Conferme. Questa la parola chiave dell'ultima presentazione di Leggende Pokémon: Arceus, che ci ha permesso di visionare in anteprima il lungo filmato di gameplay pubblicato oggi su YouTube da The Pokémon Company e Nintendo. Ciò che abbiamo visto è esattamente quello che potete vedere in calce a questo articolo: per una volta abbiamo quindi la possibilità di raccontarvi le nostre sensazioni con il pieno supporto visivo del filmato. Oltre 13 minuti di video che mostrano varie fasi del gameplay, pur senza rivelare troppo rispetto a quello che già sapevamo sul gioco. D'altronde la data di uscita, il 28 gennaio 2022 su Nintendo Switch, è ormai davvero molto vicina.
Sono comunque molteplici gli aspetti approfonditi nel video: il mondo di Hisui, con i suoi ecosistemi, da esplorare insieme ai nostri Pokémon; il sistema di crafting e il modo in cui possiamo raccogliere materiali per creare nuovi oggetti; la funzione del villaggio Giubilo e i meccanismi che regolano gli incarichi e le missioni della squadra di ricerca; il funzionamento del Pokédex; la gestione degli attacchi, con l'alternanza di tecniche rapide e tecniche potenti; lo scontro con Pokémon alfa e Pokémon regali; e, infine, le opzioni di personalizzazione del nostro alter ego.
Come dicevamo in apertura, la parola chiave della presentazione è stata "conferme". Non vi aspettate dunque rivelazioni straordinarie su lore o gameplay, ma un bel riassunto ordinato e in anteprima di tutto quello che sappiamo su Leggende Pokémon: Arceus.
Mettetevi quindi comodi e preparatevi a esplorare insieme a noi Hisui in questo nuovo capitolo della serie Game Freak.
L'ambientazione: Hisui
Partiamo dall'ambientazione. Leggende Pokémon: Arceus è ambientato a Hisui in un epoca lontana, quando esseri umani e Pokémon non avevano ancora lo stretto legame che hanno nei tempi più recenti. Questa vasta e antica regione sorge nei dintorni del Monte Corona, nell'area che in futuro diverrà Sinnoh (se avete giocato i Pokémon di quarta generazione o letto la recensione di Pokémon Diamante Lucente e Perla Splendente sapete di cosa stiamo parlando). Qui il giocatore è al servizio della Squadra di Ricerca del team Galassia, con l'obiettivo di aiutare gli abitanti autoctoni a saperne di più su strani fenomeni che stanno colpendo i Pokémon della zona. Purtroppo la presentazione non si è soffermata troppo sulla storia, ma a conferma dell'importanza dei retroscena narrativi possiamo rivelarvi che persino i rappresentanti di The Pokémon Company hanno speso qualche parola sui legami di parentela tra alcuni personaggi chiave del gioco e i loro discendenti di Sinnoh: un'intera slide è stata infatti dedicata a evidenziare come il direttore Soruan, capo del team Galassia, sia collegato al professor Rowan di Sinnoh; la caposquadra Selina sia antenata di Cyrus; il mercante Ethelo ricordi un personaggio importante di quarta generazione (qualcuno ha detto la campionessa Camilla?), e così via. Non avrebbe senso perdersi in congetture di trama a pochi giorni dall'uscita del gioco, ma dubitiamo che questa digressione servisse solo a sottolineare un simpatico easter egg. Soprattutto vista la presenza di uno strumento misterioso e fuori contesto come l'Arceusphone, una sorta di smartphone multifunzione caduto letteralmente dal cielo in mezzo a un mondo dove il massimo della tecnologia sono delle Poké Ball a vapore.
Ma torniamo all'ambientazione: proprio come la moderna Sinnoh, Hisui presenta diversi ecosistemi, riprodotti qui in ampie mappe in 3 dimensioni che possono essere esplorate in terza persona, con telecamera libera. Piccolo disclaimer: non ci soffermeremo troppo sul comparto tecnico, visto che il filmato ci è stato mostrato in streaming con una compressione piuttosto pesante. Sicuramente potrete farvi un'idea più chiara dello stato del gioco guardando la versione YouTube pubblicata in contemporanea a questo pezzo. Quello che ci preme sottolineare è che, rispetto alle prime uscite, la quantità e varietà di elementi a schermo è migliorata, pur con persistenti fenomeni di pop-in di elementi dello scenario che limitano un orizzonte visivo altrimenti di tutto rispetto. Il ciclo giorno-notte e le condizioni meteo influenzano i Pokémon incontrati nelle diverse aree, mentre non ci sembra di aver notato modifiche dinamiche al terreno, come pozzanghere provvisorie, ad esempio, causate dai cambiamenti climatici.
