Anticipato da un leak, l'annuncio di Assassin's Creed: Rogue Remastered si pone come una sorta di atto dovuto da parte di Ubisoft, visto il legame fra questo particolare episodio della serie e Unity, il capitolo ambientato durante la Rivoluzione Francese. Parliamo peraltro dell'ultimo Assassin's Creed uscito sulle console di precedente generazione (nonché su PC), dunque di un candidato perfetto per un'opera di rimasterizzazione che possa valorizzare i pregi della produzione che la casa francese ha affidato ai propri studi bulgari. Ma cosa possiamo aspettarci esattamente da questa nuova edizione? Scopriamolo insieme.
Io, Templare
Come certamente saprete, in Assassin's Creed Rogue controlliamo Shay Patrick Cormac, un Assassino vissuto nel diciottesimo secolo, addestrato fra gli altri da Achille Davenport, futuro mentore di Connor. Shay viene incaricato di recuperare alcuni misteriosi manufatti in quel di Lisbona, ma quando entra in contatto con uno di essi scatena un devastante terremoto che distrugge la città e provoca centinaia di morti. Quanto accaduto spinge l'Assassino a riflettere sui danni che la Confraternita può arrecare per via della convinzione di essere sempre e comunque nel giusto, e così decide di rubare un manoscritto che indica la posizione degli altri manufatti dei Precursori, determinato a impedire che entrino nelle mani sbagliate. Shay viene però scoperto dai suoi ex alleati, deve darsi a una fuga disperata e cade in mare dopo essere stato colpito, solo per risvegliarsi fra quelli che erano stati fino a quel momento i suoi nemici giurati: l'Ordine dei Templari.
È l'inizio di un percorso che porterà l'abile combattente a cambiare fazione: sotto l'egida del governatore George Monro, il protagonista dell'avventura verrà incaricato di portare a termine una serie di missioni che lo allontaneranno sempre di più dal Credo e lo porteranno a sfidare, e finanche a uccidere, quelli che considerava i propri amici. L'ambiguità di Shay, i suoi dubbi e le sue perplessità non vengono purtroppo rappresentati a dovere nel corso della campagna, perdendosi tra le sfaccettature di una struttura che riprende i meccanismi classici della serie Assassin's Creed, consegnandoci un mondo di gioco non particolarmente esteso, che include la città di New York, la River Valley e il nordatlantico; ma che vanta la dualità degli episodi "navali" inaugurata con Assassin's Creed III ed enfatizzata in Black Flag. Terra e mare, dunque, faranno da sfondo alla nostra tormentata ricerca della verità: saremo abbastanza coraggiosi da portarla a termine e scoprire a cosa conduce?
Messo a nuovo
Essendo stato sviluppato con in mente la componentistica di PlayStation 3 e Xbox 360, Assassin's Creed Rogue non può ovviamente vantare la complessità poligonale e lo splendore visti nel recente Origins, né le straordinarie architetture di Unity, e finisce dunque per soffrire un po' degli stessi problemi riscontrati ai tempi nella remaster di Assassin's Creed: Liberation. Ubisoft sembra però aver fatto le cose per bene per quanto concerne l'opera di rimasterizzazione: si parla di un'ottimizzazione a 4K, sebbene non sia chiaro se sarà effettivamente quella la risoluzione reale del gioco, e miglioramenti sostanziali apportati alle texture e alle ombre, con ambientazioni più vivide e un'effettistica anch'essa migliorata.
Non è tutto: come da tradizione per questo genere di edizioni, Assassin's Creed: Rogue Remastered includerà nativamente tutti i DLC rilasciati dalla casa francese, come le due missioni bonus "L'armatura di Sir Gunn" e "L'assedio di Fort de Sable", nonché armi, oggetti e vestiti extra, fra cui quello inedito di Bayek. Sarà abbastanza per rendere appetibile ai fan della serie un episodio che ai tempi del lancio non si è particolarmente distinto per le sue qualità, e che si trova al momento a competere con la nuova, più interessante interpretazione del franchise proposta da Origins? Lo scopriremo il 20 marzo su PlayStation 4 e Xbox One.
Fa senz'altro piacere ritrovare Assassin's Creed Rogue su PlayStation 4 e Xbox One, sebbene si tratti di un capitolo che appartiene ormai a una generazione distante rispetto a quella che è stata l'evoluzione della serie Ubisoft, in particolare con il recente Origins. La storia di Shay, con la sua trasformazione da Assassino a Templare, rimane tuttavia affascinante, il gameplay fra terra e mare rimane solido e l'opera di rimasterizzazione potrebbe riservarci qualche gradita sorpresa: staremo a vedere.
CERTEZZE
- Un episodio diverso dal solito
- L'opera di rimasterizzazione promette bene
- L'edizione include i DLC e qualche extra
DUBBI
- Non si tratta del miglior capitolo di Assassin's Creed
- La natura old-gen del gioco potrebbe deludere
- In termini di sfida siamo dalle parti di Black Flag