In un 2017 che si prospetta ricco di novità, Nintendo Switch è sicuramente quella in grado di destare la maggiore curiosità, come spesso capita per i prodotti della casa di Kyoto. Al contrario della concorrenza, Nintendo ci ha abituato a soluzioni difficilmente scontate, pertanto mentre gli altri ravvivano la propria offerta proponendo versioni vitaminizzate della medesima console, Switch si propone come un elemento di rottura nel panorama videoludico, come è successo in passato anche a varie altre piattaforme della grande N, e questa è una caratteristica sempre più rara e preziosa nell'industria moderna.
Per questo il 13 gennaio 2017 è una data tanto attesa: dopo la prima e fugace occhiata che ha comunque chiarito diversi dubbi sulla natura di Switch, da mesi attendiamo di sapere più nel dettaglio come funzioni questo magico hardware ibrido, e soprattutto che titoli e soluzioni di gioco si porti dietro con il suo carico dirompente. Gli interrogativi aperti sono ancora molti, e vanno dalla composizione dell'hardware all'effettiva strategia che Nintendo ha elaborato per la nuova console, il modo in cui questa sia destinata a imporsi sul mercato e il pubblico che la compagnia ha intenzione di attirare con questa particolare soluzione che mischia la portabilità alle caratteristiche classiche di una console domestica. Al di là di questioni più prosaiche su schede grafiche e simili, infatti, il dubbio riguarda soprattutto la filosofia con cui Nintendo ha deciso di costruire Switch: dopo una Wii U ingiustamente trascurata dal grande pubblico, nonostante la grande quantità di titoli esclusivi di alto livello nel suo catalogo, l'intenzione è quella di inseguire ancora nuovi segmenti demografici come accade con Wii o continuare su un approccio più centrato sul videogiocatore tradizionale?
In attesa della presentazione ufficiale di domani mattina, facciamo il punto su Nintendo Switch
Una presentazione in due atti
Nintendo adotta ormai da diverso tempo un proprio stile comunicativo, alquanto diverso da quello utilizzato dalla concorrenza. Per questo non stupisce più di tanto che tutte le informazioni su Switch siano state relegate a un semplice trailer iniziale e a una seconda presentazione più estesa e verosimilmente esaustiva, volta a spiegare tutti gli elementi rimasti oscuri sulla nuova console. Il trailer di presentazione ha mostrato la forma di Switch e il suo particolare concept di console ibrida, in grado di essere trasportata fuori casa senza interrompere l'esperienza di gioco, ma ha lasciato aperti molti interrogativi sulle funzionalità dell'hardware, sull'interfaccia e sui giochi che ne accompagneranno il lancio.
Su tutti questi elementi dovrebbe far luce la nuova presentazione fissata per venerdì 13 gennaio 2017 alle ore 5:00 del mattino. È già pronto un sito ufficiale per l'evento, così come lo streaming, che avverrà attraverso YouTube o visibile direttamente dalla pagina dedicata, inizialmente in inglese e poi interamente sottotitolato in italiano in un secondo momento. In ogni caso, potete aspettarvi la consueta copertura in contemporanea qui sulle pagine di Multiplayer.it, quindi l'appuntamento è fissato: impostate la sveglia e preparatevi all'alzataccia perché il futuro di Nintendo sta per essere finalmente svelato. A seguire, come da tradizione ormai per la casa di Kyoto, ci sarà un lungo streaming della serie TreeHouse, interamente dedicato alla lineup di giochi per la nuova console e durante il quale sarà possibile vedere un po' di gameplay commentato in diretta, anche se non è ovviamente ancora noto il contenuto di questa ulteriore trasmissione. Tenetevi pronti a un tour de force tutto dedicato a Switch su queste pagine, dunque: a partire dalle ore 04.45 di venerdì mattina trasmetteremo sul nostro canale Twitch la conferenza dell'evento in Giappone, tradotta e commentata in italiano dalla redazione, con sintesi dell'evento e video riepilogativi a seguire, oltre a vari articoli e news. Alle 15.30 di venerdì si terrà uno speciale Cortocircuito in contemporanea con il Nintendo Treehouse, con commento sulle novità mostrate e relative al software di Switch, con tanto di collegamento con gli inviati a Londra che avranno provato la console e i giochi e daranno impressioni a caldo.
