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I finali più deludenti della storia dei videogiochi

Un bel finale è la giusta ricompensa per le nostre fatiche, ma non tutti i giochi ci hanno regalato degne conclusioni: ne abbiamo scelte 7 tra le più ignobili.

VIDEO di Diego Trovarelli   —   08/10/2022

Cosa c'è di meglio che arrivare in fondo a un'avventura lunga, faticosa e soprattutto pericolosa, e godersi un finale appagante? Be' molte cose secondo certi sviluppatori, dato che nel corso della storia dei videogiochi non tutti gli epiloghi sono riusciti col buco.

Anzi, in alcuni casi i buchi sono stati più che altro nell'acqua poiché hanno offerto delle conclusioni deludenti che hanno lasciato l'amaro nella bocca dei poveri videogiocatori.

Preparatevi a carrettate di spoiler allora, perché abbiamo deciso di elencare 7 finali deludenti che proprio non ci sono andati giù, e che ci hanno fatto esclamare inevitabilmente "Beh? Tutto qui?".

Mass Effect 3

Il finale 'liscio' di Mass Effect 3 è tutto fuorché epico
Il finale "liscio" di Mass Effect 3 è tutto fuorché epico

Partiamo col botto, ma anche con una puntualizzazione: l'autore di questo articolo adora la trilogia di Mass Effect quasi quanto il professor Guidobaldo Maria Riccardelli venerava La corazzata Kotiomkin, ragion per cui inserire il terzo capitolo della saga Bioware in questa lista è stato un autentico strazio.

Per dovere di cronaca precisiamo anche che ci riferiamo al finale "liscio" dell'ultima fatica del comandante Shepard, quello su cui l'Extended cut ha provato poi a mettere una pezza in calcio d'angolo. Decine di valorosi compagni morti in azione, centinaia di battaglie epiche, migliaia di Razziatori trucidati, incalcolabili pericoli affrontati... e tutto per arrivare a scegliere tra Distruzione, Controllo e Sintesi, in un trittico di decisioni in cui ciascuna strada non sembra distinguersi davvero dall'altra.

Il sacrificio supremo di Shepard che ha tutto nelle sue mani nemmeno fosse Bruce Willis in Armageddon avrebbe forse meritato una cura maggiore da parte degli sceneggiatori, specie per il solco che questa leggendaria epopea spaziale ha saputo tracciare nel firmamento videoludico.

La Terra di Mezzo: L'Ombra di Mordor

Il climax di La Terra di Mezzo: L'Ombra di Mordor è anticlimatico
Il climax di La Terra di Mezzo: L'Ombra di Mordor è anticlimatico

Riuscite a immaginare qualcosa di più epico di uno scontro all'ultimo sangue con Sauron? Badate bene, stiamo parlando del cattivo per eccellenza, della figura nera fantasy per antonomasia, del nemico più nemico in assoluto.

Tutti i chilometri percorsi nell'avventura, tutte le nostre fatiche convergono in questo memorabile duello che però gli sviluppatori hanno visto bene di risolvere come? Con dei quick time event!

È vero, più che col finale vero e proprio (comunque rivedibile) ne L'ombra di Mordor ce l'abbiamo con il climax, con quel momento che dovrebbe riassumere tutta l'essenza del viaggio che abbiamo affrontato fino a quel momento e che purtroppo però fallisce nell'intento.

Si tratta di un titolo eccellente e sarebbe ingeneroso bocciarlo solo per la sua discutibile chiusa, tuttavia la conclusione dell'opera sviluppata da Monolith Productions è quanto di meno adrenalinico si possa concepire in un videogioco, una soluzione frettolosa e sbrigativa che macchia irrimediabilmente l'esperienza generale.

Ghosts'n Goblins

Il finale di Ghosts 'n Goblins è tra i più crudeli della storia
Il finale di Ghosts 'n Goblins è tra i più crudeli della storia

Ok, qui siamo nel campo del sadismo puro e semplice. Partendo dal presupposto che Ghosts'n Goblins rappresenta una delle punizioni divine più atroci per noi poveri videogiocatori, arrivato in fondo uno si aspetta non tanto di godersi un finale pirotecnico (era pur sempre il 1985), ma quantomeno di non essere preso in giro. E invece...

Nella fragile corazza di Sir Arthur, giungiamo di fronte al cattivone di turno dopo aver attraversato livelli di una difficoltà che definire folle è farle un favore; lo prendiamo a sberle senza tanti complimenti e ci prepariamo ricevere l'agognata ricompensa, peccato che... una spietata scritta ci informi che è tutta un'illusione e che per vedere il vero finale dobbiamo ricominciare il gioco daccapo, per giunta a un livello di difficoltà superiore.

Inutile dire che si trattava di un'impresa oltre i confini dell'umano nell'era delle sale giochi, specie in un cabinato già di per sé ghiottissimo di ogni nostra sudata monetina di paghetta.

