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Super Mario Bros. Il Film, come cambia l'universo di Mario dopo il successo di Illumination e Nintendo

Super Mario Bros. Il Film ha chiarito alcuni elementi sul passato dei personaggi: quali sono? Come cambierà il Regno dei Funghi nel prossimo futuro?

SPECIALE di Alessandro Bacchetta   —   15/04/2023
Super Mario Bros. Il Film, come cambia l'universo di Mario dopo il successo di Illumination e Nintendo

Non è ancora chiaro se Super Mario Bros. Il Film sia da considerare "canonico", ovvero un'opera capace di stabilire ufficialmente il passato, l'identità e la storia di certi personaggi della serie di Nintendo. Di per sé, parlare di canone per Mario è già piuttosto strano; si tratta di una saga talmente basata sulla parte ludica dell'esperienza, che parrebbe superfluo. Yoshi's Island, ad esempio, pur essendo un prequel, non è certo nato con l'idea di voler narrare una storia passata, bensì dalla volontà di creare un gioco che approfondisse Yoshi e, allo stesso tempo, avesse comunque Mario all'interno dell'esperienza. È stato uno dei primi, tra l'altro, a generare delle idiosincrasie narrative: se fino ad allora si pensava che l'idraulico fosse finito da Brooklyn al Regno dei Funghi, nell'avventura per Super Nintendo sembrava che fosse nato tra i Toad.

Le storie dei vari videogiochi inoltre, per quanto piccole e brevi siano, non sono interconnesse tra loro. Non c'è alcun desiderio di donare un ordine cronologico agli episodi: nessuno sa se Super Mario 64 venga dopo Super Mario Bros., o in che rapporto siano i due titoli. Come dicevamo all'inizio, Super Mario è sempre stato prima di tutto, e per distacco, un gioco. La nostra impressione è che Super Mario Bros. Il Film vada considerato una fonte informativa importante, senza partire dal presupposto che, essendo un lungometraggio e non un videogame, sia da ritenersi "altro": del resto è stato il principale progetto di Shigeru Miyamoto, creatore del personaggio e fautore del suo successo, negli ultimi anni. Probabilmente l'approccio migliore per avvicinarsi a questa saga è quello di valutarla come una di quelle serie in cui è chiara l'identità dei personaggi ma, allo stesso tempo, ogni singolo episodio è autoconclusivo. Esiste un universo comune, ma ogni gioco racconta la propria storia, senza che quest'ultima influenzi il successore. L'equivalente, in pratica, di quelle serie in cui i personaggi non crescono, non mutano, non invecchiano. Come i Simpson, per esempio.

Con questo intendiamo dire che Super Mario Bros. Il Film può essere ritenuto attendibile nello stabilire alcuni punti fermi della mitologia della saga: allo stesso tempo, tuttavia, gli snodi della trama sono propri del film, e del film soltanto. Ci sembra questo l'approccio più sensato: il primo incontro tra Mario e Bowser, per esempio, nei videogiochi non sarà considerato quello avvenuto nel film, proprio perché non c'è ordine cronologico negli eventi della serie, tuttavia ha senso prendere per ufficiali, a questo punto, alcuni dettagli del passato dell'idraulico. A partire dall'essere un idraulico, appunto.

Mario, un idraulico italoamericano

Super Mario Bros. Il Film: Mario e Luigi sono due idraulici italoamericani
Super Mario Bros. Il Film: Mario e Luigi sono due idraulici italoamericani

Negli ultimi anni sono emerse, da Nintendo e non, varie supposizioni sull'identità dell'idraulico. Un ex dipendente mise in dubbio il paese d'origine; Nintendo stessa si questionò pubblicamente sul suo mestiere, se dopo essere stato tennista, pilota, golfista e astronauta, avesse ancora senso chiamarlo idraulico (nonostante l'abbigliamento, e nonostante un mondo ricolmo di tubature). Super Mario Bros. Il Film, da questo punto di vista, rimette le cose in ordine: conferma la versione che, per chiunque abbia conosciuto la serie nel momento della sua esplosione, era quella scontata. Ovvero che Mario è un idraulico italoamericano, abitante di Brooklyn, che per qualche ragione finisce nel Regno dei Funghi. Quindi sì, Mario è un idraulico e sì, è italoamericano.

