinate rese acustiche per provare del godimento. Lo stesso identico consiglio vale anche per i televisori: al di fuori dei pochi elementi evidenziati in questo speciale, il consiglio è sempre quello di osservare il televisore dal vivo, possibilmente di fianco ad altri TV con la stessa sorgente video e simili caratteristiche e giudicare in base al proprio gusto personale, piuttosto che fidandosi di numeri e specifiche.