Il sistema di crafting
Ad arricchire i diversi paesaggi contribuisce la presenza di alcuni materiali grezzi sparsi per le varie aree di Hisui: rocce da distruggere per raccogliere pietre rare, erbe selvatiche e le immancabili bacche. La raccolta di tutti questi elementi viene facilitata dai Pokémon della nostra squadra, che possono essere impiegati per frantumare minerali o per colpire un albero pieno di frutti maturi. Per farlo è sufficiente lanciare la Poké Ball di uno dei nostri compagni in direzione dell'oggetto che ci interessa e sarà poi lui a fare il lavoro sporco per noi.
Tutti i materiali raccolti possono essere utilizzati presso i campi base della regione, che avranno funzione di avamposto per il nostro lavoro di ricerca. Questi, infatti, non servono solo a riposarsi o cambiare i Pokémon in squadra durante le escursioni di ricerca, ma anche a fabbricare strumenti utilizzando il banco per il fai-da-te. È qui che possiamo creare Poké Ball o distillare pozioni pestando Baccarance insieme a porri medicinali (sì, porri). Il meccanismo è comunque piuttosto basilare e si limita alla raccolta degli oggetti necessari per poi ottenere una o più unità degli oggetti richiesti con la semplice pressione di un tasto.
I Pokémon di Hisui: il Pokédex
La regione di Hisui è ovviamente piena di Pokémon: alcuni sono gli stessi presenti nella regione di Sinnoh; altri appartengono ad altre regioni, come gli starter Rowlet (Alola), Cyndaquil (Johto) e Oshawott (Unima); altri ancora, invece, sono Pokémon antichi mai visti in altri capitoli della serie, tra varianti regionali (Voltorb, Zorua, Zoroark, Braviary e Growlithe di Hisui), evoluzioni inedite (Wyrdeer, Basculegion e Kleavor) e altre specie che potrebbero essere ancora avvolte nel mistero.
La loro apparizione dipende, dicevamo, dall'area, dal momento della giornata e dalle condizioni meteo, mentre il loro comportamento varia a seconda delle specie: quelle dal temperamento curioso non temono gli esseri umani, mentre quelle più schive possono scappare o addirittura attaccarci a vista. Questa è probabilmente la meccanica più particolare di questo spin-off, per la quale rimpiangiamo l'era dei press tour in presenza con vere demo da giocare. Nel filmato vediamo che le fasi di scontro in tempo reale tra giocatore e Pokémon alternano operazioni di schivata, lancio di oggetti per indebolire o distrarre i mostriciattoli e vere e proprie lotte Pokémon. Sappiamo che dopo un tot di colpi subiti il nostro alter ego è costretto a ripiegare verso il campo base perdendo alcuni strumenti. Ma la vera consistenza di questi duelli è ancora tutta da verificare. Non è però obbligatorio ingaggiare uno scontro per catturare un Pokémon, visto che un mostriciattolo ignaro, o distratto da una bacca, può essere preso anche con il lancio ben piazzato di una sfera poké.
La cattura di un Pokémon ci permette di aggiornare l'enciclopedia (stavolta cartacea) delle specie della regione, il Pokédex del professor Laven. Ci sono però alcune importanti differenze rispetto al passato: per completare la pagina di un determinato Pokémon serve portare a termine gli incarichi Pokédex per far avanzare il livello di analisi. Questi consistono nell'utilizzare determinate mosse od osservare i mostri in determinati atteggiamenti, così da arricchire la pagina dedicata, ottenere una ricompensa e aumentare il proprio rango nella squadra di ricerca del team Galassia. Si tratta di un'aggiunta certamente gradita, che dovrà però puntare molto sulla varietà per non diventare troppo ripetitiva e di conseguenza noiosa sul lungo periodo.
