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Una PlayStation 4 ibrida per sfidare Switch

Immaginiamo come unendo PS4 e Vita, Sony potrebbe lanciare la sfida a Switch

SPECIALE di Simone Pettine   —   15/01/2018

Nintendo Switch è in circolazione da meno di un anno, ma è riuscita a confermare qualcosa che Nintendo sapeva già: il pubblico di videogiocatori è ancora affamato di console portatili. Il fascino di avere una ibrida nel salotto di casa è legato al fatto di potersela portare dietro, ovunque, in qualsiasi momento, poco importa che la Grande N l'abbia presentata come "home video game system". Il dispositivo tra l'altro continua a macinare record e cifre di vendita oltre ogni pronostico, anche se, prima ancora che uscisse, tutti l'avevano già bollato come ennesimo catastrofico fallimento dopo Wii U. In questo scenario, Sony e Microsoft si sono complimentate con sorrisi e frasi di circostanza, lodando l'idea alla base di Nintendo Switch, i titoli arrivati negli ultimi mesi e tante altre cose belle che secondo loro hanno arricchito il mondo dei videogiochi. Perché naturalmente rosicare in pubblico non è mai una mossa saggia, ed è meglio farlo in privato. Ma mettiamo da parte Microsoft, che al momento è bella presa con il lancio della "console più potente al mondo", Xbox One X, in un puro tradizionalismo che continua la linea delle console fisse continuando a potenziarle fin dove possibile. Sony ha scelto a sua volta di seguire questa strada, PlayStation 4 Pro lo ha confermato: i 4K, i frame e la potenza pura attirano un pubblico sempre più avido di caratteristiche tecniche più che di giochi. Però lei ha anche alle spalle una tradizione abbastanza solida di console portatili: davvero lascerà il mercato nelle mani della sola Nintendo? Abbiamo provato a immaginare cosa potrebbe accadere nei prossimi anni, ipotizzando l'arrivo di una PlayStation 4 GO sul mercato a tenere testa a Nintendo Switch.

Una PlayStation 4 ibrida per sfidare Switch

E la vita l'è strana, l'è strana

Cochi e Renato nel '74 cantavano che "la vita l'è bela, l'è bela", ma anche strana. Una similitudine perfetta con PlayStation Vita, l'ultima portatile targata Sony approdata sul mercato. Dopo il suo naufragio sono ormai in pochi a credere che possa esserci una PlayStation Portable 3 o un PlayStation Vita 2. Un peccato, tra l'altro: nel 2011, al momento del suo rilascio sul mercato, PlayStation Vita era un gioiellino della tecnologia videoludica, in un mondo in cui gli smartphone già cominciavano ad affilarsi le unghie. Potenza da vendere, specifiche tecniche interessanti e un design attraente promettevano di dare del filo da torcere a Nintendo 3DS, uscito giusto l'anno precedente. E invece è stata un fallimento: perché dopo i primi tripla A pubblicati in esclusiva sulla portatile, i titoli interessanti si sono diradati fino a sparire. La console si è trasformata negli anni in un ricettacolo di indie più o meno validi, pochi porting castrati e tanti, tanti titoli prettamente nipponici, che a parte fare la felicità degli amanti del genere non sono stati in grado di catalizzare l'attenzione degli occidentali.

Una PlayStation 4 ibrida per sfidare Switch

Sony si è lasciata insomma sfuggire tra le mani un'occasione d'oro, e ha preferito concentrarsi invece su un versante più tradizionale: le console fisse. Con le quali, poi, ha in fondo dominato a lungo il mercato: su PlayStation 4 sì che sono arrivate le esclusive, le idee, e gli investimenti, mentre PlayStation Vita affogava senza che sua madre si curasse di trarla in salvo. Del resto ormai Nintendo 3DS aveva raggiunto una base installata e talmente tanti giochi importanti in circolazione, che sarebbe stata una battaglia quasi persa in partenza. Nintendo Switch però ha mostrato ancora una volta come il mercato non sia restio all'arrivo di nuove console portatili: bisogna semplicemente saperlo prendere per la gola. E in un contesto in cui sempre più gli smartphone pretendono di essere ciò che non sono, la Casa di Kyoto ha pensato bene di sperimentare un'idea vincente: la prima console che fosse un po' fissa un po' portatile, tutte e due le cose insieme. Tra l'altro con controller per la prima volta sganciabili e riagganciabili a piacimento, conservando così l'idea alla base dei Wiimote senza presentarne una blanda copia. Sony è rimasta indietro, ma davvero non c'è più niente che possa fare? Del resto Nintendo Switch è arrivata da neanche un anno, c'è tutto il tempo per organizzare un esercito e bloccare gli avversari prima che occupino il castello più importante della regione.

PlayStation 4 GO o PlayStation Switch?

