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Più bottini per tutti

Siamo tornati in quel di New York dopo l'arrivo della patch 1.4 di The Division che ha rivoluzionato il gioco

SPECIALE di Rosario Salatiello   —   31/10/2016

Quando nei mesi scorsi pensavamo a The Division, ci era impossibile evitare di pensare automaticamente anche al grandissimo potenziale inespresso del titolo targato Massive Entertainment. Uscito sul mercato ormai diversi mesi fa e premiato dalla nostra recensione uscita all'epoca, The Division vedeva infatti una straordinaria esperienza di crescita del personaggio in una suggestiva New York flagellata da un terribile virus, accompagnata purtroppo da un endgame carente in termini di contenuti e qualche bug di troppo. Una situazione andata avanti per numerose settimane, causando considerevoli perdita sul numero di giocatori attivi, nonostante i grandi sforzi di Massive di fare in modo che The Division incontrasse il favore della comunità. Quest'ultimo obiettivo è stato veramente raggiunto solo con il primo DLC a pagamento, Underground, con il quale Massive ha aperto le porte dei sotterranei di New York, ma soprattutto di un'esperienza più soddisfacente per gli agenti ancora rimasti in attività. Nonostante questo, diverse cose erano rimaste ancora in sospeso, al punto da spingere gli sviluppatori a organizzare un evento di tre giorni nella loro roccaforte di Malmo. Per l'occasione sono stati chiamati a raccolta i giocatori più esperti, invitati poi anche a partecipare ai server pubblici di test: unico fine, quello di migliorare il gioco, gettando così le basi per la patch 1.4. La serie di modifiche invocate a gran voce è infatti il centro dell'aggiornamento, arrivato pochi giorni fa con delle note di rilascio particolarmente lunghe. Dopo aver passato qualche ora in sua compagnia, ecco il nostro parere.

La patch 1.4 fa proseguire The Division sulla buona strada di Underground: c'è ancora tempo?

Un mondo a fasce

Anche dopo gli aggiustamenti effettuati da Massive sul gioco base tramite le patch uscite in precedenza, fino a oggi The Division continuava a essere afflitto da un evidente problema di bilanciamento. Non solo nella Zona Nera, come più volte riportato da chi provava ad avventurarsi in un'area PvP spesso al centro delle critiche.

Più bottini per tutti
Più bottini per tutti

Al di fuori di quest'ultima, i giocatori si ritrovavano infatti ad affrontare sfide contro la CPU ritenute eccessivamente impegnative, rimediando a tratti una bella dose di frustrazione invece di un nuovo pezzo d'equipaggiamento. Un problema legato spesso al livello dei nemici, molte volte eccessivo soprattutto per chi aveva appena raggiunto il livello 30 ed era quindi sprovvisto di una dotazione che permettesse uno scontro un po' più alla pari con gli avversari più ostici. Dalla volontà di sistemare questa cosa arriva la prima modifica inclusa nella patch 1.4 di The Division, che adesso divide il proprio mondo in quattro diverse fasce, ognuna delle quali popolata da avversari di livello crescente. La prima fascia, dedicata ovviamente a chi ha appena raggiunto il livello 30, contiene per esempio avversari di pari livello, con ricompense da gear score non superiore a 163. Tutti i numeri salgono progressivamente fino ad arrivare alla quarta fascia, in cui si possono trovare nemici livello 33 e ricompense sotto forma di equipaggiamento di livello 229, il punteggio massimo di gear score che è adesso raggiungibile. Prima della patch 1.4 il gear score massimo era infatti 268, ma nell'elenco di modifiche apportate da Massive compare anche un bilanciamento dei vari set e dell'equipaggiamento in generale, con cui il team di sviluppo ha voluto rendere più chiari i traguardi associandoli alle fasce del mondo. Queste ultime possono essere sbloccate da un personaggio solo dopo aver ottenuto un gear score adeguato per le sfide offerte, dando al giocatore un maggiore controllo sul livello di difficoltà prima di passare a quello successivo. Si tratta dunque nel complesso di una specie di cuscinetto, destinato a introdurre in modo più graduale all'endgame chi arriva al livello 30, invece di sbatterlo subito di fronte a nemici armati fino ai denti. Idee più che sensate, che avrebbero sicuramente dato a The Division una marcia in più qualora fossero state presenti sin dall'inizio. Arrivati a questo punto, purtroppo, tutto quanto rischia di risultare piuttosto tardivo perché gran parte dei giocatori in un modo o nell'altro ha già la possibilità di accedere alla fascia più alta. Per fortuna, la patch 1.4 non limita le sue novità a quanto descritto in questo paragrafo.

Nemici più umani

Oltre ad associare i livelli dei nemici alle diverse fasce del mondo, gli sviluppatori hanno deciso di rivedere in modo piuttosto radicale gli avversari controllati dalla CPU. La frustrazione di cui abbiamo già parlato era infatti sicuramente legata al livello degli avversari, ma anche alla loro capacità di farsi beffe di interi caricatori svuotati da chi aveva il controller in mano. Anche in questo caso si tratta dunque di una modifica richiesta a gran voce dalla comunità di giocatori di The Division, in cui adesso i nemici non sono più delle spugne "assorbi proiettili" in grado di incassare danni su danni prima di stramazzare al suolo.