Questa scelta sembra banale, ma non lo è. Dopo i primi giochi per NES, nel corso degli anni Super Mario è diventato sempre più simile a un supereroe, e più distante dall'uomo qualunque che era nei piani originali di Miyamoto, con tuta da lavoro e baffoni. Lo è diventato in modo inconsapevole, ma il processo sembrava irreversibile: per donare un senso di avventura all'esperienza, Nintendo è addirittura arrivata al punto di portarlo "tra gli umani", in Super Mario Odyssey. Se giocando Super Mario Bros., quello del 1985, era ovvio che si stesse controllando un umano in un mondo "alieno" - un po' come Alice nel Paese delle Meraviglie - in Super Mario Odyssey il protagonista era ormai talmente integrato nel Regno dei Funghi che, per "staccarlo" dal resto, sono stati introdotti paesaggi e animali più realistici. Come se Mario fosse un cartone tirato fuori dal suo contesto.

Super Mario Bros. Il Film: i power-up sono fondamentali per sopravvivere nel Regno dei Funghi
Super Mario Bros. Il Film: i power-up sono fondamentali per sopravvivere nel Regno dei Funghi

La stessa gestione dei power-up nei Mario tridimensionali ha messo in crisi l'idea che Mario fosse un umano qualsiasi. Fino all'era SNES, era ovvio che la vita nel Regno dei Funghi fosse quasi impossibile senza l'utilizzo dei potenziamenti. Un concetto chiarissimo nel lungometraggio: senza di essi, gli umani hanno poche speranze di sopravvivere. Nei videogiochi era palesato soprattutto dal Super Fungo, primo strumento che si incontra (sia nel gioco che nel film): era attraverso di esso che Mario, piccolo e minuto, diveniva Super Mario, più grande e grosso, capace di spaccare mattoni e blocchi a suon di testat... pugni, a suon di pugni. Il film rimette in ordine tutti questi piccoli dettagli che nel tempo si erano persi, semplici ma non scontati: se il primo approccio di un bambino con Mario avvenisse attraverso Odyssey, intuire che sia un umano "normale", oltre che un idraulico, non sarebbe scontato.

Un dettaglio che abbiamo apprezzato è il disgusto di Mario per i funghi, ma immaginiamo sia una trovata - riuscita alla grande - per rendere più esilarante il film.

Luigi il fifone e Bowser l'innamorato

Super Mario Bros. Il Film: Luigi è pauroso come in Luigi's Mansion
Super Mario Bros. Il Film: Luigi è pauroso come in Luigi's Mansion

La storia di Luigi non viene particolarmente arricchita dal film, ed è parallela a quella di Mario. È il fratello minore, più alto e smilzo. I loro genitori vivono a Brooklyn, ma dubitiamo di rivederli nei videogiochi: questo perché sono uno strumento per veicolare una parte di trama del lungometraggio (il senso d'insoddisfazione del protagonista), mentre sono praticamente inutili in ottica videoludica. L'elemento più rilevante apportato al personaggio di Luigi è il suo essere pauroso: un'altra cosa scontata per gli appassionati, ma che scontata non è.

Perché Luigi's Mansion - dove ha mostrato questo tratto per la prima volta, quantomeno in modo appariscente - è nato come uno spin-off, e in molti giochi (precedenti e successivi) Luigi non dà alcun segno di essere timoroso: pensate a Super Mario 3D World, ad esempio. O Mario Kart 8, in cui - al contrario - propone uno sguardo bellicoso. Nella sua volontà di abbracciare e filtrare l'intero universo mariesco, il film "ufficializza" questo tratto anche al di fuori della serie personale dell'idraulico verde.

