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Street Fighter 6, abbiamo provato a fondo la closed beta dell'attesissimo picchiaduro Capcom

Abbiamo provato per varie ore la closed beta di Street Fighter 6 e le nostre prime impressioni sono al di sopra delle più rosee aspettative.

PROVATO di Aligi Comandini   —   08/10/2022

L'odierna Capcom sbaglia davvero di rado, ma non è il caso di dimenticarsi che l'attuale serie di successi della casa giapponese deriva da trasformazioni interne enormi, una riorganizzazione praticamente obbligata per superare il cosiddetto "periodo buio" che la vide affidare a team esterni molte IP importanti (con risultati a volte tragici) e abbracciare forme di monetizzazione davvero sconsiderate. Quasi un paradosso, peraltro, che tra tutte le sezioni una delle ultime a venir rivoluzionata sia stata quella dei picchiaduro, fino a non molti anni fa ancora guidata da quel bel faccione di Yoshinori Ono.

Ora, per quanto Ono abbia nel suo storico vari titoli prestigiosi - e resti un personaggio a dir poco carismatico - chiunque abbia osservato da vicino il suo operato negli ultimi anni non può non averne notato i limiti, forse dettati da idee ormai troppo vecchie per una azienda dalle energie completamente rinnovate.

Dopo l'allontanamento del buon Yoshinori, dunque, una miriade di appassionati erano a dir poco curiosi di vedere le potenzialità di un nuovo picchiaduro di Capcom, ancor meglio se appartenente a una serie storica e di sicuro impatto come Street Fighter.

La risposta non si è fatta attendere e negli ultimi mesi si è manifestata tra noi attraverso una serie d'interessanti video di gameplay di Street Fighter 6, capaci di catturare l'attenzione di qualunque amante del genere in pochi minuti. Le caratteristiche necessarie per un grande ritorno sembravano già tutte lì, apparentemente confermate da una manciata di prove dirette per pochi fortunati. Mai però fino a ora avevamo avuto modo di passare varie ore in tranquillità con l'ultimo pargolo di Capcom, e men che meno di testare tutte le sue meccaniche in una comoda modalità allenamento. Quando è arrivato il momento della closed beta di Street Fighter 6, dunque, ci siamo tuffati con un carpiato sull'occasione, desiderosi di capire se questo potesse essere davvero uno dei migliori picchiaduro di sempre. La risposta? Le basi di Street Fighter 6 sono così granitiche, che Capcom dovrebbe fare qualcosa di realmente atroce (e altamente improbabile) per mancare il centro perfetto stavolta.

L'evoluzione di un roster

Le nuove meccaniche di Street Fighter 6 sono sicuramente un nucleo importante del perché la nuova creatura di Capcom funzioni così bene, ma vorremmo iniziare concentrandoci sul roster, dato che già quello è riuscito a sorprenderci, pur offrendo al momento solo otto combattenti utilizzabili. Questo nuovo capitolo della serie sembra infatti voler dare ai fan versioni quasi "ideali" dei vari personaggi: combattenti capaci di mantenere tutte le "basi" che li hanno resi iconici negli anni, ma anche una serie di nuovi trucchi e mosse andate perdute nel tempo che ne ampliano alla grande l'utilizzo. Per farvi un esempio lampante prendiamo i classici "shoto" Ryu e Ken, dato che di rado li abbiamo visti così diversificati in un gioco della serie, nonostante entrambi abbiano un feeling inconfondibile. Ryu, ad esempio, resta vicino alle sue incarnazioni passate, ma oltre ad aver recuperato mosse molto interessanti (come il calcio a spinta che lancia a muro) molta della sua strategia si basa sulla carica "denjin", che gli permette di eseguire combinazioni normalmente impossibili con le special normali e di lanciare hadoken potenziati a velocità estreme. Ken dalla sua ha invece dei rekka coi calci - serie di mosse speciali che variano in base agli input e sono a tutti gli effetti delle mini combinazioni regolabili - e mantiene lo "scatto attivabile" di Street Fighter V, con tanto di mosse modificate se usate durante l'attivazione della corsa.

