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Metroid Dread: finalmente un Metroid 2D sviluppato da MercurySteam, anteprima

Con alle redini lo stesso team di Samus Returns, arriva Metroid Dread un nuovo capitolo bidimensionale della serie, con un po' di tensione in più: ecco l'anteprima

ANTEPRIMA di Aligi Comandini   —   15/06/2021

Se non si contano i remake e le riproposizioni, sono passati ben 19 anni dall'ultimo Metroid bidimensionale. Ormai da una vita si vocifera che un nuovo capitolo di questo tipo sia in sviluppo, ma vuoi per il focus sul nuovo Prime (comunque ancora lontano), vuoi per il caos derivante dalla pandemia, è sempre risultato difficile scommettere su una data esatta per il reveal.

Il palcoscenico perfetto per l'annuncio è stato l'E3 2021, nella sua forma digitale. Non è stata indubbiamente l'edizione più memorabile della nota fiera, ma Nintendo la ha comunque nobilitata con una manciata di ottimi annunci, tra cui, appunto, la conferma delle nuove avventure 2D di Samus. Riconfermato, peraltro, anche il team alle redini del progetto, Mercurysteam, che torna dopo l'ottimo Samus Return per 3DS di qualche anno fa. Con Metroid Dread hanno deciso di sfruttare quanto imparato per creare un gioco strettamente legato alle radici della leggendaria saga, ma al contempo dotato di alcuni interessanti twist capaci di diversificarlo da tutti gli altri episodi.

Il primo? Qui Samus non è la cacciatrice, è la preda; vediamo nell'anteprima dall'E3 2021 di Metroid Dread perché.

Paura nello spazio profondo

Il nuovo Metroid non si chiama "Dread" a casaccio: la paura è parte integrante dell'esperienza a quanto pare, nonostante non si tratti di un gioco dalle tinte spiccatamente horror.

La premessa pone peraltro l'avventura direttamente dopo gli eventi di Metroid Fusion, con il parassita X all'apparenza sopravvissuto e rifugiatosi sul remoto pianeta ZDR (anche se non è chiaro come ci sia arrivato). Per investigare e raccogliere campioni, la Federazione manda quindi sette avanzatissimi robot E.M.M.I, tuttavia le comunicazioni con le unità si interrompono di colpo e Samus viene spedita a far luce su quanto accaduto.

Metroid Dread: i mostri organici ci sono ancora
Metroid Dread: i mostri organici ci sono ancora

Fin qui, tutto abbastanza classico, ma l'elemento pauroso di cui parlavamo in precedenza non deriva curiosamente dal parassita e dalla sua pericolosità, bensì proprio dai sette robot spediti sul pianeta ZDS dalla federazione: gli E.M.M.I. hanno infatti deciso per qualche strano motivo di eliminare Samus e, come se non bastasse, sono costruiti con alcuni dei materiali più avanzati e resistenti dell'universo, caratteristica che li rende immuni a qualunque arma energetica o esplosiva. Se li si incontra per la mappa, in parole povere, l'unica soluzione è scappare, e ciò porta alla presenza di varie fasi di fuga tesissime per la complessa mappa di gioco, dove un errore di valutazione può costare molto caro (anche perché i robot sono agili e rapidi quasi quanto la protagonista).

Difficile dire quanto numerosi saranno questi inseguimenti e se la tensione verrà costruita solo attorno a scene prestabilite durante la progressione, di sicuro però si tratta di una novità interessante che ben si sposa all'ambientazione claustrofobica e angosciante di un Metroid, e se gestita con furbizia potrebbe modificare in modo sensibile l'approccio all'esplorazione e il ritmo della campagna.

Sarà interessante valutare il tutto in futuro.

Nuovi trucchi, vecchie tendenze

Metroid Dread: la nuova abilità di arrampicata
Metroid Dread: la nuova abilità di arrampicata

Per quanto riguarda il resto, invece, il titolo ovviamente non abbandona le sue monolitiche basi. Riproporrà una mappa estremamente complessa ed esplorabile gradualmente ottenendo nuovi poteri e meccaniche di fuoco basilari ma funzionali, a cui si aggiungono le meccaniche extra applicate in Returns (con qualche novità). É possibile, ad esempio, mirare a 360 gradi sia da fermi che in movimento (in Samus Returns bisognava fermarsi), ed eseguire delle parate istantanee che rimandano i proiettili nemici al mittente o nullificano i colpi. La novità primaria è però una scivolata in corsa, che permette di muoversi in spazi piccoli senza doversi trasformare in sfera e sarà plausibilmente fondamentale per sfuggire ai robot senza perdere velocità durante la fuga.

Metroid Dread: in fuga dall'automa
Metroid Dread: in fuga dall'automa

Altre chicche? La capacità di usare una forma di mimetizzazione temporanea per non venir scoperti dalla scansione dei pericolosi automi di cui sopra e una abilità magnetica che garantisce a Samus di scalare liberamente certe pareti elettrificate, oltre che di sparare mentre è appesa.

Tutto, insomma, sembra estremamente curato nei minimi dettagli; l'unico appunto negativo, forse, risiede nello stile grafico, che abbiamo trovato un po' anonimo (nonostante la freddezza di certe ambientazioni sia indubbiamente adatta al marchio). Poco male comunque, e non vediamo l'ora di mettere le mani sul titolo. Da tempo speriamo in un ritorno in grande stile della serie nella sua forma originale, e questa è una grande occasione per una rinascita.

Fortunatamente non dovremo attendere molto: Metroid Dreads arriverà in esclusiva su Nintendo Switch l'08 ottobre 2021.

Con Returns i Mercurysteam hanno dimostrato grande rispetto per la serie Metroid, oltre che le capacità necessarie a portarla avanti. Dread è quindi la loro grande occasione di prendere davvero le redini del marchio nella sua incarnazione classica, una difficilissima missione che hanno deciso di affrontare mescolando qualche interessante nuova idea a una struttura estremamente vicina alle radici dei capitoli più amati. Quanto queste novità si sposeranno bene con il tutto lo dovremo valutare, ma per ora è già bello sapere che c'è un nuovo Metroid in arrivo, e non vediamo l'ora di giocarlo.

CERTEZZE

  • Non stravolge comunque la granitica struttura degli originali
  • Nuove idee che potrebbero aumentare la tensione e migliorare nel complesso l'esperienza...

DUBBI

  • ...ma anche rappresentare un passo indietro