Il villaggio Giubilo: le missioni
Che alcuni Pokèmon, come Braviary, Wyrdeer o Basculegion, ci daranno una mano per esplorare la regione di Hisui, velocizzando gli spostamenti via aria, terra o acqua, era noto da tempo. Allo stesso modo sapevamo già che Leggende Pokémon: Arceus non sarà un vero e proprio open-world, ma un gioco con mappe molto ampie a cui avremo accesso partendo da un hub centrale: il villaggio Giubilo. È in questo centro abitato, destinato a diventare Giubilopoli, che otterremo le varie missioni del Team Galassia, ma non solo.
Oltre al quartier generale del team, infatti, vi troviamo i nostri alloggi, un negozio di abbigliamento, di materiali e un ufficio postale, che conferma una volta di più la presenza degli scambi con altri allenatori, anche se non è chiaro come questo andrà a influenzare le ricerche del Pokédex.
Gli incarichi che possiamo ottenere in città si dividono in missioni della squadra di ricerca e richieste degli abitanti. Le prime servono a migliorare il proprio rango nel team e, immaginiamo, a proseguire nella storia; le altre sono delle vere e proprie missioni secondarie, che richiedono di mostrare un determinato mostriciattolo a qualcuno o di confrontare le dimensioni di un esemplare con qualcun altro. Gli allenatori veterani riconosceranno tipologie come già presenti fin dai primi capitoli della serie, ma ciò che è davvero inedito è che queste quest siano finalmente raccolte in una sorta di diario, permettendoci di tenere traccia dei progressi, di spostarci verso la zona corretta, di conoscere in anticipo le ricompense e di non dimenticare quali incarichi abbiamo accettato in un'area piuttosto che in un'altra. Tutto questo all'interno del già citato e misterioso Arceusphone. È dunque evidente come questo nuovo Pokémon voglia avvicinarsi ai giochi di ruolo più classici, con in più un pizzico di Monster Hunter che di certo male non fa.
Le lotte Pokémon
Complementari agli scontri uomo-mostro, le lotte tra Pokémon si muovono tra novità e tradizione: se da un lato vediamo i classici turni con quattro mosse tra cui scegliere per ciascun componente del nostro team, dall'altro la presenza di tecniche rapide e tecniche potenti aggiunge un ulteriore grado di profondità agli scontri. Le prime, infatti, garantiscono una maggiore priorità delle mosse successive, a scapito di un po' di potenza rispetto all'attacco base; le seconde, al contrario, colpiscono con forza, ma ci lasciano in balia della reazione del nemico. Non abbiamo ancora chiaro quanto velocizzino o rallentino i nostri turni, ma ciò che è certo è che l'uso di queste pergamene consuma più PP di quella mossa, riducendo il numero di attacchi di quel tipo a nostra disposizione. Un esempio: usando Carineria con tecnica rapida (che ha 10PP) saremo sì più veloci dell'avversario, ma invece di avere altri 9 attacchi di quel tipo, dopo il colpo ne avremo solo 8. È un elemento in più da tenere in considerazione, insomma, soprattutto negli scontri più lunghi e con gli attacchi con pochi Punti Potenza.
Altra novità è la possibilità di cogliere il Pokémon selvatico di sorpresa, ottenendo così un turno bonus quando ci avviciniamo a lui di soppiatto prima di lanciargli contro la ball del mostriciattolo che vogliamo mandare in campo. Tutto questo va sfruttato soprattutto con i cosiddetti Pokémon alfa, ovvero mostri più potenti riconoscibili attraverso il caratteristico colore rosso dei loro occhi: generalmente di livello piuttosto alto, contro di loro pare che dovremo sfruttare tutte le frecce al nostro arco per avere la meglio. E speriamo sinceramente che il livello di sfida ci consenta davvero di mettere alla frusta tutte queste novità.
Diverse ancora le meccaniche legate ai Pokémon regali, custodi di determinate aree e legati al Team Diamante di Damon e al Team Perla di Perula. Oltre ad avere un'importanza cruciale nella trama e nella ricostruzione di quella che probabilmente sarà la mitologia Pokémon d'ora in avanti, questi mostri particolari rendono obbligatoria la fase di scontro Pokémon-allenatore, costringendoci a lanciare uno speciale balsamo per indebolirli mentre ci attaccano a ripetizione; solo dopo aver schivato diversi attacchi potremo mandare in campo il nostro Pokémon, in una sorta di boss fight che si preannuncia stimolante nonostante qualche dubbio della vigilia. Anche qui resta infatti da verificare la consistenza degli scontri senza Pokémon, che richiedono un bilanciamento da gioco action inedito per la serie creata da Game Freak.
