Si parla spesso della morte dei videogiochi single player, anche perché il settore, da anni, sembra convinto che sia davvero difficile per un progetto multigiocatore fallire e mandare in fumo i milioni di dollari che sono stati necessari a svilupparlo. Le evidenze, però, ci parlano di una realtà totalmente diversa, una realtà in cui non solo è facilissimo che un titolo multiplayer fallisca, ma che lo faccia in modo grandioso, finendo coi server deserti nel giro di qualche settimana. Titanfall 2, e tanti altri come lui, ora riposano in uno sterminato deserto degli elefanti dove non importa quali qualità avevi, sei lì perché non sei mai riuscito a catturare l'interesse della tua community fino in fondo, per una ragione o per l'altra.
Battlefield 2042, da questo punto di vista, è sul bilico di un buco nero e rischia tantissimo, poiché sappiamo l'importanza che il marchio ha per Electronic Arts, ma siamo anche consapevoli dei numeri che il gioco fa registrare mese dopo mese.
Qualcuno potrebbe dire che lo shooter sviluppato da DICE il treno lo abbia già perso, ma lo studio svedese non ha alcuna intenzione di abbandonare la presa e nel tentativo di rilanciare il gioco è in procinto di pubblicare una prima ondata di contenuti, in contemporanea con l'avvio della prima stagione del supporto post-lancio di Battlefield 2042.
Con qualche giorno d'anticipo rispetto all'uscita, fissata per il prossimo 9 giugno, abbiamo provato la Stagione 1: Zero Hour di Battlefield 2042 per capire se fosse in arrivo quella rivoluzione di cui il titolo sviluppato da DICE ha tanto bisogno.
Ora Zero
Come suggerisce il nome della stagione, Zero Hour, con questo aggiornamento EA ambisce a riportare indietro le lancette dell'orologio, offrendo alla community l'esperienza ludica che avrebbe dovuto fare il suo esordio nell'autunno dello scorso anno. Per DICE si è trattato innanzitutto di mettere in discussione uno dei punti di forza più pubblicizzati del nuovo capitolo: il supporto post-lancio di Battlefield 2042 abbandonerà l'idea dei 128 giocatori, che non ha funzionato come il team immaginava, per concentrarsi su mappe e modalità più contenute. Non a caso, già da qualche tempo la playlist Sfondamento a 128 giocatori era stata rimossa dai server, sintomo di come DICE abbia individuato proprio in questo aspetto una delle ragioni del mancato successo del gioco.
In questi mesi così difficili, DICE è voluta ripartire dal feedback della community, intervenendo lì dove era evidente che le cose non avessero funzionato a dovere, e non è un caso che una delle principali novità riguardi il ripensamento totale di Caleidoscopio, la mappa che si sviluppa intorno a un ampio parco pressoché privo di qualsiasi copertura. Nel mese di agosto l'ambientazione subirà una profonda ristrutturazione, che aggiungerà diverse coperture nei pressi delle bandiere, e che renderà il parco più irregolare aumentando le possibilità di sopravvivenza della fanteria. È un peccato che il rifacimento arrivi così tardi, ma per lo studio è senza dubbio un primo passo nella direzione corretta.
Una nuova mappa
Nell'ABC di come si sviluppa un videogioco live service, ne siamo sicuri, ci sarà qualche indicazione in merito a quanto sia importante garantire un costante flusso di nuovi contenuti, la vera linfa vitale di qualsiasi prodotto che abbia l'ambizione di sopravvivere per più di due settimane. In barba a ogni manuale, DICE non è stata molto generosa con la community negli 8 mesi di pre-stagione ed è paradossale raccontarvi oggi di come Battlefield 2042 stia finalmente per ricevere i primi nuovi contenuti di gioco da quando è arrivato sugli scaffali.
A partire da giovedì, le modalità Conquista e Sfondamento si arricchiranno di una nuova mappa, Exposure, ambientata tra i picchi di un sistema montuoso attraversato da un alveare di tunnel e gallerie. L'area è caratterizzata da un'accesissima verticalità e sarà dominata dai veicoli aerei, ma sono diversi gli obiettivi al chiuso che potranno essere protagonisti di violenti scontri a fuoco a distanza ravvicinata.