Certezze
Nel lungo periodo di avvicinamento alla prima presentazione, quando ancora la nuova console di Nintendo era identificata con il nome in codice "NX", diversi executive della casa di Kyoto hanno ribadito come questa fosse destinata ad essere l'elemento centrale dell'offerta, la vera e propria nuova console casalinga Nintendo. Il fatto che questa home console sia anche portatile, come si è scoperto con la rivelazione di Switch in video, unisce finalmente i due grandi regni in cui la compagnia ha sempre lavorato contemporaneamente, ma finora mantenendo nettamente separato l'impegno: da una parte le console domestiche con la loro lineup tradizionale, dall'altra i vari portatili che (specialmente in Giappone) hanno sempre dominato la scena, ricchi di titoli da parte di terze parti e di numerosi generi, sebbene chiaramente caratterizzati da produzioni di valore economico minore rispetto a quelle standard per console.
Una console domestica portatile potrebbe dunque trarre gli elementi di forza da entrambe le categorie, minimizzando gli inevitabili limiti che un design del genere comporta in termini di potenza computazionale bruta. L'hardware è stato progettato da Nvidia, e sempre dalla casa californiana arriva anche la struttura dell'intero ambiente di sviluppo, una base tecnologica che è stata definita estremamente avanzata e malleabile, costruita sull'affermato know-how di Nvidia in entrambi i settori videoludici. Data per scontata la qualità estrema del software interno da parte di Nintendo, il grande interrogativo su Switch riguarda il supporto dei third parties, elemento su cui si gioca spesso la partita della console war e che ha contribuito a decretare il fallimento commerciale di Wii U dopo un primo periodo di entusiasmo. Ecco che allora la facilità di programmazione e la vicinanza dell'architettura hardware a quella della concorrenza diventano caratteristiche fondamentali per l'affermazione della console sul mercato, e in entrambi i campi Nvidia e Nintendo hanno promesso grandi cose, con varie voci di corridoio da parte di addetti ai lavori che in questi giorni sono andate a supportare l'ipotesi di una macchina in grado di offrire ampio spazio di manovra agli sviluppatori, e la quantità di team che hanno risposto all'appello di Nintendo è effettivamente confortante.
La macchina dei misteri
Quello che sappiamo è che il corpo principale di Switch è composto da una sorta di tablet con controlli fisici posti ai lati dello schermo LCD, che possono essere staccati all'occorrenza formando una sorta di controller modulare composto da due elementi. Non c'è comunicazione ufficiale sul fatto che sia un touch screen, ma la cosa è assai probabile, come emerge anche da vari documenti, schemi e brevetti trovati online in questi mesi.
Secondo varie fonti lo schermo dovrebbe essere un LCD da 6,2 pollici con risoluzione 720p e multitouch capacitivo a 10 punti, con ulteriori rumor che parlano anche della possibilità dell'utilizzo di un headset a cui applicare lo schermo in questione per ottenere un visore a realtà virtuale, qualcosa di simile al Samsung Gear VR. La particolarità della console è che all'occorrenza può essere riposta all'interno di un dock collegato alla TV in modo da vedere i giochi direttamente sullo schermo di questa, una soluzione che consente probabilmente una variazione nelle performance e nella risoluzione dei giochi attraverso un sistema che ha subito fatto sorgere numerose teorie. Quella più accreditata al momento parla di una variazione della velocità di clock nelle due diverse configurazioni: in versione portatile la console girerebbe con un clock speed limitato per contenere i consumi ed evitare problemi di surriscaldamento, che verrebbe "sbloccato" una volta riporta la console nel dock. Secondo alcune voci si tratta di una variazione del 40%, con velocità che passa dai 307 MHz in versione portatile a 768 MHz in configurazione "domestica". La geometria variabile di Switch si riflette anche nel particolare sistema di controllo modulare: i due elementi ai lati dello schermo, chiamati JoyCon, possono essere staccati dal corpo principale e collegati insieme componendo un controller