Versioni testate: PS3 e Xbox 360
Dopo la lodevole ma nella pratica avventurosa scelta di decentralizzare parte dello sviluppo in occidente, con i relativi parti di Bionic Command e Dark Void, Capcom porterà il prossimo prodotto sugli scaffali direttamente da casa:
Lost Planet 2 non è più una sorpresa e viene quasi inutile tornare a introdurlo tanto se n'è parlato sia durante le prime fasi dello sviluppo, sia più di recente a seguito dell'X10 di Microsoft, ma svolgerà un ruolo fondamentale nell'economia, d'immagine e finanziaria, di una società che nel 2009 non ha avuto solo grandi trionfi e che deve tornare alla carica sulle console HD con una rinnovata verve. Un recentissimo evento in quel di Milano, con presente il direttore della produzione Jun Takeuchi, è stata quindi l'occasione per vederlo e provarlo una volta di più, aspettando l'uscita il prossimo 18 maggio, su Xbox 360 e PlayStation 3.
A ciascuno il suo
Come noto, sfondo alle vicende sarà il pianeta E.D.N. III, lo stesso del primo capitolo ma dieci anni e uno scioglimento delle nevi che lo coprivano dopo. Apprendiamo invece ora che l'avventura per singolo giocatore o cooperativa fino a quattro persone si snoderà lunga sei differenti ambientazioni e con cinque protagonisti diversi, raccontando una storia ancora piuttosto nebbiosa ma evidentemente caratterizzata da un intreccio di vicende superiori al passato e con un finale, è stato promesso, in grado di riunire le singole storie di ciascun personaggio principale in una sola, epica conclusione. Il primo livello mostrato durante l'evento ha messo in scena l'arrivo su una spiaggia difesa dai nemici e la conseguente presa del forte costruito a ridosso della scogliera: la presenza di quattro personaggi giocanti ha reso necessario un level design che tenesse conto non solo della vastità degli scenari - e in tal senso anche il primo Lost Planet non faceva difetto - ma anche della loro struttura, ora più articolata e dotata di differenti strade percorribili così come di una più corposa distribuzione dei rifornimenti sul terreno, siano essi armi o mech.
L'azione in sé ha alternato la suddetta presa dell'avamposto nemico con la sua difesa dall'arrivo di alcuni mezzi aerei, da abbattere prima di poter concludere la pratica e vedersi assegnato il punteggio ottenuto, spendibile poi sul proprio personaggio. Una delle grandi novità di Lost Planet 2 è infatti il mastodontico editor che permette una customizzazione tanto estetica quanto funzionale degli alter ego. Si passa dalla scelta dell'abbigliamento, anche decisamente folkloristico o addirittura nella forma di skin per l'avatar - come Marcus e Phoenix di Gears of War, recentemente annunciati, o Wesker di Resident Evil, su tutti - fino ad arrivare all'arsenale, diviso per tipologie di armi, granate e strumenti di supporto, come gli scudi. Nella pratica le possibili combinazioni sono sembrate moltissime e la loro progressiva messa a disposizione dell'utente avrà, nelle intenzioni degli sviluppatori, l'effetto di rendere più rigiocabile la campagna e tenere incollati più a lungo alle modalità competitive, che coinvolgeranno fino a sedici giocatori. Selezionabili anche alcune animazioni per comunicare con i giocatori, richiamabili sempre attraverso il pad, e le immancabili abilità che, qui selezionabili fino al riempimento dei due slot predisposti allo scopo, aumentano le statistiche fisiche o migliorano l'utilizzo dell'equipaggiamento.
Una poltrona per tre
Interessante anche il secondo spezzone di gioco rivelato per l'occasione, soprattutto perché sintomatico di un'altra parziale deviazione presa rispetto all'originale. Come oramai noto, anche dalla demo, i boss di fine livello di Lost Planet 2 saranno grandi, grandissimi in molti casi, tanto da rivelarsi uno dei principali motivi d'interesse:
questa volta è toccato a una sorta di mantide dalle dimensioni bibliche oscurare il cielo e quindi scendere dai palazzi che incorniciavano la piazza dove i nostri erano intenti alla presa di un treno dotato di un potente cannone. Lo scontro è stato più tradizionale rispetto a quello con la lucertolona provata nei mesi passati ma non meno spettacolare, anche perché per la prima volta si muovevano sul campo di battaglia le Vitual Suit utilizzabili da più utenti, uno alla guida e un massimo di altri due seduti alle torrette; un'aggiunta di per sé non capovolgente ma che si inserisce in quello che sembra un comparto cooperativo davvero ben studiato, con le eventuali assenze sostituite dall'intelligenza artificiale. A questo punto, con lo sviluppo prossimo al completamento, resta solo da attendere una versione finale che possa dare una visione d'insieme che fino ad oggi, a colpi di brevi spezzoni, è mancata.
E per me che ho speso 339 euro per Windows 7 Ultimate?
Caro amico PCista, brutte e buone nuove. La cattiva notizia è che Capcom non parla della versione per Windows di Lost Planet 2; a questo punto il 18 maggio toccherà raidare a World of Warcraft o grindare su Aion. Quella buona è che, anche se non confermato al 100%, alla fine il gioco uscirà e a precisa domanda Jun Takeuchi non ha smentito la cosa, confermandola implicitamente tra un sorriso e l'altro. Per consolarsi dell'inevitabile ritardo conviene pensare a quanto bene fosse venuta la conversione PC dell'originale e il fatto che il motore di gioco è pensato anche per il supporto alle DirectX 11.
CERTEZZE
- Le idee del primo capitolo, migliorate ed espanse
- La modalità cooperativa sembra essere di qualità e supportata dal level design
- Sistema di customizzazione profondo
- Tecnicamente convincente
DUBBI
- Della trama si conosce poco o nulla
- L'azione dovrà essere variegata per tutta la durata dell'avventura, che si spera sia abbastanza lunga
- Il multiplayer competitivo tarda a mostrarsi