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Deathloop, anteprima del nuovo sparatutto Arkane

Deathloop è il nuovo sparatutto in prima persona di Arkane e Bethesda per PS5 e PC, vediamo di cosa si tratta

ANTEPRIMA di Giorgio Melani   —   14/06/2020

Quando c'è di mezzo il nome di Arkane Studios sappiamo che il gioco collegato a questo è da tenere particolarmente in considerazione e Deathloop è da un po' di tempo un sorvegliato speciale, nonostante non se ne siano avute informazioni praticamente da un anno a pochi giorni fa, quando è ricomparso come esclusiva console per PS5. Esclusiva totale, temporale, di lancio? Nella selva di nuove definizioni che caratterizza i rapporti tra produttori di piattaforme e third party è ormai difficile capire bene come stiano le cose: per il momento sappiamo che Deathloop arriverà su PC e PS5 questo autunno, o meglio nel periodo dell'holiday 2020, come lo chiamano in Nord America, che dovrebbe corrispondere a novembre e dicembre ovvero la medesima finestra di lancio delle console next gen.

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Nel frattempo, Geoff Keighley e qualcun altro suggeriscono che il gioco potrebbe arrivare successivamente anche altrove, ma quello che ci interessa al momento è che Deathloop sarà effettivamente un gioco di lancio di PS5 e per questo diventa doppiamente interessante. Il titolo è stato annunciato originariamente all'E3 2019 ed è tornato a mostrarsi precisamente un anno dopo nel corso della presentazione Sony, riemergendo all'improvviso dopo essere quasi scomparso dai radar con un trailer esteso, in grado di far capire qualcosa di più della sua storia e della particolare meccanica su cui si base il gameplay. In pratica, è un po' come se Dishonored incontrasse Il Giorno della Marmotta, ma il tutto rappresentato con uno stile che rimanda alquanto al grindhouse con un'iconografia cinematografica anni '70. Impossibile non smuovere la curiosità con una tale miscela di elementi disparati, vediamo dunque che cosa abbiamo scoperto finora su Deathloop.

Ciclo di morte

Come il titolo stesso lascia intuire, il concetto principale di Deathloop è il ciclo temporale, nel senso di ricorso della storia che ripete costantemente i medesimi eventi, dal quale dobbiamo cercare di sfuggire. Al centro della storia c'è lo scontro fra due assassini all'interno dell'affascinante ed enigmatica isola di Blackreef, evidentemente incastrata in un loop temporale per cui le cose si ripropongono all'infinito in uno stesso giorno che si ripresenta sempre uguale. Il ciclo in questione è strettamente legato alla guerra tra Colt e Julianna, due esperti assassini che si ritrovano ad essere gli elementi chiave di questo particolare micro-cosmo ad andamento ciclico e costante, bloccati anch'essi in un continuo scontro per motivazioni opposte.

Deathloop 02


Colt, che può essere considerato il protagonista principale, ha intenzione di fuggire dalla dannazione della medesima giornata eterna, ma per farlo deve raccogliere informazioni ed eliminare otto persone prima del calare del sole. Tuttavia, viene ostacolato da Julianna, che invece vuole preservare lo status quo di Blackreef ed è disposta a tutto per eliminare a sua volta la minaccia costituita da Colt, uccidendolo e facendo dunque ripartire il ciclo. Ogni mattina, Colt si risveglia su una spiaggia, con un vago ricordo delle violenze inflitte e subite in quella che dovrebbe essere la giornata precedente ma che si appresta a ripetersi allo stesso modo, a meno che non si riesca a modificarne gli eventi. Il bello è che anche Julianna è un personaggio giocabile nel caso in cui si prenda parte alle sessioni multiplayer, dunque è possibile vivere questa strana esperienza dai due punti di vista opposti, modificando in maniera sostanziale l'andamento del gioco con il ribaltamento dell'azione e degli obiettivi da portare a termine.

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Le anime del gameplay

Deathloop è sviluppato da Arkane Lyon ma si porta dietro precisamente lo stile che ha reso famoso il team di sviluppo, proponendo una meccanica da sparatutto in soggettiva fortemente modificata e personalizzata, in grado di offrire un'ampia libertà di scelta su come affrontare le varie missioni. Come abbiamo visto in Prey e Dishonored, definire questi titoli come FPS standard sarebbe fuorviante essendo delle peculiari esperienze in prima persona che contengono elementi di sparatutto ma all'interno di un gameplay più complesso e ricco di quanto siamo abituati a vedere nel genere. È vero che Deathloop, nello specifico, offre un tipo di azione più immediato, affidandosi più spesso allo scontro a fuoco giustificato proprio dal contesto narrativo e dal ruolo dei personaggi principali, ma permangono tutte le varie sfaccettature in stile stealth e adventure a cui l'etichetta ci ha abituato. Anche in questo caso diventa necessario esplorare a fondo lo strano e affascinante scenario di Blackreef, perché la raccolta di informazioni è un elemento fondamentale per raggiungere gli obiettivi, mentre l'approccio all'eliminazione dipende anche dalle preferenze del giocatore.