unico, oppure utilizzati come due moduli controller separati, da tenere uno per mano. Sebbene nel video di presentazione vengano mostrati in azione solo gli input standard come stick analogico, croce digitale e tasti frontali e dorsali, si sospetta che al loro interno si trovino anche giroscopio, accelerometro e forse anche sensore a infrarossi, cose che renderebbero il sistema di controllo compatibile con la rilevazione di movimento a vari livelli. I due moduli possono anche essere utilizzati indipendentemente come due mini-pad per altrettanti giocatori, cosa che consente un multiplayer in presenza sempre disponibile in ogni occasione, con la possibilità di appoggiare comodamente lo schermo a uno stand ripiegabile integrato e apparecchiare così ovunque un party multiplayer mobile. Non ci sono dati ufficiali sui componenti dell'hardware, ma considerando che si tratta di un progetto interamente affidato a Nvidia, del quale la compagnia è anche particolarmente orgogliosa, viene da pensare che possa trattarsi di una piattaforma Tegra, la stessa X1 utilizzata dai dispositivi portatili Nvidia Shield o un'evoluzione di questa, mentre sembra più sfumata l'ipotesi che possa essere stata implementata direttamente una Tegra X2.
Sogni di lineup
L'unica certezza per quanto riguarda la lineup di Nintendo Switch si chiama The Legend of Zelda: Breath of the Wild, e scusate se è poco. Sebbene siano sorti dubbi sulla presenza del nuovo capitolo della serie al lancio della nuova console, ha ripreso quota l'idea che si tratti di uno dei primi titoli che verranno messi a disposizione, e si tratterebbe di una buona vecchia killer application a tutti gli effetti, di quelle che si vedono sempre più raramente al giorno d'oggi.
Non si vive di solo Zelda però, e vediamo dunque quali possono essere gli altri giochi in arrivo per Switch al lancio o nei primi mesi di presenza sul mercato. Praticamente confermato dalla stessa Square Enix è Dragon Quest XI, oltre a una riedizione di Dragon Quest X, due JRPG (il secondo un MMORPG, per la precisione) che danno già un ottimo contributo dal gusto nipponico all'offerta ludica sulla neonata console, ai quali possono essere aggiunti con una certa sicurezza, essendo stati menzionati dagli stessi sviluppatori o da fonti affidabili, anche un nuovo Pokémon Stars che dovrebbe rappresentare una nuova edizione domestica dei capitoli Sole e Luna, presentandosi dunque come primo, storico capitolo della serie principale in versione domestica, oltre al nuovo platform Sega Project Sonic 2017 e Just Dance 2017. Sul fronte indie l'apporto è assicurato da Rime, l'interessante action adventure di Tequila Works recentemente tornato dall'oblio, il fenomenale Stardew Valley la cui versione Switch è stata chiaramente riportata dal team Chucklefish e da un nuovo gioco di Image and Form, autori di Steamworld, tanto per rimanere sui titoli chiaramente menzionati dagli sviluppatori. Meno dirette invece le prove della presenza di The Binding of Isaac Afterbirth+, del "successore spirituale" di Banjo-Kazooie, Yooka-Laylee, di Project Cars che non è riuscito ad arrivare su Wii U spostandosi sulla "nuova console" e del nuovo Monster Boy and the Cursed Kingdom, tuttavia tutti candidati altamente quotati per l'arrivo su Switch. Parlando di roba grossa, la presenza futura delle serie storiche Nintendo è scontata, ma ci sono indizi che portano a pensare a titoli precisi già in arrivo nella prima finestra temporale, se non al lancio di Switch. Tra questi c'è un nuovo capitolo di Mario in 3D che si è brevemente affacciato già all'interno del trailer di presentazione della console, così come quello che sembra essere una riedizione modificata di Super Mario Kart 8, che potrebbe contenere gli elementi del gioco uscito su Wii U con varie aggiunte nuove, almeno andando per deduzioni a partire dal video. Fortemente sospettato di arrivare presto è anche un nuovo Splatoon, su cui si sono accumulate diverse voci di corridoio, così come Super Smash Bros., tutti casi che fanno pensare a una possibile politica di recupero dei titoli maggiori per Wii U in versione potenziata o modificata in qualche modo sulla nuova console.
