Durante le celebrazioni del decimo anniversario di League of Legends, Riot Games ha annunciato tra le altre cose Legends of Runeterra, gioco di carte digitale in arrivo nel 2020 per PC e mobile. Il titolo si propone come un ibrido originale di nuove e interessanti meccaniche unite ad alcune caratteristiche già note agli appassionati del genere da esponenti celebri quali Heartstone e Magic. Una scelta interessante dunque, ma anche abbastanza logica vista la grandezza e la stratificazione dell'immaginario creato da Riot per quanto riguarda l'universo in cui è ambientato League of Legends, che farà da cornice anche a questo prodotto.
Le Leggende non muoiono mai
Il gameplay è abbastanza classico: due giocatori si sfidano con il proprio mazzo di carte in un susseguirsi di turni che li vede alternarsi tra a attacco e difesa. Sul proprio lato del campo di battaglia si giocheranno diverse tipologie di carte: a quelle creatura normali si aggiungono incantesimi di diversa fattura (istantanei "burst", magie fast e magie slow) e infine i campioni, carte creatura speciali che rappresentano i celeberrimi personaggi utilizzabili in League of Legends. Ogni carta consumerà un determinato numero di mana che vi verrà ricaricato e incrementato di uno all'inizio di ogni turno. Non esisteranno tipi di mana differenti in quanto la differenziazione tra i mazzi non sarà legata alla "natura" delle carte bensì all'origine di tali carte. Essendo Legends of Runeterra un titolo basato sull'immaginario del celebre MOBA di Riot, le carte saranno legate alle Regioni del mondo di Runeterra e al lancio esse saranno ben sei: Noxus, Demacia, Ionia, Freljord, Piltover e le Isole d'Ombra per un totale di 318 carte.
Sebbene ogni carta abbia degli effetti, a fare la differenza saranno le carte dei campioni, uniche a poter salire di livello proprio come in League of Legends. Per fare ciò dovrete rispettare determinate condizioni, adempierle durante le partite così da far aumentare il potere del vostro campione e sbloccarne una versione sempre più potente, in grado di aumentare l'efficacia del suo potere unico. Benché l'abilità del giocatore e la lettura strategica che egli effettuerà durante la partita sarà al centro del tutto, a fare gran parte della differenza tra vincere e perdere sarà la potenza del vostro campione. La costruzione del mazzo dovrà infatti ruotare intorno a due campioni che sinergizzeranno attraverso i loro poteri stabilendo quindi che regioni faranno da sfondo al vostro mazzo e di conseguenza quali carte lo comporranno. A differenza di quanto si può però trovare in altri giochi di carte, Legends of Runeterra canonizza i turni classici solo nel binomio "attacco-difesa" offrendo invece un originale sistema di risposta immediata che fa affidamento sul concatenamento dei tre tipi di incantesimi e sulla gestione dei danni (non sempre infatti perdere una creatura per non subire danni è la scelta vincente). Vince ovviamente chi porta a zero i punti vita dell'avversario, fissati inizialmente a venti.
Altra caratteristica è la forte restrizione alle microtransazioni che Riot imporrà sul titolo: solo 18 wildcard acquistabili alla settimana e nient'altro. I metodi per ottenere carte saranno tutti in-game e molteplici, tutti però saranno sfruttabili in un unico modo: giocando. Acquisendo esperienza dalle partite e dal completamento delle missioni giornaliere e settimanali potrete riscattare le vault settimanali da cui ricevere corpose ricompense in base alla quantità di esperienza accumulata. In secondo luogo sfruttare un sistema di reward classico basato sul raggiungimento di diversi step exp (ogni tot esperienza accumulata una ricompensa sbloccata). Infine il sistema di Wildcards ottenibili all'interno dei reward, ma anche acquistabili in numero limitato con soldi reali settimanalmente, che vi permetterà di convertire una carta anonima di una determinata rarità (comune, rara, epica e leggendaria) in una carta giocabile della medesima rarità. Insomma gli "shopponi" di tutto il mondo sono stati avvisati: in Legends of Runterra non si può fare incetta di carte coi soldi reali nei primi giorni di gioco.
Il provato di Legends of Runeterra
Durante l'evento di celebrazione per i dieci anni di League of Legends, Riot Games ci ha anche dato modo di provare con mano Legends of Runeterra. Il nostro test ci ha permesso di mettere alla prova quanto appena descritto, trovandoci al cospetto di un titolo che in effetti sembra unire in maniera intelligente accessibilità e profondità. Il sistema di turni ibrido, con un attaccante e un difensore per round che si rimbalzano la palla prima di risolvere l'azione, è molto interessante e dà un tocco di dinamicità che in altri prodotti simili manca. Onestamente non è immediatamente chiaro quali azioni si possono eseguire in questo continuo passarsi la palla tra utenti, ma dopo qualche partita le cose si fanno molto più chiare.
Altra cosa che ci è molto piaciuta è la gestione dei campioni: tutti quelli che abbiamo visto hanno delle abilità specifiche molto diverse tra di loro e, allo stesso tempo, la possibilità di farli salire di livello cambia radicalmente l'impatto che possono avere sulla partita anche dopo che sono già entrati sul terreno di gioco. Il gioco ha chiaramente tante meccaniche, situazioni e soluzioni ai problemi che lo accomunano con Hearthstone e compagnia, ma sembra che Riot abbia inserito nel pacchetto abbastanza varietà da rendere comunque le cose fresche e interessanti.
Da qui ad essere un successo assicurato, comunque, ce ne passa e dovremo vedere come si svilupperà il progetto nei prossimi mesi. Bella anche la volontà di dare modo di unire due Regioni diverse: abbiamo fatto qualche esperimento con i mazzi facendo perlopiù dei disastri, ma le sinergie che si possono venire a creare in questo modo ampliano molto il numero di possibili combinazioni e quindi daranno certamente una varietà al metà notevole. Troviamo infine molto stimolante l'idea di un sistema di monetizzazione che non passa dalla vendita delle bustine ma permette di acquistare le singole carte, di cui abbiamo parlato poco sopra.
Riot Games vuole fare sul serio anche nell'ambito dei giochi di carte collezionabili, proponendo un titolo che strizza l'occhio ai veterani del genere con meccaniche note, affiancando però queste sicurezze con diverse novità potenzialmente notevoli e un modello di business leggero e rivolto anche a chi non vuole svenarsi. Il 2020 si prospetta un anno molto denso per Riot Games e gli amanti dell'universo di League of Legends potrebbero trovare nuova linfa in quello che non vuole essere sulla carta una meteora tra i giochi di carte collezionabili.
CERTEZZE
- Intuitivo e immediato
- Sistema di progressione intelligente
- Carte artisticamente ispirate
DUBBI
- Un gioco di carte va valutato sul lungo periodo
- E se il livellamento dei campioni fosse troppo predominante?