Super Mario Bros. Il Film: Bowser è innamorato di Peach
Super Mario Bros. Il Film: Bowser è innamorato di Peach

Per quanto concerne Bowser, non possiamo parlare di contraddizione: del resto, nessuno aveva mai realmente saputo perché fosse così ostinato nel rapire la Principessa. Al termine di Super Mario Sunshine, Bowser Jr. chiede al padre se Peach sia veramente sua madre: quello è il primo momento, nella saga principale, in cui si accenna a un interesse sentimentale di Bowser per la Principessa. La cosa è deflagrata in Super Mario Odyssey, in cui, esattamente come nel film, il Re dei Koopa prova a sposare Peach. Ecco, ora sappiamo perché l'ha rapita così tante volte: perché ne era innamorato. Al di là di questa caratteristica, Bowser - nel film - torna finalmente ad essere spaventoso: dopo Super Mario Bros. 3, i suoi livelli/mondi sono diventati via via sempre meno cupi, con elementi maggiormente caricaturali, come il castello-casinò di Super Mario World, la nave Clown-Koopa, o il bellissimo Regno giapponese in Super Mario Odyssey. No: Bowser è a capo di un esercito di koopa, vive in comunione con lava e vulcani, e ha delle armi spaventose a sua disposizione.

Peach l'orfana, il principe Donkey Kong

Super Mario Bros. Il Film: Peach governa il Regno dei Funghi, ma non è nata lì
Super Mario Bros. Il Film: Peach governa il Regno dei Funghi, ma non è nata lì

Peach nel film è forse il personaggio che ha lo sviluppo più interessante: non ci riferiamo tanto al carattere maggiormente volitivo e deciso (che comunque, immaginiamo, diverrà la nuova base del personaggio), quanto alla sua provenienza. La questione non è stata mai affrontata nei videogiochi, ma era piuttosto ovvia: se il Regno dei Funghi è composto primariamente da funghi parlanti, e Mario è un umano, be', è palese che Peach sia più simile all'idraulico che ai suoi simpatici sottoposti. Tuttavia la sua provenienza resta un mistero, che forse verrà chiarito nei prossimi film: la piccola Peach è stata trovata dai Toad, è cresciuta con loro, e al momento opportuno è stata proclamata Principessa del Regno. Ma da dove arrivi, e come sia finita lì, è tuttora ignoto.

Super Mario Bros. Il Film: Donkey Kong è diventato figlio del sovrano dei Kong
Super Mario Bros. Il Film: Donkey Kong è diventato figlio del sovrano dei Kong

Riguardo Donkey Kong, Miyamoto ha recentemente dichiarato di averlo considerato per lungo tempo separato da Mario. Nel primo gioco, l'arcade del 1981, erano assieme: da lì in poi, tuttavia, i sentieri si sono separati, con ricongiungimenti solamente temporanei. Super Mario Bros. Il Film è tanto preciso con la storia dell'idraulico, quanto caotico nei confronti del gorilla. Ok, i due Regni sono separati, ma in qualche modo comunicanti: una buona scusa per giustificare che i personaggi si siano incontrati spesso (Donkey Kong è sempre presente nei Mario Party, ad esempio), ma comunque appartengono a due reami distinti. Oltre a questo dettaglio, il lungometraggio complica parecchio quanto sapevamo. Innanzitutto sono citati molti gorilla dell'epoca Rare, ma Donkey Kong (per fortuna) ha ripreso un aspetto più simile a quello dell'arcade originale. Secondariamente, senza ragione apparente, Cranky Kong diviene, da anziano borbottante e malmostoso, il sovrano (borbottante e malmostoso) dei Kong: di conseguenza, Donkey ne diviene il principe. Perché nel film Donkey Kong è il figlio di Cranky, non il nipote. Vedremo se saranno dettagli isolati, o anticipatori di un rilancio del brand in quest'ottica. Il collegamento tra kart e gorilla invece ci è sembrato forzato, dovuto esclusivamente ad esigenze di ritmo e intreccio. Dubitiamo che possa aggiungere granché all'immaginario dei Kong: del resto, in nessun videogioco hanno utilizzato i kart come mezzo di locomozione principale.