Sapevamo esattamente cosa aspettarci dalla prova londinese di Far Cry 5: un open world ricco di nemici e di coloriti modi per coinvolgerli nell'allegro turbinio della distruzione, un cattivo memorabile, veicoli a bizzeffe, animali feroci, un pizzico di stealth per facilitare le stragi, e un bell'arsenale di armi da fuoco. Da quando il terzo capitolo ha cambiato profondamente la struttura del marchio, Ubisoft ha deciso di puntare tutto sul cavallo vincente, e persino con l'atipico Primal non si è discostata troppo dalla formula, forse a discapito di un'ambientazione con un bel po' di potenziale nascosto. Come detto, l'ultimo nato della serie ripropone una lunga lista di caratteristiche note, e lo fa all'interno di un'ambientazione nuova di pacca e tirata a lucido al punto giusto; la demo che abbiamo potuto provare durante l'evento londinese, però, è riuscita comunque a riservarci qualche sorpresa. E fate attenzione, perché non si tratta esclusivamente di "belle" sorprese stavolta.
Il seme della follia
Partiamo proprio dal cattivo con la nostra analisi, perché il "buon" pastore Joseph Seed non ci è parso avere lo stesso preponderante ruolo di Vaas o Pagan Min all'interno della campagna. Certo, la sua è una presenza costante - percepita tramite proclami religiosi e minacce al giocatore ogni volta che ostacola i suoi piani - ma in Far Cry 5 è affiancato da vari comprimari, che sembrano voler offrire un ventaglio più umano e meglio caratterizzato di antagonisti rispetto al passato. Nella nostra ora di giocato, purtroppo, non abbiamo personalmente incrociato nessuno di questi temibili avversari, eppure la loro presenza è già un interessante cambio di direzione rispetto al passato, in grado forse di arricchire la narrativa del titolo. Volendo proseguire su questa strada, poi, i ragazzi di Ubisoft Montreal hanno deciso di donare una simile caratterizzazione anche ai ribelli della verdeggiante Hope County, disposti ad offrire al protagonista una miriade di missioni per cacciare dalla loro terra il culto di Seed e i suoi proseliti, e persino ad aiutarlo direttamente in battaglia.
Una delle componenti più fresche del gioco risiede infatti nella presenza di compagni multipli, assoldabili dal giocatore in qualunque momento e dotati di specializzazioni uniche (alcuni sono cecchini esperti, altri combattenti versatili, altri... animali feroci). Fare uso di questi partner è del tutto accessorio nel gioco, ma offre un pizzico di tattica in più - visto che è possibile dare ordini rudimentali a chi ci accompagna in missione - e smorza leggermente il non trascurabile livello di difficoltà: difficile infatti dire se si trattasse di una caratteristica legata solo alla demo da noi giocata, ma il culto di Eden's Gate è tanto popoloso quanto aggressivo, e basta attaccare un gruppetto di nemici per vedere rapidamente giungere rinforzi dalle vicinanze, alle volte anche pesantemente armati (un paio di tizi dotati di lanciamissili ci hanno fatto vedere le stelle durante una semplice passeggiata tra gli alberi, per esempio). Crediamo comunque che la cosa sia voluta; è infatti evidente che il caos controllato sia un elemento fondamentale in Far Cry 5, e che il team di sviluppo abbia voluto portarlo al limite massimo per rendere l'esperienza il più divertente possibile.
Se si muove, può esplodere
Cerchiamo di spiegarci meglio: tutto in Far Cry 5 grida all'esagerazione, dalla furia dei nemici alle situazioni in cui il giocatore viene a trovarsi. Noi ad esempio abbiamo potuto affrontare una manciata di missioni sparse offerte da vari personaggi non giocanti, e rispettivamente abbiamo osservato: una spettacolare corsa a bordo di un camion corazzato munito di mitragliatori, un combattimento il cui scopo era eliminare delle bestie infette conclusosi con una mandria di mucche in fiamme, e l'inseguimento di un pickup dotato di torretta. In parole povere, se cercate uno sparatutto lento, ragionato e compassato, questa è la scelta più sbagliata che possiate fare. Per carità, non tutto è assurdo nel gioco, e non mancano missioni di salvataggio ostaggi o situazioni seriamente drammatiche, amplificate dalla caratterizzazione variegata dei cittadini di Hope County; è solo che non è difficile trasformare ogni combattimento in un delirio di fiamme, proiettili e corpi volanti qui, e ciò rende abbastanza difficile prendere sul serio i momenti più cupi della storia.
