Mentre la Overwatch League prosegue a tutto spiano, e i più grandi giocatori della Terra si affrontano nell'arena di Burbank per dimostrare chi ha la pistola... o il cannone... o il lanciarazzi... più grosso, insomma, i comuni mortali che sono rimasti a casa in compagnia del titolo Blizzard hanno scaricato un nuovo aggiornamento (alla versione 1.19.3.42936, precisamente) che introduce finalmente la mappa annunciata allo scorso BlizzCon, Blizzard World. La patch inoltre ha aggiunto ai contenuti dei forzieri più di cento oggetti estetici per personalizzare le partite: modelli, spray, emote e altro ancora. Nel frattempo però sul gioco aleggia l'ombra di alcune modifiche che, a sorpresa, sono rimaste in prova nei PTR, facendo sospirare di sollievo i fan di un'eroina che, negli ultimi mesi, ha fatto seriamente discutere soprattutto nell'ambito competitivo: Mercy.
Benvenuti a Blizzard World
La nuova mappa congegnata da Jeff Kaplan e dal suo team di designer è, se possibile, una delle più belle - se non la più bella - di Overwatch. Certo, per comprenderla e farsi venire gli occhi lucidi bisogna essere grandi fan di Blizzard, tanto è piena di chicche e citazioni, e con un nome del genere non poteva essere altrimenti. Blizzard World è un vero e proprio parco giochi a tema Blizzard, praticamente la controparte di Disneyworld, e già muovere i primi passi nella fase di attacco, superata la biglietteria che fa da ingresso, è un vero colpo al cuore: ci attende una ricostruzione del ponte di Roccavento, la capitale della razza umana in World of Warcraft, con tanto di statue gigantesche a darci il benvenuto. Quella è infatti la zona ispirata a Warcraft che riproduce un pezzetto della famosa città virtuale e che conduce, tra trenini a tema e passaggi sotterranei, all'obiettivo da conquistare. Una squadra ben organizzata, in difesa, può dare seriamente del filo da torcere al gruppetto avversario, poiché la struttura dell'ingresso concede parecchi ripari, incanalando gli attaccanti in spazi ristretti in cui fare una brutta fine.
Conquistato l'obiettivo, Blizzard World si trasforma in una mappa di trasporto e si passa immediatamente al settore Koprulu ispirato a StarCraft: il carico percorre una strada ristretta e i giocatori che lo difendono devono stare attenti ai molteplici corridoi e locali chiusi da cui è possibile tendere agguati micidiali. D'altra parte, la struttura della mappa consente ai fiancheggiatori di prendere i difensori alla sprovvista e in questo frangente bisogna sempre guardarsi intorno e tenere le orecchie aperte. Raggiunto il secondo obiettivo, il carico entra nell'ultima zona di Blizzard World, ispirata alla Tristram di Diablo: una cripta claustrofobica che custodisce la meta finale dietro un colonnato angolare che concede ai difensori un riparo eccezionale e agli attaccanti più astuti un labirinto di corridoi per accerchiarli. La mappa ci ha pienamente convinto, in parole povere, e data la sua complessità non ci stupisce che Blizzard abbia deciso di rimandare la sua introduzione nella roulette delle partite competitive alla prossima stagione, la nona. In questo modo, i giocatori avranno tutto il tempo di studiarla e analizzarla giocando nelle partire rapide o nella modalità Arcade.
I souvenir del luna park
Come abbiamo detto, insieme a Blizzard World sono stati implementati decine di oggetti cosmetici che i giocatori troveranno... potranno trovare... be', potrebbero trovare nei comunissimi forzieri che si ottengono completando le sfide settimanali della modalità Arcade o semplicemente aumentando di livello. È quindi importante rimarcare che questi oggetti, compresi i modelli leggendari tematici di Blizzard World, non sono le ricompense di un evento a scadenza: rientrano nel bacino di premi regolari e quindi non sono garantiti in un certo numero per forziere. Per questo motivo, i nuovi modelli leggendari costano soltanto 1000 gettoni invece di 3000, ma se proprio dobbiamo essere sinceri la cura che Blizzard ha riposto nella loro realizzazione supera di gran lunga quella dedicata agli eventi festivi. I nuovi modelli leggendari sono quasi tutti ispirati all'universo di Blizzard, e così Widowmaker diventa letteralmente Nova di StarCraft, Zarya assume l'aspetto della barbara di Diablo III, Doomfist guadagna finalmente un nuovo modello che lo fa assomigliare a Manonera di Warcraft e così via. Meno appariscenti sono invece i modelli epici, che si distinguono giusto per qualche texture diversa o poco più, e gli eroi che non hanno ricevuto nuovi modelli sono stati graziati da nuove highlight o emote davvero spettacolari.
Sono state poi aggiunte varie battute e una caterva di spray e icone che serviranno a personalizzare i profili o a lasciare il segno sulla mappa dopo un'uccisione particolarmente irritante. Tuttavia, come abbiamo già detto, a livello contenutistico la patch ha aggiunto soltanto la mappa di Blizzard World e i vari oggetti cosmetici, ma non ha sfiorato gli eroi se non per correggere qualche bug di relativa importanza. Mentre prosegue, dietro le quinte, la lavorazione di almeno un nuovo eroe che potremmo scoprire tra poche settimane, i cambiamenti più importanti all'orizzonte sono rimasti confinati ai PTR: si tratta di due "nerf", per la precisione, che andranno a sfiorare Junkrat e a incidere molto più pesantemente su Mercy. Per quanto riguarda il primo, Blizzard ha semplicemente ridotto il danno nel raggio d'azione della Mina dirompente; in altre parole, se siete sufficientemente lontani dall'epicentro della detonazione - cioè dalla mina stessa - riceverete molti meno danni. Il nerf è mirato a ridurre il danno "burst" di Junkrat che, ora che può lanciare fino a due mine, effettivamente è un po' eccessivo.
Il nerf a Mercy è invece molto più importante, perché indebolisce radicalmente la sua nuova Ultra, Valchiria, che era stata implementata soltanto pochi mesi fa in sostituzione della Resurrezione. Sembra che Blizzard non riesca a trovare il giusto equilibrio per questa eroina, che negli ultimi tempi è diventata non solo uno dei personaggi più giocati, ma anche un supporto fondamentale soprattutto nelle partite competitive, in grado di determinare la vittoria di una squadra solo con la sua Ultra. Ultimamente, in effetti, le strategie nelle partite competitive in cui c'è Mercy, che si attacchi o si difenda, si riducono tutte a caricare le Ultra offensive e a scaricarle sotto l'effetto della Valchiria di Mercy per conquistare il punto o respingere gli attaccanti. Il nerf essenzialmente riduce la durata di Valchiria da 20 a 15 secondi, diminuisce la velocità di Angelo custode del 50% e rimuove la carica extra della Resurrezione che, oltretutto, perde l'effetto istantaneo. In pratica, una Mercy in modalità Valchiria ora può solo volare e curare/potenziare i suoi compagni a catena, dato che l'Ultra adesso non migliora più la Resurrezione base. Secondo i giocatori più pessimisti, il nerf avrebbe distrutto Mercy, rendendola un'eroina di supporto mediocre. È chiaro che Blizzard punta a dare maggior spazio agli altri eroi di supporto, ma il fatto che la modifica non sia ancora live potrebbe significare che ci sia ancora l'intenzione di modificare qualcos'altro prima della pubblicazione.