Copiare non è mai una bella cosa, ma chi non ha mai davvero copiato o preso spunto dall'opera di qualcun altro, in vita sua? Però almeno, "se proprio devi copiare, almeno cambia un po' quello che ho scritto io". E così ci è venuta qualche idea sulle possibilità che Sony avrebbe davanti. La prima: una PlayStation 4 GO. Ovvero un device esclusivamente portatile che sia in grado di far "girare" tutti i contenuti digitali già presenti sul PlayStation Store di PlayStation 4. Ci sono indubbiamente dei limiti, ma non è impossibile realizzarla. Innanzitutto sarebbe importante condividere la stessa architettura di PlayStation 4, in modo che le "conversioni" risultino il più semplici possibili, e che non sia davvero necessario che gli sviluppatori lavorino a due versioni diverse dello stesso gioco. Del resto, i titoli PlayStation 4 pensati per la PlayStation 4 Pro solitamente ricevono niente di più di una patch aggiuntiva per l'ottimizzazione: i giochi per PlayStation 4 GO riceverebbero un simile trattamento, riducendo i costi di conversione e anche quelli degli utenti, se fossero legati ad una meccanica cross-buy. Certo, ci sarebbero dei limiti, come sempre del resto. Innanzitutto a livello di memoria interna: indie a parte, i titoli in digitale su PlayStation 4 occupano molto spazio, tanto che chi scrive ha avuto bisogno di installare un hard disk esterno da 3 TB, che per il momento fa il suo lavoro. Su una console portatile il problema si avvertirebbe ancora di più. Una mossa saggia sarebbe almeno quella di non ripetere mai più l'errore di PlayStation Vita e delle sue memorie proprietarie, permettendo l'utilizzo di qualsiasi marca. Comprimere i titoli di PlayStation 4 su delle cartucce invece non avrebbe forse molto senso: davvero c'è chi comprerebbe di nuovo Uncharted 4 solo per giocarlo on the road? La condivisione degli acquisti in digitale sarebbe molto più intrigante, soprattutto per le tasche dei consumatori.

PlayStation 4 Switch o PlayStation 4 GO?

Abbiamo immaginato una PlayStation 4 GO che sostanzialmente non farebbe altro che darci la possibilità di giocare ai nostri titoli (digitali) di PlayStation 4 anche quando siamo in giro. Un'idea perfezionabile, e che con l'aggiunta di una semplice uscita HDMI potrebbe farli tornare comodamente sul televisore di casa. Ad ogni modo, ci ritroveremmo tra le mani una semplice PlayStation 4 meno potente, che non avrebbe molto di nuovo da offrire: semplicemente verrebbe acquistata da chi ha poco tempo per stare a casa e non possiede già l'ammiraglia Sony in salotto. Una seconda mossa interessante sarebbe invece pensare ad una PlayStation 4 Switch: il nome privo di fantasia serve semplicemente a sottolineare la sua natura ibrida, al pari della console Nintendo. Il nuovo modello potrebbe essere una semplice PlayStation 4 che, oltre ad essere fissa in salotto, può essere trasportata in giro: un meccanismo del tutto analogo a Nintendo Switch, e diciamolo, anche palesemente copiato. Anche se in questo Sony in passato non sembra essersi fatta troppi problemi: è nato prima il Wii Mote o il PlayStation Move? La natura ibrida richiederebbe forse qualche compromesso di troppo alla potenza pura, e in questo caso Sony dovrebbe aumentare il prezzo del device per mantenere le giuste prestazioni. Soprattutto in ottica di una futura PlayStation 5, dato che ormai la console di attuale generazione inizia ad avere i suoi annetti.

Una PlayStation 4 ibrida per sfidare Switch

Quanti acquisterebbero una nuova PlayStation sia fissa che portatile, risolvendo il problema della "concorrenza interna" da parte dei software? Non occorrerebbe sviluppatore uno spin off di God of War, se il prossimo fosse giocabile sia in giro che a casa, su un device dalla stessa struttura, parte integrante di una nuova "Famiglia PlayStation". Con tutti i vantaggi di un servizio ormai solido come PlayStation Plus, che in questo momento a Nintendo Switch manca, così come una solida infrastruttura online. Insomma, a noi non dispiacerebbe che il prossimo annuncio di PlayStation 5 parlasse anche di una versione "portatile": o della stessa console, con un utilizzo ibrido come per Nintendo Switch, o di un device aggiuntivo che può essere trasportato in giro ma che resta qualcosa di diverso dalla home console, pur condividendone i servizi, giochi e funzionalità. Questo scenario è frutto della nostra fantasia, ma siamo davvero così lontani dalla realtà? Negli ultimi anni Sony sta sperimentando anche il gioco tramite streaming su PC e sugli smartphone Xperia. E se il prossimo device portatile fosse uno smartphone con android quando utilizzato "in verticale", ma ruotandolo diventasse la PlayStation 4 GO o la PlayStation Portable 3? Magari con un tastierino estraibile in stile PSP GO: sognare non costa nulla. E il mercato, ricordiamolo una volta ancora, è spietato: Nintendo Switch ha aperto le porte di una miniera d'oro, stentiamo a credere che qualcuno non sia pronto ad infilarsi dentro.