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Assassin's Creed e Vikings: arrivano i vichinghi in Assassin's Creed Kingdom

Vikings e Assassin's Creed si incontrano in quello che è attualmente noto col nome in codice Kingdom, un nuovo capitolo della serie Ubisoft con ambientazione vichinga.

VIDEO di Giordana Moroni   —   08/04/2019

Dopo l'antica Grecia, la saga di Assassin's Creed vedrà come ambientazione l'epoca vichinga con quello che per ora è noto col nome in codice Assassin's Creed Kingdom. A suggerire questa teoria è stato un interessante Easter Egg contenuto in The Division 2, ultimo titolo di punta della casa francese Ubisoft, mentre a confermare le supposizione è stato Kotaku. All'interno del Potomac Event Center, location di The Division 2, è possibile vedere numerosi poster raffiguranti un condottiero vichingo reggere con una mano un globo dorato molto simile alla Mela dell'eden, l'artefatto della discordia conteso tra assassini e templari da che i fan di Assassin's Creed hanno memoria. Il primo a menzionare l'easter egg è stato un youtuber, JorRaptor, e in poco tempo la teoria ha fatto il giro dei forum. È stato a quel punto che Jason Schreier, redattore di Kotaku, ha potuto dare una conferma. Secondo due fonti note alla testata e vicine al nuovo Assassin's Creed, l'epoca scelta per il prossimo capitolo è proprio quella vichinga, a dispetto dei precedenti rumor che volevano l'antica Roma come prossima meta per l'action Ubisoft. Fino a quest'ultimo colpo di scena, le teorie su Roma erano considerate attendibili poiché riportate nella stessa lista di indiscrezioni risalenti al 2016 e rivelatesi corrette dopo l'uscita di Odyssey.

Per ora del nuovo Assassin's Creed di sa poco nulla: il nome in codice del progetto è Kingdom, che non per forza sarà il sottotitolo ufficiale del gioco, e l'uscita è prevista per il 2020: come dichiarò Yves Guillemot l'anno scorso a Gamespot in occasione della Gamescom, Assassin's Creed salterà il 2019 e ritornerà nel 2020. A questo punto le supposizioni su come sarà il nuovo Assassin's Creed possono essere molteplici visto che il cambio di location e civiltà sancirà possibili cambiamenti nel gameplay: la presenza di insediamenti modesti contro i grandi fasti degli imperi antichi denoteranno sicuramente una morfologia della mappa diversa, senza contare che i vichinghi sono conosciuti per essere grandi guerrieri e navigatori. Non sarebbe così sbagliato aspettarsi un potenziamento delle meccaniche di gestione della nave e sopratutto di combattimento: va tenuto presente come i vichinghi siano una delle fazioni di For Honor, sempre un titolo Ubisoft dal quale gli sviluppatori di Assassin's Creed potrebbero attingere, un po' come venne fatto con il falco da ricognizione di Origins, presente già in Far Cry Primal e diventato poi un drone in Ghost Recon Wildlands. Per contro Ubisoft deve giocarsi bene le sue carte perché è vero che Assassin's Creed ha una sua storia e un suo marchio di fabbrica che lo rende riconoscibile ma è anche vero che nella memoria dei giocatori è ancora fresca l'esperienza con diversi titoli ambientati tra civiltà e mitologia norrena come Hellblade: Senua's Sacrifice e God of War. Non ha mancato di ricordarlo Cory Balrog con un ironico tweet ironico: "sento odore di crossover?" ha scherzato il direttore creativo di Santa Monica Studio. Questa nuova ambientazione potrebbe funzionare per il gioco o avreste preferito l'antica Roma? Secondo voi quest'ultima ambientazione verrà scartata del tutto o la ritroveremo in futuro in qualche spin-off della serie?