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Bradley the Badger è il videogioco che fa satira sui videogiochi

Scopriamo Bradley the Badger, un platform parodistico e sviluppato (anche) in Italia, il primo gioco di Day 4 Night, lo studio nato dalle menti che hanno creato Mario + Rabbids.

SPECIALE di Alessandro Bacchetta   —   16/12/2025
Bradley, il tasso protagonista di Bradley the Badger

Poco più di un anno fa abbiamo intervistato i fondatori di Day 4 Night, Davide Soliani e Christian Cantamessa, qualche giorno dopo l'annuncio della nascita dello studio. I loro curriculum sono di assoluto prestigio: Soliani ha diretto Mario + Rabbids Kingdom Battle, Cantamessa ha scritto e diretto Red Dead Redemption, per citare i progetti più noti. Nonostante questo, visto il contesto attuale, è indubbio che si sia trattato di un grande rischio: fondare una nuova software house, diventando indipendenti e sottraendosi all'abbraccio dei colossi dell'industria, non è certamente una scelta né scontata né diffusa.

Bradley in, probabilmente, un'ambientazione ispirata a The Last of Us
Bradley in, probabilmente, un'ambientazione ispirata a The Last of Us

Quell'abbraccio però, dopo tanti anni, per Davide e Christian stava diventando troppo stretto e parzialmente soffocante: sia a livello metodologico, sia dal punto di vista creativo. Le loro priorità, intraprendendo questo nuovo sentiero, erano infatti due: lavorare su qualcosa in cui credessero veramente, senza eccessive ingerenze esterne, e mantenere una dimensione ideale, ridotta, del team di sviluppo. L'anno scorso non avevano ancora comunicato cosa stessero elaborando, ma già sapevamo che avevano ricevuto l'appoggio economico di Krafton e di 1Up Ventures, e che Day 4 Night, oltre ai fondatori, comprendeva al suo interno dei veterani come Gianmarco Zanna, Cristina Nava, Luca Breda e Grant Kirkhope, il noto compositore con cui Soliani, sui social, forma una specie di coppia comica. È uno studio composto principalmente da italiani, ed opera in contemporanea tra Milano e Los Angeles (dove risiede Cantamessa, da quanto ci è noto).

Ai The Game Awards 2025 quel progetto, soltanto accennato l'anno scorso, è stato infine svelato. Si chiama Bradley the Badger: non ha ancora una data d'uscita e al momento è stato annunciato soltanto su Steam (ma sappiamo che l'intento sarebbe quello di andare multipiattaforma). Il suo protagonista è un tasso e il gioco profuma di Rare, quella degli anni '90, come Rare stessa, da molto tempo, non odora più.

Bradley tra Banjo e Conker

Vedendo il logo del gioco e l'incipit del trailer mostrato è impossibile non pensare immediatamente ai platform Rare di fine anni '90, capaci di plasmare l'identità di Nintendo 64 come poche altre produzioni: in particolare ricorda Banjo-Kazooie (pubblicato nel 1998), sia per il font utilizzato, sia per la casa di Bradley.

Questa è proprio una posa tipica di Conker
Questa è proprio una posa tipica di Conker

Appeso al muro c'è un dipinto che riproduce il bosco in cui vive il protagonista, e anch'esso ricorda la zona del tutorial iniziale di Banjo-Kazooie: tuttavia, appena Bradley varca l'uscio, il mondo attorno a lui non è fiabesco come nel quadro, ma cupo e tenebroso. In questo modo si palesa la seconda grande influenza del gioco, Conker's Bad Fur Day (sempre Rare, sempre per Nintendo 64, ma uscito nel 2001): un titolo capace di mettersi in mostra per le sue meccaniche, ma soprattutto per le sue tematiche. Era un platform del tutto atipico, con lo scoiattolo protagonista che, proprio all'inizio dell'avventura, si prendeva una sbronza leggendaria. Bradley non pare un tasso vizioso, ma il gioco ricorda Conker's Bad Fur Day per la sua impronta satirica e per i commenti salaci del protagonista.

Il titolo del 2001 omaggiava e parodiava soprattutto il mondo cinematografico (Dracula, Matrix, Salvate il soldato Ryan), mentre Bradley the Badger sembra focalizzato sui videogiochi stessi. Pensateci: sono pochissimi i giochi che fanno satira sui videogiochi. Al momento sono tre i titoli che abbiamo riconosciuto: Bloodborne, Cyberpunk 2077 e The Last of Us. È davvero divertente vedere un tasso cartoonesco muoversi all'interno di uno scenario medievale, e immaginiamo soltanto quanto Kirkhope possa sbizzarrirsi nel musicare un'opera del genere.

