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Monster Hunter Stories 2: Wings of Ruin, il provato

Stiamo giocando Monster Hunter Stories 2 e queste sono le nostre impressioni dopo le prime ore di prova passate a setacciare tane e crescere mostri da cavalcare.

PROVATO di Christian Colli   —   23/06/2021

Forte del successo di Monster Hunter World, Capcom ha letteralmente rilanciato il suo franchise su Nintendo Switch prima con l'ottimo Monster Hunter Rise, e ora con Monster Hunter Stories 2: Wings of Ruin. Spin-off in salsa GDR a turni, Monster Hunter Stories ha fatto il suo esordio su Nintendo 3DS nel 2017 e ha riscontrato un'accoglienza molto positiva per la fedeltà con cui lo sviluppatore nipponico aveva traslato in un contesto del tutto diverso le caratteristiche più iconiche dei suoi action/adventure incentrati sulla caccia. Un'impresa tutt'altro che semplice, eppure Monster Hunter Stories riusciva a mescolare in un JRPG tradizionale anche tratti che richiamavano Pokémon senza strafare, ma anzi seguendo una direzione unica.

Dopo aver giocato le prime ore del sequel in uscita per Switch e PC, possiamo dire che le nostre sensazioni sono estremamente positive e vi spiegheremo perché nel nostro provato di Monster Hunter Stories 2: Wings of Ruin.

Rider e cacciatori

Monster Hunter Stories 2 si concentra nuovamente sui Rider, una categoria di cacciatori che ha imparato a domare i mostri e a cavalcarli, stabilendo un legame empatico con essi attraverso le mistiche Pietre del Legame. Il protagonista - che potremo personalizzare all'inizio della partita, scegliendone il sesso e una moltitudine di tratti somatici - è il nipote di Red, un famoso Rider che molti anni prima è scomparso in sella al suo Rathalos e non ha fatto più ritorno nel villaggio di Mahana.

La storia comincia proprio in questo pacifico paesino che si affaccia sul mare e richiama il folklore hawaiano: mentre gli abitanti si dedicano a una cerimonia rituale notturna, una giovane Wyverniana prende in affidamento l'uovo di un Rathalos un attimo prima che questo impazzisca e attacchi la legione di cacciatori che l'ha seguita di nascosto per abbatterlo. Nonostante il loro numero, lo scontro è impari; molti di loro restano feriti e il Rathalos, insieme a molti altri esponenti della sua specie, abbandona la regione per migrare verso una destinazione sconosciuta.

Monster Hunter Stories 2, una scena del gioco.
Monster Hunter Stories 2, una scena del gioco.

Il prologo è raccontato attraverso un filmato di qualità assolutamente strepitosa, non solo sul fronte grafico: è tutto incantevole, dalla regia al doppiaggio, passando per la colonna sonora che include una litania rituale completamente cantata in inglese. Sembra letteralmente di guardare un cartone animato.

Il character design morbidissimo, il cel shading pulito e i colori sfumati ricordano a più riprese i film d'animazione nipponica, con una strizzatina d'occhio a quelli dello Studio Ghibli. In questi primissimi minuti che portano alla comparsa del logo, si ha subito la sensazione di star cominciando un titolo speciale, sviluppato con amore e passione. Non possiamo raccontarvi troppo delle prime ore di gioco - i gatti ninja di Nintendo ci spiano - ma possiamo dirvi che il nostro protagonista dovrà dimostrare di essere un vero Rider proprio mentre cominciano a verificarsi strani incidenti: alcuni mostri, solitamente docili, sono diventati aggressivi e hanno cambiato habitat, mettendo in serio pericolo le altre creature.

Monster Hunter Stories 2, una scena del gioco.
Monster Hunter Stories 2, una scena del gioco.