L'intero gameplay, analizzato a grandi linee, è una versione sotto anabolizzanti di quello classico della serie, con movimenti velocizzati, armi estremamente potenti, un numero sensibilmente maggiore di esplosivi all'interno degli avamposti avversari, e una varietà di veicoli davvero lodevole, con tanto di aerei ed elicotteri utilizzabili a piacere e la chance di fare un'entrata scenica nei covi degli avversari con il paracadute (torna anche la tuta alare, per la cronaca, e il lancio si può effettuare in qualunque zona di viaggio veloce). Questo genere di frenesia rende, prevedibilmente, la cooperativa uno spasso, anche perché si può a tutti gli effetti giocare l'intera campagna con amici, e non sono pochi i momenti di ilarità anche durante il più semplice degli attacchi. Pensate, persino l'avanzamento è ora legato non al lineare sviluppo della storia, bensì ai danni fatti al culto, così da rendere più libera l'esperienza per ogni giocatore e dare un reale senso alle sue azioni (rafforzare la resistenza porta certe zone a svilupparsi e liberarsi autonomamente, e in generale ogni evento completato influisce su Hope County).
C'è ancora qualcosa da sistemare
Se ad ogni modo da una parte ci riesce difficile non elogiare una tale gestione del gioco, dall'altra è stato impossibile tornare da Londra in preda all'ottimismo, considerato lo stato della build da noi provata. Abbiamo infatti testato Far Cry 5 su Playstation 4 Pro, e speriamo con tutto il cuore si trattasse di una versione arretrata del prodotto, perché di missione in missione sono comparsi bug di ogni tipo. Ogni, tipo. Nemici fusi con le automobili, incastrati negli edifici, o scagliati nello spazio? Check. Intelligenza artificiale un po' troppo esaltata che decide di farsi saltare in aria perché non riesce bene a capire come attaccare qualcuno barricato all'interno di uno stanzino isolato? Check. Collisioni impazzite? Armi che si sostituiscono da sole? Conteggio dei proiettili che cambia senza una logica? Check. Il tutto con la ciliegina sulla torta dei caricamenti, lunghissimi e intollerabili in un gioco dove compaiono ad ogni fast travel e la morte non è un'eventualità così rara.
Vogliamo essere il più sinceri possibile: questa non è una bella situazione in cui trovarsi a pochi mesi dall'uscita, e iniziamo ad avere timori seri sullo stato del gioco al lancio, pur essendo chiaro che Ubisoft Montreal si trovi al momento in piena fase di limatura. Tale instabilità è davvero un peccato, perché l'ambientazione ci è parsa suggestiva quanto quelle precedenti, e le sue splendide distese naturali sono davvero rese alla grande, per un colpo d'occhio a tratti impressionante. Forse a gravare sullo sviluppo è stato il coinvolgimento di molti dei team esterni della casa, che ha confuso un po' le idee e reso difficile agglomerare ogni cosa al meglio... ma è il caso di riservare i dubbi per la copia review. Nulla da ridire infine sulla colonna sonora, che al solito ci è sembrata straordinaria e azzeccatissima.
La prova londinese di Far Cry 5 ci ha permesso di mettere le mani su quello che è chiaramente il capitolo più caotico e roboante della serie, ma anche - almeno per il momento - il più instabile dal punto di vista tecnico. Ci siamo divertiti molto a Hope County, quando il gioco di Ubisoft Montreal ci ha permesso di farlo; speriamo quindi di trovarci davanti un prodotto limato a dovere al momento della release.
CERTEZZE
- Esagerato, spassoso, e più libero rispetto ai predecessori
- Il sistema dei compagni è interessante e arricchisce le battaglie
- Personaggi caratterizzati che rendono la narrativa più interessante
DUBBI
- La build provata aveva serissimi problemi tecnici
- Alle volte è fin troppo caotico