Disney Villainous, edito e localizzato in lingua italiana da Ravensburger, è il nuovo gioco protagonista della nostra rubrica dedicata ai giochi da tavolo. Un prodotto abbastanza particolare, collocabile nel macro-genere degli hand management, ovvero tutti quei giochi che fanno della gestione delle carte nella propria mano e il loro utilizzo in una specifica sequenza il fulcro delle meccaniche. Ma prima di entrare nel vivo del gioco, parliamo un po' di chi l'ha creato. Il team dietro Disney Villainous è Prospero Hall, già autori di prodotti conosciuti come il gioco da tavolo de lo Squalo, Jaws in originale, e Funkoverse. Ed è proprio lo strategico dedicato alle action figure più famose del mondo che trasmette subito l'esperienza e la capacità del team di lavorare su un prodotto con licenza. Del resto è risaputo quanto Disney sia inflessibile per quanto riguarda l'utilizzo delle sue licenze, in tutti i campi, inclusi i videogiochi.
Dentro la scatola? Solo cattiveria
Se anche voi siete stanchi della formula "E vissero tutti felici e contenti" delle fiabe, Disney Villainous è il gioco che fa per voi. Le partite possono coinvolgere da uno a sei giocatori e la durata media varia dai 40 ai 120 minuti a seconda dei partecipanti coinvolti. Ognuno ha in dotazione due mazzi di carte: uno dal quale pescare direttamente e l'altro dal quale attingono gli avversari ogni qual volta vorranno svantaggiarlo. Il mazzo di pesca del giocatore è il cosiddetto mazzo Cattivo, che rappresenta la linea narrativa di ogni personaggio: lì sono contenuti oggetti e alleati da posizionare sulla plancia di gioco, oltre ad una serie di carte effetto e condizione. Il secondo mazzo di carte, pescate direttamente dagli altri giocatori durante il loro turno, rappresenta invece il Fato, ovvero le avversità che ogni Cattivo Disney incontrerà sul proprio percorso. Anche le carte Fato si posizionano sulla plancia, ma nella parte superiore, coprendo parzialmente alcune azioni eseguibili del giocatore. Assieme alle carte, come già accennato, ogni giocatore dispone infatti di una plancia che ne rappresenta il reame: ogni reame è diviso in diversi scenari e ogni casella permette di compiere diverse azioni, oltre a rappresentare il luogo fisico dove mettere le carte. I personaggi sono sei, provenienti da altrettanti film di animazione: abbiamo Capitan Uncino da Peter Pan; Malefica da La Bella Addormentata nel Bosco; il Principe Giovanni, da Robin Hood; la Regina di Cuori da Alice nel Paese delle Meraviglie; Ursula da La Sirenetta; e infine, Jafar, il malvagio stregone nemico di Aladdin.
Un gameplay asimmetrico
Ma perché lo definiamo particolare? Beh, innanzitutto per la sua parziale asimmetria: regole e meccaniche di gioco, infatti, sono comuni per tutti i partecipanti; i set di carte, invece, sono specifici per ogni personaggio, così come le condizioni di vittoria. Questa scelta funziona su svariati piani e il primo è certamente quello dedicato alla narrazione: per quanto un mash-up delle varie fiabe Disney avrebbe rappresentato una prospettiva affascinante, gli autori hanno preferito evitare di introdurre nelle storie degli elementi esterni. Ecco che allora trovano nesso logico gli obiettivi dei "villain" e il piazzamento di oggetti e alleati, o eroi, in determinati luoghi e in determinati momenti della partita. Un filo conduttore tematico che aiuta molto anche nell'apprendere le meccaniche, che durante la partita si fanno sempre più chiare. L'ideale poi è cercare di immedesimarsi nel proprio cattivo: in questo modo diventa tutto più coinvolgente e, anche non volendo, vi assicuriamo che vi ritroverete facilmente a succhiarvi il pollice come il principe Giovanni o a sbraitare contro Spugna nei panni di Capitan Uncino.
Attenzione, però: questo non significa che una partita sia automaticamente semplice, perché ogni cattivo va interpretato in modo diverso. Certo, ci sono delle guide all'interno della scatola che danno degli spunti su quali strategie seguire, ma sta ai giocatori decidere quale sia l'approccio migliore. I personaggi sono tutti ben bilanciati e la disposizione delle azioni sui singoli luoghi delle plance permette azioni sempre diverse e utili. A distanza di qualche partita dalla prima, però, alcuni personaggi possono risultare leggermente più facili da usare di altri.
Altro grande piacere che si trae nel giocare Villainous è dato dalla qualità impeccabile della componentistica: carte e token sono spessi e resistenti il giusto, le stampe colorate ben sature e il design grafico in generale molto piacevole e accattivante; forse un po' "plasticoso" è il calderone, il contenitore condiviso nel quale vengono messi i gettoni potere, ovvero la moneta di gioco. A compensare questo elemento ci pensano le miniature dei singoli personaggi: invece di pedine iper realistiche e dettagliate i designer hanno optato per delle miniature stilizzate, che riescono nella loro semplicità a catturare l'essenza di ogni personaggio, con colori e silhouette che rimandano istantaneamente ai Cattivi dei film d'animazione Disney.
Un gioco per tutta la famiglia
I lungometraggi Disney ai quali si fa riferimento con i sei personaggi di Disney Villainous sono sì grandi classici dell'animazione, ma appartengono perlopiù all'infanzia della cosiddetta generazione dei millennials, che include anche ultra trentenni. Siamo quindi di fronte a un gioco per ragazzi adatto a tutta la famiglia, capace di coinvolgere in modo divertente gli adulti, rimandando proprio ai ricordi legati alle splendide videocassette dei classici Disney; al contempo, però, è adatto a un pubblico di teenager, perché capace di insegnare abilità e competenze incredibilmente utili a quell'età. In una partita di Disney Villainous, infatti, la pianificazione della propria strategia è importante al pari del controllo degli altri giocatori; una capacità che si può apprendere divertendosi, magari senza nemmeno rendersi conto che si sta imparando qualcosa. Questo rivela anche una buona profondità del gioco che può essere affrontato sia in modo leggero sia dai giocatori più esigenti e navigati: non sarà probabilmente mai all'altezza di grandi strategici o mostri sacri del genere, ma è certamente capace di dare le giuste emozioni.
Un differente livello di profondità è riscontrabile non solo nell'approccio all'intera esperienza ma anche ai singoli personaggi: ciò che rende Disney Villainous parecchio rigiocabile è provare tutti i personaggi, esplorandone strategie e caratteristiche e trovandone eventualmente di nuove. La guida ai personaggi fornita infatti propone una linea consigliata di gioco ma nessuno vieta ai giocatori di scoprirne di nuove. In tal senso il potenziale è pressoché illimitato, perché per aumentarne longevità e rigiocabilità basta inserire espansioni con nuovi cattivi, strada già intrapresa dall'edizione inglese che vanta già due espansioni, Wicked to the Core e Evil comes Prepared.
Concludiamo questo video parlando di prezzi. Disney Villainous arriva in Italia nel mese di ottobre a un prezzo che si aggira intorno ai 50 euro e lo potete trovare facilmente sia nei negozi online, sia dal vostro rivenditore di fiducia. In attesa del prossimo episodio, vi aspettiamo come sempre nei commenti, per sapere cosa ne pensate del gioco e, soprattutto, qual è il vostro cattivo Disney preferito. Se volete, dateci anche feedback sul prossimo gioco da trattare nella nostra rubrica dedicata ai giochi da tavolo.