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Forza Polpo, il provato di un omaggio sentito a Jumping Flash

Il provato di Forza Polpo, un gioco particolarissimo per PC che si ispira dichiaratamente a Jumping Flash per PlayStation.

PROVATO di Simone Tagliaferri   —   03/12/2021

Siamo nell'anno 199X e le cose non sono andate decisamente per il verso giusto, almeno per il nostro pianeta. Il 99,9% degli esseri umani è ormai polvere cosmica a causa di un'esplosione causata dal Dr. Prometheus, l'inventore dell'Energia Rosa (mai fidarsi delle cose rosa, MAI ndr), e tutti i luoghi un tempo abitati e pieni di vita sono come dei frammenti di tempo congelati e sospesi nel vuoto. Tanta poesia per dire che siamo nella palta fino al collo. In realtà no, visto che non c'è più nessuno, ma che volete farci?

L'unica speranza per i pochi superstiti è un piccolo robot chiamato Polpo (indovinate per quale motivo) che va guidato alla ricerca dei cubi della memoria sparsi nei livelli, protetti dalle armate robotiche del Dr. Prometheus. Solo raccogliendoli tutti ritroveremo il senso della vita. E dell'universo. E di tutto quanto. 42. E allora Forza Polpo! Affronta questa missione suicida per noi e per dire di averci almeno provato! Noi veniamo con te.

Sì, tutto questo per dire che abbiamo provato Forza Polpo e adesso vi diciamo di cosa si tratta!

Forza Polpo

Il mondo di Forza Polpo è surreale
Il mondo di Forza Polpo è surreale

Forza Polpo è un gioco d'azione in prima persona che mescola le meccaniche di due titoli che a molti risulteranno oscuri, ma che riporteranno sicuramente alle mente dei bei ricordi nei giocatori più vecchi e appassionati: Pilotwings per Super Nintendo e, soprattutto, Jumping Flash! Per PlayStation. L'obiettivo di ognuno dei livelli da cui è composto (otto nella versione Accesso Anticipato, che diventeranno sedici in quella definitiva) è andare in giro in cerca dei cubi della memoria, interagendo con lo scenario quando necessario e distruggendo tutti i nemici che cercheranno di rottamarci.

Si tratta di un gioco essenzialmente single player, in cui il gameplay richiede prima di tutto di prendere confidenza con Polpo, imparando come farlo volare e come evitare che rimanga a secco di energia (nella prima missione c'è una specie di tutorial disegnato su delle lavagne che spiega tutto), per poi lanciarsi lungo i folli livelli da cui è composto, formati per la maggior parte da oggetti fluttuanti, siano essi abitazioni, banchine, veicoli, pezzi di strada, barche, gallerie e tutto quello che potete immaginarvi di trovare in una città giapponese degli anni '90, solo fatto a pezzi.

Meccaniche e level design sono legati a doppia mandata, perché le capacità di Polpo servono appunto per districarsi in quelli che sono dei veri e propri labirinti di piattaforme, in cui non sempre è ovvio come raggiungere un certo posto. Il sistema di controllo stesso è stato pensato in modo tale da essere sì intuitivo e molto diretto, ma allo stesso tempo più complesso da padroneggiare di quanto possa sembrare a un primo sguardo, grazie a un sistema di accelerazione graduale e a una fisica che rendono più complicati del previsto certi passaggi, in particolare certi atterraggi.

All'inizio alcune scelte di design danno quasi fastidio, perché portano a molte morti indesiderate. Oltretutto non si può salvare quando si vuole ma bisogna sempre tornare al punto di partenza del livello per farlo, quindi in alcuni casi la frustrazione è doppia.

