Nonostante parte dell'Italia sia accompagnata da sole e temperature sopra la media stagionale, almeno a livello di calendario siamo in inverno. Dovremmo, quantomeno, anche se non sempre lo dà a vedere. Inverno vuol dire, in linea teorica, pioggia, neve, freddo, buio e quindi letargo per giocatori stanchi di interagire con ciò che accade nel mondo reale o più semplicemente indifferenti di fronte agli eventi che avvengono al di fuori delle mura domestiche. Per molti, qui dentro, gennaio e febbraio hanno rappresentato e rappresentano tutt'ora i mesi ideali per rinchiudersi dentro casa e dare un senso a tutti quegli sconti che stanno piacevolmente infestando pressoché qualsiasi servizio di digital delivery. Dando per assodato che possediate pile di giochi in attesa, oltre che di polvere, e che abbiate tanto tempo da investire, vogliamo sottoporre alla vostra attenzione una linea di prodotti certamente accessoria, ma che sta al gaming decisamente più di quanto una tuta acetata stia a una palestra di gente in tiro. Si chiama illuminazione smart, o Smart Lighting, esiste da un po' ed è una di quelle categorie merceologiche delle quali si può anche vivere senza, ma che se la possedete la vostra vita domestica diventa una cosa più bella da raccontare. Il fatto è che siamo arrivati a un punto di maturazione interessante poiché i produttori sono tanti, i dispositivi variegati, i costi accessibili e la compatibilità tra dispositivi - finalmente - ampia. Non è un caso che i nostri cugini di HDBlog.it abbiano recentemente proposto ben due speciali piuttosto corposi sull'argomento, sviscerando l'argomento qui e soprattutto qui grazie a un kit fornito da Philips. A noi, della casa nella sua interezza, interessa poco; ci ha dato però gusto sfruttare le tenebre invernali per testare qualcosa di simile nell'angolo dell'appartamento costellato di console, PC e maxischermo, pertanto ci siamo ingegnati e abbiamo fatto qualche prova, tornando un po' indietro ai tempi in cui da pargoli adoravamo colorare il mondo con i pennarelli. Detto in maniera molto informale, ci piacerebbe trasmettervi perché unirsi al club dello smart lighting potrebbe rappresentare una scelta intelligente, nonché sottovalutata.
Cosa abbiamo testato
ZIGBEE CONTROL STATION Z1 49,99€
ZIGBEE RGB TUNABLE LED BULB 46,99€
BUNDLE 119,99€
Box lampade
Ci siamo fatti spedire da Trust un kit estremamente simile a quello Philips per funzioni e tecnologia, escluse ovviamente le strip. Abbiamo voluto fare gli alternativi chiedendo un bel kit per entrare nello smart lighting - nel loro caso il nome è semplice e si ispira alle stessi reti Zigbee sulle quali si basa parte della tecnologia - assieme a un po' di lampadine atte all'obiettivo, nonché un sensore di controllo del movimento per porte o finestre. Nel box qui vicino trovate l'elenco dei prodotti utilizzati sotto le feste, la maggior parte disponibili su Amazon, tra l'altro a un prezzo in linea con il mercato. Purtroppo non ci sta tutto quello che trovate su pagina ufficiale, per ora bisogna accontentarsi sperando venga ripristinato presto lo stock. Torniamo in topic: l'obiettivo della procedura che vi descriveremo è legato esclusivamente al creare l'atmosfera ideale per accompagnarvi nelle vostre sessioni ludiche, prolungate o brevi che siano. Considerando quanto sia aumentato l'interesse degli sviluppatori nel catturare l'attenzione e l'occhio del giocatore in più modi, abbiamo seguito il flusso. L'installazione del kit è semplice, veloce e il feedback dei vari componenti ci ha soddisfatto.