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La "modalità storia" ha per protagonista Colt e ci pone l'obiettivo di eliminare gli otto bersagli che sono elementi chiave dell'AEON Program. La ripetizione costante delle giornate ci consente di capire, progressivamente, quali siano le strategie migliori per eseguire le eliminazioni e raccogliere sempre più informazioni e segreti. Il ciclo degli eventi si ripropone uguale a grandi linee, ma consentendoci approcci e strade ogni volta diverse, scoprendo qualcosa di più su Blackreef e sulla condanna del protagonista alla giornata eterna. Ogni giorno ci consente di imparare, adattarci e risolvere nuovi puzzle sparsi in giro per l'isola, rendendo la ripetizione in qualche modo progressiva in maniera costante, con Colt che aumenta le sue capacità ottenendo anche abilità sovrannaturali.

In tutto questo si innesta il multiplayer, che viene assorbito in maniera del tutto organica alla struttura di base del gioco. Il secondo giocatore può interpretare il ruolo di Julianna e vivere la giornata dalla prospettiva opposta a quella di Colt, con l'obiettivo di eliminare il protagonista per mantenere stabile la continua ripetizione degli eventi. Questo è un elemento opzionale e di base Julianna viene controllata dall'intelligenza artificiale, ma rappresenta anche un bel modo per variare l'esperienza di gioco e consentire di esplorare Blackreef da una prospettiva completamente diversa.

Deathloop Art 2

Stile next gen

Come spesso accade con le produzioni Arkane, anche Deathloop si distingue per uno stile molto particolare, che richiama un po' quello dei film d'azione degli anni '70 sia nei materiali artistici come concept e illustrazioni di contorno sia nella grafica stessa del gioco. Da quanto abbiamo visto nel trailer, l'ambientazione è caratterizzata da un'atmosfera particolare, sospesa tra una fantascienza piuttosto moderna come interpretazione e ambientazioni che richiamano invece i fasti degli anni '60 e '70, mettendo in scena una Blackreef costantemente sospesa tra il sogno e incubo, tra lusso da una parte e una violenza decisamente sostenuta dall'altro. Ciò contribuisce a creare un certo disorientamento, incrementando l'ambiguità dell'ambientazione che si presenta come una sorta di prigione dorata, da cui è però impossibile fuggire. Tutto questo è rappresentato con il consueto taglio stiloso di Arkane, sia per quanto riguarda le scene animate che le fasi di gameplay vero e proprio, con un notevole studio per il level design e la costruzione di personaggi e costumi.

Deathloop Art 1


Gli sviluppatori parlano di gioco "progettato per la next gen", in particolare per PS5. In verità, lo sviluppo di Deathloop è probabilmente partito tenendo in mente le piattaforme di attuale generazione, considerando il suo annuncio all'E3 2019, e solo successivamente spostato sulla nuova console Sony probabilmente con un accordo squisitamente commerciale tra il produttore e Bethesda. Al di là della cura riporta nello stile grafico, che riesce comunque a creare una notevole identità specifica per il gioco, non si rilevano propriamente elementi che facciano pensare a un titolo impossibile da proporre sulle altre piattaforme, al di là di scelte effettuate su risoluzione e frame-rate, con il gioco dovrebbe presentarsi in 4K e 60 fps sulla next gen Sony. In ogni caso, ci sono comunque alcune particolarità specificamente studiate per PS5 come il supporto per le caratteristiche del DualSense, in particolare il feedback aptico e i grilletti adattivi.

Deathloop sembra un'altra interessante interpretazione dell'action game in soggettiva come da stile Arkane. Come visto in Prey e Dishonored, anche in questo caso l'impostazione sembra tradizionale solo a un livello superficiale, ma la soggettiva e certe meccaniche da FPS vengono utilizzate per mettere in scena qualcosa di completamente nuovo e per certi versi sperimentale. L'idea del loop temporale è molto attraente, così come la caratterizzazione di ambientazione e personaggi, resta da valutare precisamente la meccanica di gioco vera e propria, ma quanto visto finora fa veramente ben sperare in un gioco forse un po' di nicchia ma dal notevole valore.

CERTEZZE

  • Originale sia nel concept che nella realizzazione
  • L'idea del loop temporale è sempre molto affascinante
  • La modalità multiplayer "seamless" con il singolo può dare una marcia in più

DUBBI

  • Meccaniche di gioco tutte da valutare
  • Qualche dubbio su longevità e varietà dell'azione