Molto probabile anche un bizzarro RPG da parte di Ubisoft che propone un cross-over tra Mario e i Rabbids, oltre ad altri probabili progetti in corso presso il publisher francese, che pare particolarmente entusiasta di Switch. Sempre partendo dal trailer, forti candidati sono anche The Elder Scrolls V: Skyrim e NBA 2K17, visto che entrambi sono presenti all'interno del video di presentazione della console, pur non essendo stati annunciati né confermati dai rispettivi publisher. Evergreen, non possiamo fare a meno di menzionare il "nuovo progetto di Retro Studios", qualsiasi cosa questo sia, ormai simile a una sorta di unicorno ma che prima o poi dovrà pur prendere qualche sembianza e il lancio di una nuova console parrebbe l'occasione ideale per buttarlo in pista. Infine, parliamo di un caso piuttosto particolare: dopo anni di voci di corridoio e fugaci apparizioni di materiali video, Michel Ancel ha confermato che Beyond Good & Evil 2 è effettivamente in sviluppo, e secondo diverse teorie il gioco potrebbe essere un'esclusiva per Nintendo Switch, forse temporale. Ovviamente, qui abbiamo parlato solo dei titoli che sono stati in qualche modo menzionati in voci di corridoio e notizie riguardanti Switch in questi mesi, ovviamente il catalogo potenziale è enorme considerando anche solo i titoli first party Nintendo.
Quando, quanto e come
Al costo di sembrare venali e materialisti, le questioni dell'uscita e del prezzo di lancio risultano comunque fondamentali per la storia di una console, in grado di determinare ampiamente il successo di una macchina, specialmente in un ambiente in cui la concorrenza sta viaggiando a ritmi altissimi. Per quanto riguarda il "quando", fin dal video di presentazione Nintendo ha evidenziato il mese di marzo come periodo probabile per il lancio della nuova console, ma informazioni più precise dovranno arrivare con la presentazione di domani. Il prezzo invece è un argomento decisamente più misterioso e delicato e dalle molteplici ripercussioni. È certo che Nintendo non possa permettersi di lanciare la nuova console a un prezzo troppo alto, ma la tecnologia presente all'interno di Switch sembra costosa, trattandosi peraltro di una macchina in cui la progettazione ha richiesto sforzi sicuramente maggiori della semplice compressione di hardware derivato dal mondo PC all'interno di uno chassis più piccolo e ottimizzato.
La configurazione ibrida, gli elementi modulari e le prestazioni variabili avranno sicuramente alzato il prezzo della produzione, dunque la scelta del giusto prezzo sarà stata particolarmente ardua e non si escludono eventuali risparmi effettuati sulle performance hardware per raggiungere un punto ottimale. Le voci di corridoio sul prezzo sono molteplici ma sembrano gravitare soprattutto intorno ai 300 dollari, tuttavia attendiamo lumi da Nintendo su questo delicato fronte. Infine, parliamo di alcune caratteristiche di Switch non emerse in precedenza: la macchina andrà a cartucce e non con supporti ottici, con una scelta che può sembrare anacronistica ma rientra sempre nella ricerca di maggiore portabilità possibile, che arriva anche eliminando i lettori e riducendo le componenti meccaniche in movimento il più possibile. Le schede di memoria ormai sono ampie e facilmente producibili, dunque la scelta di tornare alle cartucce sembra decisamente plausibile. Ovviamente, sarà comunque presente la possibilità di scaricare giochi in digitale attraverso l'ormai affermato eShop Nintendo, così come una nuova Virtual Console che per la prima volta dovrebbe integrare anche il GameCube. Per quanto riguarda il sistema operativo, secondo alcune voci non sarebbe di derivazione Android, mentre altri sostengono che non sia prevista alcuna retro-compatibilità per Switch con i giochi per le piattaforme precedenti, fatta ovvia eccezione per i titoli in Virtual Console e le riedizioni da Wii U.