Fable II

La scelta davanti alla quale ci mette Fable II alla fine ha dell'assurdo
La scelta davanti alla quale ci mette Fable II alla fine ha dell'assurdo

Per anni il pubblico videoludico, specie quello di vecchia data, ha sognato l'introduzione di scelte che potessero smarcare i videogiochi da una linearità a tratti troppo limitante. Per la gioia di molti, la possibilità di decidere è infine arrivata ma Fable II ha deciso di farne l'uso peggiore.

Al termine della sua odissea, il nostro protagonista si trova letteralmente di fronte al malvagio Lucien Fairfax, in un faccia a faccia che riesce a essere meno emozionante di un colloquio di lavoro di questi tempi.

Una volta avuta la meglio sul farabutto, il gioco ci mette davanti a una scelta che ridefinisce i confini del non-sense: veder resuscitare tutte le persone che sono morte nel corso dell'avventura, permettere ai membri della nostra famiglia di tornare in vita oppure essere ricompensati con una quantità d'oro che la metà basterebbe.

Ma perché? Trasporto emotivo: zero. Valore narrativo: sotto lo zero. Solo un quesito buttato lì giusto per darci l'illusione di poter decidere qualcosa; speriamo che il team di Playground Games riesca a far dimenticare questo scempio con il suo nuovo Fable.

Star Wars Knights of the Old Republic II: The Sith Lords

Star Wars: Knights of the Old Republic - The Sith Lords era un giocone minato da un finale che definire frettoloso era dire poco
Star Wars: Knights of the Old Republic - The Sith Lords era un giocone minato da un finale che definire frettoloso era dire poco

Se al termine di Star Wars Knights of the Old Republic II: The Sith Lords ci fosse stato un cartello con su scritto "Scusate, avevamo fretta di far uscire il gioco, il finale cercatelo dentro di voi", sarebbe stata comunque una scelta più dignitosa della conclusione che gli sviluppatori hanno appiccicato alla fine dell'avventura.

Il sequel del mitico KOTOR è un titolo più che valido, che fa dell'allineamento al Lato Oscuro o Chiaro il suo fiore all'occhiello, ma il cui epilogo è passato sotto la mannaia di Electronic Arts, ansiosa di commercializzare il gioco entro Natale 2004.

Un fretta cattiva consigliera che si traduce in un finale in cui assistiamo semplicemente al riassunto delle nostre decisioni prese nel corso dell'avventura e ciò che queste comporteranno, come a dire "Ecco cosa hai combinato. Non ti vergogni? Ciao". Titoli di coda.

Un brand come Star Wars avrebbe meritato ben altro trattamento, ma si sa: il Natale quando arriva, arriva.

Super Mario Bros. 2

La conclusione di Super Mario Bros. 2 faceva cadere le braccia
La conclusione di Super Mario Bros. 2 faceva cadere le braccia

Più che deludere, il finale di Super Mario Bros. 2 fa tenerezza perché ricorda il tipico espediente che tutti noi abbiamo usato almeno una volta alle elementari, quando la maestra ci assegnava come compito quello di inventare e scrivere una storia.

Mille peripezie, misteri e calamità e poi come si risolveva il tutto? Era solo un sogno! Che tristezza. Ma ancor più triste è il fatto che ad aver adottato questo escamotage siano degli sviluppatori che non hanno trovato un'idea migliore per concludere la loro opera.

Scegliendo di volta in volta uno dei quattro personaggi disponibili tra Mario, Luigi, Toad e la Principessa Peach ci facciamo strada attraverso la Terra dei Sogni fino ad arrivare al cospetto di Re Wart, rana antropomorfa rea di aver maledetto questa landa incantata.

Lo sconfiggiamo a suon di verdure, e siamo pronti a ricevere la meritata acclamazione mentre il malvagio sovrano viene esposto come un trofeo di caccia, ma ecco che vediamo Mario a letto che sta sognando tutta la scena.

Ah, ecco come dev'essersi sentita la maestra a leggere i nostri pensierini.

Sniper: Ghost Warrior

Il finale di Sniper: Ghost Warrior è incommentabile perché semplicemente non esiste!
Il finale di Sniper: Ghost Warrior è incommentabile perché semplicemente non esiste!

Un attimo ci sei, e l'attimo dopo non ci sei più: un motto che il team di sviluppo dietro a Sniper: Ghost Warrior ha deciso di prendere alla lettera proprio fino in fondo.

Nel titolo di City Interactive abbiamo il compito di aiutare i ribelli di una nazione fittizia a rovesciare il governo che si è imposto tramite un colpo di Stato. Per riuscirci, potremo fare affidamento sul nostro caro fucile di precisione, ansioso quanto noi di far fuori i miliziani in un sol colpo.

Ed è in un sol colpo che il gioco finisce: con un proiettile da mille mila metri piazzato sulla fronte del dispotico generale Vasquez, ci ritroviamo in un attimo di fronte a un disarmante schermo nero che non sa dirci altro che "The end". Finito. Tutti a casa. Non c'è altro.

Lo spettacolo vero dev'essere stata la faccia dei videogiocatori.

E voi? Quali sono i finali che più vi hanno deluso? Diteci la vostra nei commenti e fateci sapere anche se vorreste una "parte 2" di questa classifica.