All'inizio dell'avventura dovremo quindi indagare su questi strani casi che diventano sempre più frequenti insieme alla nostra mentore Kayna, mentre scopriamo nuovi Monstie (monster + bestie, nel senso di migliore amico) da cavalcare nelle tane sparse per tutta la regione. La struttura è quella di un JRPG tradizionale: nel villaggio di Mahana possiamo accedere a vari servizi come il mercato o la forgia, parlare coi PNG che qualche volta avranno delle missioni secondarie da affidarci, schiudere le uova e formare la nostra squadra nella scuderia oppure venerare l'idolo di pietra in cambio di talismani per ottenere alcuni bonus temporanei.

Lasciato il villaggio, si spalanca di fronte a noi una mappa enorme e strutturata. Non siamo di fronte a un open world, attenzione, ma la regione si estende tutt'intorno a noi, separata dal villaggio da un breve caricamento. Ci sono archi rocciosi che sovrastano lingue di sabbia, scogliere, piccole isole ancora irraggiungibili per noi che non abbiamo un Monstie che possa nuotare, saliscendi e cascate.

Monster Hunter Stories 2, una scena del gioco.
Monster Hunter Stories 2, una scena del gioco.

Alcuni punti sopraelevati si raggiungono grazie all'abilità del Velocidrome con cui iniziamo l'avventura, che può infatti saltare in prossimità di speciali piattaforme contrassegnate. I diversi tipi di Monstie possiedono capacità di movimento e non solo che consentono di raggiungere nuove location nella mappa. Il Bulldrome può semplicemente correre più velocemente degli altri, sì, ma il Yian Kut-Ku può distruggere i macigni a beccate, scoprendo passaggi segreti che conducono a forzieri o punti di raccolta speciali. Di questi ultimi le mappe sono piene. Basta avvicinarsi a un favo, un cespuglio, un deposito minerario e premere un tasto, anche di corsa, a cavallo di un Monstie, per raccogliere i materiali che poi potremo usare per fabbricare consumabili, armi e protezioni. L'esplorazione è molto divertente, anche perché possiamo gironzolare a piedi o in groppa al nostro Monstie preferito, che possiamo richiamare semplicemente premendo un tasto.

Combattimenti da Rider

Monster Hunter Stories 2, una scena del gioco.
Monster Hunter Stories 2, una scena del gioco.

Monster Hunter Stories 2 ci è sembrato un titolo sufficientemente fluido e non abbiamo notato rallentamenti importanti, ma i 30 fotogrammi al secondo si sentono tutti e qualche volta si ha una vaga sensazione di pesantezza mentre ci si muove tra i vari mostri. Le creature compaiono infatti a schermo, di ogni taglia e dimensione, dai piccoli Bnahabra ai giganteschi Larinoth, e solo entrando in contatto con esse si innesca il combattimento che, dopo un breve caricamento, si svolge in una schermata separata che rappresenta la stessa in cui abbiamo incontrato il nemico, creando l'illusione che tutto avvenga in soluzione di continuità. Una volta iniziata la battaglia, troviamo il mostro o i mostri nemici da una parte e il nostro team schierato dall'altra. Il gioco è rimasto pressappoco lo stesso del 2017 in termini di meccaniche, ma ci sono alcune novità che vale la pena menzionare.

La prima è sicuramente il compagno di battaglia, un partner che ci affianca insieme al suo Monstie. Come gli ospiti nei vecchi JRPG, il compagno di battaglia e il suo Monstie agiscono per conto proprio, controllati da una soddisfacente intelligenza artificiale. Non rivoluzionano il sistema di combattimento, ma conferiscono una maggiore varietà e dinamicità allo scontro. Abbiamo il sospetto che abbiano anche un certo valore strategico: Kayna, per esempio, usa in battaglia un Velocidrome, un Monstie che attacca soprattutto in Velocità, e combatte con la spada e con lo scudo. Qualora fosse possibile scegliere il compagno di battaglia da una rosa di personaggi secondari, sarebbe opportuno selezionare quello che fa maggiormente al caso nostro nelle battaglie più impegnative sulla base dell'arma che impugna e del Monstie che cavalca. Nelle prime ore di gioco, l'aiuto di Kayna si è rivelato indispensabile per comprendere meglio il sistema di combattimento, grazie al suo contributo non solo in attacco, ma anche in difesa: le sue puntualissime erbe curative ci hanno cavati d'impaccio in più di un'occasione.