Meccaniche sandbox

Ancora non è chiarissimo come si evolverà il gioco, che al momento pare una via di mezzo tra un platform 3D tradizionale e un action-adventure. Ci riferiamo in particolare all'impostazione del level design: abbiamo visto troppo poco per intuire se si tratti di un gioco in cui serve raggiungere la conclusione di uno stage (come in Super Mario 3D World), in cui è fondamentale raccogliere oggetti (come in Super Mario 64) o se si tratti di un'ibridazione tra i due concetti.

Il pad 'magico' che dona a Bradley i suoi poteri
Il pad "magico" che dona a Bradley i suoi poteri

Per certo, la parte su cui punta maggiormente Day 4 Night, in termini d'innovazione, non pare essere questa. Per rivendicare la propria originalità, più che a Super Mario o Banjo-Kazooie, Bradley the Badger sembra ispirarsi a The Legend of Zelda: Breath of the Wild: il tasso trova un controller "magico", che ricorda la Tavoletta Sheikah di Link. Attraverso il pad, Bradley può utilizzare diversi poteri, che sembrano variare di volta in volta, in base allo stage in cui vi trovate (anche in questo ricorda Conker's Bad Fur Day).

Non sono poteri tipici di un platform, tuttavia: certo, ci sono le trasformazioni, ma il concetto chiave, esattamente come nelle avventure open air di Link, ci sembra la strutturazione sandbox del gioco. L'idea è quella di lasciare l'utente libero di sperimentare, di non ingabbiarlo nella ricerca di una singola soluzione. Bradley può lanciare oggetti e farli esplodere, ma soprattutto può ingigantirsi, rimpicciolirsi, può giocare con la materia e i volumi degli elementi che lo circondano.

Un tasso armato di padella in un soulslike: chissà che ne pensa Miyazaki
Un tasso armato di padella in un soulslike: chissà che ne pensa Miyazaki

Sarà bello verificare quanto e come i ragazzi di Day 4 Night saranno in grado di ibridare questi poteri con l'anima platform: non è certamente un compito semplice, ma allo stesso tempo ci sembra un concept stimolante, capace di collocare Bradley the Badger nella contemporaneità. Insomma, non è una semplice "operazione nostalgia" nei confronti dei platform anni '90, sulla scia di Yooka-Laylee. Qui, pur diversamente, siamo più nel territorio di Donkey Kong Bananza: Bradley the Badger propone delle meccaniche tradizionali, ma le attualizza grazie alla vocazione sandbox.

Stile grafico

Considerando le dimensioni ridotte del team, l'aspetto di Bradley the Badger ci ha deliziato. Non avessimo saputo che è sviluppato da Day 4 Night, non avremmo faticato a immaginarlo nelle mani di una squadra ben più vasta. Non solo le animazioni del protagonista sembrano pregevoli, ma anche il suo calarsi in contesti del tutto avulsi dal suo design, in canoni estetici alieni, ci sembra gestito in modo raffinato, ed è un risultato tutt'altro che semplice o scontato. Per questo motivo, supponiamo che molti dei giochi che saranno omaggiati apparterranno a contesti "diversi" da quelli cartoon: su questo contrasto l'opera fonderà la sua personalità visiva.

Satira totale?

Nella parte finale del trailer l'ingrediente satirico sembra innalzarsi verso altri territori; non abbiamo abbastanza materiale per capire dove voglia avventurarsi Bradley the Badger, ma vista l'abilità di Cantamessa, considerando le opere passate, non è impensabile che possa rivelarsi, anche a livello narrativo, molto ambizioso.

La casa di Bradley ricorda quella di Banjo... c'è anche un banjo, in effetti
La casa di Bradley ricorda quella di Banjo... c'è anche un banjo, in effetti

In breve, Bradley diventa umano. È palesemente lui: indossa gli stessi abiti, si riconosce in un poster in cui è ritratto nella sua versione animalesca, ma è un umano in tutto e per tutto - vestito in modo strano, effettivamente, ma pur sempre un umano. Non è chiaro se la "realtà" del gioco sia quella in cui Bradley è un tasso, o quella in cui è un ragazzo: probabilmente i due piani narrativi comunicheranno tra loro, come ha lasciato intendere Cantamessa in un'intervista a IGN. Soliani, ai tempi di Ubisoft Milano, aveva già proposto uno scenario simile: in Mario + Rabbids Sparks of Hope, era un'umana a costruire l'headset VR, centrale per scatenare gli avvenimenti della serie. Stavolta però ci sembra che la tematica possa essere affrontata con maggior profondità.

La nostra sensazione, e di semplice sensazione si tratta, è che Bradley the Badger non ironizzerà soltanto sui videogiochi, ma sull'industria dei videogiochi stessa: potrebbe mettere in mostra, attraverso la versione umana del protagonista, le ragioni per cui Day 4 Night è stata fondata. Da alcuni post-it, da alcuni dettagli colti nel trailer, abbiamo avuto quest'impressione: naturalmente, potremmo essere del tutto fuori strada. Non vediamo l'ora di saperne di più.