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Cos'è DALL-E 2, e perché un’IA potrebbe rivoluzionare per sempre il modo in cui vengono sviluppati i videogiochi

L'intelligenza artificiale DALL-E 2 di OpenAI è salita alle cronache per le sue straordinarie capacità, ma che uso potrebbe avere nello sviluppo dei videogiochi?

SPECIALE di Gianluca Musso   —   10/08/2022

Affrontando il tema delle intelligenze artificiali, una volta il fisico britannico Stephen Hawking si spinse ad affermare che "il successo nella creazione di un'IA avanzata sarebbe il più grande evento nella storia dell'umanità. Sfortunatamente, però, potrebbe anche essere l'ultimo", riferendosi al fatto che il pericolo maggiore per la sopravvivenza della nostra specie sul pianeta non sarebbe da ricercare nel riscaldamento globale o in un olocausto nucleare, ma piuttosto nell'invenzione di un'intelligenza artificiale talmente evoluta da ribellarsi al nostro controllo, proprio come nei film con Schwarzenegger, Terminator.

Al giorno d'oggi l'eventualità di venire spazzati via da un computer potrà sembrarvi particolarmente remota, del resto i PC vanno ancora in crisi quando provi a installare una nuova stampante e i robot di Boston Dynamics sono famosi più per le loro rovinose cadute, che per le loro applicazioni pratiche. A dire il vero, la tecnologia che circonda le intelligenze artificiali ha invece compiuto nell'ultimo anno e mezzo un balzo evolutivo semplicemente straordinario, e se da un lato le reti neurali di rielaborazione del linguaggio naturale sono ormai indistinguibili da un interlocutore umano, alcune organizzazioni di ricerca come OpenAI si sono spinte ancora più a fondo, sviluppando delle IA in grado di assegnare un significato anche alle immagini, oltre che alle parole.

Stiamo parlando di DALL-E 2, un'intelligenza artificiale resasi popolare negli ultimi mesi per la sua straordinaria capacità di elaborare un'immagine, sia essa realistica o puramente artistica, a partire da una semplice descrizione testuale. Un anime dedicato a Sonic che fa trading finanziario? Oppure Mario impegnato nella compilazione delle tasse? Non importa quanto sia assurdo o inverosimile l'input che le diamo in pasto, la rete neurale lo metabolizza per creare dal nulla una rappresentazione grafica di ciò che abbiamo richiesto.

In questo articolo esploreremo le possibili applicazioni di DALL-E 2, specialmente nell'ambito dei videogiochi, e tenteremo di capire quale potrebbe essere in futuro il ruolo di una nuova generazione d'intelligenze artificiali, dal potenziale pressoché illimitato, nello sviluppo di quelle esperienze ludiche che giocheranno i nostri nipoti. Sempre che non saranno ancora schiavi delle macchine, ovviamente.

Dal testo a un’immagine, in qualche frazione di secondo

'Un frame dell'anime di Sonic in versione broker' e 'Mario che si occupa delle tasse, stile realistico, foto del 1998', da DALL-E 2
"Un frame dell'anime di Sonic in versione broker" e "Mario che si occupa delle tasse, stile realistico, foto del 1998", da DALL-E 2

In realtà, sono diverse le intelligenze artificiali oltre a DALL-E 2 che offrono la possibilità di ricavare delle immagini da un prompt testuale, ognuna con i propri punti di forza e le proprie debolezze. Quella sviluppata da OpenAI è attualmente in fase di beta e vi si può accedere solo registrandosi a una lunghissima lista d'attesa, ma tra tutte è la più efficace nell'elaborare immagini realistiche ispirate a delle vere fotografie e non ha eguali nella rappresentazione dei volti umani.

Poi c'è Midjourney, che invece è già disponibile per chiunque abbia un account Discord: si entra nel canale dell'IA e si può subito cominciare a sperimentare, anche se i tentativi sono limitati e dopo averli esauriti viene richiesto di abbonarsi. Midjourney è abilissima nel realizzare delle elaborazioni dal forte impatto artistico, ha una predilezione per la teatralità e per questo sarebbe perfetta per aiutare gli sviluppatori a generare spettacolari concept art da cui prendere ispirazione.

'Ultimo papa sulla terra', Midjourney
"Ultimo papa sulla terra", Midjourney

Ciò che rende straordinarie intelligenze artificiali come DALL-E 2 e Midjourney è però la loro abilità nel dipingere qualcosa che al mondo non esiste, fornendo una personale, specifica visione creativa di un'idea, di un concetto, proprio come farebbe un artista umano. Non c'è nulla di eccezionale nell'elaborare una foto di un cane con un cilindro e un sigaro, ma è quando si chiede all'IA di ricavare una rappresentazione dell'inferno, del paradiso, dei confini dell'universo o del centro di un buco nero, che la situazione cambia drasticamente. In quel caso la rete neurale sta assorbendo il testo per darne una propria libera interpretazione e questo è tanto stupefacente quanto vagamente inquietante.

