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The Inpatient potrebbe essere il vero Until Dawn per VR

Dagli autori di Until Dawn arriva una nuova esperienza in VR ambientata nello stesso universo narrativo

PROVATO di Vincenzo Lettera   —   23/06/2017

Dopo il banalotto Tumble VR e il non troppo spaventoso Until Dawn: Rush of Blood, il team inglese Supermassive Games ha confermato all'E3 2017 il suo impegno nel supportare PlayStation VR. Da un lato con lo sparatutto cooperativo Bravo Team, insipido e che già sa di vecchio, dall'altro con un progetto decisamente più interessante, che torna nell'universo narrativo di Until Dawn e lo fa attraverso un horror psicologico assai familiare. Tra i momenti più iconici del gioco c'erano infatti i dialoghi criptici e minacciosi col Dr. Hill, in cui bisognava scegliere la risposta da dare, con la consapevolezza che avrebbe influenzato in qualche modo l'evolvere della trama. Ambientato sessanta anni prima degli eventi del gioco originale, The Inpatient si ispira proprio a quei dialoghi, avendo luogo nell'ospedale psichiatrico di Blackwood e raccontando dei sinistri esperimenti che venivano portati avanti quando l'istituto era ancora in piena attività.

The Inpatient potrebbe essere il vero Until Dawn per VR

Ritorno al manicomio

Durata meno di un quarto d'ora, la demo di The Inpatient che abbiamo provato si apriva esattamente come uno dei colloqui del primo Until Dawn. Al posto del Dr. Hill, stavolta, si ha a che fare con il direttore della clinica Jefferson Bragg. Seduti e legati, vestiamo i panni di un paziente colpito da amnesia, che attraverso le domande di Bragg e le droghe somministrate dal suo staff riesce ad avere giusto qualche breve flash di quello che gli è accaduto prima di essere ricoverato. Lo vediamo chiudersi in un ripostiglio e nascondersi da spaventosi uomini senza volto, ma tutto resta volutamente criptico e misterioso, in modo che, esattamente come nei momenti più affascinanti di Until Dawn, il confine tra buono e malvagio, reale e onirico, resta sempre sfumato. L'interazione con gli altri personaggi avverrà quasi sempre attraverso i dialoghi, con la possibilità di scegliere quale risposta dare: nella demo la scelta avveniva spostando lo sguardo sulla risposta desiderata e confermando con un tasto, ma nella versione finale si potrà utilizzare anche il microfono integrato in PlayStation VR, ripetendo ad alta voce la frase. La particolarità del gioco sta nel fatto che, esattamente come in Until Dawn, le proprie scelte avranno un impatto più o meno diretto sullo svolgersi degli eventi.

The Inpatient potrebbe essere il vero Until Dawn per VR

L'esperienza dovrebbe durare nel complesso tre o quattro ore al massimo, ma gli sviluppatori ci hanno promesso una narrazione capace di diramarsi parecchio, invogliando ad affrontare il gioco almeno un paio di volte. Nonostante l'interazione sarà ridotta all'osso, limitandosi perlopiù a scambi di battute e sporadici momenti d'esplorazione in spazi angusti, nel breve tempo a nostra disposizione abbiamo curiosato nella nostra stanza, assistito a un paio di flashback, scambiato due chiacchiere con un assistente del direttore e attraversato una sala mentre qualcuno spingeva la nostra sedia a rotelle, fino a ritrovarci al buio, in un corridoio tenebroso, in una sequenza da incubo con tanto di jump scare finale. È proprio con quest'alternanza di scene reali, momenti onirici e visioni allucinate che The Inpatient proverà a tormentare chi gioca, e stavolta lo farà aggiungendo nuovi tasselli all'immaginario di Until Dawn. Una delle nostre critiche a Rush of Blood era l'incapacità di arricchire l'universo narrativo del gioco originale, limitandosi a un giro in giostra frenetico e fanservice. Non accontenterà chi da un paio d'anni chiede a gran voce un vero seguito di Until Dawn, ma The Inpatient potrebbe espandere l'immaginario del gioco con piccoli dettagli e retroscena interessanti. Soprattutto però, il gioco dovrà assicurare una buona varietà di situazioni e sfruttare il linguaggio della realtà virtuale per esaltare il racconto, cosa che invece abbiamo visto fare in maniera piuttosto altalenante nella demo.

CERTEZZE

  • Misterioso, sinistro e intrigante
  • Ottimo senso di immersione
  • La trama prenderà direzioni differenti a seconda delle decisioni...

DUBBI

  • ...ma basterà a far rigiocare più volte l'esperienza?
  • La varietà delle situazioni è la preoccupazione più grande