Più bottini per tutti

Tra i successi della patch 1.4 c'è dunque la restituzione della sensazione di potenza alle mani dei giocatori, grazie alla decisione di rendere più "umani" i nemici affrontati. Questi ultimi non solo oppongono una minore resistenza ai colpi ricevuti, ma sono anche meno letali con quelli da loro sparati. Ne conseguono delle meccaniche di gioco in cui si respira maggiormente, dove non si è più obbligati a starsene al coperto nel timore di ricevere un colpo letale da un cecchino, avvicinandosi così alle dinamiche da sparatutto a lungo inseguite da Massive. Nel complesso, questo non vuol dire che le sfide non siano impegnative, perché il team svedese ha ovviato al nerf dei nemici lavorando per migliorare la loro intelligenza artificiale, rendendoli più abili nell'accerchiare i personaggi controllati dagli esseri umani. Senza contare il loro classico arrivo a ondate, con cui fiaccare la resistenza degli agenti della Divisione. È bene ricordare a questo punto che in termini di contenuti molto era già stato fatto con il DLC Underground, grazie al quale The Division aveva accolto missioni più divertenti da effettuare, grazie ad alcuni parametri di difficoltà da impostare prima di addentrarsi tra i cunicoli di New York. Le scorribande introdotte insieme all'aggiornamento 1.3 restano anche le più generose in termini di bottini, aspetto a cui Massive ha comunque dedicato un bel po' di attenzioni in occasione di questa nuova patch. Per mesi, il metro di paragone di The Division è stato Diablo III e la sua generosità in termini di equipaggiamento fornito dai nemici, e anche in questo caso Massive ha deciso di rispondere alle numerose richieste effettuate dai giocatori.

Più bottini per tutti

Si può quindi dire addio alla fatica necessaria per ottenere un determinato set, dando il benvenuto a una politica diametralmente opposta, in cui The Division è paradossalmente diventato forse troppo esagerato. Ritrovandoci con un gear score abbassato a meno di 200 dopo le modifiche introdotte con la patch 1.4, sono infatti state necessarie solo poche ore per arrivare a ridosso del 229, scartando decine di oggetti ottenuti durante le numerose missioni Underground per arrivare abbastanza facilmente al set che avevamo in mente. Come abbiamo già detto, queste ultime restano quelle da preferire: sia per la loro varietà, sia per la generosità dei bottini offerti (i boss danno ora addirittura tre diversi oggetti), ma la possibilità di ottenere equipaggiamento di valore si trova praticamente ovunque, anche nello scontro occasionale con le bande in superficie. Al bottino classico si è infatti affiancato quello fornito dai punti esperienza accumulati, che adesso non verranno più buttati via come in precedenza: la raccolta di punti esperienza popola ora una barra separata, completando la quale si ottiene una cassa contenente altro equipaggiamento per il proprio personaggio. Una vera e propria pioggia di oggetti, che a parte qualche eccezione ci permette di consigliarvi di partire completamente da zero nella raccolta di bottini, scartando tutto ciò che non sia di livello massimo. Troverete un gioco molto più propenso a farvi ottenere il set che volete rispetto al passato, in tempi più che accettabili.

Che futuro?

Se in diversi aspetti la patch 1.4 ha migliorato la vita di chi popola i server di The Division, un problema insoluto resta quello di capire cosa fare una volta ottenuto l'equipaggiamento desiderato. L'assenza di classi vere e proprie rende poco appetibile il livellamento di un altro personaggio, mentre come abbiamo già ricordato in termini di contenuti quest'ultimo aggiornamento non ha introdotto nulla di nuovo rispetto a quanto visto in Underground.

Più bottini per tutti

Non è stata toccata neanche la componente PvP del gioco, per la quale sembra sia in cantiere una patch che verrà pubblicata prossimamente. Scelte come la revisione del modo in cui funzionano le abilità dei personaggi e il ricalcolo dei danni al secondo ci consentono di vedere la patch 1.4 come una sorta di "punto e capo", con cui Massive intende mettere The Division nella condizione migliore per accogliere le novità future giocandosi tutto per evitare di perdere ulteriormente giocatori. Ricordiamo infatti che nel famoso "Year One Plan" degli sviluppatori ci sono ancora ben due DLC a pagamento: Survival e Last Stand. Pur accogliendo con generale favore questa patch 1.4, il nostro dubbio principale è legato al modo in cui The Division potrà affrontare le diverse novità in arrivo nei prossimi tempi. Parecchi giocatori della prima ora hanno infatti deciso di dedicarsi ad altro già da qualche mese, e non è detto che quanto in arrivo possa spingerli a tornare in quel di New York. Tanto per citare qualche titolo, tra quelli usciti di recente troviamo Battlefield 1, Gears of War 4, Mafia III e Titanfall 2, mentre l'uscita di altri pezzi da novanta come Call of Duty: Infinite Warfare, Dishonored 2 e Watch Dogs 2 è praticamente imminente. Il modo in cui The Division potrà ritagliarsi un proprio spazio in una situazione del genere sarà tutto da verificare. Nel frattempo, quello che possiamo dirvi è che ora si vede espressa una parte consistente di quel potenziale di cui parlavamo in apertura.