Persino new entry come Jamie e Kimberly prendono a piene mani dalla storia della saga, con la seconda in particolare che altro non è che una versione straordinariamente più variegata del Guy di Street Fighter IV. Il bello è che quanto descritto sopra non è che la punta dell'iceberg, dato che questa pletora di mosse esplode davvero solo quando unita alle meccaniche accennate a inizio paragrafo, per un quantitativo di opzioni di approccio al combattimento in tutta sincerità stellare (soprattutto se comparato a quanto visto nel quinto capitolo).

Street Fighter 6: l'editor del proprio avatar è ricchissimo di opzioni, e ci abbiamo passato più tempo del previsto.
Street Fighter 6: l'editor del proprio avatar è ricchissimo di opzioni, e ci abbiamo passato più tempo del previsto.

Praticamente ogni match, infatti, ruota attorno all'uso oculato della Drive Gauge, una barra che si ricarica nel tempo e viene utilizzata per ogni manovra. Abbiamo già descritto queste meccaniche in passato, ma per farla breve, la barra permette di eseguire attacchi caricati stordenti e in grado di assorbire colpi chiamati Drive Impact (che stordiscono automaticamente un avversario all'angolo anche se questo è in parata), una parry mantenibile che se usata con tempismo perfetto sui colpi offre grossi vantaggi, un counter in parata per recuperare distanza, e infine il Drive Rush, uno scatto che cancella l'animazione di un colpo e sposta rapidamente in avanti il giocatore.

Tutte le manovre sopra descritte sono già utilissime, e persino a livelli medio bassi le partite si trasformano rapidamente in una danza di Drive Impact e parry per limitare l'utilizzo dei proiettili, davvero piacevole da vedere. Non bastasse, regolarsi nell'uso della Drive Gauge è davvero importantissimo, perché se la si consuma si entra in uno stato di affaticamento molto vulnerabile, dove si inizia a subire danno in parata dalle special (normalmente questo chip damage verrebbe assorbito dalla barra), e diventa davvero difficile difendersi in assenza di parry e Impact. Eppure, nonostante l'importanza di ogni meccanica sopra descritta, il protagonista delle partite di alto livello sembra essere proprio il Drive Rush, perché i suoi utilizzi sono molto più creativi di quanto ci aspettassimo inizialmente...

Prima scatta, al resto pensiamo dopo

Street Fighter 6: tra le modalità già disponibili vi sono anche dei match più caciaroni a dir poco spassosi. In questo dovrete stare molto attenti a sfere esplosive calate periodicamente nell'arena
Street Fighter 6: tra le modalità già disponibili vi sono anche dei match più caciaroni a dir poco spassosi. In questo dovrete stare molto attenti a sfere esplosive calate periodicamente nell'arena

Il Drive Rush non è semplicemente un modo interessante per tagliare animazioni ed eseguire combo allungate: è attivabile solo su mosse già cancellabili con mosse speciali o da una parry a vuoto (quest'ultima è il modo migliore per usarlo all'improvviso), e qualunque attacco si esegua dopo averlo fatto partire guadagna esattamente 4 frame di vantaggio. Ora, potrà sembrare roba da poco, ma quella breve finestra extra a tutti gli effetti "stordisce" il nemico quanto basta a creare combo comunemente impossibili, perché delle normal che prima non avevano il vantaggio necessario a legarsi ad altre si incollano improvvisamente ai colpi senza problema alcuno. Con un sensato calcolo delle distanze, dunque, il Drive Rush permette di abusare di normal dal raggio enorme, o di massimizzare il danno attaccando super e special devastanti dove prima non si poteva. È una meccanica concettualmente semplicissima, che trasforma del tutto l'approccio agli scontri dando ad alcuni personaggi degli strumenti eccezionali. Ken, ad esempio, può sfruttare il vantaggio del Rush per cancellare altre manovre con il suo scatto attivo in modo a dir poco spettacolare; Guile, comunemente molto statico e difensivo, ora ha dalla sua uno strumento di movimento potenzialmente devastante se usato al momento giusto; Kimberly... beh, diciamo solo che contro una Kimberly brava a gestire setup e movimento trovarsi all'angolo è l'inferno, e tanto basta.

È passato a malapena un giorno dall'inizio della beta, e online si vedono già combo allucinanti, strategie fuori di testa, e assalti impensabili nei capitoli passati. Capcom stavolta ha spalancato i portoni del divertimento, e speriamo davvero che rimangano così anche dopo il lancio.