Monster Hunter Stories 2, una scena del gioco.
Monster Hunter Stories 2, una scena del gioco.

Le armi sono ancora più importanti che in passato, considerando che ora sono sei invece di quattro: a spada e scudo, spadone, martello e corno da caccia si aggiungono arco e lancia-fucile. Il sistema di combattimento si ispira alle dinamiche originali di Monster Hunter, perciò ogni arma ha funzioni e specialità diverse. Prendiamo l'arco, per esempio: l'abilità Carica consente di scoccare una freccia in più nel turno successivo all'utilizzo, e gli archi differiscono nel tipo di attacco (rapido o ventaglio) e nei rivestimenti, ma infliggono comunque danni da penetrazione che sono più efficaci contro certi mostri. Le icone sopra il bersaglio suggeriscono i suoi punti deboli e starà a noi scegliere l'arma migliore con cui attaccare tra le tre che possiamo equipaggiare contemporaneamente in battaglia. Dopodiché bisogna selezionare il bersaglio... o una parte del suo corpo. Attaccando i punti deboli, come la coda o le creste, si indebolisce il nemico, si interrompono eventuali attacchi speciali in preparazione e si ricavano più materiali a fine battaglia.

Praticamente ogni selezione durante lo scontro viene valutata a fine combattimento con un punteggio che stabilisce la quantità e la qualità delle ricompense. La componente strategica ha il suo peso, perché il sistema di combattimento di Monster Hunter Stories 2 continua a sorreggersi su una forma di morra cinese. Ogni attacco può appartenere a tre categorie: Potenza, Tenacia e Velocità. Ogni categoria è più forte o più debole contro le altre, quindi è necessario imparare a conoscere i mostri nemici per capire a che tipo di categoria apparterranno i loro attacchi, fermo restando che possono cambiarli, specialmente quando si infuriano. Anche i nostri Monstie tendono a usare autonomamente attacchi e abilità appartenenti a determinate categorie: scegliere il Monstie giusto da schierare è una parte della soluzione, l'altra è consumare i punti Legame accumulati per dare ordini diretti al nostro mostruoso alleato, anziché lasciare che sia la sua intelligenza artificiale a decidere. Gli scontri tengono poi conto del rapporto tra i tipi di attacchi e si risolvono in brevi sequenze cinematiche che raffigurano il conflitto: se due attacchi si incrociano, vince quello della categoria avvantaggiata.

Monster Hunter Stories 2, una scena del gioco.
Monster Hunter Stories 2, una scena del gioco.

Il sistema di combattimento di Monster Hunter Stories 2 è più facile da giocare che da spiegare. L'interfaccia è chiara ed esauriente, seppur leggermente invasiva, e le varie dinamiche si incrociano benissimo nel flusso dell'azione. Per esempio, attaccando a ripetizione il nemico si carica un indicatore che consente di cavalcare il Monstie, guadagnando un bonus a tutti i parametri, e di scagliare un potentissimo attacco speciale. Se poi anche il nostro compagno di battaglia sta cavalcando il suo Monstie, la nostra squadra si esibirà in un portentoso attacco combinato che infliggerà danni spropositati.

Alcune armi sono poi contraddistinte da proprietà elementali che possono infliggere danni extra ai nemici suscettibili, e le armature svolgono lo stesso compito in senso difensivo: sono tantissime, ispirate a quelle iconiche di Monster Hunter, e proteggono il nostro Rider dai nemici più insidiosi. Fabbricarle, insomma, è un investimento, e ottenere i materiali necessari è facile e veloce... a patto di aver capito e assimilato le meccaniche degli scontri.