Le applicazioni

Gordon Freeman, Mario e Spyro in universi alternativi, Midjourney
Gordon Freeman, Mario e Spyro in universi alternativi, Midjourney

Com'è ovvio, DALL-E 2 e altre reti neurali simili a quella di OpenAI si prestano a un numero pressoché infinito di applicazioni, specialmente nel campo del design e della grafica, ma anche in quello del marketing e in tutti quei settori dove si utilizzano le immagini per veicolare un messaggio. Naturalmente non è obbligatorio utilizzarle solo per scopi prettamente professionali, ad esempio non vediamo l'ora di sfruttarle per realizzare le illustrazioni dei personaggi di una campagna di Dungeons & Dragons o per abbellire il desktop con degli sfondi unici nel loro genere.

Per quel che riguarda i videogiochi, le applicazioni di reti neurali e intelligenze artificiali sono altrettanto numerose e no, non sopprimono la creatività degli artisti come molti di voi si affretteranno ad affermare nella sezione commenti al di sotto dell'articolo. Pensate ad esempio alla costruzione di un mondo di gioco, e alla quantità di texture e altri asset che si ripetono costantemente in un open world. Un'IA può elaborare in qualche istante le superfici in 2D di strade e palazzi, o i dettagli dei tetti, o ancora le facciate dei negozi, rendendo ogni elemento diverso dal precedente senza che un artista passi centinaia di ore a occuparsene di persona. Starfield con oltre 1.000 corpi celesti caratterizzati da superfici planetarie uniche nel loro genere? Un incubo produttivo per una software house, ma una passeggiata per l'intelligenza artificiale.

Set di ambientazioni realizzate da Midjourney
Set di ambientazioni realizzate da Midjourney

DALL-E 2 saprebbe inoltre integrarsi nel processo creativo che precede lo sviluppo vero e proprio, fornendo spunti per il character design, o procurando concept art al team che si occupa della costruzione dei livelli. Supportando di volta in volta gli sviluppatori nelle loro diverse necessità, un'intelligenza artificiale potrebbe snellire considerevolmente i processi produttivi che circondano la realizzazione di un videogioco, rendere meno frequente il crunch e regalare una migliore esperienza lavorativa a tutti gli impiegati dello studio, senza sostituire nessuno di loro.

Quello che ci aspetta

'Arthur Morgan a Night City', Midjourney
"Arthur Morgan a Night City", Midjourney

Pensare al futuro dell'applicazione delle IA nello sviluppo dei videogiochi è abbastanza semplice, poiché come detto dallo stesso Hawking nel discorso sulle intelligenze artificiali citato in apertura, non ci sono veri e propri limiti che ne possano tarpare l'evoluzione. Se già oggi esse sono in grado di interpretare un testo per tradurlo in un'immagine, non c'è motivo per dubitare che nel prossimo futuro passeranno a elaborare dei modelli 3D completi, costruendo da sole intere sezioni della mappa di gioco partendo dalle istruzioni degli sviluppatori. Qualcosa del genere è già presente oggi relativamente alla composizione delle foreste virtuali, ma tra qualche tempo potremo assistere all'ulteriore diffusione di questi sistemi, col risultato che le esperienze più grandi diventeranno via via più semplici da sviluppare nonostante le loro dimensioni.

Se dovessimo guardare ancora oltre, raccogliendo le indicazioni di Hawking potremmo non lesinare con l'immaginazione e tracciare i contorni di un futuro lontano ma non molto distante, in cui i nostri nipoti potranno sedersi al PC e chiedere alla loro IA di realizzargli sul momento un videogioco che non esiste, miscelando gli elementi tipici di un'esperienza souls-like vintage alla Miyazaki con l'estetica indimenticabile di Night City, prendendo come protagonista un giovanissimo Arthur Morgan con gli occhiali a goccia e un braccio robotico.

Se i pianeti di Starfield fossero tutti frutto di un'IA?
Se i pianeti di Starfield fossero tutti frutto di un'IA?

Il fisico britannico era convinto che non fosse una questione di sé, ma solo una questione di quando. E a noi piace tantissimo credergli.

Voi cosa ne pensate? Cosa chiedereste di realizzare a DALL-E 2? E quali credete saranno gli orizzonti raggiunti dalle intelligenze artificiali nei prossimi 50 anni?