The Sims Medieval non è più un oggetto del mistero oramai da diversi mesi, dalla presentazione avvenuta la scorsa estate in occasione delle manifestazioni che tutti gli anni movimentano la scena con annunci e simili, succose novità. Il concept è quello di trasportare il livello di personalizzazione e la libertà offerta dalla serie partorita dalla mente di Will Wright in un contesto medievale, dando al giocatore da una parte la possibilità di gestire una serie predeterminata di personaggi, gli eroi, e dall'altra quella di amministrare a livello più alto l'intero regno.
Insomma nuove e vecchie idee per strizzare l'occhio a un'utenza che dopo anni di totale libertà, vorrebbe provare qualcosa di leggermente più guidato ma allo stesso tempo immersivo, senza rinunciare a un look e certi elementi, come lo humour, che da sempre sono un marchio di fabbrica dei personaggi con il prisma verde sopra la testa. Nel corso di un evento tenutosi nella sede milanese di Electronic Arts abbiamo potuto mettere le mani brevemente su una versione avanzata del gioco: un modo per ricavare alcune impressioni preliminari a cui seguirà un più approfondito provato, il prossimo 16 marzo.
Il re operaio
Lasciando ai precedenti incontri il compito di introdurre le opzioni che formano l'impalcatura di The Sims Medieval, in questa occasione possiamo approfondire ciò che accade lanciato il gioco e scelto di dare il via a una nuova partita. In totale saranno disponibili una decina di eroi da comandare e muovere all'interno del Regno ma per iniziare, la scelta deve necessariamente cadere sul Sovrano. Selezionato l'aspetto di Sua Maestà e i tratti caratteriali, positivi e negativi, che ne domineranno l'esistenza, quello che ci aspetta è un lungo ma ben costruito tutorial.
La missione assegnata è quella di incominciare la propria carriera da testa coronata, partendo dalle mansioni più pratiche fino alla gestione dei sudditi, da trattare con più o meno sprezzo delle loro vite. Si passa dalla raccolta delle risorse, necessarie per costruire l'infinita lista di oggetti presente, fino alla valutazione delle dispute sorte tra alcune donne del villaggio costruito ai piedi del castello, passando per mansioni legate al design della sala del trono e i primi, timidi passi nella gestione delle relazioni politiche ed economiche con i vicini Paesi. La struttura a missioni, in questo caso l'apprendimento delle nozioni utili a padroneggiare la simulazione made in EA, si suddivide a sua volta in una serie di compiti giornalieri obbligatori e poi un paio di cosiddette responsabilità. Queste ultime sono richieste opzionali che regalano alcuni premi speciali a coloro volessero impegnarsi maggiormente nel seguire le linee guida date da ciascuna quest, pur non impedendo agli altri di dilettarsi a fare semplicemente ciò che gli pare.
Quello tra libertà d'azione e compiti mandatori è in The Sims Medieval un equilibrio delicato che andrà approfondito durante un più lungo test, però il poco sperimentato in prima persona lascia ben sperare.
Le velleità simulative sono in gran parte ancora presenti, con necessità come il mangiare e il dormire che scandiranno l'esistenza di ciascun personaggio, però anche nuove problematiche, come l'introduzione di una narrazione non totalmente emergente, sono sembrate affrontate con il piglio giusto per garantire un buon livello di immersione. Ogni missione avrà una sua trama definita da precisi passaggi, che per la prima volta potranno contare su schermate di testo e immagini realizzate per raccontare ciò che accade quando ad esempio si invia il proprio personaggio nella foresta per combattere un pericoloso orso. O per sfidare un enorme drago all'interno della sua tana. Terminato il primo set di obiettivi e archiviata la prima quest, quella successiva e poi tutte le altre potranno essere selezionate all'interno di un grande libro che spesso non solo chiederà in quale impresa imbarcarsi, ma anche come la si vorrà affrontare tra una serie di possibili approcci.
Un occhio al futuro
Raccolti abbastanza punti, si è liberi di aggiungere nuove strutture e con esse avere nuovi sim eroici con cui giocare, missioni e così via. Ogni passo successivo è piegato alla volontà del giocatore che, in linea teorica, deve decidere con in testa lo scopo ultimo che si è prefissato al momento della creazione della partita. Come l'ambizione di governare il più ricco o perfido dei regni.
Ci sono state mostrate alcune avventure avanzate dedicate ai sim eroici Spia e Cavaliere, e in entrambi i casi sembravano esserci un numero di elementi da tenere in considerazione con una buona complessità. Nell'ottica di una fruizione più lunga di qualche partita, la grande dimostrazione che quindi The Sims Medieval dovrà dare sarà quella di avere una varietà di situazioni diverse da offrire. Un compito nuovo per chi ha da sempre puntato tutto sulla realizzazione di un sand box al cui interno muoversi in completa libertà. Ad esempio siamo curiosi di approfondire la gestione della diplomazia, che determinerà molto del benessere del regno, segnando il rapporto che ci legherà agli altri. L'idea che ci siamo fatti è quella che le carte in regola per ben figurare ci sono tutte e stupisce vedere come, dopo anni di monopolio su un genere che non ha alternative di grande peso, ancora il team con sede a Redwood Shores ha voglia di reinventare l'idea alla base di The Sims.
CERTEZZE
- Variante originale alla formula di The Sims
- Tante missioni e tante attività per ciascun sim eroico
- Curiosi di provare aspetti come la gestione diplomatica
DUBBI
- La nuova impostazione dovrà dimostrarsi varia a sufficienza
- Alcuni aspetti visivi, come le animazioni, sono poco al passo con i tempi