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Beyond the Wire, il provato

Abbiamo provato Beyond the Wire, uno sparatutto bellico in prima persona realistico e ben realizzato, ma dalla community troppo piccola per spiccare il volo

PROVATO di Tommaso Valentini   —   04/06/2021

Quello che, in realtà, doveva essere un semplice provato dell'ennesimo sparatutto online si è trasformato ben presto in qualcosa di più, un ragionamento più profondo e serioso di quanto ormai sviluppare un titolo indipendente che punti alla platea dei giocatori insoddisfatti di qualche tripla A non sia probabilmente una mossa così saggia. Certo, si può pensare di avere idee migliori dei grandi colossi, di poterle realizzare in maniera più intelligente, più divertente o magari anche di essere in grado di mettere in pratica migliori basi di design ma, nella realtà dei fatti, bisogna poi scontrarsi con la potenza di fuoco nettamente inferiore rispetto a quella a disposizione dei grossi publisher.

Prendiamo oggi come esempio massimo Beyond the Wire, uno sparatutto bellico basato sulla prima guerra mondiale che vorrebbe poter gridare al mondo: "eccomi, sono pronto a portarvi nella prima guerra mondiale vera, non come fece Battlefield 1 ai tempi" per poi finire con un molto più modesto "per favore qualcuno riempia i miei server", in una situazione che va ad incastrarsi tra il comico e un problema sempre più evidente che ormai volteggia sul mercato dei videogiochi: se non sei sicuro di poter raggiungere una platea abbastanza vasta per il tuo sparatutto online, non importa quanto questo sia bello, migliore o realisticamente accurato, sei semplicemente destinato a restare confinato nel tuo orticello.

Una dura e ingiusta legge di mercato? Scopriamolo nel provato di Beyond the Wire.

Un gioco sicuramente interessante

Beyond the Wire promette partite da 100 giocatori...se solo ci fossero 100 giocatori...
Beyond the Wire promette partite da 100 giocatori...se solo ci fossero 100 giocatori...

Beyond the Wire è un titolo in accesso anticipato, una scelta che ha già premiato tantissime opere indipendenti. In questo modo il prodotto Redstone Interactive ha iniziato a fruttare guadagni in modo costante prima ancora del lancio ufficiale, permettendo agli sviluppatori di capire le richieste della community, seguire gli eventuali feedback e creare un titolo perfetto per la nicchia di giocatori a cui punta.

Questo, quantomeno, è quello che sarebbe dovuto succedere sulla carta, ma la realtà dei fatti è che sborsare 30 euro per giocare un prodotto incompleto e vederlo crescere nei mesi seguenti, è un'operazione che funziona egregiamente coi giochi single player e solo in casi estremamente rari con quelli multigiocatore. Acquistare adesso Beyond the Wire, infatti, vi mette di fronte a una desolazione atomica dei server, dove una manciata di giocatori popolano le partite che riescono a prendere vita. È un problema enorme per un gioco che tenta di proporre battaglie immense da 100 giocatori, rendendo impossibile allo stato attuale delle cose farsi un'idea su tutti quei parametri indispensabili per valutare correttamente il titolo.

Immaginate quindi di trovarvi in mappe pensate per squadre da cinquanta soldati ma avere solo tra i dieci e i venti commilitoni a farvi da spalla, in una situazione che rende l'area di gioco infinitamente desolata e poco intrigante. L'idea alla base del titolo c'è e funziona, con una rappresentazione della Prima Guerra Mondiale tutto sommato ben fatta. Le armi, molto poche a dire il vero, sono realizzate con cura e le ambientazioni, seppur spoglie, fanno il loro dovere se viste in un'ottica dove il carico dei server sarà tale per cui avere un mondo di gioco leggero risulta essenziale.

L'atmosfera è davvero azzeccata
L'atmosfera è davvero azzeccata

Beyond the Wire vuole puntare al realismo e potete quindi aspettarvi una grande difficoltà nel rilevare il nemico sul campo di battaglia: niente indicatori a schermo, interfaccia minimal e colpi di fucile che uccidono in un sol colpo, rendendo bene l'atmosfera di tensione propria della seconda guerra mondiale.

Si corre al riparo delle trincee e ci si nasconde nei bunker per evitare di essere crivellati dai proiettili vaganti, magari scegliendo la classe preferita tra quelle a disposizione. La scelta dell'arma infatti è legata a doppia mandata con il ruolo sul campo di battaglia, laddove i soldati di prima linea possono imbracciare uno Springfield mentre i ricognitori sopperiscono alla potenza di fuoco minore con un binocolo per osservare meglio le lunghe distanze. Parliamo di un'esperienza che vuole che siano i sensi del giocatore a migliorare di partita in partita, con la vista che deve sempre essere vigile e un udito attento per scorgere i rumori, eccellenti, dei proiettili e la direzione di provenienza dei colpi.

Un’esperienza classica

La prima guerra mondiale e le trincee, un'accoppiata vincente
La prima guerra mondiale e le trincee, un'accoppiata vincente

Beyond the Wire non fa proprio nulla per nascondere il suo volersi rifare a Battlefield anche nelle modalità, con Assault e Frontline che condividono la struttura richiedendo ai giocatori di invadere i territori degli avversari decimandoli per raggiungere la vittoria finale. Nulla di nuovo sotto il sole da questo punto di vista ma ricordatevi che la scelta su quale modalità provare dipenderà da quale server sarà disponibile al momento del vostro login, come dicevamo prima non essendoci sufficienti giocatori per aprirne due differenti.

Torniamo dunque al punto di partenza iniziale: cercare di proporre qualcosa di nuovo va bene ma in un mercato saturo come quello degli sparatutto le possibilità di sfondare sono davvero ai minimi storici, semplicemente perché le community sono già ancorate sui titoli di maggior successo e spostarle non è una sola questione di qualità ma anche, e soprattutto, di abitudini e campagne marketing martellanti.

Nell'ultimo week end gratuito reso disponibile da Redstone Interactive molti giocatori hanno affollato i server, sparendo però come una coltre di fumo nell'esatto istante in cui la promozione è finita e lasciando di nuovo la community a terra. Poco importa se nel futuro sono previsti carri armati, veicoli e nuove personalizzazioni per le classi se non ci sarà nessuno che questi miglioramenti potrà provarli sulla pelle.

Lo diciamo con un po' di rammarico visto che Beyond the Wire ha tutte le caratteristiche per fare bene e piacere a un determinato pubblico, ma al momento non è un titolo che può suscitare il giusto interesse. La speranza è quella di poter tornare su queste stesse pagine in prossimità del lancio quanto, magari, la community si ritroverà in maniera coesa per simulare una vera e propria prima guerra mondiale e non una semplice scaramuccia nelle vuote campagne dell'Europa del 1914.

Beyond the Wire è un titolo interessante, desideroso di proporre un'esperienza realistica di uno dei conflitti più crudi mai visti nell'epoca moderna. Lo fa con meccaniche raffinate e un comparto tecnico di livello ma paga lo scotto di una community che non è ancora abbastanza numerosa per riempire i server di gioco, cuore di una produzione di questo tipo. Il nostro consiglio, dunque, è quello di attendere per ora l'evolversi della situazione di osservare il gioco con i prossimi aggiornamenti, magari di provarlo in uno dei free week end, e poi di aspettare inevitabilmente il day one per vedere la piega che prenderà il gioco. Una scommessa che non ci sentiamo di fare al momento.

CERTEZZE

  • Buone idee di base
  • Interessante via di mezzo tra realismo e arcade

DUBBI

  • Uno shooter online.. ma senza giocatori
  • Al momento molto povero di contenuti