Altre lotte potranno avvenire contro degli allenatori della regione, ma pare che questi saranno in numero molto inferiore rispetto al passato.
Interfaccia
L'interfaccia di Leggende Pokémon: Arceus sembra pensata per ridurre al minimo i passaggi dal menu di pausa. Non siamo di fronte a un'interfaccia troppo intrusiva, ma è evidente che Game Freak abbia guardato con attenzione dai giochi di ruolo d'azione più moderni per rivedere gli elementi a schermo. L'abbandono del doppio schermo di Nintendo DS e Nintendo 3DS aveva infatti portato a menu fin troppo arretrati nei capitoli per Nintendo Switch, console orfana di un valido alleato nella gestione delle icone. Il nuovo gioco, invece, sembra voler rendere più moderna l'HUD, con pochi ma fondamentali elementi sempre in vista. Oltre all'icona per l'Arceusphone, durante l'esplorazione possiamo richiamare rapidamente quelli che sembra essere lo zaino e il diario per il salvataggio; sul lato opposto della schermata abbiamo poi le icone per i Pokémon cavalcabili e la selezione rapida degli oggetti o dei Pokémon da mandare in campo, a seconda delle necessità.
Quando incontriamo un Pokémon selvatico, il colore di un occhio nella parte alta ci informa del suo stato di consapevolezza, mentre una cornice rossa appare quando siamo vicini ad andare KO per i troppi colpi subiti. I punti esperienza sembrano distribuiti con una sorta di condividi esperienza, e appaiono a schermo a fine battaglia occupando solo un piccolo spazio nella parte alta dello schermo, subito sotto le informazioni sul Pokémon eventualmente catturato.
Le lotte Pokémon, infine, mantengono una struttura classica negli elementi base, ma presentano tutta una serie di novità non da poco: innanzitutto lo scontro non rimanda a una schermata esterna, ma riduce semplicemente il campo visivo della zona dove sta avvenendo la battaglia; insieme alle informazioni tradizionali, come mostriciattoli in campo e menù dedicati alle mosse, agli oggetti, ai Pokémon e alla Fuga, aggiungono poi una sezione per l'ordine degli attacchi, indispensabile per avere un'idea dei cambiamenti causati dalle tecniche rapide e potenti.
Ci sembra tutto molto funzionale, ma l'assenza di una mini mappa e i pochi dettagli mostrati finora sulla navigazione effettiva delle aree, ci consigliano una certa cautela nel dichiarare superati i problemi esplorativi emersi con le aree selvagge di Pokémon Spada e Pokémon Scudo.
Personalizzare il protagonista
Chiudiamo spendendo un paio di parole sulla personalizzazione del nostro alter ego. Oltre a poter scegliere tra Luce e Luca, non è chiaro quanto potremo agire in profondità sulle fattezze del protagonista. Al momento è confermato solo che avremo a disposizione un buon numero di capi d'abbigliamento, sbloccabili man mano che si procede nella campagna, e diversi stili per i capelli, le sopracciglia e il loro colore. D'altronde l'editor del personaggio non è mai stato uno dei punti forti di Pokémon.
Leggende Pokémon: Arceus si conferma un capitolo per certi versi rivoluzionario. Le novità a esplorazione, lotte, interfaccia e struttura generale sono molteplici, e potrebbero accompagnarsi a una ritrovata attenzione per quella che è la mitologia dell'universo Game Freak. Resta un comparto tecnico non all'altezza di altri esponenti del genere visti su Nintendo Switch, ma siamo sicuri che i fan della serie sapranno farsi andar giù qualche compromesso tecnico se meccaniche e narrativa riusciranno a portare su alti livelli questo strano mix tra spin-off e capitolo principale.
CERTEZZE
- Novità strutturali importanti
- Tante aggiunte al gameplay
DUBBI
- Bilanciamento delle nuove meccaniche ignoto
- Comparto tecnico da rivedere