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Persona 5 vs Final Fantasy XV

Mettiamo a confronto i due JRPG più chiacchierati degli ultimi anni

SPECIALE di Christian Colli   —   05/05/2017

Ve l'abbiamo fatta! Voi credevate che in questo speciale avremmo decretato il JRPG migliore tra Persona 5 e Final Fantasy XV, avevate già preparato i popcorn per darvi battaglia nei commenti e inveire contro il nostro portale. "Final Fantasy XV fa schifo!" "Persona 5 è sopravvalutato!"

Persona 5 vs Final Fantasy XV

In questi giorni ne abbiamo lette di cotte e di crude, ma non potete immaginare quanti lettori ci hanno contattato attraverso messaggi privati o social network per chiederci quale, tra i due, fosse il JRPG più adatto a loro. Persona 5 e Final Fantasy XV, infatti, sono due titoli molto diversi, pur appartenendo tendenzialmente allo stesso genere, quello dei JRPG. Il capolavoro firmato Atlus è un gioco molto tradizionalista, pensato soprattutto per una nicchia ristretta di fan, nonostante sia stato progettato per strizzare l'occhio anche a chi non ha mai giocato un Persona o un JRPG in generale. Final Fantasy XV, invece, è stato progettato come una specie di punto di svolta nella lunghissima e famosissima serie, allo scopo di conquistare non solo i vecchi fan, ma anche e soprattutto le nuove generazioni. Ecco quindi che in questo speciale andremo a esaminare i punti cardine dei due giochi, confrontandoli in modo che anche chi non sa che pesci prendere possa farsi un'idea più precisa su quale sia il più adatto a lui o a lei. Se poi volete darvi battaglia nei commenti e dire la vostra, accomodatevi: ricordate, però, che i voti qui non c'entrano nulla e che non stiamo decidendo quale sia il migliore dei due, anche se Persona 5 è riuscito a mettere d'accordo un po' tutti mentre Final Fantasy XV ha spaccato in due critica e utenza. Voi da che parte state?

Indecisi tra Final Fantasy XV e Persona 5? Li abbiamo messi a confronto per aiutarvi a scegliere!

La storia

Sulla trama di Final Fantasy XV se ne sono scritte di tutti i colori ed è difficile analizzare una sceneggiatura che, nel corso di dieci anni, è stata rimaneggiata più volte, riscritta e modificata per venire incontro ai cambiamenti nel management e nello sviluppo del gioco. La quindicesima Fantasia Finale racconta in modo un po' maldestro una gran bella storia, concentrandosi soprattutto su Noctis e sul percorso che lo porta da principe viziato a sovrano di un regno assediato. Nonostante i nostri timori, i quattro protagonisti si sono rivelati carismatici e accattivanti grazie anche e soprattutto ai bei dialoghi e alle loro interazioni in combattimento e non solo.

Persona 5 vs Final Fantasy XV
Persona 5 vs Final Fantasy XV

Purtroppo la seconda metà del racconto cerca di veicolare certi messaggi in modo un po' troppo artistico, aggrappandosi a metafore non proprio chiarissime per sfociare in un finale che si ama o si odia: la storia si capisce ed emoziona, ma alcuni punti oscuri avrebbero dovuto essere chiariti meglio. Oggi Square Enix sta cercando di rimediare a colpi di DLC e aggiornamenti, ma la domanda che ogni fan di Final Fantasy dovrebbe farsi è soltanto una: al netto di tutte le rivoluzioni in termini di gameplay, quella di Final Fantasy XV è una trama da Final Fantasy? E la risposta è assolutamente sì. Ci sono i guerrieri della luce, l'impero malvagio, una commistione tra fantasy e science fiction tutta giapponese, un arcinemico odioso, momenti entusiasmanti e spettacolari. Il tutto annegato in un mare di citazioni che divertiranno i fan più sfegatati del franchise. La situazione di Persona 5, invece, è quasi diametralmente opposta. Benché caratterizzato da uno stile visivo che ricorda fortemente i cartoni animati nipponici, Persona 5 racconta una storia pressoché priva di cliché in cui viene letteralmente decostruita quella società giapponese in cui molti appassionati di anime e videogiochi vorrebbero vivere, convinti che sia una specie di paradiso per i nerd. Persona 5 ci racconta quanto è difficile essere "diversi" in una comunità omologata come quella odierna e lo fa attraverso personaggi splendidi e realistici: ragazzi come noi che fortunatamente o sfortunatamente possiedono dei particolarissimi poteri soprannaturali. In Persona 5 si affrontano temi come il bullismo, la corruzione, la prostituzione e l'abuso minorile; Atlus lo fa senza troppi peli sulla lingua e costruisce ingegnose metafore per trasmettere i suoi messaggi. Persona 5 è, insomma, un JRPG davvero particolare dal punto di vista della trama, anche perché si affida a una quantità spropositata di dialoghi completamente in inglese. Gli amanti dell'azione pura e delle trame più tradizionali potrebbero faticare a giocare un titolo che vuole soprattutto raccontarsi e che fa leva su una specie di "dating simulator" per approfondire i comprimari del protagonista al di fuori della storia portante. Se leggere non vi spaventa e cercate una storia un po' più matura della solita battaglia contro le forze del male, allora Persona 5 è un titolo che dovreste giocare assolutamente.

