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Call of Duty: Vanguard, è tempo di beta!

Abbiamo provato la beta di Call of Duty: Vanguard per parlarvi delle nuove modalità e del nuovo Ritmo di Battaglia!

PROVATO di Tommaso Valentini   —   19/09/2021

Solo qualche settimana fa vi parlavamo in anteprima della modalità Collina dei Campioni e di come Call of Duty: Vanguard avesse deciso di mostrarsi in anteprima attraverso una componente inedita e piuttosto coraggiosa. A stretto giro di posta il grande reveal del multiplayer ha poi aperto le porte alla Beta ufficiale di Vanguard, giunta ormai al secondo week end di testing pubblico intensivo.

Abbiamo provato la Beta di Call of Duty: Vanguard e abbiamo testato le nuove modalità, giocato le nuove mappe ma, soprattutto, sperimentato il ritmo che Vanguard vuole provare a introdurre quest'anno, dettato dalla mole di giocatori in partita e dalla velocità dei combattimenti. È infatti questa la novità più grande e oggi cercheremo di parlarvene più nel dettaglio, dandovi inoltre tutti i nostri feedback sul provato di questi giorni.

Ritmo di Battaglia

Quest'anno si torna nella Seconda Guerra Mondiale e Activision ha deciso che per il suo nuovo Call of Duty doveva catapultare il giocatore in giro per il mondo a combattere per i propri ideali. Mentre l'evoluzione della storia e tutto ciò che ne consegue, è ancora avvolta nel mistero, sappiamo che le ambientazioni saranno estremamente varie e questo lo si può già evincere muovendo i primi passi in beta. Le sei mappe presenti ci portano dalle innevate lande di Red Star al pacifico di Gavutu, tra palme piegate dalle tempeste e raffiche di vento, fino ad arrivare ai più canonici, ma sempre apprezzati, scontri a fuoco ravvicinato all'interno di strutture civili e militari, rappresentate in questo caso da Hotel Royale, ambientato in un hotel di Parigi, e Eagle Nest, sito in una casa nazista.

Dobbiamo dire che l'impatto scenico delle nuove ambientazioni è notevole anche nel multiplayer, dove solitamente si va al risparmio sui dettagli, lasciando trasparire un colpo d'occhio davvero niente male. Gli effetti atmosferici sono costanti e abbastanza invasivi e immergono il giocatore in un clima da battaglia ben fatto. Una scelta che va un po' a scapito della giocabilità, dove la leggibilità della partita viene a meno proprio a causa dei tantissimi elementi in movimento, degli effetti particellari, delle scie di calore e del blur costante sugli edifici durante la corsa. Molti di questi effetti, pur risultando molto scenici e belli da vedere, rendono l'azione troppo caotica e non è un caso se attraverso le opzioni base possiamo sostanzialmente disabilitare tutto, rendendo il gioco leggermente più piatto ma molto più godibile. Mentre nella campagna il tripudio scenografico potrà essere apprezzato maggiormente, e non vediamo davvero l'ora di scoprire cosa Sledgehammer ha in serbo per noi, nel multiplayer abbiamo trovato eccessivo questo sfarzo, perlomeno per chi approccia il gioco in maniera più competitiva.

Ad accompagnare una così buona varietà di mappe ci pensano le classiche modalità da noi tanto attese e bramate. Tornano in Beta, finalmente, i classici Team Death Match, Dominio e Uccisione Confermata a cui va ad aggiungersi Pattuglia, una sorta di Payload dove i giocatori dovranno mantenere il controllo di un punto mobile e difenderlo dall'assalto degli avversari. Se non vediamo vere e proprie rivoluzioni nel modo di giocare, con le usuali killstreak e la possibilità di personalizzazione dei loadout ispirata da Modern Warfare, a scombussolare un po' le cose ci pensa una nuova caratteristica inedita nei Call of Duty: Ritmo di Battaglia. Sostanzialmente, con questa aggiunta, il nuovo Call of Duty potrà variare il numero di giocatori presenti in una medesima modalità e mappa passando da schermaglie sei contro sei a frenetiche battaglie da cinquanta giocatori, dove i secondi utili per restare in vita si potranno contare sulle dita di una sola mano.

Se il respawn frenetico e l'andamento già estremamente veloce delle partite rimane a fare da filo conduttore tra tutte le modalità, a volte il tutto viene portato all'esasperazione nelle mappe con più giocatori tanto da diventare un'opera di puro divertimento spensierato. Se volete l'esperienza classica potrete optare per la modalità Tattica, mentre Blitz favorirà il caos appena descritto. Una via di mezzo la si potrà ottenere attraverso la selezione di Assalto che, con un massimo di ventotto giocatori, è disponibile per gli eterni indecisi. Ci possiamo però porre alcune domande su come tutto questo potrà essere bilanciato e se il focus resterà comunque l'esperienza 6v6 per ciò che concerne il danno delle armi e il Time To Kill.

Mille modi di uccidere

La personalizzazione rimane uno dei punti centrali dell'esperienza e, abbandonato il famoso Pick Ten, si torna a lavorare sulle armi e sulle loro dotazioni, attraverso una selezione di dieci attachment per perfezionare al meglio la vostra bocca da fuoco preferita. Avremo dunque la possibilità di portare con noi un'arma principale e una secondaria, come pistola o lanciarazzi, a meno di non voler specializzarsi in Demolizione e sacrificare uno spazio di un perk per entrare in battaglia con due fucili d'assalto. Inutile dire che il modo di sparare è rimasto lo stesso, seppur con notevoli variazioni circa l'agilità e la velocità dei movimenti, ora estremamente rallentati rispetto agli scorsi capitoli. È stato modificato lo slide cancel, più breve e meno fluido rispetto al passato e anche la rapidità con cui si mira con i fucili da cecchino ha subito fortissimi rallentamenti con l'intento di arginare il quick scope, comunque ancora possibile.

Non abbiamo per le mani un Call of Duty rivoluzionario quanto piuttosto un nuovo capitolo che prova a limare e aggiungere qualcosa di nuovo rimuovendo altre caratteristiche passate. Una variante insomma del multiplayer a cui Activision ci ha ormai abituato negli anni per una formula che, anno dopo anno, non vuole assolutamente stravolgersi quanto confermare l'apprezzamento che milioni di giocatori ogni anno confermano attraverso i loro acquisti. Se siete fan di Call of Duty, questa beta insomma è l'occasione giusta per provare con le vostre mani il gioco prima del lancio ufficiale, previsto per il prossimo 5 novembre.

CERTEZZE

  • Il ritmo di battaglia è un'aggiunta interessante
  • Visivamente molto scenografico

DUBBI

  • Riusciranno a bilanciarlo a dovere?
  • Poca leggibilità dell'azione su PlayStation 4