Tane e uova

Monster Hunter Stories 2, una scena del gioco.
Monster Hunter Stories 2, una scena del gioco.

Monster Hunter Stories 2 ripropone la componente collezionistica e gestionale vista nel primo episodio, ma nel nostro test iniziale non abbiamo potuto esplorare il sistema di personalizzazione basato sui geni e sugli incroci dei Monstie. Alla base, il gioco è rimasto lo stesso e chi ha apprezzato l'originale si troverà subito a suo agio. Le mappe sono disseminate da antri, chiamati Tane, che conducono a piccoli dungeon in cui trovare nemici, forzieri, risorse e... nidi. Nel nido troveremo un certo numero di uova che Navirou valuterà per noi. Non potremo recuperare le uova posate, perciò ogni volta che ne scartiamo una per la successiva rischiamo di perdere la precedente. In ogni caso, scelto l'uovo che vogliamo riportare al villaggio, ci basterà uscire dal nido, magari schivando gli attacchi del mostro che lo presidiava, per abbandonare la tana in possesso di un potenziale nuovo Monstie. Quale sia lo scopriremo una volta compiuto il rituale di schiusa presso la scuderia, ma a quel punto il Monstie si manifesterà con il suo corredo genetico, cioè una serie di bonus e abilità che possono fare la differenza tra Monstie di serie A e Monstie di serie B.

Ci sono tantissimi Monstie da trovare, provare e collezionare, e solo solo nelle prime ore di gioco siamo saliti in groppa a Yian Kut-Ku, Kulu-Ya-Ku, Bulldrome, Velocidrome, Pukei-Pukei e così via. Monster Hunter Stories 2 implementa infatti anche numerosi mostri di Monster Hunter World, che all'epoca del prequel non era ancora uscito. Esplorare le Tane è un ottimo modo per riempire la nostra scuderia ed espandere la rosa di Monstie che possiamo cavalcare, specialmente perché potrebbe capitare di imbatterci nelle Tane dorate, che offrono uova più rare rispetto al solito. Le Tane sono una parte del content che non vediamo l'ora di spulciare completamente, sebbene siano parecchie le cose che avremmo voluto testare ma che, per il momento, restano fuori dalla nostra portata: una di esse è la modalità multigiocatore, sia cooperativa che competitiva.

Monster Hunter Stories 2, una scena del gioco.
Monster Hunter Stories 2, una scena del gioco.

Il nostro provato si è concluso intorno all'inizio del secondo capitolo della storia, quando abbiamo lasciato il villaggio di Mahana - ma state tranquilli: potrete usare le carovane Felyne sparse per le mappe per tornare in qualsiasi momento nei luoghi già visitati - e siamo partiti all'avventura per scoprire che cosa ne è stato di Red e che cosa sono le Ali della Rovina che, secondo una profezia, potrebbero sprofondare il mondo in una catastrofe. Siamo curiosissimi di proseguire, naturalmente, e non vediamo l'ora di raccontarvi tutto il resto nella nostra recensione.

Se il primo Monster Hunter Stories ci era piaciuto, Wings of Ruin ha tutte le carte in regola per essere un JRPG anche migliore: le meccaniche sono solide, il sistema di combattimento è divertente, tecnicamente è splendido da vedere e da ascoltare. Abbiamo ritrovato tutta la passione di Capcom nelle chicche e nei riferimenti alla serie madre, implementati con intelligenza in un titolo che appartiene a un genere completamente diverso. Se anche la narrativa si manterrà sui livelli anticipati in queste prime ore, Monster Hunter Stories 2 potrebbe diventare tranquillamente uno dei migliori giochi di ruolo disponibili sulla console ibrida Nintendo.

CERTEZZE

  • Il comparto tecnico è davvero di altissimo livello
  • Il sistema di combattimento funziona anche meglio di prima

DUBBI

  • La storia sarà avvincente fino alla fine?
  • Ci sono ancora molti contenuti che non abbiamo provato