I combattimenti

Chi acquista un JRPG non vuole solo vivere una grande avventura, ma anche menare le mani. Non c'è niente di male: in fondo, i combattimenti fanno parte del gameplay di questo genere sin dai suoi albori e sono ben pochi i giochi di ruolo nipponici in cui è possibile farsi strada senza affrontare direttamente un nemico. In questo senso, Final Fantasy XV rappresenta probabilmente il temporaneo punto di arrivo di una filosofia che ha cominciato ad abbandonare i tradizionali scontri a turni anni fa con l'introduzione dell'Active Time Battle System.

Persona 5 vs Final Fantasy XV
Persona 5 vs Final Fantasy XV

Negli anni siamo arrivati ai combattimenti quasi in tempo reale di Final Fantasy XII e a quelli pseudo-action di Final Fantasy XIII e sequel, poi a Final Fantasy XV che abbandona i turni per tramutarsi in una specie di Kingdom Hearts: il giocatore controlla direttamente Noctis e combatte a suon di combo, evocando le varie armi magiche per colpire i nemici. Quasi come in un picchiaduro, Noctis può saltare, contrattaccare insieme ai suoi amici controllati dall'intelligenza artificiale e proiettarsi, cioè teletrasportarsi da un punto all'altro nello scenario tridimensionale per sfruttare le distanze e i punti di riparo. Inoltre, la magia di Final Fantasy XV ha fatto discutere molto, ma non si può dire che Square Enix non abbia tentato una nuova strada, trasformando gli incantesimi in granate che i giocatori possono fabbricare autonomamente. Se questa rivoluzione vi sta facendo storcere il naso, allora dovreste tenervi alla larga da Final Fantasy XV perché si combatte un sacco e gli scontri sono frenetici - quasi caotici - e non particolarmente tattici. Quella di Persona 5, invece, è una filosofia totalmente opposta. Come dicevamo, Atlus ha sviluppato un JRPG tradizionale: gli scontri sono a turni, l'ordine delle azioni è decretato dalle velocità individuali, e ogni nemico ha uno o più punti deboli che bisogna sfruttare per stordirlo e agire più spesso. Con un po' di strategia e un'oncia di ingegno, i giocatori più astuti possono impedire ai nemici di attaccare completamente. Peccato che i nemici possano fare lo stesso e, anzi, ci provino continuamente! Ai livelli di difficoltà avanzati, Persona 5 è un titolo tostissimo, ma dà anche enormi soddisfazioni. Il giocatore deve scegliere accuratamente i membri del gruppo, microgestire i punti magia chiamati SP, scegliere i "persona" giusti del protagonista, dato che può collezionarli quasi come fossero inquietanti pokémon diabolici. In questo senso, Persona 5 è un gioco indirizzato ai giocatori più calmi e rilassati che sono cresciuti coi grandi JRPG del passato e che amano pianificare le loro mosse senza andare all'arrembaggio. Meno spettacolare o frenetico di Final Fantasy XV, ma comunque dotato di un gran bel ritmo grazie anche alle musiche frizzanti, Persona 5 vi propone uno dei migliori sistemi di combattimento sulla piazza, anche se non proprio tra i più innovativi.

Il mondo

Non è un mistero che il cosiddetto "open world" sia la moda del momento. Sempre più sviluppatori scelgono questo approccio: innanzitutto vende, e poi permette di mostrare i muscoli dei grafici, di riempire il gioco di contenuti, prolungandone la longevità, e di costruire un contesto migliore in cui immergere il giocatore. In molti sono rimasti inizialmente perplessi dalla scelta di calare Final Fantasy XV in un open world, ma a noi è sembrata solo l'evoluzione naturale della serie: in fondo, le mappe 3D completamente esplorabili di Final Fantasy VII o Final Fantasy VIII che cos'erano se non prototipi di open world? Final Fantasy XV propone una parte del mondo di Eos che possiamo esplorare a piedi, a cavallo di un Chocobo o a bordo della Regalia, l'auto di Noctis e compagni.

