24

10 futuri ipotetici post Coronavirus raccontati dai videogiochi

Che società costruire dopo la pandemia che ha sconquassato le nostre vite? Forse i videogiochi possono darci qualche buon consiglio...

VIDEO di Francesco Serino   —   23/04/2020

Dopo la stagione dei virologi, ecco quella dei sociologi, impegnati a ripensare totalmente la nostra società nel post Covid. Ma Stiamo entrando in un'epoca migliore, o peggiore della precedente? I videogiochi hanno in diversi modi e occasioni provato a immaginare il mondo del futuro, in alcuni casi roseo e affascinante, in altri assolutamente distopico. Di seguito, vi elenchiamo una lista dei possibili futuri: in quale vi piacerebbe vivere?

Half-Life: Alyx

Iniziamo con la distopica City 17 di Half-Life 2 e Half-Life Alyx, ovvero la realtà come oggi la conosciamo. Se vi è capitato di uscire per procacciarvi del cibo lungo questa quarantena, avrete sicuramente colto le similitudini con la città simbolo del gioco Valve. Mancano mostri biomeccanici, ma in quanto a droni ed elicotteri stiamo messi piuttosto bene, specialmente nelle grandi città. No, questo non è né il presente e né il futuro che ci meritiamo, è solo qualcosa che è bene scrollarsi di dosso prima di subito.

Half Life Alyx Art

The Legend of Zelda: The Wind Waker

Il riscaldamento globale innalzerà il livello dei mari? Non c'è problema, se la nostra civiltà continuerà ad esistere in un mondo alla Wind Waker. In realtà, tranne Majora's Mask, non c'è Zelda in cui non varrebbe la pena vivere, che non andrebbe preso come esempio per una società futura. Non sarebbe male ritrovarci in futuro a così stretto contatto con la natura, planando su altopiani infiniti e andando a caccia di leggende. Se poi questo vuol dire affrontare un Ganon ogni cento anni, a noi va più che bene.

Stalker: Shadow of Chernobyl

Non esiste scenario migliore di questo per i pessimisti di Multiplayer.it: le radiazioni hanno deformato lo spaziotempo, creato anomalie di ogni tipo e dato forma agli incubi. Solo pochi coraggiosi si avventurano all'aria aperta e solo per cercare materie prime, cibo e un senso a un'esistenza dannata. Una realtà metafisica e decadente nella quale solo i più forti potranno sopravvivere. Il mondo di Stalker è un incubo, ma dai risvolti onirici, quasi uno stato premorte... grattiamoci e passiamo oltre.

10 futuri ipotetici post Coronavirus raccontati dai videogiochi

Mass Effect

Vulcani che eruttano, pandemie da ventunesimo secolo, boschi radioattivi in fiamme... tra tante sfighe, il 2020 potrebbe portare anche a un colpo di fortuna, come per esempio il ritrovamento di un artefatto Prothean che permetta alla nostra civiltà di fare un balzo nel futuro nel giro di appena un decennio. Questo vorrebbe dire fare amicizie con creature aliene di ogni tipo, trovare lavoro in colonie extramondo e naturalmente fare la corte alla più spregiudicata delle Asari...

10 futuri ipotetici post Coronavirus raccontati dai videogiochi

Death Stranding

Quando è uscito il gioco, il mondo creato da Hideo Kojima sembrava così estremo e poco credibile; oggi invece viene illuminato da una luce totalmente diversa, quella dell'attualità. Death Stranding è la realtà che stiamo vivendo in salsa fantascientifica, e la realtà che potrebbe tornare se Dio fosse Hidetaka Miyazaki. Tutti barricati nel proprio bunker, in attesa di corrieri che portano beni ma anche speranza e ricostruzione. Dopo più di un mese possiamo dire di aver già dato, passiamo oltre?

Death Stranding Treviso Arcobaleno Rovesciato 1

Final Fantasy X

Una società più coscienziosa, lenta, nella quale la maggior parte della popolazione si concentra in un'unica grande città chiamata Zanarkand. No, non sarebbe affatto male ripartire in una nuova Spira, dove in fondo c'è tutto: natura incontaminata, acqua cristallina, palazzi scintillanti e per molti anche la cosa più importante di tutti: lo sport, e di altissima qualità, da seguire attraverso gli enormi schermi che illuminano le vie di ogni quartiere. Sì, ci piace, non serve nemmeno l'abbonamento a Sky!

10 futuri ipotetici post Coronavirus raccontati dai videogiochi

Metal Gear Solid 4: Guns of the Patriots

"La guerra è cambiata. Non è più una guerra tra nazioni, ideologie e etnica... la guerra... è cambiata. L'epoca della deterrenza si è trasformata nell'epoca del controllo. Tutto in nome della prevenzione di un'eventuale catastrofe da armi di distruzione di massa. Qui chi controlla il campo di battaglia, controlla la storia". Anche con Metal Gear Solid 4, Kojima tende la mano ai complottisti, ma senza allontanarsi troppo dalla realtà. Comunque alla fine Snake vince, quindi che ci frega?

10 futuri ipotetici post Coronavirus raccontati dai videogiochi