Se c'è un genere dannatamente difficile da evolvere e che di anno in anno sembra ormai riproporre sempre gli stessi canoni con variazioni marginali, si tratta di quello dei first person shooter. Non fraintendeteci, seguendo delle strutture ormai consolidate molti FPS hanno saputo rifinire in modi eccezionali le loro meccaniche, ma per qualcosa di oggettivamente "nuovo" in un campo dove quasi tutto è stato sperimentato, la soluzione è spesso uscire dal seminato puntando all'ibridazione.
In un mare di derivati, però, le eccezioni alla regola esistono, e in particolare esiste un titolo che è balzato in cima alla nostra lista degli interessi fin dalla prima presentazione. Si chiama Lemnis Gate e il suo concept è cristallino: unire la strategia a turni alle meccaniche di uno sparatutto competitivo. E se quest'unione vi sembra impossibile, oggi siamo qui per dirvi che questo curioso lavoro sembra capace di portarla a termine senza conseguenze tragiche e che abbiamo avuto modo di provarlo sulla nostra pelle. Anzi, nell'anteprima di Lemnis Gate vi diremo di più: è congegnato talmente bene da avere le carte in regola per diventare un piccolo cult, se ben supportato.
Il giusto ordine per fare fuoco
Ora, non siamo impazziti quando parliamo di uno shooter a turni. Il sistema di Lemnis Gate gira attorno a un concept tanto immediato quanto difficile da applicare: in partite uno contro uno o due contro due, i giocatori compiono specifiche azioni durante un turno di 25 secondi; quanto viene fatto diventa permanente all'interno di quel loop temporale, e tutti i turni successivi possono agire ignorandolo o intervenendo direttamente per interrompere le azioni del precedente giocatore. Alla fine dei turni disponibili vince chi è riuscito a completare l'obiettivo necessario a vincere la partita più volte.
A questo concept aggiungete un sistema di classi da hero shooter, armi variabili in base al personaggio utilizzato e, appunto, obiettivi da sparatutto classico quali la distruzione di alcuni generatori nella mappa o il recupero di certi oggetti da riportare alla base. Lemnis Gate è un FPS dove è obbligatorio ponderare con attenzione ogni cosa fatta, per assicurarsi di portare a termine la missione senza che nei turni successivi l'avversario vi rompa le uova nel paniere.
Portare a termine con arguzia una formula simile non è cosa da tutti, come già precisato. Classi sbilanciate con abilità eccessivamente utili potrebbero rompere ogni equilibrio, mappe mal strutturate permetterebbero a certi giocatori di abusare delle proprie capacità o anche semplicemente degli strumenti di certe classi, e un numero esagerato di giocatori potrebbe creare un caos ingestibile anche per la più affilata delle menti strategiche là fuori. Fortunatamente i Ratloop Games non hanno fatto le cose a casaccio, e da quanto provato sembrano esser stati in grado di dare forma a un titolo dalla struttura piuttosto granitica, oltre che davvero spassosa per chiunque ami unire abilità di gioco e ragionamento.
L'elemento hero shooter, dopotutto, è legato a doppio filo alle abilità delle classi disponibili che, seppur non particolarmente originali, sono ovviamente congegnate attorno alle peculiarità strutturali di Lemnis Gate. La classe Rush, ad esempio (in tutto e per tutto simile alla Tracer di Overwatch), potendosi teletrasportare ed essendo dotata della velocità più alta in assoluto, è favolosa per recuperare le sfere metalliche nella variante già descritta del "cattura la bandiera" presente nel gioco ed è pertanto logico selezionarla subito in partite di quel tipo per settare dall'inizio un chiaro percorso di recupero su cui costruire la propria tattica.
Lì inizia il bello, però: a quel punto un nemico potrebbe intercettare il vostro Rush con un suo equivalente (ogni classe è utilizzabile solo una volta per partita, quindi farlo significa poi non poterla sfruttare per altro), o tagliare per la mappa ed eliminarlo posizionando torrette con un'altra delle classi del gioco, o addirittura selezionare il cecchino (in grado di rallentare il tempo, peraltro) per ucciderlo molto prima che raggiunta l'obiettivo. Al ritorno al vostro turno, però, voi a quel punto avrete modo di eliminare il nemico prima che lui uccida il vostro corridore allo stesso modo, o agire difensivamente e proteggerlo semplicemente con lo scudo di un'altra classe specializzata prima di un'inevitabile morte, e via così fino alla conclusione della sfida.
Come potete ben immaginare, le variabili sono spaventose e i turni da 25 secondi vanno studiati al meglio per compiere più azioni possibile sfruttando il tragitto più sicuro. Anche mira, riflessi pronti e abilità di previsione delle strategie altrui sono importantissimi e un errore marginale può costare così caro da rendere davvero tese le partite .
A migliorare l'esperienza poi ci pensano le mappe, che abbiamo già tirato in ballo. Sono infatti studiate per avere ostacoli ben posizionati e choke point intelligenti che, ad esempio, non permettono a cecchini troppo abili di dominare la partita senza riposizionarsi a dovere (perché la loro linea di tiro verso gli obiettivi o le vie primarie viene in parte coperta), o a un team particolarmente votato alla potenza di fuoco di sparare a casaccio per eliminare tutto ciò che passa da una zona e giocare difensivamente.
Il fatto che, peraltro, vi sia il fuoco amico impedisce del tutto di scaricare proiettili senza pensare, perché se un vostro compagno passa nell'area di fuoco durante il suo turno ci sono elevate possibilità che lo eliminiate prima del tempo (nullificando qualunque suo sforzo).
Abbiamo trovato Lemnis Gate geniale e la gestione delle meccaniche di gioco ci è parsa quasi impeccabile. Certo, dovremmo giocare molte altre ore per sviscerare il tutto, le modalità sono al momento pochine, e sarà indubbiamente necessario del supporto prolungato, ma è chiaro come il team di sviluppo abbia fatto i dovuti test prima di lasciar testare la formula ad altri, e ci abbia azzeccato alla grande.
Il concept di Lemnis Gate è brillante, ma difficilissimo da bilanciare a dovere. I Ratloop però sembrano essere stati in grado di trovare la chiave di volta di questa particolarissima formula, creando un titolo estremamente tattico e spassoso, con classi bilanciate e mappe ben congegnate. Crediamo davvero possa catturare una discreta community di appassionati, a patto che venga supportato a dovere, e arrivi sul mercato con un po' di contenuti in più.
CERTEZZE
- Concept brillante, e ben applicato
- Buona varietà di classi, e valido bilanciamento delle loro skill
- Ottimo map design
DUBBI
- Al momento un po' scarno di modalità a contenuti in generale
- Un po' anonimo artisticamente