Persona 5 vs Final Fantasy XV
Persona 5 vs Final Fantasy XV

Tra stazioni di servizio, antiche rovine e sotterranei pieni di nemici e di segreti, il giocatore si ritrova ben presto pieno di obiettivi secondari da completare in qualunque momento, a costo di sospendere la missione principale del giovane protagonista per andare a caccia di mostri o catturare rospi nei laghi. A un certo punto, il gioco diventa più lineare ma non temete: un controverso escamotage vi permetterà di tornare a esplorare ogni angolo del mondo per risolvere ogni faccenda rimasta in sospeso. Il mondo di Persona 5, invece, è molto più piccolo: il titolo Atlus, infatti, è ambientato a Tokyo e dintorni. Non c'è un open world, ma una mappa schematica che si va espandendo pian piano e che permette di visitare alcuni quartieri esistenti realmente come Shibuya o Akihabara. Ogni zona è rappresentata attraverso una manciata di schermate in cui ci possiamo muovere per interagire con gli abitanti, fare acquisti o intraprendere attività secondarie come lavoretti part-time, saune e sessioni di studio. Persona 5 vuole trasmettere l'idea di un mondo realistico in cui la vita scorre normalmente, specie per gli studenti che non possono entrare nei mondi cognitivi altrui. In effetti, l'esplorazione in Persona 5 è solo un momento transitorio tra un Palazzo e l'altro, i "dungeon" in cui passeremo gran parte delle ore a sconfiggere nemici e risolvere enigmi ambientali. Dunque, ancora una volta, Persona 5 resta fedele alla tradizione della serie senza azzardare svolte rivoluzionarie, e si concentra sulla narrazione e sulla microgestione del tempo e delle interazioni, invece di offrire un mondo liberamente esplorabile. Atlus, tuttavia, dovendo caratterizzare solo un "microcosmo" come quello di Tokyo e dintorni, si è concentrato soprattutto sui dettagli che lo rendono credibile e vero, tant'è che alcuni locali rappresentati nel gioco esistono veramente e strapperanno un sorriso nostalgico a chi, in Giappone, c'è stato di persona. È una filosofia completamente opposta a quella di Final Fantasy XV, sia chiaro: se appartenete a quella schiera di giocatori che adorano esplorare e cercare segreti in ogni angolo, allora il titolo Atlus potrebbe darvi una certa claustrofobia.

Il gioco

Ora che abbiamo riassunto le principali differenze tra Persona 5 e Final Fantasy XV dovreste essere in grado di tirare le vostre personalissime somme da soli, ma vale la pena spendere due parole sul gameplay, sulla struttura dei due giochi e sul modo in cui si rivolgono al pubblico. Come abbiamo già detto, Final Fantasy XV tenta la strada della rivoluzione, prendendo le distanze dai suoi predecessori per offrire un'esperienza a metà tra i vecchi Final Fantasy - in termini di narrativa - e gli action adventure moderni in stile open world.

Persona 5 vs Final Fantasy XV

Persona 5, invece, resta ancorato alla tradizione del franchise e dei JRPG vecchio stile, proponendo alcune novità che limano le vecchie spigolosità con un occhio di riguardo ai giocatori che non hanno mai giocato un Persona o un gioco di ruolo nipponico. Tra i due, però, Persona 5 è forse il titolo più fedele a sé stesso e al genere che rappresenta, laddove Final Fantasy XV - "dedicato ai vecchi e ai nuovi amici di Final Fantasy", come dice il messaggio introduttivo al lancio del software - vuole essere qualcosa di diverso: ci riesce in parte, tant'è che Square Enix ha pensato alla soluzione della seconda metà lineare per far quadrare il cerchio. Alla fin fine, Final Fantasy XV è un'avventura in cui si picchiano un sacco di nemici, si corre a destra e a manca e si guardano le varie cutscene tra una missione secondaria e l'altra: in generale, si gioca più di quanto si guardi passivamente svolgersi la storia. In Persona 5, invece, la trama ha un ruolo preponderante. Anche al di fuori della storyline principale, il gameplay di Persona 5 ruota tutt'intorno alla gestione strategica del tempo libero: ogni giorno avrete a disposizione dei "momenti" in cui potrete scegliere che cosa fare. Tecnicamente potreste infilarvi in un Palazzo o nel Mementos (il "dungeon" procedurale) ogni santo giorno, ma Persona 5 vi esorta a coltivare le relazioni con gli altri personaggi per sbloccare bonus e abilità varie: le ministorie di questi cosiddetti Confidant si sviluppano attraverso tantissimi dialoghi, perciò anche in questo caso vi troverete a leggere tantissimo... che poi è il motivo per cui, nella nostra recensione, abbiamo sconsigliato Persona 5 a chi mastica poco l'inglese e faticherebbe a seguire il fulcro del gioco. Insomma, che genere di giocatori siete voi? Preferite la frenesia e la spettacolarità alla narrazione e alla strategia? Allora Final Fantasy XV è il JRPG che state cercando. Se invece siete dei tipi più calmi e rilassati che adorano le storie intricate e profonde, nonché combattere più con l'astuzia che smanettando col joypad, dovreste proprio dare un'occhiata a Persona 5. Il nostro consiglio? Giocateli tutti e due!