Street Fighter 6: le super sono devastanti e separate dalla Drive Gauge, quindi è praticamente certo che ne partirà almeno una durante un match.
Street Fighter 6: le super sono devastanti e separate dalla Drive Gauge, quindi è praticamente certo che ne partirà almeno una durante un match.

La beta comunque non ci ha fatto cadere la mascella solo grazie al sistema di combattimento. Già ora, difatti, abbiamo messo le mani sull'editor del proprio avatar, ricchissimo di dettagli e in grado di creare combattenti di ogni tipo (sì, anche roba uscita dai peggiori incubi concepibili da mente umana). Inoltre, finalmente i giocatori hanno avuto il primo assaggio del Battle Hub, le dettagliate lobby virtuali dove si svolgeranno il grosso dei match online. Sia chiaro, l'interfaccia di gioco è ancora indubbiamente migliorabile in molti aspetti - dato che ancora una volta è necessario selezionare manualmente il proprio guerriero (e l'arena preferita) prima di buttarsi in battaglia e questo resta fisso finché non lo si cambia fuori dagli scontri - ma se non altro l'Hub racchiude in sé tutti gli aspetti migliori delle lobby virtuali che tanto piacciono agli sviluppatori giapponesi, assieme alla comodità di un semplice matchmaking lontano dalle postazioni. Sedersi nei cabinati disponibili infatti permette di giocare con chiunque sia nei paraggi o di buttarsi nella modalità allenamento, tuttavia se non volete aspettare che i giocatori si alzino e lascino il posto potete semplicemente cercare partite casuali, senza fastidi di sarta. Non sapete quanto ci piacerebbe che anche Arc System imparasse questa semplice quanto sensata lezione.

La modalità allenamento, poi, è pure tra le più complete che abbiamo mai visto, con un perfetto indicatore del frame data e una miriade di opzioni, senza contare che la lobby offre persino cabinati con classici giocabili (in questa beta c'era Final Fight, ma ce ne aspettiamo altri) e modalità "caciarone" per gli utenti che vogliono solo spassarsela.

Street Fighter 6: il Drive Impact può essere molto fastidioso in partita. Ma non è così complicato prevederlo e contrastarlo una volta capite le abitudini dell'avversario.
Street Fighter 6: il Drive Impact può essere molto fastidioso in partita. Ma non è così complicato prevederlo e contrastarlo una volta capite le abitudini dell'avversario.

L'ultima chicca? Forse la più importante di tutte: il netcode. Per carità, qualche problema c'è stato durante questa beta chiusa, e Capcom ha fermato più volte il tutto per delle manutenzioni, eppure dobbiamo dire di essere rimasti a bocca aperta davanti a quanto fatto dalla casa nipponica con il rollback netcode del gioco. Le nostre partite nelle lobby europee sono state tutte praticamente perfette, con pochissimi sbalzi e una latenza pressoché inesistente. Mai abbiamo avuto un'esperienza così pulita e ineccepibile durante una beta di un picchiaduro, e persino giocatori oltreoceano hanno avuto modo di sfidarsi senza problemi online in questa prima giornata. È abbastanza cristallino come stavolta la software house abbia fatto tutto ciò che era in suo potere per offrire al pubblico un'esperienza competitiva impeccabile, e non possiamo che essere felicissimi per la scelta fatta. Ah, il gioco offre pure già il crossplay, giusto per mettere un'ulteriore ciliegina sulla torta.

Con un sistema di combattimento divertentissimo e dal potenziale enorme, un netcode a dir poco eccezionale, e un roster che già agli albori ci ha lasciato a bocca aperta, Street Fighter 6 sembra avere le carte in regola per essere uno dei migliori Street Fighter di sempre, se non addirittura il migliore. Questa closed beta ha superato qualunque nostra aspettativa, sorprendendoci di continuo e mettendoci l'acquolina per tutto ciò che verrà dopo. Per sbagliare un gioco con basi già così solide, Capcom dovrebbe commettere errori madornali nei prossimi mesi, e sinceramente non crediamo accadrà. Fan di Street Fighter e dei picchiaduro tutti, state pronti.

CERTEZZE

  • Combat system divertentissimo e dal potenziale enorme
  • Netcode divino
  • Roster già adesso estremamente vario e riuscito

DUBBI

  • Alcune scelte nell'interfaccia e nelle opzioni online sono indubbiamente migliorabili
  • Contenuti finali ancora da valutare