La nostra recensione del nuovo Assassin's Creed l'avete già letta (e in caso contrario correte a farlo), e tra i suoi paragrafi trovate tutto quello che serve sapere del lavoro di Ubisoft Montreal. Ciò che forse non vi è noto è che per recensirlo siamo stati spediti a Parigi, in una suggestiva location nel Marais già utilizzata per mostrare altri titoli della serie, dove abbiamo avuto per qualche giorno sotto mano dei dev kit Microsoft con le stesse specifiche dell'attesa Xbox One X. Purtroppo non avevamo a disposizione sviluppatori con cui parlare nel dettaglio del comparto tecnico del gioco, e il fatto di aver utilizzato un dev kit limita la nostra analisi, ma quest'oggi tenteremo comunque di descrivervi come Origins si comporta sulla console del colosso americano, e se effettivamente in 4K fa cadere il giusto quantitativo di mascelle. Cominciamo, c'è un po' di roba interessante di cui parlare.
L'impatto con il grande egitto
Visto che stiamo parlando di Xbox One X, forse non avremo avuto a che fare con la console vera e propria, ma è stato piacevole avere per le mani una macchina dove i settaggi della risoluzione erano modificabili nel bel mezzo del gioco solo premendo il tasto centrale del pad Xbox (un'opzione che speriamo rimanga anche nell'interfaccia finale), nonostante questi si limitassero all'attivazione dell'HDR, al campionamento colore 4:2:2 e alla risoluzione. Il titolo, di per sé, non contiene opzioni grafiche simili alla sua controparte PC, quindi non è possibile gestire il livello di dettaglio internamente o selezionare modalità di gioco "alternative" per favorire il frame rate a discapito della grafica; su One X però i settaggi ci sono parsi equivalenti alle impostazioni grafiche elevate, con texture in alta risoluzione, un buon anti-aliasing, una distanza di visualizzazione estremamente ampia (si nota del pop-in di alcuni elementi, ma non è affatto aggressivo), vegetazione dettagliata a dovere e ombre più che degne. Non abbiamo peraltro notato particolari trucchetti di post-processing per far apparire il tutto più piacevole: Origins ha un aspetto chiaro e notevolissimo fin dal primo momento, che valorizza alla grande la splendida ambientazione in cui tutto si svolge.
Durante l'evento parigino, invero, una piccola assurdità l'abbiamo incontrata: non avevamo a disposizione schermi 4K durante tutto il tempo di prova del gioco e quindi non abbiamo realmente potuto ammirarlo in tutto il suo splendore. Anche con display più piccini, tuttavia, la differenza tra 1080p e 4K è tutt'altro che marginale, e si nota in particolare quando si inquadra il protagonista da vicino. I dettagli degli abiti, ad esempio, risultano sensibilmente meno nitidi in 1080p (grazie capitan ovvio), l'aliasing è più evidente, e pare di osservare tutto attraverso una lente leggermente sfocata. Sia chiaro, non che Origins sia brutto in 1080p, semplicemente una volta provato il gioco al meglio la differenza si nota con una certa brutalità. Ah, doveroso precisarlo: il 4K di Assassin's Creed non è impeccabile, e per mantenere stabile il frame rate a Ubisoft Montreal hanno dovuto rendere dinamica la risoluzione e sfruttare il cosiddetto "checkerboarding" almeno in parte. Sono cambiamenti che si fa davvero fatica a notare durante il gioco, eppure ci sono e dimostrano come gli sviluppatori - nonostante le specifiche abbondanti della nuova console di Microsoft - fatichino ancora a gestire il 4K nativo.
Se si passa al framerate, invece, siamo costretti ad affrontare un argomento più spinoso. Sulle console normali Origins è piuttosto stabile e in 1080p non singhiozza praticamente mai su One X (è un po' meno stabile sulle console base, pur rimanendo rispettabilissimo), ma da quel che abbiamo visto non era presente un'opzione per giocare a 60fps nemmeno a quella risoluzione. Un peccato, comunque prevedibile visto che il gioco non tiene alla perfezione nemmeno i trenta frame al secondo in 4K. Occhio, non stiamo dicendo che scatta: si parla di sbalzi minimi e impercettibili durante il gameplay, e vi assicuriamo che in tutta l'avventura non abbiamo mai trovato un momento dove vi sono stati problemi di fluidità (nonostante sulla guida alla recensione fosse precisato che il titolo non era ancora perfettamente ottimizzato per Xbox One X). Durante i filmati però la storia è diversa, e si notano degli strani sbalzi. Tali scatti sono presenti anche nella versione PlayStation 4 Pro del gioco, ed è difficile dire da cosa dipendano al momento, e se spariranno almeno su One X quando il lavoro di rifinitura verrà completato. Nel complesso, comunque, il gioco resta una gioia per gli occhi: i colori accesi e l'illuminazione valorizzano come non mai l'ambientazione egiziana (con HDR attivato certi scorci sono a dir poco meravigliosi), e qualche animazione legnosa e dei personaggi non giocanti scarsamente dettagliati non bastano a smorzare l'effetto degli splendidi panorami. Insomma, da quel che abbiamo visto la versione Xbox One X non sfigura rispetto a quella PC, anche se dobbiamo ancora analizzare per bene il porting del gioco su computer. Ubisoft ha fatto un buon lavoro: c'è margine di miglioramento, ma Origins è già in grado di mostrare degnamente i muscoli della console.