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Tutte le novità dal PlayStation Showcase di Londra

Oltre una dozzina di giochi dedicati alla VR in arrivo, li abbiamo provati in anteprima per voi

SPECIALE di Tommaso Valentini   —   07/04/2018

E se vi dicessimo che Sony continua a investire e a puntare pesantemente sulla Realtà Virtuale? D'altronde le cifre parlano chiaro: PlayStation VR ha superato abbondantemente il milione di vendite creando una base installata interessate per le prime e le terze parti che continuano a voler sviluppare titoli di varia natura per il visore. A circa un anno di distanza dal lancio ufficiale come siamo messi però in quanto a innovazioni? Avranno smesso i developer di cercare di propinarci esperienze fine a loro stesse senza carisma o sostanza solo per testare i limiti della nuova periferica? Sono davvero un sacco di domande importanti a cui Sony ha cercato di dare una risposta grazie al PlayStation VR Showcase primaverile in quel di Londra, dove abbiamo potuto provare con mano, o riprovare in alcuni casi, tutta la line-up di titoli in arrivo in questo 2018. Vi abbiamo già parlato nello specifico di The Persistance, un survival horror alla Dead Space, da Firewall che per certi versi ricorda molto da vicino Rainbow Six: Siege ed è il titolo più promettente dell'evento ma anche di Blood & Truth che si appresta a ricalcare le esperienze à là Time Crisis ed è quindi giunto il momento di offrirvi una panoramica su tutto il resto.

Tutte le novità dal PlayStation Showcase di Londra

Ma non finisce certo qui!

Dopo aver passato più di quattro ore con il caschetto in testa, il conteggio dei giochi provati ammontava alla considerevole cifra di ben quattordici produzioni per una varietà davvero encomiabile. Sony sembra voler dunque offrire un ventaglio di opzioni ben nutrito ai sostenitori della realtà virtuale andando dagli ovvi sparatutto ai titoli di guida fino ad arrivare a curiosi puzzle game e tower defense e tutti con qualcosa di significativo da poter dire. Quello che abbiamo sempre cercato nella realtà virtuale era un'esperienza che prendesse le distanze dal classico gioco su schermo da fare con il pad, esperienze immersive con trovate originali in grado di sfruttare lo spazio nel migliore dei modi. Le limitazioni del PlayStation Move, purtroppo, hanno un po' fiaccato questa nostra visione ma nonostante questo qualcosa di interessante in quel di Londra l'abbiamo comunque trovato. Uno dei titoli che ci ha colpito maggiormente per i suoi colori e la gestione dei puzzle ambientali è Star Child: un platform piuttosto canonico ma dotato di un'atmosfera davvero bellissima. Mentre la camera insegue una navetta in atterraggio è impossibile non restare rapiti dalle varie creature che compaiono sullo schermo e fluttuano nello spazio; si cerca di scorgere quante più forme di vita possibile mentre la vegetazione si illumina di un rosa fosforescente non appena poggiamo sopra lo sguardo, illuminando le buie caverne del gioco. L'inquadratura, fissa in questo caso, rivela un platform 2D di vecchia scuola dove il nostro protagonista corre e si arrampica per le diverse strutture cercando di scappare da un non meglio identificato nemico gigante. Dopo aver risolto un paio di indovinelli sfruttando PlayStation Move per spostare dei cubi energetici, così da ridare corrente alla struttura dove ci troviamo, la demo si interrompe bruscamente con un robot gigantesco che sembra voler prendere le nostre difese per un cliffhanger finale che ci ha lasciato la voglia di scoprire qualcosa in più. Dal concept similare ma questa volta completamente in prima persona è Eden Tomorrow. Qui ci schianteremo su un pianeta assediato da una sorta di drago gigante e con l'aiuto di un drone amichevole, ispirato ai Ghost di Destiny molto probabilmente, dovremo spostarci per il groviglio di caverne sotterraneo fino a trovare una via di fuga. Il giocatore può muoversi liberamente ed esplorare l'ambientazione e dovrà anche accedere a degli speciali pannelli di controllo per entrare in possesso del drone e pilotarlo direttamente, potendo così volare per la mappa e risolvere alcuni indovinelli. Per quanto abbiamo visto nulla è davvero rivoluzionario in questo caso, né come struttura, né come design ma rimandiamo ad una prova più approfondita il giudizio finale sperando in una narrazione di alto livello.