Tutto nasce dalla Control Station Z1 in dotazione: la piccola saponetta è il cuore pulsante delle comunicazioni e va semplicemente collegata, oltre all'alimentazione elettrica, al router che gestisce la rete wireless tramite cavo ethernet. Fatto questo e scaricata la app, il riconoscimento tra le due parti è pressoché immediato; è ora tempo di montare le lampadine. Lo standard di utilizzato è E27, quindi non dovreste avere problemi di compatibilità con gli attacchi luce posizionati sulle vostre mura domestiche. Montate le lampadine e controllato che il dialogo con la base sia sempre attivo, basta accendere e spegnere l'interruttore per cinque volte; così facendo le lampadine iniziano a lampeggiare e sarà possibile effettuare tramite app la sincronizzazione con la base. Importante nel caso ve lo steste chiedendo: nel nostro test, un unico interruttore gestisce due lampadine, eppure non è stato macchinoso sincronizzare prima una e poi l'altra. Per inciso, abbiamo ripetuto la procedura anche nella lampada del bagno e in quella della camera da notte, sempre con la stessa semplicità. Il funzionamento è integralmente risolto sulla app, disponibile ovviamente per iOS e Android, anche in maniera piuttosto minimale. Si possono controllare le lampadine, associarle a una stanza creata, impostare azioni continuative e trigger nel caso volessimo attivare o far evolvere l'illuminazione in presenza di un evento definito. Tutto abbastanza immediato, nulla di trascendentale. Ora, due parole sull'esperienza d'uso.
Gaming d'atmosfera
Giocare con la capacità tecnologica di poter decidere colore e intensità di ogni lampadina è effettivamente qualcosa che in più di 25 anni di gaming non avevamo ancora sperimentato, o almeno non con questa completezza e consapevolezza; dobbiamo ammettere che ha il suo perché. Fino a oggi l'equipaggiamento di chi scrive è stato composto da una Philips Living Colors di 2° generazione per dare quel tocco di arcobaleno alla stanza, ma complice un'illuminazione relativa e un raggio limitato, nonché la difficoltà di installazione retro schermo, siamo sempre stati costretti a posizionarla in un angolo e a soffrire una potenza luminosa non proprio incredibile. La situazione è cambiata, è tutto decisamente più equilibrato, più ricco di fonti luminose da affiancare con colorazioni uguali o differenti, a creare ambienti più rilassanti per l'economia domestica. Economia si intende anche pecuniaria, visto che la possibilità di alzare o abbassare l'intensità permette un risparmio non da poco sul fabbisogno energetico.
Abbiamo unito all'obiettivo anche una semplice fascia LED da mettere dietro allo schermo, così da creare il miglior ambiente possibile sia visivo che benefico per gli occhi. Il mix è riuscito e il risultato, a patto della voglia di cambiare colore in base a ciò che avviene a schermo, restituisce belle soddisfazioni. Abbiamo testato un po' di Switch con Super Mario Odyssey, provando a ricreare un tramonto che ampliasse gli splendidi colori del Regno dell'Oblio, oppure The Legend of Zelda: Breath of the Wild; è stato divertente mischiare l'ambiente per ricreare a fasi alterne le cromie fatate delineate dalle ambientazioni a schermo. Con The Witcher 3, i raggi del sole al tramonto possono assumere un ulteriore alone di fascino se abbinate bene, così come Ori and the Blind Forest, tirati fuori per l'occasione dall'armadio dei capolavori, risulta ancora più bello. Il discorso, qui, è semplicissimo: lo smart lighting permette di ricreare atmosfere prima impensabili con semplici lampadine domestiche. L'esperienza è applicabile a un variegato contesto di ascolto musicale, di lettura di libri o fumetti, di cucina o anche solo di dialogo nell'intimità della propria casa: la possibilità di giocare con i colori dentro l'ambiente domestico permette di godersi sotto una nuova luce (scusate il gioco di parole) anche quelle azioni precedentemente affidate a illuminazione solare o al giallo standard, una modalità ormai oggettivamente superata in curva da quella che, seppur in miniatura, è domotica a tutti gli effetti. Provare per credere.