I glitch grafici fanno parte dello stile visivo di Forza Polpo
I glitch grafici fanno parte dello stile visivo di Forza Polpo

A complicare la situazione ci pensa anche la barra dell'energia, che si consuma compiendo certe azioni (ad esempio volare) e che va rimpinguata andando alla ricerca delle celle energetiche rosa sparse per i livelli. Comunque sia, presa confidenza con le meccaniche, Forza Polpo si rivela capace di appassionare in più di un modo, chiedendo ad esempio al giocatore di finire i livelli sempre più velocemente o di scovarne i vari segreti, che servono per aumentare il punteggio e sbloccare i livelli successivi. Alla fine si capisce che Monte Gallo, lo sviluppatore, non vuole semplicemente che il giocatore finisca i livelli, ma che diventi un virtuoso conoscitore degli stessi, in grado cioè di sfruttare il sistema di gioco per compiere evoluzioni impressionanti.

Gameplay

Per entrare in Polpo bisogna passare da questo computer, con cui interagisce un misterioso personaggio femminile
Per entrare in Polpo bisogna passare da questo computer, con cui interagisce un misterioso personaggio femminile

Le mappe di loro diventano sempre più complicate. Si comincia da un ambiente molto piccolo, in cui i cubi sono tutti individuabili sin da subito e in cui i salti sulle piattaforme sono molto semplici e intuitivi, e si arriva a dei luoghi più grandi, pieni di salti di precisione e di nemici desiderosi di farci la pelle robotica. Proprio i nemici ci sono sembrati la parte più debole dell'intero gioco, ma andiamo con ordine. Per la stragrande maggioranza del tempo, Polpo combatte sparando dei proiettili.

Volendo si possono raccogliere anche delle armi bonus, come dei missili, ma il loro utilizzo è davvero limitato, per quanto siano molto potenti. I nemici vanno da degli strani e lenti robot piramidali, a degli uccelli robotici di forma cubica che ricordano molto gli Angry Birds, passando per delle strane torrette nere con un occhio solo e la bocca rossa. In linea di massima per sconfiggerli basta sparargli un certo numero di colpi, evitando i loro, senza dover applicare chissà quali strategie. Nella pratica i livelli avanzati pullulano di avversari e spesso bisogna sparare parecchio per avanzare e tornare alla base per ripararsi, ma la sensazione è sempre quella di stare facendo una cosa fuori posto, quasi obbligata.

Il nostro mondo fluttua ormai nel vuoto
Il nostro mondo fluttua ormai nel vuoto

Più semplicemente, sparare non ci ha appassionati più di tanto, perché non regala mai dei picchi adrenalinici adeguati e a volte distrae dalla parte esplorativa.

Dal punto di vista tecnico Forza Polpo è un titolo ameno. Gli oggetti che compongono gli scenari sono molto stilizzati e non fanno sicuramente gridare al miracolo, ma la loro composizione e la paletta dei colori scelta per caratterizzare i livelli, che ruota intorno all'azzurro, al bianco e al rosa, rendono l'esperienza di gioco esteticamente appagante e in un certo senso rinfrancante, visto quello che solitamente si vede in giro. Finiti i livelli, siamo rimasti con un grosso dubbio: quello che abbiamo giocato ci è piaciuto o no? Evidentemente abbiamo bisogno degli otto livelli mancanti per deciderlo. È un buon segno, da un certo punto di vista.

Forza Polpo è un titolo che funziona, soprattutto per la visione che offre al giocatore, molto lontana da quella del mondo dei tripla A e della grande industria. Alla fine è un gioco in cui si esplora e si combatte, ma lo si fa con una certa classe, oltretutto in un mondo che appare bello pur essendo completamente in rovina e a tratti vuoto. Peccato per i combattimenti, un po' sotto tono. Comunque sia, vedremo se con la versione finale saranno apportate delle modifiche ai vari aspetti del gioco, o se rimarrà così come con qualche livello in più.

CERTEZZE

  • Sicuramente originale, almeno per questi tempi
  • I livelli presenti hanno uno stile interessante
  • Creatività anni '90

DUBBI

  • I combattimenti
  • Livelli mancanti da verificare