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Strategia a caro prezzo

Se gli horror e i giochi basati sull'atmosfera la fanno da padrone non sono mancate anche alcune sorprese interessanti con variazioni sul tema dei MOBA e dei puzzle game. Dark Eclipse si vuole imporre come primo Multiplayer Online Battle Arena assoluto dedicato alla realtà virtuale su piattaforma PlayStation anche se alcune scelte per l'interfaccia rendono i controlli poco pratici, soprattutto vista l'impossibilità di ruotare la mappa, ricostruita con un modello 3D proprio di fronte al giocatore. Qui, partendo dalla nostra base, dovremo muovere alcuni eroi caratteristici cercando di conquistare torri e abbattendo NPC e avversari, sfruttando abilità magiche e un bel po' di strategia. Non ci sono le classiche ondate viste su League of Legends e similari ma il concetto delle due basi contrapposte e degli eroi che salgono di livello sfidandosi a suon di magie sul campo di battaglia è rimasto immutato. L'azione di gioco è ovviamente molto più lenta ed è l'intelligenza artificiale a guidare gli eroi che non controlleremo direttamente durante i combattimenti. Si possono raccogliere risorse per potenziare le basi abbattendo alberi e strutture per un titolo che ci piacerebbe approfondire maggiorente al lancio. Se invece la strategia non è il vostro forte potrete ripiegare su Salary Man, probabilmente il titolo più curioso visto all'evento. Immaginatevi un mix riuscito tra Genga e Lemmings, dove dovrete creare percorsi su livelli estremamente intricati per far arrivare alla fine della giornata lavorativa i vostri dipendenti. Ovviamente la giornata è solo un concetto e la sua fine è rappresentata da una porta socchiusa ma trascinare in giro i diversi blocchi e sovrapporli per creare ponti in tre dimensioni e passaggi di varia natura è un'attività che ci ha divertito, pur con alcune imprecisioni dovute al sistema di controllo che non sempre leggeva perfettamente i nostri spostamenti. Chiude il trittico dei giochi di strategia invece Animal Force, che nella sua declinazione Multiplayer diventa invece un interessante party game. C'è una differenza enorme tra la modalità per giocatore singolo e quella competitiva visto che la campagna prevede tutta una serie di livelli da superare come un tower defense in tre dimensioni. Grazie all'uso dei Move potremo così piazzare tutta una serie di animali dai poteri più disparati sulla traiettoria degli alieni e respingere la loro venuta: semplice ma efficace e divertente. Per il multiplayer invece le cose si complicano con un solo giocatore dotato di caschetto e altri tre invece con pad per sessioni in locale. Chi indossa il caschetto sarà solitamente il cattivo da battere mentre i giocatori con il pad si troveranno a dover collaborare per uscirne vincitori. Abbiamo provato solo due mini giochi ma sono risultati entrambi piuttosto divertenti: da una parte dovevamo muovere delle maschere e uccidere i nostri compagni con frecce acuminate mentre questi spostavano pareti nel tentativo di sottrarci il tesoro e restare al riparo. Nella seconda modalità dovevamo invece individuare le giuste copie tra decine di cloni e intrappolarle in uno speciale contenitore prima che questi raggiungessero la via di fuga. Interessante per una serata tra amici anche se l'alienazione di chi indossa il caschetto è un elemento da non sottovalutare, soprattutto se si sta giocando con altre persone nella stessa stanza.

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Tra alti e bassi

Tra botte di sickness più o meno elevate (The Persistance ci ha davvero consumato in quel senso) siamo arrivati terrorizzati alla prova con Wipeout solo per poi scoprire un titolo che schizza come un missile senza mai dare problemi di vertigini o nausea. Wipeout è un desiderio che si realizza con una modalità VR, già disponibile tramite patch gratuita, davvero incredibile da giocare per una demo alla quale ci siamo attaccati con tutte le nostre forze sperando di poter fare più gare possibili prima della chiusura dell'evento. Non tutto poteva ovviamente essere di alta qualità e alcuni giochi non sono riusciti a entrare nella nostra lista dei most wanted: principalmente parliamo di Rick & Morty VR e Smash Hit Plunder, titoli di esplorazione e poco altro ancora molto acerbi come concept e piuttosto deludenti in termini di idee. Se consideriamo dunque il breve periodo, PlayStation VR saprà sicuramente ricompensare a dovere tutti gli early adopter giustificandone ora l'acquisto, la riduzione di prezzo poi dovrebbe fare il resto non lasciando nessun dubbio a chi era ancora titubante. Nel caso in cui invece la VR proprio non faccia per voi, c'è poco da fare: per quanto la qualità generale si sia alzata mancano ancora idee assolutamente imperdibili per esperienze tutto sommato buone ma non particolarmente innovative.

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