26

Dark Souls Redemption, scopriamo il manga ispirato ai giochi di FromSoftware

Se siete fan dei manga allora potreste essere interessanti a Dark Souls Redemption, una nuova serie pensata anche per chi sa veramente poco dei giochi di FromSoftware.

SPECIALE di Nicola Armondi   —   04/07/2024
Un mostro scheletrico di Dark Souls Redemption
Dark Souls Trilogy
Dark Souls Trilogy
News Video Immagini

FromSoftware in questi anni è impegnata col suo più grande successo, Elden Ring, che ha superato i confini dei videogiochi e ha ottenuto varie trasposizioni in formato manga. Il catalogo della compagnia però è ampio e continuamente escono nuovi prodotti dedicati alle loro varie saghe, come Dark Souls.

Il gioco di ruolo del 2011 torna ora in azione proprio con un nuovo manga, Dark Souls Redemption, edito in Italia da J-Pop al prezzo di €7,50 a volume. Dopo averlo letto e riletto, vi diamo le nostre prime impressioni su questa nuova serie.

Di cosa parla Dark Souls Redemption

La saga di Dark Souls ha una cronologia complicata e ampia, spezzata su più capitoli (uno non creato da Miyazaki, tra l'altro) e con una "lore" che anche gli esperti potrebbero faticare a ricordare nel dettaglio. Dark Souls Redemption però non si preoccupa di inserirsi nella narrazione videoludica di FromSoftware e preferisce optare per un intreccio completamente originale. In questa storia seguiamo una donna che si è appena risvegliata in un mondo dove praticamente tutto pare essere morto. La giovane, che scopriremo chiamarsi Ira, non ha alcun ricordo e nel corso dei primi cinque capitoli contenuti nel Volume 1 inizieremo solo a farci un'idea generica di cosa le sia successo.

Ira trova rapidamente un protettore, Eudo, un massiccio guerriero che un tempo era un fabbro, il quale dovrà salvarla dalle Ceneri Grigie, un gruppo di protettori degli antichi draghi ormai estinti che hanno rinunciato alla propria umanità e vivono per vendicarsi di Ira, nota a loro come il Flagello. Si tratta chiaramente di tante informazioni che si mescolano in susseguirsi abbastanza rapido di eventi, tra incontri, scontri e rivelazioni sul passato di Ira.

La protagonista di Dark Souls Redemption si sveglia in una tomba
La protagonista di Dark Souls Redemption si sveglia in una tomba

Difficile per il momento prevedere in che direzione vorrà andare la storia e quanto potrà essere interessante, ma ammettiamo che per il momento non siamo rimasti troppo affascinati da quanto accade nelle poche pagine a nostra disposizione, complice anche il fatto che tutto il primo Volume è un insieme di misteri senza risposta, con una protagonista (e quindi il lettore) che non sa nulla di quanto sta accadendo. Un po' più di solidità nella partenza avrebbe aiutato ad attirare la nostra attenzione, mentre per il momento la vicenda pare troppo casuale: in un certo senso però questo non è troppo diverso da come si vivono i giochi di FromSoftware, nei quali servono parecchie ore per iniziare a capire esattamente che sta succedendo e perché stiamo facendo quanto stiamo facendo. Certo, questo è un manga e non un videogioco.

I legami con il videogioco

Possiamo in ogni caso farci un'idea del pubblico di riferimento di Dark Souls Redemption. Dal nostro punto di vista, infatti, l'opera può essere approcciata anche da chi non conosce o semplicemente non ricorda l'universo di Dark Souls.

La gigantesca creatura d'ossa che terrorizza la protagonista di Dark Souls Redemption
La gigantesca creatura d'ossa che terrorizza la protagonista di Dark Souls Redemption

Ci sono una serie di elementi fondamentali della saga di Dark Souls - come l'Abisso, l'Umanità, l'Oscurità e il valore della Fiamma - che ritornano nel manga, ma per il momento si tratta solo di accenni che non inficiano la comprensione degli eventi fondamentali della vicenda. I veri grandi riferimenti ai videogiochi sono perlopiù relegati a elementi minori, che piaceranno ai fan ma che possono tranquillamente andare persi.

Vediamo ad esempio il mostro di copertina, un golem di scheletri che richiama Nito, ma anche una citazione alla Foresta dei Giganti di Dark Souls 2, così come una classica parete illusoria. Ci sono poi anche una serie di elementi originali, come il concetto di Drago di Sangue in grado di cambiare liberamente la propria forma da umana a quella di un drago con anche delle vie di mezzo, di cui non troviamo riferimenti significativi nella nostra memoria e nelle wiki di Dark Souls.

Un cane, forse uno spettro, con un osso in bocca: pare pronto a diventare un compagnia della protagonista
Un cane, forse uno spettro, con un osso in bocca: pare pronto a diventare un compagnia della protagonista

Crediamo proprio che affrontare il viaggio di Dark Souls Redemption alla ricerca di una riproposizione uno a uno della lore dei videogiochi potrebbe risultare più spiacevole che altro. Il modo migliore per godersi questa saga potrebbe essere affrontarla come un nuovo mondo dark fantasy ispirato a quello di Dark Souls, trovandovi i temi che spesso vengono trattati da Miyazaki e il suo team, tra il concetto di ritorno ciclico, di sacrificio e perdita, ma in grado di dire qualcosa di originale.

Stile da vendere e quando proseguirà la storia

Parlando invece dello stile e della qualità dei disegni, è innegabile che ogni singola tavola di Dark Souls Redemption sia un piacere per gli occhi. Shonen - autore di Outlaw Players e autodichiarato ammiratore della direzione artistica di FromSoftware - ha dato il meglio di sé in ogni tratto e ha preso ispirazione a piene mani dai videogiochi. Sono soprattutto gli ambienti ad averci colpito, carichi di dettagli tra bassorilievi, alberi cresciuti lungo le pareti, statue e non solo, che ci hanno spinto a tornare indietro più volte solo per osservare ogni fondale. Certamente molti dei luoghi creati per il manga non sfigurerebbero se ricreati nel videogioco. Il problema ora è che per avere il secondo Volume dovremo attendere fino a dicembre, un elemento che ci spinge a consigliare magari di attendere per capire esattamente quanto di buono saprà proporre e quanto a lungo si dovrà aspettare anche per i capitoli successivi (dando per scontato che la storia non finisca in due volumi). Questa partenza è densa di eventi, ma al tempo stesso è ancora troppo poco per essere veramente interessati alle vicende di Ira. È un piacevole ma per ora troppo limitato accesso a un mondo dark fantasy che solo potenzialmente avrà qualcosa da dire.