L'abbiamo provata solo per qualche ora, ma ci è sembrata una mappa abbastanza bilanciata, che miscela sapientemente situazioni e contesti molto differenti tra loro. L'altezza, senz'alcun dubbio, è l'elemento di vantaggio che vorrete sempre avere dalla vostra parte nelle partite su Exposure: dai vertici della colossale montagna potrete gestire gli obiettivi posti alle sue pendici, mentre con un paracadute o una tuta alare potrete velocemente riposizionarvi e ordire rapidi assalti alle posizioni nemiche.
Dobbiamo ammetterlo, Exposure ci è piaciuta e abbiamo apprezzato tutti i "momenti Battlefield" che è stata in grado di regalarci, ma per risollevare le sorti di 2042 era necessario qualcosa di più, e una sola mappa, per chissà quanti mesi, rischia di scatenare le ire di una community già sufficientemente esasperata.
Se DICE poteva fare qualcosa di più sul fronte delle mappe, potremmo dire lo stesso per quel che riguarda gli altri contenuti in arrivo con la Stagione 1, che non apportano in alcun modo quella rivoluzione auspicata dai fan.
Per cominciare, Zero Hour segnerà l'esordio di un solo specialista, Ewelina Lis, che però ha le potenzialità di scuotere dalle fondamenta il meta del gioco legato ai veicoli. Il gadget unico di Ewelina è infatti il G-84 TGM, un potente missile teleguidato che può essere indirizzato manualmente verso qualsiasi obiettivo, senza ricorrere all'agganciamento. Se colpire aerei ed elicotteri è stato complicato ma non impossibile, i carri armati si sono invece rivelati una vittima facilissima per la nuova specialista, al punto che durante l'hands-on era impossibile sopravvivere in qualsiasi mezzo blindato per più di qualche secondo.
Tra le altre novità in arrivo troviamo l'introduzione degli elicotteri d'assalto, un'aggiunta molto attesa da parte della community. Presenti da giovedì in due distinte varianti, gli elicotteri avranno un funzionamento simile a quelli dei precedenti Battlefield, ospitando un pilota e un artigliere, ma avranno la possibilità di retrarre le armi per essere invisibili ai radar, in modo da proteggersi dai razzi antiaerei.
Non bene, secondo noi, anche il novero di armi e gadget in arrivo con la Stagione 1. L'unica vera nuova arma è il BSV-M, un DMR con fuoco automatico apertamente ispirato all'AS Val, che si comporta bene tanto da vicino quanto da lontano grazie alla profonda personalizzazione garantita dall'editor istantaneo del gioco. Questa è accompagnata da una balestra, che però non è adatta a tutti i contesti, e da un nuovo lanciagranate, che eietta tre piccole bombe fumogene utili a coprire gli spostamenti della squadra.
Tutti e tre questi oggetti saranno disponibili nel nuovo Battle Pass del gioco, che nell'arco di 12 settimane metterà a disposizione 100 livelli ricolmi di ricompense. Come è ormai consuetudine anche il Battle Pass di Battlefield 2042 sarà diviso in due categorie, premium e gratuita: la prima è prevedibilmente imbottita di elementi cosmetici per armi, specialisti e veicoli, mentre la seconda permette di ottenere i nuovi contenuti di gameplay senza spendere un euro. Insomma, una soluzione che da sola non porterà lo sparatutto di DICE ai vertici della classifica dei giochi più giocati, ma sicuramente una buona notizia per la fanbase degli affezionati che ancora spende il suo tempo tra i server del gioco.
Dopo 8 mesi di assordante silenzio, DICE avrebbe dovuto risarcire la community di Battlefield 2042 con un update stellare, in grado di mettere in campo una batteria di contenuti da pelle d'oca. Lo sparatutto dello studio svedese ha delle evidenti qualità e con una Stagione 1 indimenticabile, testimone dell'incrollabile volontà dello studio di redimere un gioco sull'orlo dell'oblio, qualcosa si sarebbe potuto salvare. Ma con una sola mappa, una manciata di nuovi contenuti e Hazard Zone abbandonata a sé stessa, Zero Hour rischia seriamente di condannare una volta per tutte il lavoro degli sviluppatori, sebbene la qualità dei singoli elementi dell'espansione sia di livello.
CERTEZZE
- La mappa Exposure è divertente e bilanciata
- Il Battle Pass potrà impegnare la community nei mesi a venire
DUBBI
- Troppi pochi contenuti per uno sparatutto che deve risorgere
- Il primo rework di una mappa arriva ad agosto
- Hazard Zone è abbandonata a sé stessa